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18 ottobre 2016 22:02 - W3C_Freedom
Le ditte da me elencate quali:

Acer, Airone, Asus, Barebone, Clevo, Comex, Compal, Dell, Elonex, Ergo, Hitachi, Hyundai, IdeaProgress, LacLinux, Lemote, Nevada, ProStar, Quanta, Santech, Toshiba

vendono anche computers senza sistema operativo.

Alcune lo fanno senza che sia il cliente a chiederlo, vengono venduti senza sistema operativo, altre li vendono con Microsoft windows, ma messe con le spalle al muro, facendo gli leggere la EULA End User License Agreement ritornano sui loro passi e praticano il rimborso di windows.

Nel passato HP preferi' andare in tribunale con un cliente, piuttosto che rimborsare al cliente la licenza per il non uso di windows ed e' andata a finire che HP fu condannata

Questo punto lo dibbattei davanti ad Alberto Galli di HP in Aula Magna, presso la facolta' di Ing. Informatica in Grosseto, were distaccata dell'Universita' di Siena al LinuxDay 2007 meglio noto come Guru@Work.

Quanto esposto su http://delbenepaolo.wordpress.com fu in origine ospitato su http://oltrelinux.com e spammato.

Prima ancora era su http://blogspot.com finche' non passo' nelle mani di http://google.it e poi venne chiuso.

Questo e' quanto rimane e fu pubblicato su http://delbenepaolo.wordpress.com

Quando oggi leggo che la gente vuole il computer senza sistema operativo, da una parte sono felice, dall'altra assolutamente no, perche' mi sarei aspettato piu' coscienza verso il 2003/4 che non nel 2016.

Oggi c'e' ben poco da fare, all'epoca si poteva contrastare il TPM, DRM, oggi il DRM ve lo ritrovate in Win7, perche' io uso GNU/linux gNewSense 3.1

Oggi dovreste rifiutare di appoggiare UEFI..... e di conseguenza per esser veramente liberi, dovreste rifiutare di usare quanto il mercato vi mette a disposizione e dovreste metter insieme 300.000.000 di euro per la neocostituzione di una hardware house che pubblica ogni singola cosa che realizza, rinunciando cosi' a quella tecnologia chiamata: TRUSTED COMPUTING e richiedere solo UNTRUSTED HARDWARE

Guardate: https://archive.org/download/Trusted-Computing/Trusted-Compu ting_LAFKON_HIGH.ogv

Saluti
18 ottobre 2016 18:32 - lucillafiaccola1796
tutti questi sono ditte non degne di fiducia...
i vecchi sistemi operativi sono molto meglio di quelli attuali, che vengono PEGGIORATI ad ogni "nuova" versione. Copiano incollano da tutte le parti e fanno dei casini irrisolvibili. Sono della stessa risma. Apple detta Mela Marcia, si fa pagare 800 € per una merducCIA come le altre fatta dalla stesso Cinese. Costo 20 €. Android non è affatto "intuitivo". Fosse stato Ginoid forse sarebbe stato migliore. Ah Ah Ah Ah... la solita femminista? No, Io Taoista Realista.
18 ottobre 2016 16:24 - W3C_Freedom
Dato che non vi e' chiaro come e' perverso il meccanismo ve lo spiego:

Microsoft ha fatto nel corso degli anni minacce ai produttori di computers, Microsoft NON e' nuova a questo tipo di comportamento, lo fece anche con la Apple Computer Cupertino.Inc

Microsoft minaccia dicendo che se non installano windows, I loro computers saranno inutilizzabili.

Continuo col dirvi che le versioni OEM sono rimborsabili.

Chi deve provvedere al rimborso NON e' la Microsoft, tantomeno il produttore dei computers, chi deve effettuare il rimborso e' il negozio che vende I computers.

Non e' necessario acquistare uno dei soliti computers, ce ne sono tanti, basta vedere:

http://delbenepaolo.wordpress.com

C'e' una bella lista di produttori che si possono contattare, e chieder loro cosa e' disponibile senza windows.

Abbiamo:

Acer, Airone, Asus, Barebone, Clevo, Comex, Compal, Dell, Elonex, Ergo, Hitachi, Hyundai, IdeaProgress, LacLinux, Lemote, Nevada, ProStar, Quanta, Santech, Toshiba.
11 marzo 2016 18:40 - pcavicch
L'unica cosa che mi ha sempre trovato d'accordo con B. è la completa mancanza di fiducia nei Giudici.
25 settembre 2014 14:35 - Cepu
Congratulazioni ad ADUC per la vittoria in cassazione.
11 luglio 2014 17:48 - NN1999
Io ho riportato solamente ciò che ho letto in questi anni. Windows, nelle sue varie versioni, è il sistema operativo per PC più diffuso ma contrariamente a quanto si possa credere o dedurre da questo dato Windows non è mai stato amato in egual misura proprio per l'incapacità di svolgere il proprio compito in maniera intuitiva, e senza intoppi (mi ricordo della schermata blu di errore apparsa quando B. Gates presentò Windows 95, con cui abbiamo dovuto imparare a convivere per molto tempo). Il motto "un computer in ogni casa" (copiato pari pari dalla Apple) doveva significare anche facilità di utilizzo, così come ci risulta facile usare gli elettrodomestici che abbiamo in casa.
Android, invece, sembra molto più intuitivo e di fatto ha dimostrato che gli utenti usano questi elaboratori per eseguire alcuni tipi di compiti solamente. Di recente la Microsoft ha tentato di creare una interfaccia "alla Android" (che però non si è permessa di chiederle nessun obolo) ma con scarso successo, facendo emergere, secondo me, tutto il malcontento accumulatosi negli anni.
Windows c'è ma non piace, perlomeno non piace a tutti.
11 luglio 2014 16:30 - alessandro5013
Quello che contesto e' la class action portata avanti: una vera cantonata vergognosa. Non esiste sudditanza a Microsoft di colossi come HP, IBM, DELL, LENOVO ecc.
Sono anch'esse multinazionali e ovviamente scelgono sistemi operativi diffusi.
Qual'e' l'azienda che investe di piu' in ricerca su sistemi operativi per PC? Microsoft
Android con Google lo fa su altre periferiche e VMWare e Citrix su virtualizzazioni ecc ecc
Se gli avvocati hanno dimostrato una profonda ignoranza nella materia e nelle dinamiche che la controllano (normalissime dinamiche industriali e commerciali di domanda offerta), la responsabilità' della condanna ricade sugli avvocati stessi che si sono limitati a vedere solo una multinazionale in quanto tale.
Confermo che e' possibile avere un pc senza windows, pero' credo poche persone, e solo tecniche, lo desiderano. Chi desidera un pc senza sistema o con un sistema non familiare? Un tecnico!
Se domani google decide di estendere android ai pc e spinge sul mercato, potra' sicuramente prendere piede.
Poi c'e' da considerare i produttori dei software che hanno fino ad oggi investito in sviluppo su sistemi windows. Mica si cambia facilmente! Avere un pc con un altro sistema e non avere un software gestionale, grafico, di posta ecc montabile su quel sistema, che utilita' avrebbe per un utente.
La mia contestazione rimane quindi sulla comunicazione di aduc di una ipotetica colletta: a che titolo? Avete sbagliato tutto, siete un'associazione che non dovrebbe perdere tempo e denaro per crociate inesistenti. Ergo, ripeto, dovete pagare da soli. Sarebbe un'ottima presa di responsabilità' sul gravissimo errore commesso, senza puntare il dito su giudici, norme ecc ecc che ritengo abbiano giudicato correttamente.
Saluti
11 luglio 2014 11:49 - NN1999
Io credo che la relazione Microsoft-personal PC sia un poco più complessa. All'inizio dell'era "computer" i prodotti Microsoft erano solo uno dei componenti del PC, e sostituibile (teoricamente). Successivamente, per mancanza di alternative, il sistema operativo Windows divenne quasi l'incarnazione dell'essenza del PC, e successivamente di altri dispositivi elettronici. Nel frattempo, il vero inventore del personal computer, l'Apple, iniziava a perdere quote di mercato contribuendo a rafforzare quella idea. Successivamente altri sistemi operativi hanno fatto la loro comparsa e recentemente Android la fa da padrone in diversi tipi di dispositivi elettronici. La risposta della Microsoft ad Android è stata l'applicazione di un obolo di cinque euro su ogni dispositivo equipaggiato con esso, senza dare la possibilità agli utenti (e forse agli sviluppatori di Android) di conoscere i brevetti infranti. Questo per me è un "abuso". In passato, soprattutto, mi è capitato di leggere di aziende anche famose che avevano difficoltà a sviluppare i propri prodotti e senza riuscire a trovare la spiegazione.
Qual'è il succo di tutto questo discorso: non sappiamo se i produttori di PC sono veramente liberi di comportarsi (ovvero produrre) come vogliono, senza nessuna sudditanza più o meno "psicologica". La dicitura OEM significa poco (a parte il fatto che se si chiede il rimborso del prezzo pagato per il sistema operativo si otterrà circa venti euro o meno, mentre le altre versioni costano molto ma molto di più. Se quindi il produttore può dirsi libero di preinstallare Windows nei suoi PC, non è detto che sia libero a livello psicologico. Inoltre, poiche se non si accetta la licenza d'uso (a dire la verità non so se compare ancora questa procedura durante il primo avvio) si deve non usare Windows è necessario che il prodotto possa funzionare propriamente usande altri prodotti facilmente reperibili. Altrimenti il prodotto deve essere venduto informando l'acquirente che Windows è inscindibile da tutto il resto (in altre parole il buco fa parte integrante della ciambella). Chiamare in causa Microsoft mi sembra corretto, ma io credo che bisognerebbe dimostrare l'esistenza di una sudditanza più o meno psicologica.
10 luglio 2014 19:39 - ennio4531
Mi dispiace dirlo, ma questa class action portata avanti dall'Aduc non aveva ragione di esistere per un motivo semplicissimo.

L'acquirente era forse obbligato ad acquistare un oggetto monopolizzato da un solo produttore sia pure di software ?

La risposta è: NO.

Poteva comprarsi benissomo un pc con un sistema operativo non microsoft oppure commissionare un pc caricandoci sopra un sistema operativo free come Linux.

Parlare male delle multinazinali va bene, però non esageriamo .

Si rischia ...l'ossessione ...
9 luglio 2014 17:20 - alessandro5013
Ragazzi, se le class action vengono gestite cosi siamo a posto.
Sono consulente informatico dagli anni 80 e ho svolto attivita' peritale.
Posso dire con certezza che gli avvocati interessati hanno approcciato l'intera azione in modo completamente errato: i produttori decidono quale sistema operativo montare. Microsoft non c'entra nulla. E' chiaro che per vendere un pc un produttore sceglie il sistema operativo piu' diffuso.
Oggi i giudici sono fortunatamente meno tolleranti con avvocati poco professionali come questi.
Difatti infliggono pene punitive se non trovano fondamento alcuno e quindi la richieste e' come questa campata in aria.
Ergo, avete scelto gli avvocati sbagliati, non chiedete soldi a noi. Pagate e cambiate avvocati perche' un tale macro errore e' inammissibile per un'associazione come la vostra. Non si puo' fare ma gli unici responsabili sono gli avvocati e dovrebbero pagare loro.
Detto questo, prestate piu' attenzione nelle vostre collaborazioni, pena ovviamente un danno di vostra immagine direi irreparabile per una simile cantonata.
31 gennaio 2014 16:17 - federico6198
Tutto giusto quello che ho letto ma non dimentichiamo Apple che fà la stessa cosa o forse peggio !!!
Monta gli stessi componenti per pc un sistema operativo derivato da Unix,ed un brand che si paga 3 volte tanto un personal computer e forse ma dico forse và meglio del pc.
6 ottobre 2012 11:00 - emanuele5656
non è vero che un'assemblato costi meno (faccio il responsabile informatico in un'azienda e su 87 pc sono proprio gli assebmlati che creano problemi), anzi uno dei modelli che si trovano prodotti dalle grandi multinazionali costano meno a parità di qualità e durata nel tempo (questo perchè ne producono milioni di uguali), il fatto è che si dovrebbe poter scegliere il pc con o senza sistema operativo, tutto lì, questo sarebbe il giusto traguardo è un po' come la macchina per farla andare scelgo io che marca di carburante metterci dentro!
11 febbraio 2012 4:09 - fefra
conviene comprare un pc costruito che costa di meno con pezzi di un valore molto alto perchè
1. non si paga windows
2. nn si paga la marca del case (pezzo di plastica esterno) perchè qualunque pc comprato la marche dei pezzi interni sono sempre le stesse...
13 dicembre 2011 18:10 - masciapep
Chiedo a chi abbia capito meglio di me. A questo punto se non ho capito male chiedere il rimborso del costo di licenza di Windows non porterebbe a nulla? Nessun rimborso?
Grazie!
16 novembre 2011 13:14 - max_atwork
Sono d'accordo con la disamina di Claudi8633, eccepisco solo sul fatto che a certi avvocati dovrebbero addebitare le spese quando sbagliano!
Negli USA la causa civile non ha nessun costo per il danneggiato, se l'avvocato ne assume la difesa
anticiperà le spese, tutte, e se vincerà tratterrà per sè dall'indennizzo deciso dal tribunale una quota variabile in percentuale che viene che viene proposta al cliente(30-40%)
Alcune info : i pc/notebook/netbook con Linux o Freedos preinstallato già ci sono, basta cercarli.

All'ADUC invece avanzo io una proposta:
fare causa a Microsoft corp per i danni che i suoi sistemi operativi fallati hanno causato a milioni di pc in Italia. L'avvento di Windows ME venduto come il sistema operativo non plus ultra(sostituto di W98)si è poi rivelato un'aborto, servito a parare(temporaneamente) i danni causati dall'avvento di Linux, e, sostituito l'anno seguente da Windows XP(la prima versione risultò talmente piena di bug che ci vollero 6 anni e ben 3 service pack per farlo funzionare degnamente). Poi fu l'avvento del "mostro" ed i danni
causati da Windows Vista furono enormi, al punto che la Svizzera impose a microsoft la vendita di XP ed il supporto dopo che questa aveva annunciato la sospensione del prodotto. Ecco questa sarebbe una causa in difesa dei diritti dei consumatori, troppo spesso impotenti di fronte ai malfunzionamenti dei prodotti informatici, venduti in regime di monopolio.
16 novembre 2011 9:43 - claudio8633
Oggettivamente il tribunale ha fatto un atto dovuto.
Una cosa e' che sulla licenza OEM ci sia scritto che esiste la possibilita' di restituirlo per ottemperare alle norme USA, cosa che alcuni furbetti fanno passare come conquista propria quando esiste almeno dal 95.
Un'altra e' che il bundle viene costruito da parte appunto dagli OEM.
Quindi la restituzione compete appunto ad HP, Dell o, scendendo dimensionalmente, al cantinaro sotto casa.
Oltretutto il costo di licenza e' segreto e deciso da MS USA per i grandi clienti e saranno questi ultimi a dare un peso monetario congruo.
Uno dei motivi dell'adozione di windows e' la modulazione della liceza da circa 100$ a 30$.
Per esempio se qualcuno cerca di proporre os/2 (un affare piu simile a win7 che al contemporaneo msdos-win95) gli si alzano i costi di licenza sbattendolo fuori mercato. Almeno era questo il dibattimento in tribunale di Vobis.

Anziche' sparare a zero in tribunale a casaccio sperando in un giudice ignorante, sarebbe meglio fare indagini approfondite che porterebbero veramente ad un vantaggio per gli utenti.

Ad esempio fare passare una norma nella quale il rimborso e' e'equiparato al prezzo di listino dell'OEM stesso (o in alterativa di MS) visto che ASUS ha provato a rimborsare 20E ma ricomprarlo costa 100.

Atrimenti siete delle volpotte.
16 novembre 2011 9:38 - Bariom
Il commento di ennio4531 non mi sembra del tutto privo di fondamento.

Chiaro che i produttori di PC hanno tutti i loro accordi e le loro convenienze a preinstallare sistemi Microsoft, ma il discorso sarebbe diverso se Microsoft impedisse la vendita di qualunque PC se non con preinstallato il proprio sistema operativo (cosa che non è).

Tornando invece ai produttori PC questi dovrebbero SEMPRE offrire l'alternativa di PC SENZA sistema operativo (voglio poi vedere quanti ne venderebbero...) o, per esempio con sistema Open Source (gratuito per capirci).

Questa si, sarebbe la strada. Certo più tortuosa (data la quantità di produttori), ma forse più realistica.
16 novembre 2011 8:58 - Mobertos
Io darò sostegno economico in quanto ritengo indisensabile avere organismi etici che possano lottare per i nostri diritti.
Forza ragazzi che l'unione fa la forza
Roberto Moise
16 novembre 2011 7:49 - sdaslt
Una ennesima prova della corruzione e la malavitosa connivenza tra lo Stato con i suoi Poteri forti quali che siano e le multinazionali a danno dei semplici cittadini. Se si vuole colpire questa gente, bisogna farlo nei loro interessi e portafogli, dato che la Legge alla fine si rivela contro il cittadina voglioso di giustizia.
Smettiamo di comprare PC con OEM pre-installato. Compriamo solo PC costruiti. Ci sono centinaia di ragazzi laureati che si metterebbero a fare quuesto lavoro con un buon ritorno economico. Indirizziamioli in questa direzione. Dopodiche installiamo LINUX o altri OS gratuiti.
Dalla prepotenza dello Stato ci si difende se si ha il coraggio di iniziare a fare quelle azioni inusuali, qui in Italia, ma all'estero è cosa comune.
12 novembre 2011 18:56 - lucillafiaccola1796
Mino Te copio e tincolloooooo!!!!!!!!!

9 novembre 2011 21:13 - minotauro5801
Ma che siamo in mano alle multinazionali ve ne accorgete adesso? Ma che dormivate???
10 novembre 2011 12:31 - Cepu
E' stata una bella battaglia, ma è condivisibile la scelta del tribunale: andava iniziata verso Asustech.
10 novembre 2011 11:23 - ennio4531
A me pare che il tribunale abbia giudicato in modo corretto.

Se i produttori di Pc installano il sistema operativo della Microsoft, la causa dovrebbe essere indirizzata verso i produttori dell'hardware.

Sarebbe come chiamare in causa i fabbricanti delle locomotive quando i treni arrivano in ritardo.

La class action va usata non come un randello, ma con 'cum grano salis'.

Il costo degli avvocati ?

Io non li pagherei... hanno tentato il colpo gobbo ed è andata buca.

Chiedo conferma: se fossimo negli USA, si dovrebbero pagare ?
10 novembre 2011 1:54 - francescomangascia
Suvvia, allegria,ALLEGRIA!! tra un po' arriva Monti, che la Microsoft, una volta la multò, hanno poi pagato?.. e tutto andrà posto. La Vita è bella..never give up. E'talmente bella che a me, nel dubbio, hanno maggiorato l'Irpef, e prelevato, e poi mi hanno pure scritto che se è il cAso dovrò ricorrere all'agenzia delle entrate, io dico vabbè ma a me le spese per fare il ricorso, PER NON PAGARE DOPPIAMENTE L'IRPEF COMMERCIALISTA AVVOCATI E compreso PURE i taxi, chi me li ridà.. Quanto sei puntiglioso francè, mort.. l..
9 novembre 2011 21:13 - minotauro5801
Ma che siamo in mano alle multinazionali ve ne accorgete adesso? Ma che dormivate???
9 novembre 2011 14:22 - Wolfangie
Italia: un tragico destino attende quel che è rimasto del Bel Baese.......
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