Class Action: valorizzare i dipendenti della PA rendendo
loro Dignità e Professionalità, perché sono una risorsa
della società.
In un periodo di crisi e di tagli necessari, ovvero di
Spending Review nelle PA inefficienti, quanti sono i
dipendenti della regione Lombardia? 3.100 e quanti i
dipendenti della regione a statuto speciale che trattiene il
100% dei tributi regionali come Irap (imposta regionale
sulle attività produttive)? 19.700, e quanti gli abitanti e
le superfici delle due regioni? Estendiamo il concetto di
autonomia fiscale delle province di Trento e Bolzano a tutte
le province d’Italia.
Se la dignità, il rispetto e la responsabilità del
pubblico dipendente e del rappresentante eletto
nell’amministrazione, che per quante inefficienze si
possano imputare alla PA, ovunque si trovi un’eccellenza,
sono frutto della dedizione e della missione di uno o più
pubblici dipendenti, il cui movente non è che il senso del
servizio.
Allora per valorizzare il pubblico dipendente competente che
si aggiorna ed è efficiente e non va in palestra durante
l'orario d'ufficio, e che non commette atti di corruzione è
necessario separare le mele marce dalle mele buone. Non
bastano le pagelline di Brunetta se poi i corrotti non
possono essere licenziati, perché la corruzione non
comporta l’interdizione nella PA (art 29 CP).
Integriamo l'art 55 quater, comma 1, lettera f) del decreto
legislativo n°150/2009, noto come decreto Brunetta sulla
riforma della PA, in cui la condanna definitiva per un
qualsiasi reato contro la PA a prescindere dall’entità
della condanna comporta il licenziamento disciplinare senza
preavviso; solo se il reato non comporta l'interdizione
perpetua dalla PA (condanna non superiore a 5 anni) il
pubblico dipendente può provare a ricollocarsi in un'altra
PA, ma da quel contesto lavorativo deve uscire.
Se il mio capo ufficio, che è ai domiciliari perché
indagato per associazione a delinquere finalizzata alla
corruzione e al falso in atto pubblico, era già stato
condannato ai tempi del pool Mani Pulite, (tralasciamo che
percepisce solo il 50% dello stipendio che paghiamo noi
contribuenti), tra diciotto mesi rientra e io dovrei
prendere ordini o collaborare con costui? Piuttosto mi
faccio trasferire, ma il trasferimento non me lo concedono.
Valorizziamo i dipendenti della PA concedendo per motivi di
merito trasferimenti tra le PA. Chi è agli arresti
domiciliari non deve percepire lo stipendio, se poi viene
assolto perché il fatto non sussiste allora il Gip (giudice
indagini preliminari) deve risarcire.
Un altro modo per valorizzare il pubblico dipendente è
estendere la responsabilità amministrativa a tutti i
dipendenti della PA per qualsiasi negligenza, attualmente
ricade solo per gravi negligenze.
Se un agente della stradale mi ferma per un mese un autista
con la sospensione della patente e mi ferma per un mese
l’autocarro con il ritiro della carta di circolazione, per
incompetenza, poiché non sa che in caso di veicoli
provenienti dall'estero con tanto di Cmr il divieto di
circolazione nei giorni festivi per autocarri superiori a
7,5 ton di massa complessiva a pieno carico nelle strade
extraurbane viene posticipato di due ore, deve essere
possibile citarlo in giudizio con una procedura semplificata
se vinco il ricorso dinanzi al giudice di pace. Attualmente
se ti rivolgi al comando della Polizia Stradale dell'agente
che ha commesso questa negligenza, ti senti rispondere:
"faccia ricorso", invece la notifica al capo ufficio verbali
della Stradale dell’errata applicazione del Codice della
Strada dovrebbe implementare un procedimento di
corresponsabilità amministrativa diretta, se non mi annulla
il verbale e mi riconsegna i documenti.
Se un direttore della Motorizzazione non riconosce i posti
aula per i corsi Adr (merci pericolose) previsti dal DM
317/95 e il Tar lo condanna, dovrebbe pagare tutte le spese
legali, invece il Tar lo condanna al risarcimento di una
piccola parte delle spese legali fatturate sostenute, che
poi vengono pagate con le tasse dei contribuenti e al
momento sono trascorsi nove mesi e non si sono ancora visti
quei soldi.
Se un capoufficio, quando i trasferimenti tra le PA non sono
valorizzati,‘valorizza’ un ex furbo corrotto perché
produce per due impiegati, perché riesce ad ordinare
rettangoli di colore rosa in ordine progressivo, ma intanto
diffondono entrambi, in mancanza di un codice etico nella
PA, l’etica della corruzione solo se i regali sono
inferiori a 20,00 euro e tutto appare lecito…
Di qui l’importanza di dotarsi di un codice deontologico.
Se l’art 2 del Ddl n°2156 (disegno di legge)
anticorruzione sancisce il divieto per i dipendenti pubblici
di chiedere e accettare regali e compensi in cambio di
servizi, allora urge definire la nozione di regalo.
Se molti dirigenti dalla PA sanno che possono permettersi
soprusi perché anche se li citi dinanzi al Tar sono
avvantaggiati, allora responsabilizziamo la PA per
valorizzare le mele buone.
L’art 28 della Costituzione prevede che in caso di danno
provocato da un dipendente pubblico, sia lo Stato a
risarcire il cittadino danneggiato e solo successivamente lo
Stato si rivale sul dipendente. Il danno deve essere
cagionato dal dipendente nell'esercizio delle sue funzioni a
seguito di una condotta illegittima, ma la responsabilità
amministrativa è vincolata ai soli casi di dolo (intenzione
di causare un danno allo Stato) o di colpa grave (cioè di
una negligenza grave) per cui un dipendente pubblico che
causa un danno erariale alle casse dello stato, con una
negligenza minima non incorre nella responsabilità
amministrativa.
La responsabilità amministrativa decisa dalla Corte dei
Conti, impiega molto tempo per vedersi conclusa. Tra la
citazione in giudizio da parte del Procuratore Regionale e
la pronuncia in primo grado passano più di sei mesi, la
proposizione dell'appello alle tre Sezioni Centrali aggiunge
un ulteriore anno. Bisognerebbe snellire questi tempi,
implementare la responsabilità amministrativa ad ogni
negligenza anche lieve e ridurre i costi di un ricorso
amministrativo.
Quanto costa solo di bolli un ricorso amministrativo al Tar,
al Consiglio di Stato, alla Corte dei Conti, al Capo dello
Stato? Ridurre il costo dei bolli si metterebbe il cittadino
nelle condizioni di fare ricorso contro i soprusi, invece il
costo del ricorso che poi anche in caso di condanna della
pubblica amministrazione viene riconosciuto solo in parte,
mette i funzionari della PA in una situazione privilegiata.
Se la commissione d'esami presso una certa provincia per
l'accesso ad una tale professione commette un eccesso di
potere devo annullare l'atto amministrativo e per fare
questo devo rivolgermi ad un legale in quanto non è
possibile presentare il ricorso senza essere assistiti e il
costo dei bolli è tale che al cittadino conviene ripetere
l'esame e incassare il sopruso. Ridurre il contributo
unificato per il ricorso, rendere facoltativa la presenza di
un legale, chi sbaglia paga per intero le spese
processuali.
Il dirigente di una PA deve essere considerato
corresponsabile per un illecito civile e penale commesso dal
suo segretario, altrimenti avviene che il capo ufficio firma
un ordine di turni di servizio che materialmente compila la
segretaria, che ora si trova agli arresti domiciliari per
corruzione e il dirigente poiché non ci sono prove nemmeno
si trova indagato. Se il capo ufficio fosse corresponsabile
con il sottoposto certamente andrebbe controllare, invece di
lavarsi le mani dicendo "ognuno si assuma le proprie
responsabilità". Se un direttore di una PA ha più di
cinque dipendenti agli arresti domiciliari per associazione
per delinquere finalizzata ad un qualsiasi reato contro la
PA come corruzione deve essere trasferito per non avere
adottato idonee misure di prevenzione.
L’imprenditore che non comunica la Pec (posta elettronica
certificata che sostituisce la RR) viene sanzionato dal art
2630 del CC, modificato dalla legge 180/2011, che regola la
violazione di obblighi incombenti sugli amministratori:
"Chiunque, essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni
rivestite in una società o in un consorzio, omette di
eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o
depositi presso il Registro delle Imprese è punito con la
sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro" e
non può nemmeno operare, mentre la PA che ha il dovere di
dotarsene non è sanzionabile se non usa l’e-mail. Perché
non prevedere nel Ddl anticorruzione una sanzione per tutte
le PA inadempienti? Sarebbe un modo per snellire la
burocrazia nella PA e per premiare le PA efficienti.
Se tutti i bilanci delle PA e tutte le gare d’appalto
fossero pubblicate sul web, allora forse si riuscirebbe a
trovare un nesso tra un sistema di erogazione dei biglietti
elimina code per l’accesso agli sportelli che dopo 9 mesi
ancora non funziona e il fatto che il sistema non è
rispettoso nei confronti dell’utenza professionale, e per
assurdo, ragionamento ambito da questo direttore, nelle
toelette non esiste la carta igienica nemmeno per i
dipendenti del ministero che se la devono portare da casa.
Non si chiede di licenziare i pubblici dipendenti in
esubero, applicando l’art. 18 nel processo di fusione del
doppio inutile Archivio Nazionale Veicoli presso il
Ministero dei Trasporti e presso il Pubblico Registro
Automobilistico gestito dall’Aci, ente pubblico non
economico, che non persegue finalità economiche, nel senso
che non agisce per la produzione di un utile, ma si limita a
conseguire il pareggio tra costi e ricavi, a danno dei
contribuenti, perseguendo un interesse pubblico inutile. Si
chiede di investire in una nuova etica della PA fondata
sulla legalità, sulla trasparenza e sulla valorizzazione
dei suoi dipendenti, senza aspettare il recepimento di una
direttiva europea.
6 luglio 2012 10:24 - catia3634
Lavoro o posto di lavoro non fa tanta differenza perchè non
si ha un lavoro se non si ha un posto. Diverso sarebbe il
discorso se fosse stato detto *devono sapere che un (posto
di)lavoro in banca (per esempio)non è qualcosa che si
ottiene di diritto...*, proprio come si dichiara nel
virgolettato della corte costituzionale indicando un
*determinato posto di lavoro*! La Fornero si sarà spiegata
male, non è abituata a fare il ministro, ma le parole
(magari non le intenzioni) purtroppo dicevano quello, ed è
ovvio che scoppi "il caso"! Se anche lei non avesse
riconosciuto che la frase poteva essere interpretata in modo
ambiguo..... forse non si sarebe messa neanche a fare
ulteriori spiegazioni con scuse.
4 luglio 2012 9:00 - andrea1438
La Ministra Fornero ha anche affermato, in sintesi, che gli
italiani devono imparare a lavorare evitando espedienti,
es.furbate in "nero" per tirare avanti, invalidità false,
raffazzonamenti vari. Queste formule non strurrurali e
corrette, sono dannose per le future generazioni.
Gli italiani dovrebbero prendere seriamente e una volta per
tutte coscienza dei problemi, senza compiangersi,
raffazzonare ma esigere l'impostazione delle regole (che
ora, finalmente, ci sono. In conclusione, fare sindacato in
modo serio, vedi Francia e Inghikterra.
30 giugno 2012 18:24 - SASantoro
Di tanti giornalisti sciocchi e privi di decoro
professionale (e forse ignoranti per DNA) potremmo anche
farne a meno se i cittadini fossero altrettanto meno
sciocchi e si informasser come spesso faccio io.
Solo che questi giornalisti, al servizio non si sa di chi,
creano ed alimentano solo il qualunquismo e spingono la
gente a disinteressarsi della politica. Per me andrebbero
espulsi dall'albo quando commettono cazzate così grosse
che, invece di informare, confondono e disinformano!
30 giugno 2012 14:59 - francescodeleo
Non si può negare che a volte il trota vada controcorrente.
30 giugno 2012 13:40 - underground
L'ultima sul trota...copiata dal gruppo su FB:
Hai visto? Hanno aumentato le sigarette...
Davvero? Mah! Io ieri le ho comprate ed erano sempre
venti...
30 giugno 2012 12:40 - underground
...scusate la ripetizione iniziale del post qui sotto(per
l'autore dell'autore....)mi piace essere preciso...ma a
volte non ci riesco.
30 giugno 2012 12:38 - underground
Senza offesa per l'autore dell'autore dell'articolo che ha
fatto si' che questo thread (discussione sviluppata dai
singoli utenti) prendesse una bella piega alternativa, per
me e' bello ed anche un onore parlare con
voi...dicevo...senza offesa per lui, io lo considero un
"furbacchione"...Siamo partiti dalla traduzione della
Fornero e siamo arrivati ad una elucubrazione (nel senso
buono del termine) filosofica.
Ha ragione francescodeleo quando dice (riporto): "Meglio un
uovo oggi che una gallina domani. Per me è una frase senza
senso e di dubbia utilità pratica".
In effetti possiamo credere che dall'uovo e' nata la
gallina...la gallina ha fatto l'uovo...ma dove arriviamo? A
niente.
Meglio essere pratici. Concordo al 100%.
Ancora buona giornata a tutti voi.
30 giugno 2012 11:25 - francescodeleo
Limitandoci alla sola questione del rapporto uovo-gallina,
ed è a questo che ci riferiamo quando proproniamo il
trabocchetto, è senza ombra di dubbio che è nato prima
l'uovo.
Per quanto riguarda la questione sulla età dell'esistenza
dell'uovo, mi risulta, ma non sono un esperto in materia,
che l'uovo è successivo alla esistenza della prima forma di
vita.
Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Per me è una
frase senza senso e di dubbia utilità pratica.
30 giugno 2012 10:48 - underground
@ francescodeleo.
Ottima analisi. Ma il primo uovo chi lo ha fatto? Il
dinosauro creato da non so bene da chi o e' stato creato
l'uovo direttamente?
Mi scuso, ma questa sara' pure una ammissione di ignoranza o
di stupidita'...ma si ritorna sempre alla domanda. Io dico
che c'e' un uovo e c'e' una gallina. C'e' anche chi dice:
"meglio un uovo oggi che una gallina domani"...a
prescindere...se avessi un solo uovo o una sola gallina
mangerei le uova...non ci penserei neanche un attimo.
Fortunatamente le galline sono tante, cosi' fanno tante
uova...si puo' anche non aspettare domani, ammesso tu abbia
un frigo pieno, per farsi un un bel pollo arrosto o un
ovetto sodo.
Scendiamo nella realta': io ho visto un ministro ( ora ex
ministro )della repubblica italiana, chiedere ed ottenere
una replica televisiva perche' qualcuno aveva, secondo lui,
offeso la sua regione.
Io ho un arma potentissima per queste cose: il telecomando
del mio televisore...cambio canale. Mio padre mi diceva
sempre che facevo "la politica dello struzzo" cosi' facendo.
Forse aveva ragione, ma io non posso impedire che queste
cose avvengano...non sono autorizzato ne' tantomeno ho
l'autorita' di decidere per altri...e manco vorrei
averla.
Mi sembra di tornare all'uovo e la gallina: e' difficile, a
volte, trovare risposte o soluzioni...
Buona giornata a tutti.
30 giugno 2012 10:20 - francescodeleo
Io voglio porre l'attenzione sulla questione: è nato prima
l'uovo o la gallina? Anche questa questione è la prova che
alcune volte, o spesso, si accetta passivamente tutto ciò
che ci viene detto, come anche è il segnale che l'ignoranza
incombe sempre su di noi. Senza ombra di dubbio è nato
prima l'uovo. L'uovo esisteva già ai tempi dei dinosauri e
la gallina è uno dei suoi tanti discendenti, da cui si è
evoluto. PUNTO.
29 giugno 2012 21:40 - IVAN.
.
Ah!Ah!Ah!...Ok dai, torniamo in tema se no il signor Moretti
ci maledice (giustamente).
-----
GIORNALISMO: IL BUGIARDO “DICHIARATO”
*****
(dal topic di Pietro Yates Moretti:) «La riforma della
politica italiana passa anche da una autoriforma del
giornalismo nostrano.»
______________________________________________
C'è da chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina.
Cioè, se è una riforma del giornalismo che dovrebbe
migliorare la Politica, o viceversa.
In TEORIA, l'ordine dei giornalisti dovrebbe essere
INDIPENDENTE, ed auto-amministrarsi autonomamente senza
dover rendere conto a qualsivoglia influenza politica.
Nella PRATICA, invece, sappiamo che le cose stanno in modo
ben diverso.
Addirittura abbiamo testate e giornalisti DICHIARATAMENTE
“di parte”, come se ciò dovesse essere una cosa del
tutto “normale”.
Come dire: “Io te lo dico subito apertamente che sono
fazioso, quindi non mi potrai accusare di faziosità”.
Mi sembra un po' troppo comodo, visto che poi questi baldi
pennivendoli vanno a fare gli opinionisti in confronti
teoricamente “imparziali” (vedi Feltri), oppure si
slanciano in monologhi a difesa del padroncino in spazi
pubblici senza presenza di contradditorio (vedi Ferrara), o
peggio, gestiscono un vero e proprio TG quotidiano (vedi
Fede).
Eh sì, perchè le dichiarazioni di aperta faziosità
vengono ascoltate all'INIZIO...ma pochi ascoltatori se ne
ricordano dopo che il discorso si è addentrato nelle sue
fasi più enfatiche.
Così, dopo un po' di tempo che staziona sui media
nazionali, un Feltri non verrà più considerato come il
pavido leccapiedi che lui stesso ha dichiarato di essere,
bensì come una “voce autorevole” che ha la stessa
valenza dei suoi avversari nel confronto (avversari che
però, a differenza del “Feltri” di turno, non
sentiranno l'obbligo di dover mistificare le proprie
argomentazioni per favorire il proprio datore di
stipendio).
Questo è da ricordare, ogni volta che assistiamo ad un
dibattito tra “infomatori”: uno dei due potrebbe essere
in palese MALAFEDE.
E potrebbe anche avercelo chiaramente detto, all'inizio...ma
ce lo siamo SCORDATO.
Oppure la consideriamo una “confessione” di poco conto,
e non ci importa tanto la SINCERITÀ dell'informatore,
quanto piuttosto la sua CAPACITÀ DI SPACCIARE PER BUONE LE
SUE ARGOMENTAZIONI - vere o false che siano.
A che livello siamo arrivati, mon dieu. E si può scendere
ancora più in basso.
.
29 giugno 2012 19:47 - underground
Allora, vecchia per vecchia (io quella del puzzle non la
conoscevo...bella): sempre lui...il pesce da lago.
Gli chiedono: Hai rinnovato l'abbonamento a sky per il
campionato di calcio di quest'anno? E lui: stai scherzando?
Ultimamente mi hanno detto che li arrestano quelli che
comprano le partite.
Ciao.
29 giugno 2012 19:42 - underground
Okkey...okkey...
Scusa ancora.
Ti abbraccio.
29 giugno 2012 19:16 - IVAN.
.
Oh santo cielo, Underground...La mia era una stizza ironica.
Pensavo si capisse anche senza mettere un emoticon (che
peraltro li detesto).
Dici che quella del Trota era vecchia? Sarà, ma non la
conoscevo ancora. Carina.
-----
(P.S. Questa è addirittura antidiluviana ma chi se ne
frega, la racconto lo stesso:)
Il Trota inizia a fare un puzzle. Ci mette 6 mesi per
finirlo, poi gira la confezione e legge sulla scatola:
«“Gioco dai 3 ai 4 anni”...OHE', MA ALLORA SONO UN
GENIO!»
.
29 giugno 2012 18:21 - underground
Scusa IVAN.
Non ho capito.
Io sono d'accordo con te. Non contro di te.
Se ho travistato scusa...ma io ci rido veramente sulle tue
battute. Sono simpatiche. Veramente non era assolutamente
mia intenzione...
La sai quella del trota? "Ma come fa mezzo litro di latte ad
essere intero?".
Forse e' vecchia...a me ha fatto ridere. Ripeto: a me ridere
fa bene, ma davvero.
Ciao.
29 giugno 2012 17:42 - IVAN.
.
• (da Underground:) «La battuta su Bossi junior mi ha
fatto ridere...»
__________________________________________________
Cazzo. Ti fanno ridere i rampolli raccomandati? Mo' ti
sistemo io:
AFFARI DI FAMIGGHIA
*****
(Anno 2013: Il Piersilvio, appena diventato Premier, va a
trovare il babbo nel suo nascondiglio sotto la casa di
Provenzano.)
(Pier:) «Ma papà, perché mi hai fatto mettere in
Parlamento? È pieno di gente che mi tira le noccioline, e
poi non so che cosa devo fare, lì!»
(Silvio:) «Cribbio, Piersilvio, te l'ho detto mille volte:
io ti passo i decreti, e tu ci devi solo mettere la firma!
Con un po' di impegno era riuscito ad impararlo persino
Gasparri, ostia!»
(Pier:) «Ma papi, lo sai che non so fare la firma...A
scuola eri tu che mi compravi le promozioni, così dedicavo
tutto il tempo al mio hobby preferito: prendere la rincorsa
col triciclo e andare a sbattere contro le pareti della
mensa.»
(Silvio:) «Te l'ho già spiegato: per fare una firma, basta
che fai un disegnino del tizio appeso in chiesa dove ti
mando per far vedere che i Berlusconi sono dei buoni
cattolici.»
(Pier:) «Ah, vuoi dire una CROCE?...Allora è facile, i
prof mi dicevano sempre che ero bravo a fare disegnini. Una
volta a scuola ho ottenuto anche un 10. Era in un test per
stabilire il Q.I., anche se non so cosa vuol dire.»
(Silvio:) «Non importa, Pier, lo so io. Ah, assicurati che
mentre fai la croce siano presenti come testimoni lo zio
Cesare e lo zio Marcello.»
(Pier:) «Tranquillo, babbo, lì ho sempre attorno, anche se
non capisco perché continuano a passarsi il pollice davanti
alla gola ogni volta che mi vedono.»
(Silvio:) «È per via di una vecchia storia. La malavita mi
ricattava: o bloccavo i processi per mafia, o mi accoppavano
la prole. Io sarei anche stato d'accordo...ma se NON
bloccavo i processi per mafia sarei finito dritto in galera
anche IO, cribbio! Così eccomi condannato a tenermi per
sempre un figlio deficiente. Hai avuto un culo bestiale,
Pier...»
(Pier:) «Non l'ho capita, ma fa lo stesso, papone. Adesso
vado, che sono stato invitato a cena da quel simpatico
signore del clero, Don Vito Corleone. Domani ti porterò gli
avanzi del pasto, come ogni giorno. Ciao papino. E salutami
la nuova mamma.»
(Il Piersilvio risale sul suo monopattino e si allontana
giocondo. Nell'umido covo sotterraneo, il Silvio rimane solo
soletto, contemplando mestamente un cartoccio di croste di
formaggio e lattuga appassita.)
(Silvio:) «Va bene che il talento salta una generazione, ma
c'è un limite a tutto, cribbio! Dimmi, buon Dio, cosa ho
mai fatto di malvagio per essere punito così?»
(Aloha.)
.
29 giugno 2012 17:40 - IVAN.
.
• (da Underground:) «Qui non si discute se la Fornero
piace o no.»
Infatti il tema principale riguarda le mistificazioni
giornalistiche; la Fornero è solo il soggetto
“accidentale” della questione.
Poi, ovvio che qualche digressione ci può anche
stare...L'importante è non perdere di vista il nucleo
centrale della discussione.
=================================
• (da Underground:) «Io non ho fatto una classifica di
categorie per i lavoratori...»
Certo; chiaramente in questo caso la parola “categoria”
era intesa nel senso di “suddivisione meritocratica”.
=================================
• (da Underground:) «Ogni volta che vado a votare a
livello nazionale, è una lotta. Se lascio scheda bianca?
Che faccio il gioco loro? Boh!...»
Guarda, personalmente è da tempo che la questione
“Votazioni” non mi procura più grattacapi.
I giochi sono già stabiliti a tavolino ancor prima che
mettiamo piede in un seggio. Infatti non ci è consentito
esprimere una vera “SCELTA”, ma soltanto una
“PREFERENZA”.
Basta riflettere sulla DIFFERENZA tra questi due termini per
realizzare che le elezioni non sono altro che una gigantesca
FARSA, un gioco truccato in partenza in cui il Mazziere
vincerà IN QUALSIASI CASO.
Detto in termini terra-terra, le elezioni si riducono al
chiedere al popolo se preferisce ingoiare una cacca nera
(DX) o una cacca rossa (SX), senza terze opzioni
possibili.
In questi termini, è OVVIO che alla fine risulterà che il
popolo sarà governato da una cacca “democraticamente
eletta dalla maggioranza”...ma ciò non significa affatto
che questa “maggioranza” abbia un'intima simpatia per la
cacca. Eppure nostro malgrado ci ritroviamo incastrati senza
vie d'uscita in questo meccanismo filo-escrementizio.
Le alternative?... Esistono. Ma sono da ricercare su strade
DIFFERENTI da quelle elettorali (e preciso che NON sto
parlando di mettersi a piazzare bombe; I mean...something
else).
.
29 giugno 2012 16:37 - underground
Scusate...dimenticavo: anche i cosidetti "Radical Chic" non
mi piacciono.
Sono messo male?
A volte invidio Bernard Moitessier, un mito della vela.
14.000 miglia (22.530816 chilometri) in barca a vela senza
scalo.
Parti' anche nella prima Golden Globe Race (traversata senza
scalo e assistenza, pena squalificazione, su barche a vela).
Arrivato nel sud Atlantico (primo in classifica) rinuncio'
al premio di 5000 sterline (stiamo parlando di fatti
realmente accaduti nel 1968...5000 "sterle" erano parecchi
soldi) decise di rinunciare: motivazione «... sono felice
in mare, e forse anche per salvare la mia anima». Fece
dietro front e doppio di nuovo il Capo Di Buona Speranza
fermandosi poi a Tahiti ( Polinesia Francese) dopo avere
riattraversato per la seconda volta l'Oceano Indiano e mezzo
Oceano Pacifico per un totale di 37.455 miglia (69.367
km).
Caspita!
Che altro posso aggiungere se non Aloha!
29 giugno 2012 15:54 - underground
Infatti qui non si discute se la Fornero piace o no. Per
dirla tutta non e' che tutti, e dico tutti, i ministri di
questo governo mi siano simpatici o altro.
Io sono una persona disillusa da un partito che diceva di
essere progressista, odio i bigotti, sono agnostico e non mi
piacciono i nostalgici, da qualsiasi parte stanno...anche i
populisti non mi piacciono. Chi, adesso come adesso, mi
rappresenta in Italia? Ogni volta che vado a votare a
livello nazionale, e' una lotta. Se lascio scheda bianca?
Che faccio il gioco loro? Boh! A livello locale voto le
persone che meritano (abito in un piccolo comune, bene o
male ci si conosce tutti) non mi interesa il partito al
quale appartengono.
Finisco con una precisazione a seguito del post di IVAN.
Apprezzo e sono d'accordo sul discorso riguardo logico ed
equo.
La battuta su Bossi junior mi ha fatto ridere.
Grazie...ridere fa bene.
Io non ho fatto una classifica di categorie per i
lavoratori.
Ci posssono anche essere due persone che fanno lo stesso
mestiere, che possono essere dipendenti, esempio, di una
stessa ditta, in modo diverso: uno va al lavoro e fa di
tutto per farlo quanto meglio possibile...altri non ci
mettono lo stesso impegno...lo stipendio, alla fine, e'
uguale sia per quelli che appartengono alla prima categoria
che alla seconda...a volte capita.
Ma i secondi, hai detto bene te, sono dei parassiti
salariali.
Comunque...io, come tutti spero, speriamo che me la cavo.
Auguro un buon proseguimento di giornata a tutti voi.
29 giugno 2012 10:18 - francescodeleo
A me la fornero non piace, mi sembra ancora una scolaretta
che ha avuto i gradi di capoclasse. Nonostante ciò, c'è
una grande differenza tra limitarsi alla prima parte della
frase e tutta la frase. Comunque, non porta nulla di nuovo,
sono parole che ho sentito in più di una occasione, da
sempre. Primo incontrastato rimane ancora il nostro
ministrone monti, quando affermò che il lavoro fisso è
monotono (peccato che tutti ambiscono ad un lavoro
monotono). A scanso di equivoci, riporto ciò che disse,
sperando che sia la frase giusta:
Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso
per tutta la vita. E’ più bello cambiare e accettare
nuove sfide purché siano in condizioni accettabili. E
questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi
è ipertutelato e tutelare un po’ di più chi oggi è
quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce a
entrarci.
Per quanto riguarda i giornalisti, che ne hanno riportato la
notizia distorcendola, riscrivo ciò che scrissi tempoi fa:
i giornalisrti sono stupidi e la loro stupidità è
altamente contagiosa.
28 giugno 2012 22:45 - IVAN.
.
Uhm...Sì, Underground, credo che la tua descrizione delle
“Tre categorie di lavoratori” sia abbastanza
corretta:
1) Chi percepisce il giusto in proporzione al lavoro
svolto;
2) Chi percepisce poco in proporzione ai propri meriti;
3) Chi percepisce più di quanto ragionevolmente gli
spetterebbe.
E' la Legge della Bilancia: per uno che percepisce di più,
ci dev'essere un altro che lavora sottopagato.
Non sarà “equo”, ma è “logico”.
Eppure ci sono delle anomalie anche in questa
“logica”.
Infatti per UNO che percepisce di più, non ce n'è soltanto
UNO che percepisce di meno...ma bensì MOLTE MIGLIAIA.
Lui non fa nulla, e intasca la differenza di salario che
queste migliaia NON percepiscono. (Questa pratica potremmo
definirla “Parassitismo salariale”.)
Non ce ne sono molti...ma quei pochi sono INGORDI. Ecco
perchè uno solo di essi convoglia nelle proprie tasche i
meriti lavorativi di migliaia di sfruttati.
Sai? Nel tanto bistrattato Medioevo, in alcuni feudi, i
regnanti affidavano i propri figli alle famiglie dei
contadini più poveri per alcuni anni, in modo che quando
sarebbe toccato a loro regnare fossero consapevoli delle
condizioni di vita e delle necessità dei propri sudditi
(avendole appunto provate in prima persona).
Non dico di riproporre quel sistema “pedagogico”...Dico
solo di DIFFIDARE di quei governanti che (stra)parlano di
“lavoratori sottopagati” e di “bisogni primari dei
cittadini” senza che abbiano uno straccio di idea di COSA
significhino questi concetti. (Jesus...Sentire Renzo Bossi
che parla di “operai”, è una cosa da far crollare il
mercato dei lassativi.)
.
28 giugno 2012 20:16 - underground
Ottima analisi IVAN.
Io non patteggio, su certi argomenti, ne' con i sinistroidi
ne' con i destroidi e tantomeno con gli ambidestri.
I tempi cambiano. Non mi piacciono i bigotti ed i
nostalgici, siano essi di destra o sinistra.
Il lavoro, secondo me, non ha un colore politico.
C'e' sempre, e, purtroppo, in tutti i campi qualcuno che
lavora bene, altri che lo fanno in maniera decente ma non
brilante e, scusate la ripetizione, purtroppo, qualcuno che
lavora male o per niente portandosi a casa uno stipendio che
non merita..
L'ultima categoria, naturalmente, la considero un danno
sociale.
Tutti abbiamo, chi piu' chi meno, fatto dei sacrifici per
ottenere un posto di lavoro.
La democrazia non accontenta mai il 100% della popolazione.
E', sempre secondo me, la migliore forma di governo, ma non
e' perfetta. Fortunatamente, consente a tutti noi di
esprimere una opinione non censurabile.
Comunque...Visto che l'autore di questo articolo, sempre
secondo me, lo ha fatto solo per precisare una traduzione
scrivendo anche sul titolo (copio, incollo e riporto)
"Lavoro. Il ministro Fornero ha detto tutt'altro, ma la
stampa preferisce alimentare la caciara" non vorrei
aumentare anche io il livello di confusione...ce ne sta
troppa in giro e sta facendo piu' male che bene.
Viviamo tempi difficili. La mancanza di unita', sempre
secondo me, provoca polemiche sterili.
Buona fortuna a tutti.
28 giugno 2012 16:43 - IVAN.
.
PARADOSSO A TEMA
*****
Ironico, questo fraintendimento dei giornalisti a proposito
di un discorso sul “lavoro”.
Soprattutto se lo relazioniamo PROPRIO al “lavoro” di
Giornalista.
Come ogni lavoro, anche il lavoro di Giornalista è - cito -
“non qualcosa che si ottiene di diritto ma qualcosa che
devi conquistare, faticare e per il quale potresti dover
fare anche dei sacrifici”.
In questo caso, possiamo dire che i giornalisti abbiano
“lavorato” bene? Hanno fatto sacrifici/conquiste/fatiche
per meritarsi lo stipendio o la prosecuzione
dell'incarico?
Non direi, visto che hanno equivocato un discorso
semplicissimo.
Quindi i casi sono due:
1) Hanno frainteso una traduzione dall'inglese (conclusione:
sono IGNORANTI) senza preoccuparsi di verificare traduzioni
più corrette (conclusione: sono SUPERFICIALI).
2) Hanno capito benissimo il senso del discorso della
Fornero, ma ne hanno volutamente distorto il senso al fine
di alimentare polemiche gratuite (conclusione: sono in
MALAFEDE).
In entrambi i casi, ironicamente, i giornalisti hanno
contravvenuto PROPRIO al senso di quel discorso che (per
superficialità, ignoranza o malafede) hanno mal
riportato.
Forse il famoso Art.4 dovrebbe anche precisare che il
“diritto al lavoro” deve essere proporzionale al SENSO
DI RESPONSABILITA' nello svolgerlo, quel lavoro. Sai quanti
giornalisti si darebbero una bella regolata?...
.
28 giugno 2012 15:55 - savpg8801
Io, invece, non apprezzo affatto la CIALTRONAGGINE di chi si
nikka IANMI, dando di cialtrona gratuitamente ed anche nella
prospettiva di querela ad una preparata figura che lavora
(quella si) giorno e notte per preparare e sistemare il caos
giunto sino ad oggi nel mondo del lavoro, occupandosi anche
di non "disturbare" troppo anche i fannulloni.
Non perchè occupa, la Ministra, una carica difficile ed
importante deve essere, come da ogni sinostroidino qualunque
normalmente fa, offesa e pure ingiustamente, ma per pura
demagogia insolente e di sanguigna intelligenza da pollame,
senza offesa per le galline.
Eppoi... chi sarebbero(ma con quale importanza e
preparazione?) questi "TUTTI QUANTI" che ne affermerebbero
la cialtronaggine?
In qualsiasi riforma, peraltro così complicata e difficile,
pur estraendo il meglio possibile, non si può accontentare
il 100%.
Meglio sarebbe che i gregari ideologici pilotati si
rendessero utili ragionando e non offendendo.
All'autore dell'articolo, che ha pubblicato un realistico
estratto della situazione informativa (non solo di carta
stampata ma di radio-tv-centri sociali-radio libere-network
e social-network, senza contare i passaparola e le
asserzioni sentite da frequentatori di sale d'aspetto o di
circoletti politici) suggerisco ne faccia altri ed anche che
ne rimarchi inoltre l'ignoranza lessicale, la ripetitività
dei luoghi comuni, e la scarsa professionalità, purtroppo
accompagnata da evidenti ingiostrate di parte, di tutti
gli addetti genericamente chiamati "giornalisti", ma
puramente solo traslatori di report di "agenzie" con la
firma del "pilota" di parte.
Senza entrare nello "spread".
28 giugno 2012 13:19 - underground
Apprezzo la capacita' di sintesi di IANMI.
Ultimamente ho anche ammirato molto un parlamentare europeo
inglese (Nigel Farage) che ha il coraggio di esporre la
situazione internazionele ed anche europea esattamente per
quello che e'.
A prescindere dalle personalissime idee politiche che ognuno
di noi matura nel corso della sua vita e nelle quali crede,
Farange parla in maniera molto diretta e "ficcante".
Notizia di ieri: non so quanti soldi (mi fa paura solo la
cifra e la ometto)ha speso lo stato per salvare una banca
Toscana...
Se non sbaglio e' proprio a causa del fallimento di alcune
banche degli USA la causa ufficiale della partenza di questa
crisi mondiale.
Sapere che vengono finanziate per il loro fallimento fa
venire strani pensieri.
Buon proseguimento di giornata a tutti voi.
28 giugno 2012 0:19 - IANMI
VA BENE..VA BENE..ABBIAMO CAPITO TUTTI QUANTI CHE SI E'
TRATTATO DI UN "FRAINTESO", PERO' TUTTI QUANTI CONCORDIAMO
NELL'AFFERMARE LA "CIALTRONAGGINE" DELLA FORNERO!!!
28 giugno 2012 0:19 - underground
Ringrazio l'Aduc per lo spazio che ci concede e ringrazio
anche chi ha pubblicato questo articolo per le dovute
precisazioni.
Sono perfettamente in linea con il pensiero dell'autore
dello scitto ossia che la stampa, cosi' come la politica (o
forse meglio dire i politici?) stanno vivendo tempi alquanto
"strani".
Di fronte ad una crisi che ha investito il mondo intero,
c'e' sempre qualcuno che specula (nel senso "italiano" del
termine cioe' quello di trarre un vantaggio a danno di
altri...Speculare deriva dal latino
"speculari"....osservare, esaminare sulle notizie. E',
giustamente, la mancanza di spirito critico ed onesta'
intellettuale che porta a intendere questo verbo nel senso
piu'di "danno" che di beneficio)...dicevo, specula su
notizie di cronaca, sia politiche che sociali.
Questo e' molto triste, soprattutto perche' denota una
mancanza di deontologia (dal greco "deon" che significa
"dovere"...inteso come "codice etico") da parte di chi le
pubblica. Poi, come dico sempre, ognuno e' libero, per
fortuna, di credere in quello che gli fa piu' comodo o
comunque piu' incline al suo modo di vivere, alla sua
realta' sociale, a quanto ha ricevuto dalla sua educazione (
dal latino "educ?re"...trarre fuori, inteso come
insegnamento, istruzione...che spesso ci porta a pensare,
nella maggior parte dei casi, alle buone maniere...a volte
l'educazione non formale genera mostri).
Mi scuso delle mie elucubrazioni ma, secondo me,
l'etimologia delle parole e' fondamentale per capire un
concetto (etimologia deriva dal greco "étymos"...vero
significato della parola).
Ritornando ai fatti esposti, io credo che ultimamente (ho 47
anni ed ho cominciato a lavorare quando ne avevo una
ventina...me li sono sudati nel vero senso della parola i
vari mestieri che ho fatto, sempre abbastanza faticosi e da
"operaio": non ero "brillante" a scuola e la mia cultura
l'ho coltivata dopo la maturita' scientifica...che ho preso
con 36)dicevo...ritornando ai fatti esposti io penso che chi
ci governa dovrebbe pensare che si', d'accordo, il lavoro
non e' un diritto acquisito, ma fare delle leggi che non lo
tutelano piu', perche', secondo il mio modestissimo punto di
vista, favorire l'impresa e' giusto, ma si dovrebbe anche
pensare a chi collabora (dal primo all'ultimo) al benessere
della stessa, dicevo, fare delle norme che favoriscono i
licenziamenti prima di pensare a creare nuove leggi che
possano favorire uno sviluppo sia imprenditoriale che
subordinato, sia essenziale.
Vi ringrazio ancora per lo spazio che vi ho "rubato".
Auguro a tutti un grande "in bocca al lupo per tutto"
27 giugno 2012 17:13 - Cepu
Moltissime grazie. E' per questo tipo di interventi che
rimango un fedelissimo lettore di ADUC.