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15 novembre 2011 20:47 - lucillafiaccola1796
DIETROLOGIE Goldman (Sachs) Monti, Draghi, Papademos e gli altri uomini della banca d'affari arrivati al potere

altro che N'Ani in Car riola!

http://www.lettera43.it/economia/finanza/31470/goldman-sachs -globe.htm....Martedì, 15 Novembre 2011...DIETROLOGIE Goldman (Sachs) Globe

Monti, Draghi, Papademos e gli altri uomini della banca d'affari arrivati al potere.

Con la nomina di Mario Monti a premier italiano, è tornato ad aleggiare in Europa lo spettro della Spectre. Il nome del professore dal 2005 compariva nel board della banca d'affari Goldman Sachs con la carica di consigliere internazionale. Ruolo che molto probabilmente il presidente della Bocconi sta per lasciare. VERTICE DELL'EUROTOWER. Ex uomo di Goldman Sachs è anche Mario Draghi, oggi al vertice della Bce ed ex governatore di Bankitalia, che della Goldman Sachs è stato addittura vicepresidente per l'Europa dal 2002 al 2005. Nominato associato, Draghi si occupava sostanzialmente di piazzare, come ha ricordato Le Monde, i prodotti finanziari swap che hanno permesso di nascondere e dissimulare i conti in rosso degli Stati. E, quindi, anche della Grecia.
Restando nel vecchio continente, Goldman Sachs è ancora il fil rouge che lega il premier italiano in pectore e il neo primo ministro greco Lucas Papademos, che fu governatore della Banca centrale ellenica dal 1994 al 2002. E che, quindi, può essere annoverato tra i responsabili dell'operazione di maquillage del debito sovrano nazionale orchestrata proprio da Goldman Sachs. A gestire il debito ellenico, da febbraio 2010, infine è un certo Petros Christodoulou, ex trader goldmaniano. IL CASO IRLANDESE. Un Piigs tira l'altro. E così, si scopre che a giocare un ruolo chiave nel salvataggio dell'Irlanda è stato Peter Sutherland, ex presidente di Goldman Sachs international. Businessman, ex procuratore generale dell'Isola di Smeraldo, Sutherland - politicamente vicino al Fine Gael - è stato anche commissario europeo alla Concorrenza nel 1985 (come Mario Monti, del resto) e all'Educazione. Sull'altra sponda dell'Atlantico, Goldman Sachs ha fatto anche di meglio. A Washington, al ministero del Tesoro, negli ultimi anni sono finiti ben due vertici della banca d'affari. Scelti, per di più, da due amministrazioni di colore politico diverso. A rompere il ghiaccio è stato Robert Rubin, segretario del Tesoro dal 1995 al 1999 durante la presidenza Clinton e sbarcato alla Casa Bianca dopo aver trascorso 26 anni in Goldman Sachs, dove è stato membro del consiglio di amminstrazione e co-presidente dal 1990 al 1992. Poi è stata la volta di Henry Paulson, presidente e amministratore delegato di Goldman prima di essere reclutato nel 2006 da George W Bush. Proprio negli anni caldi della crisi finanziaria e del crollo, nel 2008, di Lehman's Brother. Quando si dice la causalità.
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