Non si tratta di bigottismo, o meglio non sempre.
Io ad esempio non sono religioso (e nemmeno uno stinco di
santo) ma penso che tali rapporti intimi si debbano avere
per procreare o per il piacere di farlo.
Non riesco a provare rispetto per una donna che tappandosi
il naso si concede ai peggiori uomini in circolazione per
soldi (Berlusconi ha 70 anni, ha contribuito alla rovina
dell'Italia ed è sotto processo per numerosi reati:
meriterebbe l'astinenza più totale!)
Non mi fanno schifo invece le attrici porno perché sebbene
anche loro lo fanno per soldi i cani ed i porci devono
accontentarsi di guardare.
Nel bel mezzo dell'epoca di Internet come mai così tante
donne preferiscono ancora prostituirsi invece di girare
filmini od esibirsi in webcam?
16 giugno 2012 13:21 - ziogio
Non mescoliamo le carte, se tra due individui esiste un
patto per un compenso dovuto ad una prestazione
professionale questo deve essere onorato, punto.
Il fatto che la prestazione possa essere più o meno morale
dipende solo dal solito bigottismo religioso di cui siamo
ancora succubi e chissà per quanto lo saremo.
Per la privacy e la videosorveglianza mi sembra una vera
cretinata, quando vado dal dentista o altro professionista
non mi ha mai segnalato una sorveglianza elettronica e
quindi violazione della privacy.
Il riferimento a Berlusconi è dichiaratamente di parte, se
ha usufruito delle prestazioni prima dichiarate e poi negate
è tutto un altro fatto, anzi, forse, proprio dai pagamenti,
si potrà dedurre che ne ha veramente usufruito.
13 giugno 2012 10:53 - santino4826
La sentenza del Tribunale Superiore Austriaco è a mio
parere solo una stravaganza. Una norma che se applicata
sarebbe in netto contrasto con quelle che regolano la
privacy. Si sta celebrando a Milano il processo a carico
dell'ex premier Berlusconi e tutto sembra ruotare sulla
necessità dell'accusa di provare l'avvenuto rapporto
sessuale con la ipotetica prostituta.Le ragazze coinvolte
hanno in un prima dichiarato di aver avuto rapporti sessuale
ed in seguito negato di averli avuti. Fermo restando le
responsabilità per dichiarazioni mendaci o falsa
testimonianza rimane l'immane problema della decisione di
colpevolezza o innocenza dell'ex premier. Come si
comporteranno le autorità austriache in questi casi,
disporranno che i rapporti sessuali tra prostitute e
clienti, in barba alla privacy, vengano obbligatoriamente
videoregistrati o diversamente documentati per fini fiscali?