COMMENTI
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19 dicembre 2011 22:47 - pfui!
Ma chi ve l'ha messo in testa che in America si scarica tutto? NON E' VERO!
15 dicembre 2011 10:34 - valemaca
Il discorso è sempre lo stesso: parole, parole, parole e nessun fatto concreto.
Basterebbe imporre un regime fiscle come in America: tu guadagni 30.000 lordi all'anno? Bene, da questi 30.000 mi porti in detrazione tutti gli scontrini (TUTTI)e mi paghi le tasse su quello che rimane.
In questo modo, il cliente è la prima persona interessata a chiedere lo scontrino, i dentisti (per fare un esempio) non dichiarerebbero più 15.000 all'anno e più persone pagherebbero le tasse. Questo regime fiscale unito ad un sistema di controllo che funziona e ad una penalizzazione (NON DEPENALIZZAZIONE COME TROPPO SPESSO SI SENTE PARLARE) dei reati finanziari, farebbero dell'Italia uno dei paesi più ricchi. E poi non dimentichiamo che in italia il numero di parlamentari pro-capite è il più alto del mondo e che nel nostro parlamento ci sono tantissime categorie professionali per non definirle più brevemente in altro modo.....Una cosa che veramente mi fa arrabbiare. E su questo ci sarebbe da parlarne per anni ma forse è la soluzione sbagliata parlarne... visto quanto ci ascolta la politica!
8 dicembre 2011 16:15 - nino5516
Non ho capito se Joda_mm intende riferirsi al mio commento o parla in generale.
Chiarisco comunque che io, oltre a non avere invidia per nessuno, con la patrimoniale che ho proposto nell'altro messaggio, avrei personalmente un aggravio di spese per tasse rispetto alla manovra concepita da Monti.
Quello che ho scritto deriva dalla convinzione che i sacrifici, più equi perché sopportati da chi ha più soldi, avrebbero un'effettiva utilità per il futuro: infatti, pur pagando adesso di più, l'effetto immediato sarebbe di calmare la speculazione contro il default dell'Italia e dei sui titoli del debito, con evidenti vantaggi per la valorizzazione degli investimenti dei risparmiatori, anche ricchi, e con grosso sollievo per le casse statali.
Temo invece che con i provvedimenti dell'attuale governo, l'anno prossimo saremo punto e a capo, con i patrimoni dei ricchi svalutati e con l'aggravamento della disoccupazione e della povertà.
8 dicembre 2011 12:59 - Joda_mm
Le considerazioni personali, come sempre, sono soggettive. Brutta cosa l’invidia, forse è per questo il peggiore dei peccati capitali. Chi ha poco o è pieno di debiti è contento che qualcuno che abbia di più debba soffrire. Ma se generalizziamo, diciamo, come sempre, stupidate.

Non sempre chi ha di più ha rubato o esercita professioni con lauti onorari o stipendi. Faccio una riflessione; conosco delle persone che per tutta la vita hanno lavorato sodo in fabbrica o contadini che hanno fatto i veri contadini con 30 vacche. Persone che nella loro vita, , forse per taccagneria o avarizia, forse perché sono ammalati, forse perché hanno vissuto la guerra, non lo so il perché, non sono mai uscite per una pizza o una vacanza, neppure per un fine settimana. Risparmiano su tutto, e da generazioni; paragonata alla formica (quella della favola della formica e della cicala per intenderci) consideravano spendacciona e lazzarona la formica perché quella d’inverno riposava.

Ebbene si trovano con dei risparmi di qualche centinaia di migliaia di euro sul quale dovranno pagare ogni anno 150 € per ogni 100.000 € risparmiati (per precisione 100 € nel 2012 e 150 € dal 2013). Il tetto massimo di 1.200 € non è di conforto, perché chi ha patrimoni ingenti, patrimoni di centinaia di milioni e più di euro pagheranno sempre 1.200 €. Anzi forse neppure quelli perché possono immaginare che i veri ricchi, in Italia non detengano nulla. Ma forse mi smentiscono i dati rilevati da Banca Italia che sentenziano che in Italia, il 10% della popolazione detiene il 45% dell’intera ricchezza delle famiglie (non distinguendo se mobiliare o immobiliare).

Non me la sento di affermare che oggi chi detiene 500.000 € in risparmi complessivi e vive in una modesta casa sia ricco, non meno di chi ha una casa del valore di 500.000 € e un modesto conto in banca.

Ma chi nel deserto ha sete e non guarda in faccia a nessuno per portare via l’acqua a chi c’è l’ha, anche da noi adesso avviene la stessa cosa. E’ più semplice colpire nel mucchio milioni di piccoli e medi risparmiatori che detengono il 55% della ricchezza che non il 10% che ne detiene il 45%. La cosa ovviamente non è equa ma porta i suoi risultati.

Poi, se qualcuno detiene delle azioni che hanno perso oltre la metà del loro valore negli ultimi 10 anni riterrà poco equo questo ulteriore balzello. Pagare per detenere qualcosa su cui si perde oltre la metà e questo ogni anno! E se poi si pensa che questi balzelli servono anche per pagare lo stipendio a politici come la sig.ra Minetti o il sig. Trota Bossi, non so se venir preso dalla tristezza o dall’arrabbiatura; dopo un po’, come sempre, mi prende la triste rassegnazione.
7 dicembre 2011 20:42 - filiberto6007
Bast..di in Italia chi ha 1120 euro di pensione e un piccolo risparmio E' RICCO!
Allora quest'anno niente spese per natale e tutto ridotto al minimo vitale,basta canone RAI e via telefono fisso Telecom.
7 dicembre 2011 17:47 - nino5516
Perché ai ricchi converrebbe pagare la patrimoniale

La manovra dei "professori"? Iniqua, probabilmente inefficace, per alcuni tratti anche vergognosa.
Insomma, da buttare nel water.

E' difficile raccogliere 20-30 miliardi in Italia? In modo diverso dal solito di sempre, cioè di colpire la classe medio-bassa, lavoro dipendente e pensionati, con l'unica certezza di penalizzare il già scarso potere d'acquisto e ridurre i consumi interni; e quindi di alimentare un circuito perverso di recessione, in un avvitamento peggiorativo senza fine (minori disponibilità di spesa, minori consumi, più basso pil, minori entrate fiscali, maggiore debito pubblico).

Si può benissimo e facilmente fare una scelta diversa. Basta una piccola patrimoniale, come imposta del 3-4% da applicare sui capitali mobili superiori a 500 mila euro, o, ancora meglio, come investimento forzoso in titoli di Stato, con un rendimento annuale dell'1%, sicuro perché garantito dal patrimonio immobiliare pubblico. Da estendere, se serve, anche a coloro che percepiscono redditi superiori ai 200 mila euro/anno.

Perché una cosa del genere conviene a chi ha grossi capitali (rispetto a forme di immobilismo governativo o ad interventi errati)?

Faccio l'esempio di uno che certamente non ha accumulato patrimoni ingenti, ma che, anche per la sua propensione al gioco e al rischio, è da quarant'anni che investe, con alterna fortuna, sui mercati azionari ed obbligazionari e ciononostante può ancora guardare, con una certa serenità, a fine mese.

Parlo di me stesso.

Da quando, negli ultimi mesi, la speculazione finanziaria si è accanita nei confronti dell'economia, già da tempo dissestata, dell'Italia e dell'euro, ovviamente, il portafoglio dei miei risparmi, come quello della maggior parte di quello degli investitori, ne ha risentito ed è calato sensibilmente. Fin da giovane, ho sempre preferito sbagliare da solo e quindi gestire i soldi con il "fai da te", guardando con diffidenza i fondi, da cui sto ancora alla larga (ho solo qualche ETF).
Ho quasi esclusivamente azioni (20% circa) e obbligazioni, cercando di ottimizzare con una sufficiente differenziazione (come prodotti, origine e durata).
Considerato che nella scelta del giardinetto azionario sono abbastanza "bravino" e bado al sodo dei fondamentali, ho fatto un po' meglio degli indici e quest'anno i miei titoli hanno perso solo (si fa per dire!) il 13%; nel prestito obbligazionario sono invece un po' "patriottico", per cui, nonostante la fortunata presenza di qualche bond di Australia, Sud Africa, Messico, ecc...che si sono comportati benissimo, il peso maggiore è costituito da BTP e CCT, anche di scadenze lunghe, e la perdita media è di circa il 6%.
Complessivamente, un anno pessimo, con il portafoglio diminuito nel 2011 di un buon 8%.

Se anziché veder sfumare queste decine di migliaia di euro (finite magari in tasca a qualche fondo estero ), avessi dovuto regalare (o, meglio, prestare...) analogo importo allo Stato, e ciò avesse contribuito ad un cambio virtuoso, con ripresa della situazione economica in Italia, secondo voi, sarei stato più contento, o no?
E a maggior ragione, dovrebbero esserlo i veri "ricchi", che in questi mesi, senza nessuna prospettiva per il futuro, ci hanno rimesso ben più del 3-4% di una ipotetica patrimoniale "salva Italia", che purtroppo non c'è stata e forse non ci sarà mai.

Direte: ma, a prescindere dalla speculazione, la crisi economica ci sarebbe stata lo stesso. D'accordo, sono necessari anche altri provvedimenti, stimoli e regole, perché il declino dell'Occidente ha altre cause, la globalizzazione è inarrestabile, e con essa è normale che qualcuno salga e qualcun altro scenda...
Però, si sta parlando di agire nei tempi brevi e dell'efficacia che rivestono nel prossimo futuro scelte e decisioni tampone non certamente risolutive, ma che consentano di tirare avanti senza cadere nella miseria nera; sacrifici che, lasciati all'ottica dei banchieri, saranno sempre e solo macigni sulle spalle dei soliti tartassati. Con la conseguenza che la loro miopia penalizzerà anche i più abbienti, senza lasciare spiragli di luce.
7 dicembre 2011 10:36 - Alessandro_Pedone
@killer in pensione
il passaggio di Monti che ha riportato aveva effettivamente colpito molto anche il sottoscritto.
Ragionando sui numeri, però, mi è sembrato fin da subito assolutamente impossibile l'applicazione di un'aliquota dell'1,5%. Il valore complessivo della manovra sarebbe stato molto, ma molto, più ampio. Se l'aliquota fosse del'1,5% si otterrebbero decine di migliaia di miliardi di tasse solo da questa aliquota. C'era quindi qualcosa che non quadrava. Monti, evidentemente, non è stato molto chiaro sul punto (uso un eufemismo).
Adesso è chiaro ed ufficiale che l'aliquota è dello 0,1% per il 2012 e 0,15% dal 2013.
Su questo aspetto, quindi, dobbiamo dire che c'è stato un notevole miglioramento rispetto allo scandalo del superbollo in versione Tremonti.
5 dicembre 2011 19:40 - ennio4531
Al di là dei criteri della tassazione del 'super-bollo', mi sono chiesto dal prossimo anno i piccoli azionisti quanto pagheranno complessivamente in tasse sui redditi azionari.

Ho provato a calcolarlo su un titolo assai diffuso copme l'ENI.

anno 2010
risultato ante imposte 16.540,00
imposte societarie 9.157,00
netto da distribuire 7.383,00
ritenuta 20% dividendo 1.476,60
imposte totali % 64,29%

Ho provato anche per il 2009

anno 2009
risultato ante imposte 12.073,00
imposte societarie 6.756,00
netto da distribuire 5.317,00
ritenuta 20% dividendo 1.063,40
imposte totali % 64,77%

Ho provato anche per il 2008

anno 2008
risultato ante imposte 19.250,00
imposte societarie 9.692,00
netto da distribuire 9.558,00
ritenuta 20% dividendi 1.911,60
imposte totali % 60,28%

In più dovremmo aggiungere l'imposta di bollo sul capitale.

Se questi miei conteggi sono corretti, mi chiedo se il risparmio avrà un futuro oppure sarà meglio consumare e porsi, in caso di necessità, a carico dello stato.

Anche perchè, se San Martino fu fatto santo per aver donato metà del suo mantello al mendicante, gli azionisti dell'Eni che danno di più come dovremmo ... definirli ?
5 dicembre 2011 17:37 - Killer in pensione
***...Con gli strumenti utilizzabili nell'immediato, il Governo ha provveduto ad estendere l'efficacia dei provvedimenti anche a diverse componenti del patrimonio per assicurare una maggiore equità del pacchetto. La ricchezza finanziaria viene fatta partecipare allo sforzo comune attraverso l'estensione dell'imposta di bollo, deliberata dal precedente Governo sui conti correnti, anche a titoli ed altri strumenti e prodotti finanziari.
Sempre avendo a cuore gli obiettivi di equità sociale, è stato deliberato un intervento una tantum di pari importo rispetto all'imposta di bollo di cui sopra per i capitali fatti rientrare in Italia con il cosiddetto scudo fiscale...***

Camera.it - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio resoconto
5 dicembre 2011 16:27 - Killer in pensione
Sarà anche un passo avanti ma è una bastonata molto superiore alla precedente.
1.5% (Monti dixit)
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