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17 marzo 2012 13:03 - minotauro5801
Come i pazzi" HO SEMPRE RAGIONE".
16 marzo 2012 15:29 - Annapaola Laldi
Minotauro un po' di ragione ce l'ha. Quando arrivai a Firenze nel 1960, trovai diverse linee di filobus, e io mi servivo di una di esse. La vita, lì sopra, non era così idilliaca come quella descritta da Gallucci, ma certamente non peggiore di quella sugli autobus a gasolio. Il vantaggio per l'ambiente era ovvio e vincente. Ma all'epoca non c'era la coscienza del problema che si ha oggi, e quindi quei pochi presunti svantaggi della trazione elettrica sembrarono così pesanti da far optare negli anni successivi (anni Settanta?) l'Amministrazione comunale per i bus petrolio-dipendenti. Quali erano questi svantaggi? La minor velocità e il fatto che, di tanto in tanto, sulle curve, le "corna" del filobus uscivano dai binari aerei e il bigliettaio (sì, il bigliettaio che faceva i biglietti e non gli sfuggiva un furbo neanche a pagarlo) doveva scendere e rimetterle al loro posto. Ma questo inconveniente, di solito, succedeva per la disattenzione o l'imperizia dell'autista. Per il resto, credo non ci fosse nient'altro di negativo. D'altronde so che alcune città hanno mantenuto i filobus fino a oggi, così come hanno mantenuto anche le linee tramviarie. Perché altre città, come Firenze, abbiano abolito drasticamente gli uni e le altre, salvo smaniare adesso per riaverli (vedi la tramvia appunto a Firenze), è una specie di mistero dell'umana stupidità.
16 marzo 2012 9:38 - minotauro5801
Ma ndo vivi? Prima sti filobusse staveno d'appertutto e, pe fa posto all'innovazioni, l'avemo torti, e li giornalisti tutti a congratulasse co l'artefici de sta stronzata, in nome della modernita', e mo ancora a congratulasse ? ma nun ve casca mai sta penna dalle maNI?
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