Penso che la questione dipenda dai luoghi e dal numero delle
persone che "bivaccano". Dove due o tre umani seduti su
un'ampia scalinata, che mangiano un panino in modo educato e
non disseminano rifiuti intorno, possono anche essere un
elemento di simpatica animazione del luogo, è certo che
numeri più grandi (in spazi relativamente ristretti)
diventa pesante. A questo punto, tuttavia, entra in gioco
non tanto l'ordinanza punitiva, affidata spesso al caso
(cioè alla presenza di un vigile in divisa) quanto il buon
senso di una saggia amministrazione comunale, con l'aiuto di
volontari che in modo fermo e gentile dissuadano gli
aspiranti "bivaccatori". Un esempio del genere è
sperimentabile sotto la Loggia dei Lanzi a Firenze, dove ci
si può sedere sui gradoni interni (ma non sulla scalinata
di accesso né sui parapetti), senza però consumare cibi
(neppure il gelato) e bevande. Si possono però fare
fotografie, si può disegnare, leggere, chiacchierare,
ammirare lo scorcio di Palazzo Vecchio, meditare ...
Mentre sto scrivendo questo, mi domando perché la stessa
amministrazione comunale di Firenze non faccia appello ad
altri volontari perché contribuiscano a mantenere il giusto
decoro anche nei pressi di altri monumenti.
24 marzo 2012 16:59 - ennio4531
Si tratta di decidersi se i monumenti, per essere goduti
esteticamente o emozionalmente, abbiano bisogno di una
cornice di 'bivaccatori' oppure meno.
Bisognerebbe chiederlo gli artisti che li ha hanno
progettati .
Ecco... se fossi io ...direi che sarebbe meglio lasciarli
nella loro ... solitudine .. lontani da bevande, pop-corn,
schiamazzi .
Non credo che le opere d'arte siano nate per questo...