@Alessandro_Pedone,
concordo, per esperienza lavorativa, sulle persone anziane
(e ricordo ancora una volta come proprio quelli spesso più
cognitivamente disabili siano sovente i primi a sperimentare
l'eliminazione del vecchio contante, essendo confinati in
strutture dove esso è interamente sostituito da chiavette
in tutto simili a quanto si propone, se non per il fatto di
essere molto meno sicure, comode, facili da ricaricare e da
tenere sotto controllo nei conti - bisogna inserirle in
qualche "cassa" per conscerne il credito...).
Poi non dubito che fra gli anziani, forse anche più che fra
i giovani e gli adulti più prevenuti, ci sia qualcuno
attaccato al vecchio contante. Ma escluderei che ce ne siano
molti così legati al vecchio formato da preferirlo
mantenere se questo significa blocco della pensione,
ICI/IMU, aumento dell'IVA, fallimento nazionale e via
discorrendo, tutte cose inevitabili mantenendolo.
Se posso permettermi di intromettermi nel suo dialogo con il
signor Radius, vorrei dire che l'elemento di maggior
giustizia ritengo sia proprio l'impossibilità di evasione
fiscale che consegue dall'evoluzione del contante. Con le
manovre altamente intrusive nella vita privata elaborate dal
governo in carica questo non avviene (si intercetta solo il
parvenu, quello che ufficialmente non dispone di un
patrimonio - non un reddito, perché basta aver ereditato
somme ingenti per potersi permettere lo yacht e la Ferrari
senza dover dichiarare alcun reddito - e chi non è
abbastanza delinquente da voler eccedere tranquillamente le
soglie di contanti, né ha i mezzi per esportarli
comodamente con frequenza). Con la totale evoluzione del
contante, invece, si elimina ogni possibilità di sommerso
(facendo così crescere il PIL in rapporto al Deficit nella
stessa misura in cui il sommerso supera quel 14% conteggiato
dall'ISTAT - stime indipendenti lo danno al 54,5%, tutti
sostengono superi il abbondantemente la terza parte del PIL
- e facendo di conseguenza calare lo spread senza nemmeno
bisogno di incassare i soldi dell'evasione, che possono
essere anche tutti, o in gran parte, impiegati per la
riduzione, plausibilmente anche il dimezzamento, delle tasse
che devono pagare gli svantaggiati e dovranno pagare i furbi
e per la spesa pubblica). Senz'altro la pressione fiscale è
ingiusta, ma lo è proprio in virtù dell'elevata evasione
che costringe ad alzarla su chi è costretto a pagare le
tasse. Ma certamente è ingiusto che qualcuno abbia il
privilegio di poterle evadere, se altri sono costretti a
pagarle. Caratteristica intrinseca della giustizia è il suo
dover essere prima di tutto uguale per tutti.
In quanto alla sicurezza poi, menzionerei prima di tutto
l'impossibilità di furti e rapine in denaro (almeno per i
portafogli dei possessori minimamente accorti)...
Per finire, è vero che non si colpiscono le operazioni
estero su estero, così come l'elusione generata fuori dai
confini. Ma è altrettanto vero che diventa impossibile
importare i capitali così generati (il conto su cui sono
allocati non figura al fisco come di proprietà del
delinquente, dunque per acquisirlo in Italia non c'è modo
di non farlo apparire un guadagno; anche trasformandolo in
oro, quando lo si vuole adoperare, tocca venderlo e sulla
vendita, anche in nuovi contanti, si debbono pagare le
tasse).
22 dicembre 2011 15:13 - Radius
Sig. Pedone, nella sua piccata risposta Lei fa riferimento
"al rispetto reciproco che dovrebbe contraddistinguere tutti
i rapporti umani". Mi permetto di farLe notare che a fronte
di certe argomentazioni, Lei non può pretendere che ci sia
"benvolenza" nei suoi confronti e dovrebbe accettare la
critica anche se aspra, sarcastica o, come la mia,
certamente satirica, ma sicuramente mai irrispettosa come
invece Lei sostiene. Per quanto riguarda il tono satirico,
che Lei non ha, evidentemente, percepito me lo tengo e non
so che farmene delle sue repliche se la sua suscettibilità
è di tale dimensione.
Per finire, la sua battuta va benissimo, anche se, nella
circostanza, era meglio dire "buon sangue non mente".
Saluti e auguroni..
22 dicembre 2011 13:15 - Alessandro_Pedone
@Radius
Se il suo obiettivo è quello di interloquire, lo faccio
molto volentieri nel rispetto reciproco che dovrebbe
contraddistinguere tutti i rapporti umani. Se il suo
obbiettivo, come per altri utenti, è solo quello di
affermare il suo punto di vista, la lascio volentieri nel
suo più che legittimo punto di vista e quindi dopo questa
risposta, nel caso il suo tono fosse lo stesso, non
replicherò più.
Io ho scritto che quando tutto il denaro sarà
esclusivamente elettronico questo contribuirà ad una
società PIU' giusta e PIU' sicura.
Ciò non significa che non esisterà più in assoluto
ingiustizia e criminalità.
Significa che ce ne sarà meno.
Ciò accadrà, ad esempio, perché sarà molto più
difficile (ovviamente non impossibile) corrompere, estorcere
denaro, ed in generale fare tutta quella attività criminale
che oggi è basata sul denaro contante.
Ovvio che la grandissima criminalità che usa i pagamenti
estero su estero e altre forme di criminalità non verrebbe
toccata.
Una buona fetta di criminalità, però, sarebbe
materialmente impossibilitata a compiersi (si pensi agli
usurai, ai ricettatori, ecc.).
Per quanto concerne la giustizia, mi riferivo chiaramente
all'evasione fiscale.
Mi consenta una battuta, così capisce che ci sono, non ci
faccio: compimenti per suo nonno, si vede che il sangue non
è acqua... :-)
22 dicembre 2011 13:02 - Radius
Non si capisce se il sig. Pedone ci fa oppure c'è?
Vorrei proprio che ci spiegasse come l'eliminazione del
denaro contante dovrebbe rendere "la società più giusta e
sicura". Vuol dire cforse che spariranno tutti i politici
che ci stanno dissanguando e rendendo ridicola agli occhi
del mondo questa Italia? Oppure cos'è
un automatismo creato dai tecnici del governo Monti? Certo
che loro se ne intendono di automatismi per rendere "la
società più giusta e sicura" e soprattutto più "equa".
Basta vedere i recenti provvedimenti adottati per "salvare
l'Italia". Se bastasse eliminare il contante, per avere
giustizia e sicurezza, potremmo perfino fare a meno della
magistratura e della polizia. Pensate che risparmio per le
casse dello Stato.
Sig. Pedone, io ho un suocero che ha 100 anni ed è laureato
a Oxford, guida una Ferrari testarossa, pratica il freee
climbing ed ha una fidanzata di 22 anni che sembra una
modella di Calvin Klein. Eppure odia le carte di credito, i
bonifici online, i pagamenti elettronici e paga tutto in
contanti. Allora come la mettiamo??
22 dicembre 2011 10:24 - Alessandro_Pedone
@efraim
Molto spesso le persone anziane sono considerate dei
dementi.
Io ho una nonna analfabeta alla soglia dei 90 anni.
Usa il telefonino e guai a chi glielo tocca.
Ha una mente molto più aperta alle innovazioni di tanti
40enni che conosco.
Quest'idea del povero vecchietto a me suona molto di
scusa.
Per carità, ci sarà sicuramente qualche persona anziana in
difficoltà con qualunque cambiamento (anche quando si è
passati dalla lira all'euro ci sono stati problemi da
affrontare), ma si tratta di cose perfettamente risolvibili
con un po' di pazienza.
22 dicembre 2011 8:22 - Radius
Sig. Pedone al suo titolo: "Eliminare il denaro contante: la
strada ineluttabile per una società più giusta e più
sicura"; rispondo con un altro titolo: "Balle!!!".
22 dicembre 2011 7:21 - efraim
barbex, lietissimo di leggere il tuo intervento che riporta
la discussione sul tema dell'articolo che ritengo di
importanza determinante.
Riguardo alla tua osservazione - sempre sottolineando la
differenza fra denaro elettronico e carte di credito - non
dispererei affatto. Fra le molte persone anziane a cui ho
spiegato la proposta ce n'è una con la stessa identica
abitudine di tua nonna (a meno di considerare diverse le
buste dai mucchietti) e, alla non tenerissima età di 87
anni, è stata la più entusiasta di tutte.
Anche perché - detto che lei non ha mai posseduto uno
smartphone e il primo cellulare l'ha comprato attorno agli
85 anni (per poter telefonare dai ricoveri ospedalieri e
avere una specie di "telesalvalavita" - ha capito bene che
non dovrebbe necessariamente cambiare abitudini: se i
portafogli elettronici saranno come quelli già disponibili,
praticamente smartphone, anzi, anche tua nonna potrà avere
sempre a portata di mano (e al sicuro da sguardi indiscreti
tanto pubblici che privati) tutte le sue buste, o gruzzoli,
con tanto di rappresentazione grafica dell'ammontare e
indicatori numerici; ma per chi vuole, naturalmente, si
possono provvedere rappresentazioni diverse, le migliori per
ciascuno per tener d'occhio volendo anche tutti i suoi conti
direttamente dal suo portafoglio nei modi che preferisce.
Non c'è bisogno che giri sempre con tutti i soldi (anche se
possono non essere rubabili se mette una parola d'ordine,
magari con riconoscimento vocale, controllo facciale o
dell'iride, quant'altro): il software può ricordare la sua
distribuzione anche nel caso lo svuoti (i soldi magari
appariranno grigi mentre del colore preferito una volta che
li preleva e inserisce nel portafoglio negli scompartimenti
che desidera). Per come la propongo, se non vuole metterli
in banca o presso associazioni o enti di cui si fida né
portarseli sempre dietro, non c'è problema: potrà
metterseli nel cassetto, dentro un'altra specie di telefono
- o magari un tablet - con l'unica caratteristica di non
poter trasferire il denaro che al suo portafoglio.
Chiunque abbia visto i benefici che danno le tecnologie
touchscreen alle persone anziane con problemi di vista o di
tremolii, può capire come tutto ciò sia facile e
promettente (senza paragoni con i vecchi telefonini e i
normali computer); se poi si considera che c'è un vero e
proprio mercato nel settore dedicato agli anziani (cfr.
http://www.haisentito.it/articolo/grande-successo-per-gli-sm
artphone-ed-i-tablet-per-anziani/47857/ ) direi che neanche
questo problema si presenta affatto.
21 dicembre 2011 22:46 - JOKER
Concordo col Dr. Pedone...
Ma qui però non si sta effettivamente offendendo
nessuno.
Semmai è il rispetto che comincia a mancare, soprattutto
quando qualcuno (che poi interviene anche con un secondo
post a mio avviso molto ben scritto e condivisibile dal
sottoscritto - V. mio 10 dicembre ore 21:48) irrompe
improvvisamente facendo uscite completamente fuori luogo
col solo proposito di mettersi in mostra attaccando con
argomenti inutili.
Idem quando si fa confusione e si attribuisce ad altri in
modo deciso il risultato dei propri errori dovuti a
distrazioni, fraintendimenti o mal comprensioni...sperando
sia solo questo...
Poi, una punzecchatura tira l'altra e finisce che diventa
una inutile gara a chi ce l'ha più lungo...
Alla fine, dopo aver dato sfoggio di saper inserire frasi
sibilline tra una mezza spiegazione ed un'altra, condite con
toni da persone superiori e depositari della verità
assoluta, come al solito non manca qualcuno che cambia
registro con una contorsionistica ma comprensibilissima
inversione a "U" e si atteggia a saggio del villaggio.
Io dico invece che ci si poteva pensare prima; basta
scrivere nelle regole di questo portale:
"Coloro che mettono in discussione l'operatività delle
banche e dell'élite di potere e delle loro scelte imposte
unilateralmente ed in modo infido, penalizzanti per l'intera
collettività, è pregato di non intervenire qui altrimenti
verrà ostacolato in modo deciso." Punto.
21 dicembre 2011 20:52 - lucillafiaccola1796
poveri cvelli di New World Dis....Order!!!!
non sanno più che pesci prendere!!!!
con la squama superiore dicono che vogliono abolire la
moneta contante per sostituirla con quella con con unn clic
non hai più un pazzo di euro sul tuo CC, con la squama
inferiore foraggiano le banche di LIQUIDITA' che poi non
presteranno né alle imprese disperate ché la pubblica
amministrazione NON le paga, né aglia spiranti
mutuanti!!!!!
hanno bisogno proprio di una "merdicina" che schiarisca loro
il pene siero!!!!!!!!
21 dicembre 2011 15:59 - Alessandro_Pedone
Chiedo gentilmente a tutti di mantenere la discussione su
toni civili senza inutili offese personali.
21 dicembre 2011 11:29 - JOKER
.
Anche a te IVAN. - Buone Feste :-)))
.
21 dicembre 2011 10:59 - IVAN.
.
Vedo che hai capito bene tutto, Joker.
Inutile perdere altro tempo, quindi. Saluti.
.
21 dicembre 2011 9:59 - JOKER
IVAAAAAANNNN, amico mio :-)
Cosa è successo? Forse è il Natale che si avvicina che ti
ha indotto a venirmi a replicare?
Ma se hai aspettato tutto questo tempo almeno potevi
uscirtene con un post più corretto...nel senso che almeno
esprimevi le cose secondo la logica che mi ha fatto citare
il thread.
Invece no; hai preferito evidenziare i giochini che facevo
allora per divertirmi un po' (che ho imparato da te...caro
IVANCENZO) prima della registrazione, piuttosto che i
contenuti sostanziosi. Ed il bello è che per intervenire a
cazzo come ora, sei dovuto entrare nel citato thread e
cominciare a leggertelo dall'inizio, selezionare le frasi
che ti facevano comodo, slavartele sul tuo editor,
allestirti uno stupido intervento e postarlo qui, come al
solito "incorniciandolo tra i 2 puntini" (IVAN, e poi sarei
io l'egocentrico? :-D ).
Se gli utenti che hanno un'immagine da salvaguardare in
questo portale, perché ne sono responsabili, perché si
identificano con nome e cognome, perché scrivono comunicati
ed articoli, si sono stancati di essere pizzicati nelle loro
"distrazioni" ma però non si sono stancati di atteggiarsi
in modo superbo con me, ne prendo atto...
Ma tanto valeva evitare di far postare commenti se poi,
proprio qui, hanno capito ormai quasi tutti gli utenti
"reali" che certi argomenti sono "sponsorizzati" (diciamo
pure così) e pilotati.
Inoltre non mi pare che l'accoppiata Pedone/Harlock (per il
momento loro) ed il gruppetto
IVAN/V.Donvito/Sergio/Cappuccetto/Harakiri e tutti i
nickname che ripescano all'improvviso thread di 5 anni fa e
li commentano nuovamente tra amici come nulla fosse, sia da
prendere troppo alla leggera.
Ma forse il problema è che chi comanda qui non gli piace
essere pizzicato con le dita dentro il vasetto della
marmellata.
Quindi che si fa? Si interviene solo per dare ragione a
qualcuno? Oppure si deve intervenire trattando i problemi
solo superficialmente?
Se è così qualcuno lo scriva nelle regole di questo
portale.
Buon Natale Ivancenzo :-D
-----
p.s.
So che non te ne frega nulla, ma a parte le tue bischerate,
la maggior parte delle cose che scrivi, per come le scrivi,
lo sai che sono da me apprezzate. Un po' mi dispiace che la
storia di Amnesty e della pena di morte dello scorso anno
abbia dato il via alla nostra "nuova" contrapposizione...
Ma anche tu, però...mi scivoli su certe grossolane
incoerenze... :-)
A proposito, salutami Adriana... :-)))
21 dicembre 2011 9:11 - IVAN.
.
CHI CONTROLLA I CONTROLLORI?
*****
Alessandro, ho letto il topic, e personalmente trovo poco
convincente la prospettiva della moneta elettronica.
Intendiamoci; in TEORIA (sic) potrebbe avere degli aspetti
positivi...ma il difetto è nel manico: QUIS CUSTODIET IPSOS
CUSTODES?
Mi spiego meglio:
Sempre in TEORIA, anche il concetto della moneta FISICA
sarebbe già di per sè funzionale; lo è stato per molti
secoli, e senza che si sentisse mai parlare di “crisi”,
“inflazione”, “riciclaggio” ed “evasione” (non
come questioni di rilevanza mondiale, almeno).
Se in epoche recenti sono apparse queste “anomalie
monetarie”, è solo perchè gli incaricati di gestire il
sistema monetario si sono fatti prendere dall'avidità di
potersi arricchire creando capitali DAL NULLA, non
controgarantiti da beni materiali. Pura aria gonfiata. (E a
furia di gonfiare, il palloncino è scoppiato.)
Le regole di funzionamento del sistema monetario
presentavano delle FALLE che permettevano di creare capitali
solo “virtuali”, e loro ne hanno approfittato.
La moneta elettronica presenta lo stesso rischio di fondo:
se a gestirne il funzionamento saranno gli STESSI
speculatori che hanno gestito la moneta fisica, si otterrà
soltanto una facilitazione della speculazione.
Tutto come ora, insomma: una ristretta élite si
arricchirà, e tutti gli altri dovranno sputare sangue per
pagare un “debito” che non hanno mai fatto NULLA per
contrarre.
La sola differenza starà nella VELOCITÀ (infinitamente
più elevata) con cui le ricchezze potranno travasare nelle
tasche di questa élite.
Ripeto: la moneta elettronica presenta dei teorici vantaggi,
ma prescindono dal fatto che - a monte - debbano essere
riscritte le regole generali di gestione della moneta.
Quelle stesse regole che - allo stato attuale - hanno
permesso a pochi “controllori-non-controllati” di
sfaldare gli equilibri su cui si basava la moneta fisica
(equilibri che, ripeto, sulla carta erano anch'essi più che
funzionali).
In breve, la trasmutazione della moneta da fisica ad
elettronica rappresenterebbe solo un cambio di STRUMENTO, ma
finchè a gestirlo saranno gli stessi che hanno usato la
moneta fisica per speculare a danno della popolazione, sarà
solo il cambio di una CLAVA con un MARTELLO. Cambia poco, se
chi lo impugna è lo stesso malintenzionato di prima.
E' una questione di concetto: se esiste il problema dei
furti, la soluzione non deve essere «Potenziamo i sistemi
di sicurezza», bensì «Diamo la caccia ai ladri». In quel
caso, la questione di dover “potenziare i sistemi di
sicurezza” non si porrebbe neppure. Sic et sempliciter.
.
21 dicembre 2011 9:08 - IVAN.
.
Ah sì, il fantastico thread “POLITICA, POTERE E
PARADISI”...Quello che l'ineffabile mr. “Joker” ha
portato avanti per mesi rispondendosi da solo con 6-7
nicknames differenti. Un'auto-incensata imbarazzante
(“TNT, ti faccio i complimenti per come hai esposto
determinati complicati concetti”, “TNT, avendoti
conosciuto sul topic di Amway, non davi l'impressione di
possedere tale preparazione”, “Leader e Doctor, avete
fatto 2 belli interventi”, “Bravo TNT, gli hai tappato
la bocca a quello”, e la perla: “Non immaginavo di
ottenere tanto riscontro”...)
Eh, santo cielo, Joker...Quando la capirai che gli utenti
NON sono tuoi giocattoli personali?
Se i partecipanti SERI si sono stancati da un pezzo di
essere usati solo per appagare la tua egomania mediatica, è
segno che non sei poi così bravo come credi a
mascherarla.
(Tutto déjà vu, comunque, per cui temo di aver sprecato un
altro post.)
.
21 dicembre 2011 8:36 - barbex
Se va avanti così, meglio prelevare tutto dalle banche e
tenerlo sotto il materasso è più sicuro del denaro
elettronico.
Inoltre spiegate a mia nonna che con la carta di credito si
può comperare qualsiasi cosa è pura follia.
Mia nonna è abituata a fare i mucchietti di soldi sulla
tavola;
Tanto per la spesa
tanto per le bollette
tanto per la parrucchiera
tanto per l'affitto..ecc..
Chissà se avesse la carta di credito quanto le basterebbe
la pensione !
21 dicembre 2011 6:33 - publied
eliminare il contante? fa parte del piano della massoneria
per realizzare il quarto Reich, l'unione europea. perché vi
prestate al gioco?
20 dicembre 2011 11:10 - JOKER
@ Dr. Pedone
Piccola precisazione da parte sua, doverosa...
---
Il 100% degli utili secondo lei sarebbero il 100% degli
incassi (IVA compresa)?
---
In attesa di sua eventuale risposta saprà (presumo) che le
leggi sono fatte anche per essere raggirate...così come
fanno quasi tutti i contribuenti indipendenti (i più grossi
TUTTI). I legislatori lasciano delle piccole aperture nelle
normative...in TUTTE le normative!!! Le triangolazioni tra
soggetti giuridici differenti, in giurisdizioni differenti
ed al fine di ottenere notevoli riduzioni di imposte dirette
(vicine allo zero) fanno parte del mio bagaglio di
competenze. Poi, aggiungo, che se si vuole omettere di
dichiarare l'IVA (o parte di essa) i vari e ricorrenti
condoni permettono di sanare le relative posizioni con cifre
irrisorie.
Mi trovi una motivazione valida, per la quale, se già con
l'emissione di scontrini fiscali è possibile utilizzare la
dichiarazione telematica, gli stessi scontrini fiscali sono
sostituibili da scontrini NON fiscali. A quale sostanziale
pro?
Se legge accuratamente sia quanto ho scritto in fondo alla
copiatura dell'articolo qui, sia nei post indicati del
thread POLITICA, POTERE & PARADISI...leggerà le mie precise
considerazioni.
Per una persona come lei che deve salvaguardare la propria
reputazione su questo portale (a differenza di un joker) la
risposta che mi ha dato non è molto azzeccata...e neppure
molto cordiale.
Probabilmente le converrà così; dal tono si comprende che
determinati e lineari confronti la indispongono. Non capisco
quindi l'utilità di far postare commenti ai suoi comunicati
da vari utenti (vabbè che possono sempre...sparire
magicamente).
20 dicembre 2011 10:32 - Alessandro_Pedone
@Joker
Facevo riferimento all'articolo che lei ha postato e che
successivamente ha dichiarato di aver VERIFICATO.
L'articolo diceva che le multinazionali "trattengono il 100%
degli utili". Successivamente lei ha cambiato versione.
Ha detto che la legge non consente di non pagare le tasse
legalmente, ma che secondo lei è sarebbe facile da
raggirare.
Secondo lei, nella sostanza, sarebbe la stessa cosa.
Per me la questione è chiusa.
In due occasioni mi ha dimostrato che interloquire con lei
è una colossale perdita di tempo e quindi la saluto
cordialmente.
19 dicembre 2011 22:22 - JOKER
Però però...
Dr. Pedone, dove avrei scritto io che la legge consente
legalmente di non pagare l'IVA?
In buonafede e nella fretta non ho letto con la dovuta
attenzione questa sua precisazione...precisazione errata
perché non ritrovo quanto lei mi attribuisce come mia
affermazione.
Mi vuol riportare quanto va scrivendo, precisandomi il post
e copia-incollando la mia presunta frase? Grazie.
19 dicembre 2011 17:14 - JOKER
Dr. Pedone, ha ragione! L'articolo tirava subito determinate
conclusioni...io invece prendendo buono spunto dall'articolo
verificavo la possibilità di raggirare comodamente la legge
ed arrivare furbescamente al (quasi) medesimo risultato.
Forse perché, nella sostanza, può essere la stessa cosa
(nella sostanza).
Non avevo perfettamente compreso dove lei poneva l'accento.
Ora sì!
Come può vedere, le rettifiche non mi costa nulla a farle.
19 dicembre 2011 15:31 - Alessandro_Pedone
@ Joker 18 dicembre 2011 15:11
Un conto è pensar male delle possibili applicazioni di una
legge, altra cosa è dire che la legge consente LEGALMENTE
di non pagare l'IVA. Sta rigirando le carte in tavola. Il
testo che lei ha riportato dice che attraverso quella legge
le multinazionali della GDO "trattengono per sè il 100%
degli utili" (virgolettato).
Questo, lo ripeto, è semplicemente FALSO!
Per l'altra questione (quella di Bankitalia che sarebbe una
spa con fine di lucro), ho tutta la pazienza del mondo.
Talvolta, però, basterebbe dire: "scusate, ho sbagliato".
Non è la fine del mondo.
19 dicembre 2011 15:30 - Alessandro_Pedone
@ savpg8801
Nessuna vanteria o discriminazione nei confronti di chi usa
i nickname. Ognuno metta il nickname che vuole (abbiamo
messo noi questa possibilità) ed è il benvenuto.
Riguardo al significato di ciò che ho scritto, ritengo che
chi vuole capire possa farlo leggendolo con un po' di calma
e un minimo di attenzione. Ritengo che non vi sia bisogno
di aggiungere altro. Se non sono stato sufficientemente
chiaro per lei, significa che ho limitate capacità
espressive, mi scuso per questo.
18 dicembre 2011 19:16 - lucillafiaccola1796
È’ 1 filippa, ma spiega bene…. Da non dimenticare che
siamo in Italia… il paese dei FURBISSIMI!!!!!
http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/esonero-scontrini
-solo-con-piu-punti-vendita Manuela Norcia pubblicato
Venerdì 24 Febbraio 2006
Esonero scontrini solo con più punti vendita Le imprese che
optano per la trasmissione telematica dei corrispettivi non
devono installare misuratori fiscali né tenere il registro
da usare in caso di malfunzionamento degli apparecchi Con la
circolare n. 8/E del 23 febbraio, l'Agenzia delle entrate
fornisce chiarimenti e precisazioni in ordine alle norme
introdotte dalla legge finanziaria per il 2005 per le
imprese operanti nel settore della grande distribuzione,
estese dalla legge n. 266/2005 (Finanziaria 2006) alle
imprese di pari dimensioni da individuare con apposito
decreto direttoriale. Come noto, il comma 429 dell'unico
articolo che compone la legge finanziaria 2005 consente alle
imprese della grande distribuzione di trasmettere
telematicamente all'Agenzia delle entrate, distinti per
ciascun punto vendita, l'ammontare complessivo dei
corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle
prestazioni di servizi, esimendosi dall'obbligo di emettere
lo scontrino o la ricevuta fiscale. Come precisato dal
successivo comma 430, l'agevolazione riguarda
sostanzialmente le aziende distributive che operano con
esercizi commerciali dotati di strutture di vendita dalle
dimensioni medie o grandi, ovvero le aziende in possesso di
una superficie di vendita superiore a 150 metri quadri, nei
comuni con popolazione residente inferiore a 10mila
abitanti, o superiore a 250 metri quadri, nei comuni la cui
popolazione residente supera le 10mila unità. Come
sottolinea l'Agenzia nella circolare in esame, il tenore
letterale della norma di cui all'articolo 1, comma 430,
legge n. 311/2004, porta a concludere che per l'applicazione
delle disposizioni agevolative è richiesto che l'azienda in
possesso dei predetti limiti dimensionali appartenga alla
grande distribuzione, ovvero a strutture che, operando con
più punti vendita dislocati sul territorio, svolgono
un'attività destinata a una platea di clienti di vaste
proporzioni; il che implica che un'impresa con un unico
punto vendita, ancorché in possesso di una superficie di
vendita rientrante nei parametri dimensionali prima citati,
non può fruire dell'agevolazione.
Non è, invece, richiesto, ai fini dell'applicazione delle
disposizioni di favore, che tutti i punti vendita abbiano
superfici superiori ai limiti previsti dalla norma; quelli
che ne sono privi sono, infatti, obbligati - come, peraltro,
previsto dal provvedimento 8/7/2005 del direttore
dell'Agenzia delle entrate con cui sono stati definiti
modalità e termini per la trasmissione dei corrispettivi
giornalieri - alla regolare emissione di scontrino o
ricevuta fiscale. Le aziende che, avendone facoltà,
decidono di sottrarsi all'obbligo di certificazione dei
corrispettivi - precisa ulteriormente l'Amministrazione nel
documento di prassi - sono esonerati dal rispetto degli
adempimenti strettamente connessi all'emissione dello
scontrino o della ricevuta fiscale; non sono, in
particolare, tenuti all'installazione di apparecchi
misuratori fiscali e alla relativa verifica periodica del
corretto funzionamento, né alla tenuta del registro dei
corrispettivi da utilizzare in caso di mal funzionamento
degli apparecchi. Per i misuratori fiscali già in uso, è
possibile fare richiesta di defiscalizzazione degli stessi,
mantenendo così il diritto a utilizzarli per il rilascio di
scontrini fiscalmente non rilevanti, che possono essere
consegnati ai clienti purché questi ultimi vengano
opportunamente informati della natura non fiscale del
documento e possano, all'occorrenza, richiedere il rilascio
di una fattura al fine di certificare l'acquisto attraverso
un titolo fiscalmente valido. Ulteriore precisazione degna
di nota è quella con la quale l'Agenzia precisa che la
mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale
conseguente all'adesione alla procedura di trasmissione
telematica dei corrispettivi non comporta il venir meno
degli obblighi di registrazione, liquidazione e versamento
periodico dell'imposta sul valore aggiunto. Specularmente,
rimane inalterata la possibilità di fruire di gran parte
delle semplificazioni contabili normalmente accordate ai
soggetti che emettono scontrini o ricevute fiscali; tra di
esse, l'esonero dalla tenuta del registro di prima nota
previsto di regola nell'ipotesi in cui il registro dei
corrispettivi sia tenuto in un luogo diverso da quello di
svolgimento dell'attività, a condizione che nel punto
vendita sia rilasciato lo scontrino fiscale o la ricevuta; o
la possibilità di annotare sull'apposito registro i
corrispettivi con cadenza mensile; o, ancora, la facoltà di
registrare ai fini Iva le operazioni entro sessanta giorni
dalla data di effettuazione delle stesse, laddove le
annotazioni contabili e fiscali vengano effettuate mediante
elaboratori elettronici o ci si avvalga di centri contabili
gestiti da terzi. Non è, invece, possibile avvalersi della
fatturazione differita, le cui regole di applicazione
(articolo 21, comma 4, Dpr 633/72) ne prevedono il rilascio
in relazione alle cessioni di beni risultanti da un
documento di trasporto ovvero dallo scontrino o dalla
ricevuta fiscale dai quali risultino i soggetti tra i quali
è effettuata l'operazione. Con riferimento agli adempimenti
di natura tecnica connessi alla trasmissione dei dati, la
circolare, previo richiamo dei canali telematici attraverso
i quali è possibile effettuare l'invio (nello specifico
rappresentati da quelli - Entratel, Internet o mediante un
intermediario abilitato - tipicamente adottati per la
trasmissione delle dichiarazioni fiscali, da utilizzare
seguendo le stesse regole previste per la trasmissione di
queste ultime), si sofferma sulla tempistica di trasmissione
dei dati. Sul punto, il provvedimento direttoriale dell'8
luglio 2005 ha stabilito che l'invio dei dati relativi a una
settimana - da intendersi dal lunedì alla domenica - va
eseguito entro il quinto giorno lavorativo successivo alla
settimana di riferimento, con l'unica eccezione
rappresentata dai dati relativi al periodo infrasettimanale
al termine di ciascun anno solare. In sostanza, sottolinea
con un esempio l'Agenzia, i corrispettivi relativi a lunedì
31 dicembre 2007 vanno trasmessi entro il successivo lunedì
7 gennaio 2008, mentre quelli relativi alla frazione
settimanale martedì 1° gennaio - domenica 6 gennaio 2008
vanno trasmessi entro il quinto giorno successivo a tale
periodo, ovvero entro venerdì 11 gennaio 2008. Quanto,
infine, alle sanzioni previste nell'ipotesi di mancata o
inesatta trasmissione dei dati entro i termini stabiliti, il
comma 432 della legge n. 311/2004 ha previsto l'applicazione
di quelle di cui agli articoli 6, comma 3, 11, comma 5, e
12, comma 3, del Dlgs n. 471/1997, rispettivamente
rappresentate dalla sanzione relativa alla mancata emissione
di scontrini o ricevute fiscali o all'emissione per importi
inferiori al dovuto (pari al 100 per cento dell'imposta
corrispondente all'importo non documentato), dalla sanzione
prevista per l'omessa installazione di apparecchi misuratori
fiscali (da 1.032 euro a 4.131 euro) e dalla sanzione
accessoria prevista in caso di mancata installazione di
misuratori fiscali, rappresentata dalla sospensione della
licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività
per un periodo da quindici giorni a due mesi (elevato da due
a sei mesi in caso di recidiva).
18 dicembre 2011 15:11 - JOKER
@ Dr. Pedone
Poiché come ha detto lei qui saremmo OT, la invito a
leggersi le mie opinioni personali sul thread del forum
POLITICA, POTERE & PARADISI...
17.12.2011 ore 21:15 fino a 18.12.2011 ore 0:15
Là ho riportato alcuni passaggi della legge di riferimento
ed ho indicato le mie considerazioni.
Ovvio che penso male su quella possibilità concessa (a
pensar male è peccato ma spesso ci si prende) e di truffa
non si può parlare visto che in caso di omissioni nelle
dichiarazioni, al massimo si pagano delle sanzioni...
Poi bisogna vedere pure se, nel caso, le pagheranno, visto
come è andata a finire la maxi evasione fiscale delle
apparecchiature dei video-poker...
Riguardo l'altro articolo in cui non ho ancora risposto, non
si preoccupi...chi mi conosce bene sa perfettamente che non
lascio nulla in sospeso...
Abbi un attimino di pazienza...a volte sono mooolto più
libero mentre altre volte no ed intervengo di rado con
semplici copia-incolla e qualche commento semplice...
Di là, invece, lei mi ha più o meno chiesto di documentare
bene, giusto? E' quello che farò...ed ogni tanto reperisco
sempre più materiale nuovo...il problema è anche che ho
l'imbarazzo della scelta :-)
Buona domenica...e non si preoccupi, non mi sono sentito
offeso.
18 dicembre 2011 14:41 - savpg8801
Mi rivolgo a Alessandro Pedone.
Non mi è chiaro bene il significato e il messaggio che
lancia con la sua frase....""""Io ho scritto senza mezzi
termini che la notizia che lei aveva riportato era FALSA.
Pensa forse che io mi esponga così, con nome e cognome
(diversamente da lei) sul sito nel quale scrivo da anni,
senza verificare la fonte? """""...
---
In un luogo virtuale pubblico come un forum o come un sito
dove si è invitati o indotti a lasciare commenti e dove
dichiaratamente non si deve depositare una firma e un
riconoscimento digitale o legale e neppure la fotografia con
impronte digitali o iridologiche, ma semplicemente un
riferimento identificativo anonimo per correntezza
riconduttrice ad univocità di fonte delle opinioni, la
specificazione della differenza che corre sulla santità o
bestialità di dette opinioni, non mi pare per nulla(come
non pare alla molteplicità universale dei partecipanti a
detti colloqui) legata, ai fini dei contenuti qualitativi, a
detta condizione.
In altre parole mettere un nome e cognome, peraltro di
sconosciuta natura salvo che ai responsabili del sito,
equivale a mettere un numero o un simbolo.
E non mi sembra corretto rivolgersi a chicchessia vantando
che ci si è identificati o meno al fine di valorizzare il
presunto "identificato" e squalificare l'inidentificato
quando all'atto pratico è la stessa cosa.
Forse ha più patenti uno che scrive con un nome e cognome
al posto di uno che si qualifica come "Bill" omettendo di
dire anche "Clinton", magnificando, così, il significato e
la valenza di ciò che ha spiegato?
---
Quello che gli scriventi pubblicano è sempre da prendere
con le molle, chiunque lo proferisca, cioè s.r.n.g.(senza
responsabilità nè garanzia) e dice bene:
..Tutti i lettori che dedicano del tempo a commentare gli
articoli su Aduc sono i benvenuti e li ringraziamo.....
(n.d.s.-nota dello scrivente) :qualsiasi nick-name (da bravi
anglosassoneggianti) è uguale di fronte alla regola e al
buon senso.
----
¶...Semplicemente odio la faciloneria con la quale su
internet si scrivono stupidaggini di ogni genere.¶
Lo stesso Barack Obama(non è uno pseudonimo) ha ora vietato
alle figlie di aprire F.B. in internet(bene o male, affari
suoi) per le altissime deformazioni e cretinerie che vi sono
divulgate, specie per chi non possiede abbastanza filtri.
e qui mi trovo perfettamente d'accordo(se serve a qualcosa),
anche se il mio "pseudonimo" conta meno del mio nome
reale(che potrebbe essere importantissimo.....o meno)...nel
produrre giudizi.
---
Beninteso che questo mio "pistolotto" non vuole in alcun
modo produrre risentimenti o provocare idee di
spalleggiamenti per chiunque, neppure per il sottoscritto e
lungi da me qualsiasi moto di offesa.
Ad ognuno di noi partecipanti, quindi, eguaglianza e
responsabilità di ciò che spara e va da sè, se conscio di
poter commettere reati (non di opinione) di calunnia, di
stalking di aggiotaggio se configurabile, o di offese se
ricorrenti. Come indicano le regole del sito, spetta ai
responsabili, eventualmente censurare o
avvertire(nell'ambito della dichiarata non azione di
precontrollo e censura) lo scrivente di atti non
ammissibili.
---
Con simpatia e grato di una sua precisazione oltre alla sua
preparazione e disponibilità dimostrata nelle risposte
anche nei confronti di chi (secondo lei) dice o riporta
falsità.
18 dicembre 2011 8:21 - Alessandro_Pedone
@Joker
Aggiungo.
Sono andato adesso a vedere il link all'articolo che ha
postato. Forse, se oltre a leggere le fonti originali - che
evidentemente ha qualche difficoltà a comprendere - andava
anche a leggere i commenti dell'articolo, poteva comprendere
che c'era qualcosa che non quadrava.
Già nei commenti molti hanno subito specificato l'errore
che le ho evidenziato io.
Uno riporta che è stato bannato da FB:
"mi sa che m hai fatto fare un enorme figura di
niente...facendomi bannare anche da FB.......
Ho letto tutto l'allegato dimmi dove è la parte incriminata
e perchè?
Speriamo che non abbia conseguenze.... dato che l'ho
rigirato Ovunque"
Un altro scrive:
"Ha ragione gianfranca!
Attenti alle bufale: emettono scontrini non fiscali perchè
inviano direttamente i corrispettivi on line all'Agenzia
delle Entrate!"
Ovviamente quello che ha diffuso questa panzana si guarda
bene dal rispondere ai commenti, dal tentare di chiarire o
dal chiedere scusa, ci mancherebbe!
Come scrivevo sotto, tipico esempio di notizia priva di
qualsiasi fondamento che gira ovunque su internet.
18 dicembre 2011 8:04 - Alessandro_Pedone
@Joker del 17 dicembre 2011 18:59
Lungi da me voler essere (o anche solo apparire) offensivo.
Tutti i lettori che dedicano del tempo a commentare gli
articoli su Aduc sono i benvenuti e li ringraziamo.
Ci scrive:
"Fortunatamente, prima di riportare qualcosa, IO verifico le
fonti originali (legge di riferimento) e tutte le modalità
per rispettarla, o per aggirarla..."
Io ho scritto senza mezzi termini che la notizia che lei
aveva riportato era FALSA. Pensa forse che io mi esponga
così, con nome e cognome (diversamente da lei) sul sito
nel quale scrivo da anni, senza verificare la fonte?
Se lei ha letto la legge di riferimento e la circolare
dall'Agenzia delle Entrate probabilmente non l'ha compresa
(senza nessuna offesa, purtroppo in Italia non è facile
comprendere le leggi se non si è del settore).
Ho cercato sinteticamente di spiegarle che la falsità della
notizia non sta nel fatto che la legge consenta di emettere
scontrini non fiscali, ma il fatto che questo comporterebbe
l'evasione fiscale (come è scritto nel testo che lei ha
riportato).
Ciò è semplicemente FALSO.
Mi riporti, per cortesia, il passa della norma che lei ha
letto e verificato che dice che sono esentati dal pagare
l'IVA, oppure mi riporti il processo logico con il quale lei
ha VERIFICATO dalla fonte principale che questo implichi non
versare l'IVA.
Forse adesso si prenderà del tempo (come ha fatto
commentando l'altro mio articolo sulla moneta decrementale e
mi prometterà di rispondermi per non farlo dopo giorni e
giorni adducendo che non ha tempo, ma nel frattempo il tempo
per diffondere altre falsità lo trova...).
Mi scusi se la metto alle strette.
Non ho assolutamente niente di personale nei suoi confronti.
Semplicemente odio la faciloneria con la quale su internet
si scrivono stupidaggini di ogni genere.
Nel mio piccolo dedico una parte importante della mia vita a
studiare in continuazione e - anche così facendo - mi rendo
conto spesso di sbagliare e dover approfondire.
Per questo sono particolarmente cauto quando scrivo.
Quando vedo persone che si ergono a fonti di sapienza
rivelata (facendo fra l'altro spesso riferimento a poteri
"perversi e cattivi" che non vogliono che tale sapienza
venga diffusa) senza avere un minimo - non dico tanta - di
competenza, francamente mi salta la mosca al naso.
Quindi, in sintesi: o mi dimostra (con citazione di legge o
con processo logico-interpretativo della norma) che
l'esenzione dall'emissione di scontrino fiscale consente -
legalmente, senza organizzare una truffa, ovviamente! - di
non pagare l'IVA (ed in quel caso mi cospargo la testa di
cenere e chiedo scusa a lei, in primis, ed a tutti i
lettori), oppure ammette pubblicamente di aver riportato -
nela massima buona fede, ci mancherebbe - una notizia FALSA.
Tertium non datur.
17 dicembre 2011 20:45 - lucillafiaccola1796
avevo sviscerato per mia conoscenza la storia degi scontrini
fiscali in quanto due bar mi avevano "sottratto" lo
scontrino da sotto il naso ed ho voluto vederci chiaro. ora
quando pago la consumazione ex tavolo, glielo faccio vedere
da 20 entimetri lo scontrino e NON LO MOLLO
Sono tre i documenti fiscali che, in genere, devono essere
emessi a fronte della cessione di beni o della prestazione
di servizi:
•lo scontrino fiscale; •la ricevuta fiscale;
•la fattura.
Scontrino/Ricevuta fiscale: La ricevuta e lo scontrino
fiscale devono essere emessi dai commercianti al minuto ed
assimilati (ad esempio artigiani) a fronte di cessioni di
beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di utenti
finali. Tali documenti sono rilasciati per mezzo di
appositi apparati denominati "misuratori fiscali"; la
ricevuta fiscale può essere emessa anche avvalendosi di
stampati cartacei da compilare manualmente. È altresì
consentita l'emissione di scontrini manuali o a tagli fissi,
però solo agli esercenti l'attività in forma itinerante ed
al ricorrere di specifiche condizioni. L'indicazione sullo
scontrino o sulla ricevuta fiscale dell'esatta natura del
prodotto acquistato è facoltativa. La ricevuta e lo
scontrino costituiscono l'adempimento documentale più
efficace, ancorché non decisivo, per contrastare
l'occultamento dei corrispettivi. Una volta rilasciato il
documento al cliente, l'operatore è indotto a registrare
l'operazione, nella consapevolezza di non poterne nascondere
le tracce. Nei casi di mancata emissione dello scontrino o
della ricevuta è prevista una specifica sanzione solo per
il commerciante e non in capo al cliente. La Guardia di
Finanza, nel più ampio contesto della lotta all'evasione
fiscale, si avvale dei poteri conferiti dalla legge per
contrastare tutti quei comportamenti non conformi alle
regole imposte dal legislatore (mancato rilascio, emissione
irregolare, ecc.). Un importante ruolo però, può
essere svolto anche dal cittadino il quale, oltre a
richiedere il documento a fronte del pagamento effettuato,
DOVREBBE CONTROLLARE ANCHE L'ESATTEZZA DEI DATI FISCALI
RIPORTATI SU TALI DOCUMENTI.
IMPORTANTE È VERIFICARE CHE L'IMPORTO CORRISPOSTO SIA LO
STESSO RIPORTATO SUL DOCUMENTO FISCALE. Il prezzo dei beni o
servizi, se non diversamente specificato, deve intendersi
sempre comprensivo di I.V.A.
VA POI SEGNALATA LA PRASSI DIFFUSA, SOPRATTUTTO NEI LOCALI
APERTI AL PUBBLICO (QUALI BAR E RISTORANTI), DI UTILIZZARE,
PER FINALITÀ GESTIONALI, SCONTRINI NON FISCALI.
Questa modalità è considerata legittima, ma gli scontrini
devono presentare un colore differente dall'ordinario ed
avere impressa la dicitura "non vale come scontrino
fiscale".
IN TALI CIRCOSTANZE, ALL'ATTO DEL PAGAMENTO, DEVE SEMPRE
ESSERE RILASCIATA APPOSITA DOCUMENTAZIONE FISCALE.
Qualora, viceversa, non venga emesso un regolare scontrino o
ricevuta fiscale, il soggetto commette una violazione,
sanzionata amministrativamente; al fine di evitare che
questa pratica sia sfruttata per evadere le imposte, in caso
di inadempienza da parte DELL'ESERCENTE È BUONA PRASSI CHE
IL CLIENTE CHIEDA SEMPRE L'EMISSIONE DEL REGOLARE DOCUMENTO
FISCALE.
QUALI SONO I DATI FISCALI DA VERIFICARE? Proviamo a leggere
lo scontrino: tali documenti devono contenere alcuni
elementi necessari, quali:
1.dati identificativi dell'esercente l'attività commerciale
(denominazione, ditta o ragione sociale o cognome e nome);
2.numero di partita IVA e ubicazione dell'esercizio;
3.corrispettivo, data, ora di emissione e numero
progressivo;
4.logotipo fiscale " MF ", seguito da una serie di lettere e
numeri.
17 dicembre 2011 20:34 - savpg8801
Il giro delle forniture è più complesso di quanto si possa
ipotizzare ed è difficile generalizzarlo.
Per il tema scontrini:
Intanto ho ritrovato alcuni scontrini: Per esempio "il
discount DICO" ha Partita iva ed emette scontrino non
fiscale a norma legge 311 ed è appellato Dico discount
italiano(che non vorrà dire nulla, salvo vedere il Link
http://www.dico.it/Apps/WebObjects/Dico.woa/wa/viewSection?n
ame=azienda&lang=ita) ma bisogna vedere comunque (ma la
storia sarebbe infinita) tutto ciò che ci sta dietro e
cioè: Dico è una società di proprietà delle
cooperative:
COOP ADRIATICA
COOP ESTENSE
COOP LIGURIA
COOP LOMBARDIA
COOP CONSUMATORI NORD EST
NOVA COOP
UNICOOP TIRRENO
...
Poi "Acqua & Sapone" con p.iva, emette scontrini non
fiscali.
Notare che:
La società Acqua & Sapone S.r.l. - Società Consortile, con
sede legale a Segrate (MI), Via Cassanese n. 224 - Centro
Direzionale Milano Oltre (Palazzo Cimabue),ha P.IVA
03571100282 - C.F. 01337680688
Allora,
quando si norma che una società e i suoi punti vendita
autorizzati (superficie ecc.) trasmettono i corrispettivi
per via telematica con le regole del caso, possono
esonerarsi dall'utilizzo di emettitori fiscalizzati- cioè
emettere ricevute non fiscali. Ma comprenderai che la
denuncia all'Ufficio fiscale va comunque effettuata, quindi
nessuna evasione (a meno che non si commettano truffe, per
esempio doppio emettitore, uno collegato con il fisco e
l'altro con il telefono dell'amante del titolare)
Resta però la solita ipotesi che emettendo ricevuta
fiscale, questa vale per ogni incombenza, e sostituisce la
fattura per il cliente.
La ricevuta non fiscale presenta invece la possibilità di
richiedere la fattura, ovviamente in quanto non c'è
possibilità di doppione truffaldino.
--
Ergo.... le società conosciute operanti e residenti in
Italia, adottano spesso anch'esse le possibilità di queste
norme in loro pieno diritto e non solo, ma anche quelle che
operano in italia debbono fare la stessa cosa.
Ti pare che sia così semplice aggirare il fisco, anche
considerando solo questa legge? Che peraltro è spesso
utilizzata come sopra accennato da Italiani.
Altre grosse imprese o catene o cooperative, non
l'adottano.
Probabilmente gli emettitori sono fiscalizzati.