Vorrei segnalare un'altro articolo importante, in inglese ed
alcuni link:
Questo articolo riguarda una denuncia fatta da Peter
Reynolds come leader del "Legalise Cannabis Alliance" al
DailyMaill, per le inesattezza forviante ed il linguaggio
usato "informazioni imprecise, ingannevoli e distorte" sulla
cannabis e che viene chiamata in questo articolo di Peter
Hitchens "cannabis, veleno sinistro":
http://www.dailymail.co.uk/debate/article-1365661/Cigarette-
display-ban-I-wrong-smoking-Im-right-cannabis.html
Anche se chiamare "sinistra" la cannabis può essere un
punto di vista, chiamarla veleno non è un dato
scientifico.
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Secondo il Prof. Leslie L. Iversen, Professore di
Farmacologia, dell'Università di Oxford e attuale
presidente del Consiglio Consultivo per le Misure sulla
Droga, nel suo libro "The Science of Marijuana", dice:
"Il tetraidrocannabinolo ("delta-9-tetraidrocannabinolo" o
THC" è il principale ingrediente attivo della cannabis) è
un farmaco molto sicuro.
Animali da laboratorio (ratti, topi, cani, scimmie) possono
tollerare dosi fino a 1000 mg/kg (milligrammi per
chilogrammo).
Questo sarebbe equivalente ad una persona di 70 kg
deglutisse 70 grammi di droga, circa 5.000 volte più di
quanto sia richiesto per produrre un effetto elevato.
Nonostante il diffuso utilizzo illecito di cannabis, sono
molto poche le persone che muoiono per overdose.
In Gran Bretagna, le statistiche ufficiali del governo, sono
di cui cinque morti per cannabis nel periodo 1993-1995, ma
un esame più attento di questi decessi ha dimostrato di
essere causate dall'inalazione di vomito e che non poteva
essere direttamente attribuiti alla cannabis (House of Lords
Report, 1998).
In confronto con gli altri farmaci comunemente usati e
sostanze ricreative tali statistiche sono
impressionanti."
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Inoltre, nell'articolo su UK Ucia.org - "Studio: Marijuana
uso e mortalità"
http://www.ukcia.org/research/MarijuanaUseAndMortality/index
.php
Si descrivono i risultati di una ricerca su 65.171 persone
da 15 a 49'anni, sulle abitudini di queste persone tra il
1979 e il 1985 e lo scopo di questo studio era di esaminare
la relazione tra uso di marijuana la mortalità: Ricerca
pubblicata nell'Aprile del 1997 dall'American Journal of
Public Health e sovvenzionata dal "National Institute on
Drug Abuse", dal "National Cancer Institute" e con la
"School of Public Health", University of California,
Berkeley.
In questa ricerca si rileva soltanto l'aumento dei decessi a
causa del virus dell'AIDS tra i maschi rispetto alle
femmine, per'altro in misura maggiore tra chi consuma
soltanto sigarette rispetto a chi consuma anche/o
marijuana.
Le conclusioni dello studio sono state:
"L'uso di marijuana ha uno scarso effetto sulla mortalità
e la marijuana non è associata con la mortalità negli
uomini non colpiti dall'AIDS (Am J Public Sanità 1997;.
87:585-590).
In sintesi, questo studio ha mostrato uno scarso, o nessun
effetto del consumo di marijuana sulla mortalità, negli
uomini e nelle donne, per AIDS o sulla mortalità totale (Am
J Public Sanità 1997;. 87:585-590).
L'aumentato rischio di mortalità per AIDS in maschi
consumatori di marijuana, probabilmente non riflette una
relazione causale, ma molto probabilmente rappresentato
confusione incontrollata nel comportamento sessuale o nel
comportamento omosessuale maschile.
Il rischio di mortalità riscontrata, associata con l'uso di
marijuana è stata inferiore a quella associata al fumo
delle sigarette."
Dr Gary Friedman, Stephen Sidney, Jerome E. Beck, Irene
Tekawa, Charles Quesenberry
American Journal of Public Health, aprile 1997, Volume 87,
questione 4, p585
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Se questo non bastasse: Francis L. Young, Giudice di Diritto
Amministrativo del Dipartimento della Giustizia
statunitense, DEA, ha dichiarato quanto segue di fatto
relativi cannabis:
"a. Uno. Quasi tutti i farmaci hanno effetti tossici e
potenzialmente letali. Ma la marijuana non è una sostanza
"del genere". Non vi è alcun record nella vasta letteratura
medica che descrive una provata, documentata fatalità
cannabis-indotta.
b. Questa è un'affermazione notevole. In primo luogo, il
record sulla marijuana racchiude 5000 anni di esperienza
umana. In secondo luogo, la marijuana adesso è utilizzato
quotidianamente da un numero enorme di persone in tutto il
mondo. Le stime indicano che da venti milioni a cinquanta
milioni di americani, di routine, anche se illegalmente,
fumano marijuana senza il beneficio della diretta
supervisione medica. Eppure, nonostante questa lunga storia
di utilizzo e il numero straordinariamente elevato di
fumatori sociali, semplicemente non ci sono rapporti medici
credibili suggeriscono che il consumo della marijuana abbia
causato un decesso.
c. Al contrario l'aspirina, un medicinale da banco
comunemente usato, provoca centinaia di morti ogni anno.
d. Nei farmaci utilizzati in medicina, somministrati di
routine possiedono quello che viene chiamato LD-50. La LD-50
rating indica in quale dosaggio il cinquanta per cento degli
animali da esperimento trattati con un farmaco morirà a
causa della tossicità indotta dal farmaco. Un certo numero
di ricercatori hanno tentato di determinare l'LD-50 rating
della marijuana in animali da laboratorio, ma senza
successo. In parole povere, i ricercatori sono stati in
grado di fornire agli animali marijuana sufficiente per
indurre la morte.
e. Attualmente si stima che LD-50 della marijuana è di
circa 1:20000 o 1:40000. In termini più semplici questo
significa che al fine di indurre la morte di un fumatore di
marijuana, egli avrebbe dovuto consumare 20.000 a 40.000
volte tanta marijuana quanto quella che è contenuto in una
sigaretta di marijuana. Nei dati forniti dal NIDA le
sigarette di marijuana pesano circa 0,9 grammi.
Teoricamente, un fumatore dovrebbe consumare quasi 1.500
once "pari a 680 kg" di marijuana in circa quindici minuti
per indurre una risposta letale.
f. In termini pratici, con la marijuana non è possibile
indurre una risposta letale a causa di tossicità correlata
al farmaco.
g. Un altro comune metodo medico per determinare la
sicurezza della droga si chiama il rapporto terapeutico.
Questo rapporto definisce la differenza tra una dose
terapeuticamente efficace e una dose che è capace di
indurre effetti avversi.
h. Un prodotto da banco comunemente utilizzato, un prodotto
simile aspirina, ha un rapporto terapeutico di circa 1:20.
Due aspirine sono la dose raccomandata per i pazienti
adulti. Venti volte questa dose, quaranta aspirine, possono
provocare una reazione letale in alcuni pazienti, e quasi
certamente provocare lesioni grave al sistema digestivo,
compresa l'ampia emorragia interna.
i. Il rapporto terapeutico per i farmaci prescritti è
comunemente circa 1:10 o inferiore. Il Valium, un farmaco
comunemente usato e prescritto, può causare grave danno
biologico se i pazienti utilizzano dieci volte la dose
(terapeutica) raccomandata.
j. Ci sono, naturalmente, farmaci prescrittivi che hanno
molto più bassi rapporti terapeutici. Molti dei farmaci
utilizzati per trattare pazienti affetti da cancro, glaucoma
e la sclerosi multipla sono altamente tossici. Il rapporto
terapeutico di alcuni dei farmaci usati in antineoplastici,
per esempio, sono considerati come veleni estremamente
tossici con rapporti terapeutici che possono essere
inferiori 1:1.5. Questi farmaci hanno anche molto bassi
rapporti LD-50 e può provocare reazioni tossiche, anche
letali, mentre vengono adeguatamente impiegati.
k. Al contrario, il rapporto terapeutico della marijuana,
come il suo LD-50, è impossibile da quantificare perché è
estremamente alto.
l. In termini stretti, la marijuana medica è molto più
sicura di molti cibi che comunemente consumiamo. Ad esempio,
mangiare dieci patate crude può provocare una risposta
tossica. In confronto, è fisicamente impossibile mangiare
marijuana sufficiente per indurre la morte.
m. La marijuana, nella sua forma naturale, è una delle
sostanze più sicure terapeuticamente attive conosciute
dall'uomo. Per ogni misura di marijuana analisi razionale
può essere tranquillamente utilizzata all'interno di una
supervisione di routine e di cure mediche. "
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Secondo lo studio del Dr. Donald Tashkin, Specialista
malattie polmonari e ricercatore del Governo Federale - UCLA
Geffen School of Medicine (Studia la marijuana da più di
30'anni), nello studio tra la corrispondenza del tumore ai
polmoni e l'uso della marijuana (Studio finanziato dal
National Institute on Drug Abuse):
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/05
/25/AR2006052501729.html
http://patients4medicalmarijuana.wordpress.com/category/vide
os/tashkin/
http://www.opposingviews.com/i/society/drug-law/jama-long-te
rm-exposure-cannabis-smoke-not-associated-adverse-effects-pu
lmonary
{Il Dr. Tashkin ha scoperto che anche i grandi fumatori di
marijuana (usata anche più di 22.000 volte nell'arco della
vita) non hanno mostrato alcun aumento dell'incidenza dei
tumori studiati.
Mentre non è stato trovata nessuna associazione tra fumo di
marijuana e il cancro, i risultati dello studio, presentato,
questa settimana, alla Conferenza internazionale
all'American Thoracic Society, ha trovato un aumento di 20
volte nel cancro del polmone tra le persone che fumavano due
o più pacchetti di sigarette al giorno.}
"All'inizio, quando la nostra ricerca è apparso come se
ci sarebbe un impatto negativo sulla salute dei polmoni, ero
contrario alla legalizzazione perché pensavo che avrebbe
portato ad un aumento dell'uso e che porterebbe ad effetti
sulla salute un aumento", dice Tashkin.
"Ma a questo punto, sarei a favore della
legalizzazione.
Il fumo di tabacco provoca danni molto maggiori e in termini
d'intossicazione, l'alcool provoca danni ben più
grandi."
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Lester Grinspoon, in America, il primo a prescrivere litio
nei disturbi bipolari, è un ex psichiatra di Harvard
Medical School ha studiato l'uso medicinale della marijuana
a partire dal 1960 e ha scritto due libri sull'argomento,
dice che:
«Sulla base delle mie ricerche, ho scoperto che la
cannabis è una sostanza notevolmente sicura. Sebbene non
innocua, è sicuramente meno tossica della maggior parte
delle medicine convenzionali, che potrebbe sostituire se
fosse disponibile legalmente.»
Dice inoltre:
«All'aziende del farmaco, viene pagato quasi $ 20 per
una pillola di otto milligrammi. Una sigaretta di marijuana,
che è altrettanto efficace, se non di più, avrà un costo
di circa 30 centesimi. C'è da meravigliarsi se le case
farmaceutiche sono preoccupate se la marijuana diventa
legalmente disponibile.» (L. G.) -
http://www.abc.net.au/quantum/poison/marijuan/lester.htm
Quindi chiamare la marijuana "veleno" è la cosa più
sbagliata che possa essere detta, oppure dovremo chiamare
veleno anche gli hamburger di M.Donald, l'olio di palma
delle patatine, le patatine stesse, le melanzane, ecc.
ecc..
Cosa dovremo dire allora di alcol, caffè e sigarette?!
Oppure rivedere il detto "bevi birra e campi 100'anni",
oppure sostituire le parole "bevi e birra".
Uso terapeutico della cannabis. UK - Il rapporto della
Camera dei Lord
http://www.fuoriluogo.it/quaderni/6/index.htm
Free eBook Osford Pubblication - Science Cannabis (Leslie L.
Iversen) - inglese pdf
http://www.green215.com/sites/all/files/education_articles/S
cience%20Cannabis.pdf
Free eBook - Viaggio nella Canapa di Lester Grinspoon
http://www.fuoriluogo.it/quaderni/nuovaserie/2_quaderno.pdf<
br />
Webmd.com - mental-health news - Heavy marijuana use doesnt
damage brain
http://www.webmd.com/mental-health/news/20030701/heavy-marij
uana-use-doesnt-damage-brain
Ciao a tutti, Marco Galli, http://teelastory.blogspot.com/
17 febbraio 2012 17:51 - marco25g
Sono sicuro che servono i semafori e che qualcuno debba
vegliare in modo paternalistico sulla civiltà dei
cittadini.
Questo, che credo si chiami responsabilità civile, finisce
dove comincia la mia libertà personale e a come confine ha
il mio spazio fisico e morale privato (la mia camera, la mia
casa, la mia famiglia, ecc.).
Non capisco perché, per alcune persone che dicono di
richiamarsi ai principi liberali, qualcosa di discutibile è
permesso "spesso soltanto per loro stessi" perché coincide
con la loro visione o morale personale o per quella
religiosa più comune, mentre ad altri viene negato
qualcosa, anche se ciò non crea nessun danno alla società
o riguarda soltanto la scelta personale del soggetto stesso,
o soltanto perché questo non coincide con il senso comune o
la visione morale di alcuni individui ai posti di potere.
Cose come le scelte sessuali personali, l'uso di sostanze
psicotrope, la scelta del fine vita e la libertà di cura:
Con questo, non intendo cose come la pedofilia, lo spaccio
di stupefacenti, il suicidio o la libertà di usare terapie
riconosciute universalmente inutili e nocive "anche se
questo potrebbe essere considerato una scelta personale".
Intendo la libertà tra adulti consenzienti di praticare
qualunque attività sessuale essi desiderino, non
coinvolgendo terzi non consenzienti o minori non
consapevoli.
Intendo la possibilità per un'adulto di coltivare e
consumare cannabis o potersi curare con marijuana
terapeutica "dato che viene riconosciuta universalmente la
bassa tossicità o l'assenza di particolari problemi dal
profilo sociale (soprattutto quando riguarda persone adulte
e che ne fanno un uso moderato) e la sua efficacia
riconosciuta in oltre 30 patologie".
O la libertà di poter scegliere al termine della propria
vita, per persone non cattoliche o non religiose, il modo in
cui morire, per esempio, senza accanimento terapeutico o
usando la cosiddetta "morte dolce" ecc..
Per quanto riguarda Giovanardi e le questioni che riguardano
Berlusconi; queste autorità, anche se agiscono nel modo che
per un normale cittadino dovrebbe essere concesso e
considerabile responsabilità personale: Essi, essendo
persone di potere e responsabilità pubblica nazionale,
quando agiscono in modo non morale (anche nel loro privato)
oppure esternano delle opinioni personali contrarie alla
pacifica convivenza civile, oppure attaccano dei cittadini
indifesi con argomenti che riguardano delle visioni morali
private e personali.
Oppure usano argomenti che riguardano questioni religiose,
soprattutto perché queste visioni non possono essere
considerate verità assolute, ma soltanto visioni personali
e talvolta (persino) argomenti nocivi per la convivenza
civile o alla libertà personale dei cittadini.
Essi, con queste azioni, questi argomenti ed atteggiamenti
danneggiano tutti quanti i cittadini ed in modo
infinitamente maggiore di quelli (adulti e responsabili) che
coltivano la loro marijuana.
Essi, persone di potere e responsabilità pubblica, creano
l'emulazione di atteggiamenti civilmente ben più
deprecabili (come il non pagare le tasse, lo sfruttamento
della prostituzione "anche minorile", la corruzione,
l'omofobia, il non rispettare i diritti civili dei
cittadini, ecc.) ed incrementano la percezione di vergognosa
ingiustizia nell'applicazione della legge o della differente
considerazione dello stato verso individui con differenti
esigenze ed appartenenti a classi sociali differenti.
Spesso, essi innescano la riprovazione ed il ridicolo
internazionale, creando enormi danni anche per tutti gli
italiani incolpevoli ed al prestigio del nostro paese nel
mondo.
17 febbraio 2012 9:54 - Gemp57
La ricerca, se applicata con buoni propositi, potrebbe
aiutare, per lo meno a garantire una cura a base di
cannabinoidi a chi ne ha il diritto.
La soluzione sta nell'impiantare un microcip all'interno
della talea di una pianta di cannabis che ha il profilo dei
fitocannabinoidi desiderato (costo 3 euro). Queste talee
vanno prodotte da centri autorizzati che condividono i
codici dei cip con il Ministero della salute e con quello
degli Interni o DPA. Ogni volta che si verifica che una
pianta di cannabis ha il suo cip ed è detenuta dal suo
legittimo proprietario non succede niente, in caso
contrario, si applica la 309/90. Questo si può fare da
subito.
14 febbraio 2012 11:15 - Yuttatte
Dovremmo scendere in piazza tutti i giorni a manifestare le
nostre idee, accamparci davanti ai palazzi del potere ad
oltranza, come hanno fatto per Occupy Wall Street, finchè
non viene abrogata la legge che vieta la cannabis e
promulgata una nuova legge che ne regolamenti la
distribuzione e coltivazione libere per uso personale, sulla
falsariga dell'Olanda e Repubblica Ceca.
13 febbraio 2012 22:39 - shugar
Figuriamoci, magari...!?, dopo che hanno scagliato bombe
atomiche, all'idrogeno contro, evocato il diavolo e la pipi'
di Giovanardi che da oggi non citero' piu' tale quale, ma lo
scrivero' con il nomignolo "pipi'", come le lesbiche che si
baciano...?_!
Broadwalk Empire III o IV.0
13 febbraio 2012 16:11 - felixone
la coltivazione e la vendita, solo ai maggiorenni,
dovrebbero essere libere, ma voi credete che giovanardi
rinunci agli introiti che si è costruito per lui e la sua
banda criminale, grazie al proibizionismo?? non pensate che
apparirà nuovamente in tv dicendo altre caxxate al
popolo??
è colpa sua se l'italia sta attraversando la crisi
economica, ed è sua la colpa dei comportamenti indegni
delle ffoo che grazie alle bustarelle che ricevono, sono
diventati schiavi dei politici e della malavita