Ma chi ve l'ha messo in testa che in America si scarica
tutto? NON E' VERO!
15 dicembre 2011 10:34 - valemaca
Il discorso è sempre lo stesso: parole, parole, parole e
nessun fatto concreto.
Basterebbe imporre un regime fiscle come in America: tu
guadagni 30.000 lordi all'anno? Bene, da questi 30.000 mi
porti in detrazione tutti gli scontrini (TUTTI)e mi paghi le
tasse su quello che rimane.
In questo modo, il cliente è la prima persona interessata
a chiedere lo scontrino, i dentisti (per fare un esempio)
non dichiarerebbero più 15.000 all'anno e più persone
pagherebbero le tasse. Questo regime fiscale unito ad un
sistema di controllo che funziona e ad una penalizzazione
(NON DEPENALIZZAZIONE COME TROPPO SPESSO SI SENTE PARLARE)
dei reati finanziari, farebbero dell'Italia uno dei paesi
più ricchi. E poi non dimentichiamo che in italia il numero
di parlamentari pro-capite è il più alto del mondo e che
nel nostro parlamento ci sono tantissime categorie
professionali per non definirle più brevemente in altro
modo.....Una cosa che veramente mi fa arrabbiare. E su
questo ci sarebbe da parlarne per anni ma forse è la
soluzione sbagliata parlarne... visto quanto ci ascolta la
politica!
8 dicembre 2011 16:15 - nino5516
Non ho capito se Joda_mm intende riferirsi al mio commento o
parla in generale.
Chiarisco comunque che io, oltre a non avere invidia per
nessuno, con la patrimoniale che ho proposto nell'altro
messaggio, avrei personalmente un aggravio di spese per
tasse rispetto alla manovra concepita da Monti.
Quello che ho scritto deriva dalla convinzione che i
sacrifici, più equi perché sopportati da chi ha più
soldi, avrebbero un'effettiva utilità per il futuro:
infatti, pur pagando adesso di più, l'effetto immediato
sarebbe di calmare la speculazione contro il default
dell'Italia e dei sui titoli del debito, con evidenti
vantaggi per la valorizzazione degli investimenti dei
risparmiatori, anche ricchi, e con grosso sollievo per le
casse statali.
Temo invece che con i provvedimenti dell'attuale governo,
l'anno prossimo saremo punto e a capo, con i patrimoni dei
ricchi svalutati e con l'aggravamento della disoccupazione e
della povertà.
8 dicembre 2011 12:59 - Joda_mm
Le considerazioni personali, come sempre, sono soggettive.
Brutta cosa l’invidia, forse è per questo il peggiore dei
peccati capitali. Chi ha poco o è pieno di debiti è
contento che qualcuno che abbia di più debba soffrire. Ma
se generalizziamo, diciamo, come sempre, stupidate.
Non sempre chi ha di più ha rubato o esercita professioni
con lauti onorari o stipendi. Faccio una riflessione;
conosco delle persone che per tutta la vita hanno lavorato
sodo in fabbrica o contadini che hanno fatto i veri
contadini con 30 vacche. Persone che nella loro vita, ,
forse per taccagneria o avarizia, forse perché sono
ammalati, forse perché hanno vissuto la guerra, non lo so
il perché, non sono mai uscite per una pizza o una
vacanza, neppure per un fine settimana. Risparmiano su
tutto, e da generazioni; paragonata alla formica (quella
della favola della formica e della cicala per intenderci)
consideravano spendacciona e lazzarona la formica perché
quella d’inverno riposava.
Ebbene si trovano con dei risparmi di qualche centinaia di
migliaia di euro sul quale dovranno pagare ogni anno 150 €
per ogni 100.000 € risparmiati (per precisione 100 € nel
2012 e 150 € dal 2013). Il tetto massimo di 1.200 € non
è di conforto, perché chi ha patrimoni ingenti, patrimoni
di centinaia di milioni e più di euro pagheranno sempre
1.200 €. Anzi forse neppure quelli perché possono
immaginare che i veri ricchi, in Italia non detengano nulla.
Ma forse mi smentiscono i dati rilevati da Banca Italia che
sentenziano che in Italia, il 10% della popolazione detiene
il 45% dell’intera ricchezza delle famiglie (non
distinguendo se mobiliare o immobiliare).
Non me la sento di affermare che oggi chi detiene 500.000
€ in risparmi complessivi e vive in una modesta casa sia
ricco, non meno di chi ha una casa del valore di 500.000 €
e un modesto conto in banca.
Ma chi nel deserto ha sete e non guarda in faccia a nessuno
per portare via l’acqua a chi c’è l’ha, anche da noi
adesso avviene la stessa cosa. E’ più semplice colpire
nel mucchio milioni di piccoli e medi risparmiatori che
detengono il 55% della ricchezza che non il 10% che ne
detiene il 45%. La cosa ovviamente non è equa ma porta i
suoi risultati.
Poi, se qualcuno detiene delle azioni che hanno perso oltre
la metà del loro valore negli ultimi 10 anni riterrà poco
equo questo ulteriore balzello. Pagare per detenere qualcosa
su cui si perde oltre la metà e questo ogni anno! E se poi
si pensa che questi balzelli servono anche per pagare lo
stipendio a politici come la sig.ra Minetti o il sig. Trota
Bossi, non so se venir preso dalla tristezza o
dall’arrabbiatura; dopo un po’, come sempre, mi prende
la triste rassegnazione.
7 dicembre 2011 20:42 - filiberto6007
Bast..di in Italia chi ha 1120 euro di pensione e un piccolo
risparmio E' RICCO!
Allora quest'anno niente spese per natale e tutto ridotto
al minimo vitale,basta canone RAI e via telefono fisso
Telecom.
7 dicembre 2011 17:47 - nino5516
Perché ai ricchi converrebbe pagare la patrimoniale
La manovra dei "professori"? Iniqua, probabilmente
inefficace, per alcuni tratti anche vergognosa.
Insomma, da buttare nel water.
E' difficile raccogliere 20-30 miliardi in Italia? In modo
diverso dal solito di sempre, cioè di colpire la classe
medio-bassa, lavoro dipendente e pensionati, con l'unica
certezza di penalizzare il già scarso potere d'acquisto e
ridurre i consumi interni; e quindi di alimentare un
circuito perverso di recessione, in un avvitamento
peggiorativo senza fine (minori disponibilità di spesa,
minori consumi, più basso pil, minori entrate fiscali,
maggiore debito pubblico).
Si può benissimo e facilmente fare una scelta diversa.
Basta una piccola patrimoniale, come imposta del 3-4% da
applicare sui capitali mobili superiori a 500 mila euro, o,
ancora meglio, come investimento forzoso in titoli di Stato,
con un rendimento annuale dell'1%, sicuro perché garantito
dal patrimonio immobiliare pubblico. Da estendere, se serve,
anche a coloro che percepiscono redditi superiori ai 200
mila euro/anno.
Perché una cosa del genere conviene a chi ha grossi
capitali (rispetto a forme di immobilismo governativo o ad
interventi errati)?
Faccio l'esempio di uno che certamente non ha accumulato
patrimoni ingenti, ma che, anche per la sua propensione al
gioco e al rischio, è da quarant'anni che investe, con
alterna fortuna, sui mercati azionari ed obbligazionari e
ciononostante può ancora guardare, con una certa serenità,
a fine mese.
Parlo di me stesso.
Da quando, negli ultimi mesi, la speculazione finanziaria si
è accanita nei confronti dell'economia, già da tempo
dissestata, dell'Italia e dell'euro, ovviamente, il
portafoglio dei miei risparmi, come quello della maggior
parte di quello degli investitori, ne ha risentito ed è
calato sensibilmente. Fin da giovane, ho sempre preferito
sbagliare da solo e quindi gestire i soldi con il "fai da
te", guardando con diffidenza i fondi, da cui sto ancora
alla larga (ho solo qualche ETF).
Ho quasi esclusivamente azioni (20% circa) e obbligazioni,
cercando di ottimizzare con una sufficiente differenziazione
(come prodotti, origine e durata).
Considerato che nella scelta del giardinetto azionario sono
abbastanza "bravino" e bado al sodo dei fondamentali, ho
fatto un po' meglio degli indici e quest'anno i miei titoli
hanno perso solo (si fa per dire!) il 13%; nel prestito
obbligazionario sono invece un po' "patriottico", per cui,
nonostante la fortunata presenza di qualche bond di
Australia, Sud Africa, Messico, ecc...che si sono comportati
benissimo, il peso maggiore è costituito da BTP e CCT,
anche di scadenze lunghe, e la perdita media è di circa il
6%.
Complessivamente, un anno pessimo, con il portafoglio
diminuito nel 2011 di un buon 8%.
Se anziché veder sfumare queste decine di migliaia di euro
(finite magari in tasca a qualche fondo estero ), avessi
dovuto regalare (o, meglio, prestare...) analogo importo
allo Stato, e ciò avesse contribuito ad un cambio virtuoso,
con ripresa della situazione economica in Italia, secondo
voi, sarei stato più contento, o no?
E a maggior ragione, dovrebbero esserlo i veri "ricchi", che
in questi mesi, senza nessuna prospettiva per il futuro, ci
hanno rimesso ben più del 3-4% di una ipotetica
patrimoniale "salva Italia", che purtroppo non c'è stata e
forse non ci sarà mai.
Direte: ma, a prescindere dalla speculazione, la crisi
economica ci sarebbe stata lo stesso. D'accordo, sono
necessari anche altri provvedimenti, stimoli e regole,
perché il declino dell'Occidente ha altre cause, la
globalizzazione è inarrestabile, e con essa è normale che
qualcuno salga e qualcun altro scenda...
Però, si sta parlando di agire nei tempi brevi e
dell'efficacia che rivestono nel prossimo futuro scelte e
decisioni tampone non certamente risolutive, ma che
consentano di tirare avanti senza cadere nella miseria nera;
sacrifici che, lasciati all'ottica dei banchieri, saranno
sempre e solo macigni sulle spalle dei soliti tartassati.
Con la conseguenza che la loro miopia penalizzerà anche i
più abbienti, senza lasciare spiragli di luce.
7 dicembre 2011 10:36 - Alessandro_Pedone
@killer in pensione
il passaggio di Monti che ha riportato aveva effettivamente
colpito molto anche il sottoscritto.
Ragionando sui numeri, però, mi è sembrato fin da subito
assolutamente impossibile l'applicazione di un'aliquota
dell'1,5%. Il valore complessivo della manovra sarebbe stato
molto, ma molto, più ampio. Se l'aliquota fosse del'1,5% si
otterrebbero decine di migliaia di miliardi di tasse solo da
questa aliquota. C'era quindi qualcosa che non quadrava.
Monti, evidentemente, non è stato molto chiaro sul punto
(uso un eufemismo).
Adesso è chiaro ed ufficiale che l'aliquota è dello 0,1%
per il 2012 e 0,15% dal 2013.
Su questo aspetto, quindi, dobbiamo dire che c'è stato un
notevole miglioramento rispetto allo scandalo del superbollo
in versione Tremonti.
5 dicembre 2011 19:40 - ennio4531
Al di là dei criteri della tassazione del 'super-bollo', mi
sono chiesto dal prossimo anno i piccoli azionisti quanto
pagheranno complessivamente in tasse sui redditi
azionari.
Ho provato a calcolarlo su un titolo assai diffuso copme
l'ENI.
anno 2010
risultato ante imposte 16.540,00
imposte societarie 9.157,00
netto da distribuire 7.383,00
ritenuta 20% dividendo 1.476,60
imposte totali % 64,29%
Ho provato anche per il 2009
anno 2009
risultato ante imposte 12.073,00
imposte societarie 6.756,00
netto da distribuire 5.317,00
ritenuta 20% dividendo 1.063,40
imposte totali % 64,77%
Ho provato anche per il 2008
anno 2008
risultato ante imposte 19.250,00
imposte societarie 9.692,00
netto da distribuire 9.558,00
ritenuta 20% dividendi 1.911,60
imposte totali % 60,28%
In più dovremmo aggiungere l'imposta di bollo sul
capitale.
Se questi miei conteggi sono corretti, mi chiedo se il
risparmio avrà un futuro oppure sarà meglio consumare e
porsi, in caso di necessità, a carico dello stato.
Anche perchè, se San Martino fu fatto santo per aver donato
metà del suo mantello al mendicante, gli azionisti dell'Eni
che danno di più come dovremmo ... definirli ?
5 dicembre 2011 17:37 - Killer in pensione
***...Con gli strumenti utilizzabili nell'immediato, il
Governo ha provveduto ad estendere l'efficacia dei
provvedimenti anche a diverse componenti del patrimonio per
assicurare una maggiore equità del pacchetto. La ricchezza
finanziaria viene fatta partecipare allo sforzo comune
attraverso l'estensione dell'imposta di bollo, deliberata
dal precedente Governo sui conti correnti, anche a titoli ed
altri strumenti e prodotti finanziari.
Sempre avendo a cuore gli obiettivi di equità sociale, è
stato deliberato un intervento una tantum di pari importo
rispetto all'imposta di bollo di cui sopra per i capitali
fatti rientrare in Italia con il cosiddetto scudo
fiscale...***
Camera.it - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio
resoconto
5 dicembre 2011 16:27 - Killer in pensione
Sarà anche un passo avanti ma è una bastonata molto
superiore alla precedente.
1.5% (Monti dixit)