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26 marzo 2012 9:07 - Annapaola Laldi
Penso che la questione dipenda dai luoghi e dal numero delle persone che "bivaccano". Dove due o tre umani seduti su un'ampia scalinata, che mangiano un panino in modo educato e non disseminano rifiuti intorno, possono anche essere un elemento di simpatica animazione del luogo, è certo che numeri più grandi (in spazi relativamente ristretti) diventa pesante. A questo punto, tuttavia, entra in gioco non tanto l'ordinanza punitiva, affidata spesso al caso (cioè alla presenza di un vigile in divisa) quanto il buon senso di una saggia amministrazione comunale, con l'aiuto di volontari che in modo fermo e gentile dissuadano gli aspiranti "bivaccatori". Un esempio del genere è sperimentabile sotto la Loggia dei Lanzi a Firenze, dove ci si può sedere sui gradoni interni (ma non sulla scalinata di accesso né sui parapetti), senza però consumare cibi (neppure il gelato) e bevande. Si possono però fare fotografie, si può disegnare, leggere, chiacchierare, ammirare lo scorcio di Palazzo Vecchio, meditare ...
Mentre sto scrivendo questo, mi domando perché la stessa amministrazione comunale di Firenze non faccia appello ad altri volontari perché contribuiscano a mantenere il giusto decoro anche nei pressi di altri monumenti.
24 marzo 2012 16:59 - ennio4531
Si tratta di decidersi se i monumenti, per essere goduti esteticamente o emozionalmente, abbiano bisogno di una cornice di 'bivaccatori' oppure meno.

Bisognerebbe chiederlo gli artisti che li ha hanno progettati .

Ecco... se fossi io ...direi che sarebbe meglio lasciarli nella loro ... solitudine .. lontani da bevande, pop-corn, schiamazzi .

Non credo che le opere d'arte siano nate per questo...
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