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18 luglio 2012 9:38 - ulisse2202
Class Action: valorizzare i dipendenti della PA rendendo loro Dignità e Professionalità, perché sono una risorsa della società.

In un periodo di crisi e di tagli necessari, ovvero di Spending Review nelle PA inefficienti, quanti sono i dipendenti della regione Lombardia? 3.100 e quanti i dipendenti della regione a statuto speciale che trattiene il 100% dei tributi regionali come Irap (imposta regionale sulle attività produttive)? 19.700, e quanti gli abitanti e le superfici delle due regioni? Estendiamo il concetto di autonomia fiscale delle province di Trento e Bolzano a tutte le province d’Italia.
Se la dignità, il rispetto e la responsabilità del pubblico dipendente e del rappresentante eletto nell’amministrazione, che per quante inefficienze si possano imputare alla PA, ovunque si trovi un’eccellenza, sono frutto della dedizione e della missione di uno o più pubblici dipendenti, il cui movente non è che il senso del servizio.
Allora per valorizzare il pubblico dipendente competente che si aggiorna ed è efficiente e non va in palestra durante l'orario d'ufficio, e che non commette atti di corruzione è necessario separare le mele marce dalle mele buone. Non bastano le pagelline di Brunetta se poi i corrotti non possono essere licenziati, perché la corruzione non comporta l’interdizione nella PA (art 29 CP).
Integriamo l'art 55 quater, comma 1, lettera f) del decreto legislativo n°150/2009, noto come decreto Brunetta sulla riforma della PA, in cui la condanna definitiva per un qualsiasi reato contro la PA a prescindere dall’entità della condanna comporta il licenziamento disciplinare senza preavviso; solo se il reato non comporta l'interdizione perpetua dalla PA (condanna non superiore a 5 anni) il pubblico dipendente può provare a ricollocarsi in un'altra PA, ma da quel contesto lavorativo deve uscire.
Se il mio capo ufficio, che è ai domiciliari perché indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso in atto pubblico, era già stato condannato ai tempi del pool Mani Pulite, (tralasciamo che percepisce solo il 50% dello stipendio che paghiamo noi contribuenti), tra diciotto mesi rientra e io dovrei prendere ordini o collaborare con costui? Piuttosto mi faccio trasferire, ma il trasferimento non me lo concedono. Valorizziamo i dipendenti della PA concedendo per motivi di merito trasferimenti tra le PA. Chi è agli arresti domiciliari non deve percepire lo stipendio, se poi viene assolto perché il fatto non sussiste allora il Gip (giudice indagini preliminari) deve risarcire.
Un altro modo per valorizzare il pubblico dipendente è estendere la responsabilità amministrativa a tutti i dipendenti della PA per qualsiasi negligenza, attualmente ricade solo per gravi negligenze.
Se un agente della stradale mi ferma per un mese un autista con la sospensione della patente e mi ferma per un mese l’autocarro con il ritiro della carta di circolazione, per incompetenza, poiché non sa che in caso di veicoli provenienti dall'estero con tanto di Cmr il divieto di circolazione nei giorni festivi per autocarri superiori a 7,5 ton di massa complessiva a pieno carico nelle strade extraurbane viene posticipato di due ore, deve essere possibile citarlo in giudizio con una procedura semplificata se vinco il ricorso dinanzi al giudice di pace. Attualmente se ti rivolgi al comando della Polizia Stradale dell'agente che ha commesso questa negligenza, ti senti rispondere: "faccia ricorso", invece la notifica al capo ufficio verbali della Stradale dell’errata applicazione del Codice della Strada dovrebbe implementare un procedimento di corresponsabilità amministrativa diretta, se non mi annulla il verbale e mi riconsegna i documenti.
Se un direttore della Motorizzazione non riconosce i posti aula per i corsi Adr (merci pericolose) previsti dal DM 317/95 e il Tar lo condanna, dovrebbe pagare tutte le spese legali, invece il Tar lo condanna al risarcimento di una piccola parte delle spese legali fatturate sostenute, che poi vengono pagate con le tasse dei contribuenti e al momento sono trascorsi nove mesi e non si sono ancora visti quei soldi.
Se un capoufficio, quando i trasferimenti tra le PA non sono valorizzati,‘valorizza’ un ex furbo corrotto perché produce per due impiegati, perché riesce ad ordinare rettangoli di colore rosa in ordine progressivo, ma intanto diffondono entrambi, in mancanza di un codice etico nella PA, l’etica della corruzione solo se i regali sono inferiori a 20,00 euro e tutto appare lecito…
Di qui l’importanza di dotarsi di un codice deontologico. Se l’art 2 del Ddl n°2156 (disegno di legge) anticorruzione sancisce il divieto per i dipendenti pubblici di chiedere e accettare regali e compensi in cambio di servizi, allora urge definire la nozione di regalo.
Se molti dirigenti dalla PA sanno che possono permettersi soprusi perché anche se li citi dinanzi al Tar sono avvantaggiati, allora responsabilizziamo la PA per valorizzare le mele buone.
L’art 28 della Costituzione prevede che in caso di danno provocato da un dipendente pubblico, sia lo Stato a risarcire il cittadino danneggiato e solo successivamente lo Stato si rivale sul dipendente. Il danno deve essere cagionato dal dipendente nell'esercizio delle sue funzioni a seguito di una condotta illegittima, ma la responsabilità amministrativa è vincolata ai soli casi di dolo (intenzione di causare un danno allo Stato) o di colpa grave (cioè di una negligenza grave) per cui un dipendente pubblico che causa un danno erariale alle casse dello stato, con una negligenza minima non incorre nella responsabilità amministrativa.
La responsabilità amministrativa decisa dalla Corte dei Conti, impiega molto tempo per vedersi conclusa. Tra la citazione in giudizio da parte del Procuratore Regionale e la pronuncia in primo grado passano più di sei mesi, la proposizione dell'appello alle tre Sezioni Centrali aggiunge un ulteriore anno. Bisognerebbe snellire questi tempi, implementare la responsabilità amministrativa ad ogni negligenza anche lieve e ridurre i costi di un ricorso amministrativo.
Quanto costa solo di bolli un ricorso amministrativo al Tar, al Consiglio di Stato, alla Corte dei Conti, al Capo dello Stato? Ridurre il costo dei bolli si metterebbe il cittadino nelle condizioni di fare ricorso contro i soprusi, invece il costo del ricorso che poi anche in caso di condanna della pubblica amministrazione viene riconosciuto solo in parte, mette i funzionari della PA in una situazione privilegiata.
Se la commissione d'esami presso una certa provincia per l'accesso ad una tale professione commette un eccesso di potere devo annullare l'atto amministrativo e per fare questo devo rivolgermi ad un legale in quanto non è possibile presentare il ricorso senza essere assistiti e il costo dei bolli è tale che al cittadino conviene ripetere l'esame e incassare il sopruso. Ridurre il contributo unificato per il ricorso, rendere facoltativa la presenza di un legale, chi sbaglia paga per intero le spese processuali.
Il dirigente di una PA deve essere considerato corresponsabile per un illecito civile e penale commesso dal suo segretario, altrimenti avviene che il capo ufficio firma un ordine di turni di servizio che materialmente compila la segretaria, che ora si trova agli arresti domiciliari per corruzione e il dirigente poiché non ci sono prove nemmeno si trova indagato. Se il capo ufficio fosse corresponsabile con il sottoposto certamente andrebbe controllare, invece di lavarsi le mani dicendo "ognuno si assuma le proprie responsabilità". Se un direttore di una PA ha più di cinque dipendenti agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata ad un qualsiasi reato contro la PA come corruzione deve essere trasferito per non avere adottato idonee misure di prevenzione.
L’imprenditore che non comunica la Pec (posta elettronica certificata che sostituisce la RR) viene sanzionato dal art 2630 del CC, modificato dalla legge 180/2011, che regola la violazione di obblighi incombenti sugli amministratori: "Chiunque, essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestite in una società o in un consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o depositi presso il Registro delle Imprese è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro" e non può nemmeno operare, mentre la PA che ha il dovere di dotarsene non è sanzionabile se non usa l’e-mail. Perché non prevedere nel Ddl anticorruzione una sanzione per tutte le PA inadempienti? Sarebbe un modo per snellire la burocrazia nella PA e per premiare le PA efficienti.
Se tutti i bilanci delle PA e tutte le gare d’appalto fossero pubblicate sul web, allora forse si riuscirebbe a trovare un nesso tra un sistema di erogazione dei biglietti elimina code per l’accesso agli sportelli che dopo 9 mesi ancora non funziona e il fatto che il sistema non è rispettoso nei confronti dell’utenza professionale, e per assurdo, ragionamento ambito da questo direttore, nelle toelette non esiste la carta igienica nemmeno per i dipendenti del ministero che se la devono portare da casa.
Non si chiede di licenziare i pubblici dipendenti in esubero, applicando l’art. 18 nel processo di fusione del doppio inutile Archivio Nazionale Veicoli presso il Ministero dei Trasporti e presso il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’Aci, ente pubblico non economico, che non persegue finalità economiche, nel senso che non agisce per la produzione di un utile, ma si limita a conseguire il pareggio tra costi e ricavi, a danno dei contribuenti, perseguendo un interesse pubblico inutile. Si chiede di investire in una nuova etica della PA fondata sulla legalità, sulla trasparenza e sulla valorizzazione dei suoi dipendenti, senza aspettare il recepimento di una direttiva europea.
6 luglio 2012 10:24 - catia3634
Lavoro o posto di lavoro non fa tanta differenza perchè non si ha un lavoro se non si ha un posto. Diverso sarebbe il discorso se fosse stato detto *devono sapere che un (posto di)lavoro in banca (per esempio)non è qualcosa che si ottiene di diritto...*, proprio come si dichiara nel virgolettato della corte costituzionale indicando un *determinato posto di lavoro*! La Fornero si sarà spiegata male, non è abituata a fare il ministro, ma le parole (magari non le intenzioni) purtroppo dicevano quello, ed è ovvio che scoppi "il caso"! Se anche lei non avesse riconosciuto che la frase poteva essere interpretata in modo ambiguo..... forse non si sarebe messa neanche a fare ulteriori spiegazioni con scuse.
4 luglio 2012 9:00 - andrea1438
La Ministra Fornero ha anche affermato, in sintesi, che gli italiani devono imparare a lavorare evitando espedienti, es.furbate in "nero" per tirare avanti, invalidità false, raffazzonamenti vari. Queste formule non strurrurali e corrette, sono dannose per le future generazioni.
Gli italiani dovrebbero prendere seriamente e una volta per tutte coscienza dei problemi, senza compiangersi, raffazzonare ma esigere l'impostazione delle regole (che ora, finalmente, ci sono. In conclusione, fare sindacato in modo serio, vedi Francia e Inghikterra.
30 giugno 2012 18:24 - SASantoro
Di tanti giornalisti sciocchi e privi di decoro professionale (e forse ignoranti per DNA) potremmo anche farne a meno se i cittadini fossero altrettanto meno sciocchi e si informasser come spesso faccio io.
Solo che questi giornalisti, al servizio non si sa di chi, creano ed alimentano solo il qualunquismo e spingono la gente a disinteressarsi della politica. Per me andrebbero espulsi dall'albo quando commettono cazzate così grosse che, invece di informare, confondono e disinformano!
30 giugno 2012 14:59 - francescodeleo
Non si può negare che a volte il trota vada controcorrente.
30 giugno 2012 13:40 - underground
L'ultima sul trota...copiata dal gruppo su FB:

Hai visto? Hanno aumentato le sigarette...
Davvero? Mah! Io ieri le ho comprate ed erano sempre venti...
30 giugno 2012 12:40 - underground
...scusate la ripetizione iniziale del post qui sotto(per l'autore dell'autore....)mi piace essere preciso...ma a volte non ci riesco.
30 giugno 2012 12:38 - underground
Senza offesa per l'autore dell'autore dell'articolo che ha fatto si' che questo thread (discussione sviluppata dai singoli utenti) prendesse una bella piega alternativa, per me e' bello ed anche un onore parlare con voi...dicevo...senza offesa per lui, io lo considero un "furbacchione"...Siamo partiti dalla traduzione della Fornero e siamo arrivati ad una elucubrazione (nel senso buono del termine) filosofica.
Ha ragione francescodeleo quando dice (riporto): "Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Per me è una frase senza senso e di dubbia utilità pratica".
In effetti possiamo credere che dall'uovo e' nata la gallina...la gallina ha fatto l'uovo...ma dove arriviamo? A niente.
Meglio essere pratici. Concordo al 100%.
Ancora buona giornata a tutti voi.
30 giugno 2012 11:25 - francescodeleo
Limitandoci alla sola questione del rapporto uovo-gallina, ed è a questo che ci riferiamo quando proproniamo il trabocchetto, è senza ombra di dubbio che è nato prima l'uovo.
Per quanto riguarda la questione sulla età dell'esistenza dell'uovo, mi risulta, ma non sono un esperto in materia, che l'uovo è successivo alla esistenza della prima forma di vita.

Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Per me è una frase senza senso e di dubbia utilità pratica.
30 giugno 2012 10:48 - underground
@ francescodeleo.
Ottima analisi. Ma il primo uovo chi lo ha fatto? Il dinosauro creato da non so bene da chi o e' stato creato l'uovo direttamente?
Mi scuso, ma questa sara' pure una ammissione di ignoranza o di stupidita'...ma si ritorna sempre alla domanda. Io dico che c'e' un uovo e c'e' una gallina. C'e' anche chi dice: "meglio un uovo oggi che una gallina domani"...a prescindere...se avessi un solo uovo o una sola gallina mangerei le uova...non ci penserei neanche un attimo. Fortunatamente le galline sono tante, cosi' fanno tante uova...si puo' anche non aspettare domani, ammesso tu abbia un frigo pieno, per farsi un un bel pollo arrosto o un ovetto sodo.
Scendiamo nella realta': io ho visto un ministro ( ora ex ministro )della repubblica italiana, chiedere ed ottenere una replica televisiva perche' qualcuno aveva, secondo lui, offeso la sua regione.
Io ho un arma potentissima per queste cose: il telecomando del mio televisore...cambio canale. Mio padre mi diceva sempre che facevo "la politica dello struzzo" cosi' facendo. Forse aveva ragione, ma io non posso impedire che queste cose avvengano...non sono autorizzato ne' tantomeno ho l'autorita' di decidere per altri...e manco vorrei averla.
Mi sembra di tornare all'uovo e la gallina: e' difficile, a volte, trovare risposte o soluzioni...
Buona giornata a tutti.
30 giugno 2012 10:20 - francescodeleo
Io voglio porre l'attenzione sulla questione: è nato prima l'uovo o la gallina? Anche questa questione è la prova che alcune volte, o spesso, si accetta passivamente tutto ciò che ci viene detto, come anche è il segnale che l'ignoranza incombe sempre su di noi. Senza ombra di dubbio è nato prima l'uovo. L'uovo esisteva già ai tempi dei dinosauri e la gallina è uno dei suoi tanti discendenti, da cui si è evoluto. PUNTO.
29 giugno 2012 21:40 - IVAN.
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Ah!Ah!Ah!...Ok dai, torniamo in tema se no il signor Moretti ci maledice (giustamente).

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GIORNALISMO: IL BUGIARDO “DICHIARATO”
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(dal topic di Pietro Yates Moretti:) «La riforma della politica italiana passa anche da una autoriforma del giornalismo nostrano.»
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C'è da chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina. Cioè, se è una riforma del giornalismo che dovrebbe migliorare la Politica, o viceversa.

In TEORIA, l'ordine dei giornalisti dovrebbe essere INDIPENDENTE, ed auto-amministrarsi autonomamente senza dover rendere conto a qualsivoglia influenza politica.

Nella PRATICA, invece, sappiamo che le cose stanno in modo ben diverso.
Addirittura abbiamo testate e giornalisti DICHIARATAMENTE “di parte”, come se ciò dovesse essere una cosa del tutto “normale”.
Come dire: “Io te lo dico subito apertamente che sono fazioso, quindi non mi potrai accusare di faziosità”.

Mi sembra un po' troppo comodo, visto che poi questi baldi pennivendoli vanno a fare gli opinionisti in confronti teoricamente “imparziali” (vedi Feltri), oppure si slanciano in monologhi a difesa del padroncino in spazi pubblici senza presenza di contradditorio (vedi Ferrara), o peggio, gestiscono un vero e proprio TG quotidiano (vedi Fede).

Eh sì, perchè le dichiarazioni di aperta faziosità vengono ascoltate all'INIZIO...ma pochi ascoltatori se ne ricordano dopo che il discorso si è addentrato nelle sue fasi più enfatiche.
Così, dopo un po' di tempo che staziona sui media nazionali, un Feltri non verrà più considerato come il pavido leccapiedi che lui stesso ha dichiarato di essere, bensì come una “voce autorevole” che ha la stessa valenza dei suoi avversari nel confronto (avversari che però, a differenza del “Feltri” di turno, non sentiranno l'obbligo di dover mistificare le proprie argomentazioni per favorire il proprio datore di stipendio).

Questo è da ricordare, ogni volta che assistiamo ad un dibattito tra “infomatori”: uno dei due potrebbe essere in palese MALAFEDE.
E potrebbe anche avercelo chiaramente detto, all'inizio...ma ce lo siamo SCORDATO.
Oppure la consideriamo una “confessione” di poco conto, e non ci importa tanto la SINCERITÀ dell'informatore, quanto piuttosto la sua CAPACITÀ DI SPACCIARE PER BUONE LE SUE ARGOMENTAZIONI - vere o false che siano.

A che livello siamo arrivati, mon dieu. E si può scendere ancora più in basso.


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29 giugno 2012 19:47 - underground
Allora, vecchia per vecchia (io quella del puzzle non la conoscevo...bella): sempre lui...il pesce da lago.
Gli chiedono: Hai rinnovato l'abbonamento a sky per il campionato di calcio di quest'anno? E lui: stai scherzando? Ultimamente mi hanno detto che li arrestano quelli che comprano le partite.
Ciao.
29 giugno 2012 19:42 - underground
Okkey...okkey...
Scusa ancora.
Ti abbraccio.
29 giugno 2012 19:16 - IVAN.
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Oh santo cielo, Underground...La mia era una stizza ironica. Pensavo si capisse anche senza mettere un emoticon (che peraltro li detesto).

Dici che quella del Trota era vecchia? Sarà, ma non la conoscevo ancora. Carina.

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(P.S. Questa è addirittura antidiluviana ma chi se ne frega, la racconto lo stesso:)

Il Trota inizia a fare un puzzle. Ci mette 6 mesi per finirlo, poi gira la confezione e legge sulla scatola: «“Gioco dai 3 ai 4 anni”...OHE', MA ALLORA SONO UN GENIO!»


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29 giugno 2012 18:21 - underground
Scusa IVAN.
Non ho capito.
Io sono d'accordo con te. Non contro di te.
Se ho travistato scusa...ma io ci rido veramente sulle tue battute. Sono simpatiche. Veramente non era assolutamente mia intenzione...
La sai quella del trota? "Ma come fa mezzo litro di latte ad essere intero?".
Forse e' vecchia...a me ha fatto ridere. Ripeto: a me ridere fa bene, ma davvero.
Ciao.
29 giugno 2012 17:42 - IVAN.
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• (da Underground:) «La battuta su Bossi junior mi ha fatto ridere...»
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Cazzo. Ti fanno ridere i rampolli raccomandati? Mo' ti sistemo io:


AFFARI DI FAMIGGHIA
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(Anno 2013: Il Piersilvio, appena diventato Premier, va a trovare il babbo nel suo nascondiglio sotto la casa di Provenzano.)

(Pier:) «Ma papà, perché mi hai fatto mettere in Parlamento? È pieno di gente che mi tira le noccioline, e poi non so che cosa devo fare, lì!»

(Silvio:) «Cribbio, Piersilvio, te l'ho detto mille volte: io ti passo i decreti, e tu ci devi solo mettere la firma! Con un po' di impegno era riuscito ad impararlo persino Gasparri, ostia!»

(Pier:) «Ma papi, lo sai che non so fare la firma...A scuola eri tu che mi compravi le promozioni, così dedicavo tutto il tempo al mio hobby preferito: prendere la rincorsa col triciclo e andare a sbattere contro le pareti della mensa.»

(Silvio:) «Te l'ho già spiegato: per fare una firma, basta che fai un disegnino del tizio appeso in chiesa dove ti mando per far vedere che i Berlusconi sono dei buoni cattolici.»

(Pier:) «Ah, vuoi dire una CROCE?...Allora è facile, i prof mi dicevano sempre che ero bravo a fare disegnini. Una volta a scuola ho ottenuto anche un 10. Era in un test per stabilire il Q.I., anche se non so cosa vuol dire.»

(Silvio:) «Non importa, Pier, lo so io. Ah, assicurati che mentre fai la croce siano presenti come testimoni lo zio Cesare e lo zio Marcello.»

(Pier:) «Tranquillo, babbo, lì ho sempre attorno, anche se non capisco perché continuano a passarsi il pollice davanti alla gola ogni volta che mi vedono.»

(Silvio:) «È per via di una vecchia storia. La malavita mi ricattava: o bloccavo i processi per mafia, o mi accoppavano la prole. Io sarei anche stato d'accordo...ma se NON bloccavo i processi per mafia sarei finito dritto in galera anche IO, cribbio! Così eccomi condannato a tenermi per sempre un figlio deficiente. Hai avuto un culo bestiale, Pier...»

(Pier:) «Non l'ho capita, ma fa lo stesso, papone. Adesso vado, che sono stato invitato a cena da quel simpatico signore del clero, Don Vito Corleone. Domani ti porterò gli avanzi del pasto, come ogni giorno. Ciao papino. E salutami la nuova mamma.»

(Il Piersilvio risale sul suo monopattino e si allontana giocondo. Nell'umido covo sotterraneo, il Silvio rimane solo soletto, contemplando mestamente un cartoccio di croste di formaggio e lattuga appassita.)

(Silvio:) «Va bene che il talento salta una generazione, ma c'è un limite a tutto, cribbio! Dimmi, buon Dio, cosa ho mai fatto di malvagio per essere punito così?»


(Aloha.)


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29 giugno 2012 17:40 - IVAN.
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• (da Underground:) «Qui non si discute se la Fornero piace o no.»


Infatti il tema principale riguarda le mistificazioni giornalistiche; la Fornero è solo il soggetto “accidentale” della questione.
Poi, ovvio che qualche digressione ci può anche stare...L'importante è non perdere di vista il nucleo centrale della discussione.


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• (da Underground:) «Io non ho fatto una classifica di categorie per i lavoratori...»


Certo; chiaramente in questo caso la parola “categoria” era intesa nel senso di “suddivisione meritocratica”.


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• (da Underground:) «Ogni volta che vado a votare a livello nazionale, è una lotta. Se lascio scheda bianca? Che faccio il gioco loro? Boh!...»


Guarda, personalmente è da tempo che la questione “Votazioni” non mi procura più grattacapi.
I giochi sono già stabiliti a tavolino ancor prima che mettiamo piede in un seggio. Infatti non ci è consentito esprimere una vera “SCELTA”, ma soltanto una “PREFERENZA”.
Basta riflettere sulla DIFFERENZA tra questi due termini per realizzare che le elezioni non sono altro che una gigantesca FARSA, un gioco truccato in partenza in cui il Mazziere vincerà IN QUALSIASI CASO.

Detto in termini terra-terra, le elezioni si riducono al chiedere al popolo se preferisce ingoiare una cacca nera (DX) o una cacca rossa (SX), senza terze opzioni possibili.
In questi termini, è OVVIO che alla fine risulterà che il popolo sarà governato da una cacca “democraticamente eletta dalla maggioranza”...ma ciò non significa affatto che questa “maggioranza” abbia un'intima simpatia per la cacca. Eppure nostro malgrado ci ritroviamo incastrati senza vie d'uscita in questo meccanismo filo-escrementizio.

Le alternative?... Esistono. Ma sono da ricercare su strade DIFFERENTI da quelle elettorali (e preciso che NON sto parlando di mettersi a piazzare bombe; I mean...something else).



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29 giugno 2012 16:37 - underground
Scusate...dimenticavo: anche i cosidetti "Radical Chic" non mi piacciono.
Sono messo male?
A volte invidio Bernard Moitessier, un mito della vela.
14.000 miglia (22.530816 chilometri) in barca a vela senza scalo.
Parti' anche nella prima Golden Globe Race (traversata senza scalo e assistenza, pena squalificazione, su barche a vela). Arrivato nel sud Atlantico (primo in classifica) rinuncio' al premio di 5000 sterline (stiamo parlando di fatti realmente accaduti nel 1968...5000 "sterle" erano parecchi soldi) decise di rinunciare: motivazione «... sono felice in mare, e forse anche per salvare la mia anima». Fece dietro front e doppio di nuovo il Capo Di Buona Speranza fermandosi poi a Tahiti ( Polinesia Francese) dopo avere riattraversato per la seconda volta l'Oceano Indiano e mezzo Oceano Pacifico per un totale di 37.455 miglia (69.367 km).
Caspita!
Che altro posso aggiungere se non Aloha!
29 giugno 2012 15:54 - underground
Infatti qui non si discute se la Fornero piace o no. Per dirla tutta non e' che tutti, e dico tutti, i ministri di questo governo mi siano simpatici o altro.
Io sono una persona disillusa da un partito che diceva di essere progressista, odio i bigotti, sono agnostico e non mi piacciono i nostalgici, da qualsiasi parte stanno...anche i populisti non mi piacciono. Chi, adesso come adesso, mi rappresenta in Italia? Ogni volta che vado a votare a livello nazionale, e' una lotta. Se lascio scheda bianca? Che faccio il gioco loro? Boh! A livello locale voto le persone che meritano (abito in un piccolo comune, bene o male ci si conosce tutti) non mi interesa il partito al quale appartengono.
Finisco con una precisazione a seguito del post di IVAN. Apprezzo e sono d'accordo sul discorso riguardo logico ed equo.
La battuta su Bossi junior mi ha fatto ridere. Grazie...ridere fa bene.
Io non ho fatto una classifica di categorie per i lavoratori.
Ci posssono anche essere due persone che fanno lo stesso mestiere, che possono essere dipendenti, esempio, di una stessa ditta, in modo diverso: uno va al lavoro e fa di tutto per farlo quanto meglio possibile...altri non ci mettono lo stesso impegno...lo stipendio, alla fine, e' uguale sia per quelli che appartengono alla prima categoria che alla seconda...a volte capita.
Ma i secondi, hai detto bene te, sono dei parassiti salariali.
Comunque...io, come tutti spero, speriamo che me la cavo.
Auguro un buon proseguimento di giornata a tutti voi.
29 giugno 2012 10:18 - francescodeleo
A me la fornero non piace, mi sembra ancora una scolaretta che ha avuto i gradi di capoclasse. Nonostante ciò, c'è una grande differenza tra limitarsi alla prima parte della frase e tutta la frase. Comunque, non porta nulla di nuovo, sono parole che ho sentito in più di una occasione, da sempre. Primo incontrastato rimane ancora il nostro ministrone monti, quando affermò che il lavoro fisso è monotono (peccato che tutti ambiscono ad un lavoro monotono). A scanso di equivoci, riporto ciò che disse, sperando che sia la frase giusta:

Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. E’ più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili. E questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po’ di più chi oggi è quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce a entrarci.

Per quanto riguarda i giornalisti, che ne hanno riportato la notizia distorcendola, riscrivo ciò che scrissi tempoi fa: i giornalisrti sono stupidi e la loro stupidità è altamente contagiosa.
28 giugno 2012 22:45 - IVAN.
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Uhm...Sì, Underground, credo che la tua descrizione delle “Tre categorie di lavoratori” sia abbastanza corretta:

1) Chi percepisce il giusto in proporzione al lavoro svolto;
2) Chi percepisce poco in proporzione ai propri meriti;
3) Chi percepisce più di quanto ragionevolmente gli spetterebbe.

E' la Legge della Bilancia: per uno che percepisce di più, ci dev'essere un altro che lavora sottopagato.
Non sarà “equo”, ma è “logico”.

Eppure ci sono delle anomalie anche in questa “logica”.
Infatti per UNO che percepisce di più, non ce n'è soltanto UNO che percepisce di meno...ma bensì MOLTE MIGLIAIA.
Lui non fa nulla, e intasca la differenza di salario che queste migliaia NON percepiscono. (Questa pratica potremmo definirla “Parassitismo salariale”.)
Non ce ne sono molti...ma quei pochi sono INGORDI. Ecco perchè uno solo di essi convoglia nelle proprie tasche i meriti lavorativi di migliaia di sfruttati.


Sai? Nel tanto bistrattato Medioevo, in alcuni feudi, i regnanti affidavano i propri figli alle famiglie dei contadini più poveri per alcuni anni, in modo che quando sarebbe toccato a loro regnare fossero consapevoli delle condizioni di vita e delle necessità dei propri sudditi (avendole appunto provate in prima persona).

Non dico di riproporre quel sistema “pedagogico”...Dico solo di DIFFIDARE di quei governanti che (stra)parlano di “lavoratori sottopagati” e di “bisogni primari dei cittadini” senza che abbiano uno straccio di idea di COSA significhino questi concetti. (Jesus...Sentire Renzo Bossi che parla di “operai”, è una cosa da far crollare il mercato dei lassativi.)



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28 giugno 2012 20:16 - underground
Ottima analisi IVAN.
Io non patteggio, su certi argomenti, ne' con i sinistroidi ne' con i destroidi e tantomeno con gli ambidestri.
I tempi cambiano. Non mi piacciono i bigotti ed i nostalgici, siano essi di destra o sinistra.
Il lavoro, secondo me, non ha un colore politico.
C'e' sempre, e, purtroppo, in tutti i campi qualcuno che lavora bene, altri che lo fanno in maniera decente ma non brilante e, scusate la ripetizione, purtroppo, qualcuno che lavora male o per niente portandosi a casa uno stipendio che non merita..
L'ultima categoria, naturalmente, la considero un danno sociale.
Tutti abbiamo, chi piu' chi meno, fatto dei sacrifici per ottenere un posto di lavoro.
La democrazia non accontenta mai il 100% della popolazione. E', sempre secondo me, la migliore forma di governo, ma non e' perfetta. Fortunatamente, consente a tutti noi di esprimere una opinione non censurabile.
Comunque...Visto che l'autore di questo articolo, sempre secondo me, lo ha fatto solo per precisare una traduzione scrivendo anche sul titolo (copio, incollo e riporto) "Lavoro. Il ministro Fornero ha detto tutt'altro, ma la stampa preferisce alimentare la caciara" non vorrei aumentare anche io il livello di confusione...ce ne sta troppa in giro e sta facendo piu' male che bene.
Viviamo tempi difficili. La mancanza di unita', sempre secondo me, provoca polemiche sterili.
Buona fortuna a tutti.
28 giugno 2012 16:43 - IVAN.
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PARADOSSO A TEMA
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Ironico, questo fraintendimento dei giornalisti a proposito di un discorso sul “lavoro”.
Soprattutto se lo relazioniamo PROPRIO al “lavoro” di Giornalista.

Come ogni lavoro, anche il lavoro di Giornalista è - cito - “non qualcosa che si ottiene di diritto ma qualcosa che devi conquistare, faticare e per il quale potresti dover fare anche dei sacrifici”.

In questo caso, possiamo dire che i giornalisti abbiano “lavorato” bene? Hanno fatto sacrifici/conquiste/fatiche per meritarsi lo stipendio o la prosecuzione dell'incarico?
Non direi, visto che hanno equivocato un discorso semplicissimo.

Quindi i casi sono due:

1) Hanno frainteso una traduzione dall'inglese (conclusione: sono IGNORANTI) senza preoccuparsi di verificare traduzioni più corrette (conclusione: sono SUPERFICIALI).

2) Hanno capito benissimo il senso del discorso della Fornero, ma ne hanno volutamente distorto il senso al fine di alimentare polemiche gratuite (conclusione: sono in MALAFEDE).

In entrambi i casi, ironicamente, i giornalisti hanno contravvenuto PROPRIO al senso di quel discorso che (per superficialità, ignoranza o malafede) hanno mal riportato.

Forse il famoso Art.4 dovrebbe anche precisare che il “diritto al lavoro” deve essere proporzionale al SENSO DI RESPONSABILITA' nello svolgerlo, quel lavoro. Sai quanti giornalisti si darebbero una bella regolata?...



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28 giugno 2012 15:55 - savpg8801
Io, invece, non apprezzo affatto la CIALTRONAGGINE di chi si nikka IANMI, dando di cialtrona gratuitamente ed anche nella prospettiva di querela ad una preparata figura che lavora (quella si) giorno e notte per preparare e sistemare il caos giunto sino ad oggi nel mondo del lavoro, occupandosi anche di non "disturbare" troppo anche i fannulloni.
Non perchè occupa, la Ministra, una carica difficile ed importante deve essere, come da ogni sinostroidino qualunque normalmente fa, offesa e pure ingiustamente, ma per pura demagogia insolente e di sanguigna intelligenza da pollame, senza offesa per le galline.
Eppoi... chi sarebbero(ma con quale importanza e preparazione?) questi "TUTTI QUANTI" che ne affermerebbero la cialtronaggine?
In qualsiasi riforma, peraltro così complicata e difficile, pur estraendo il meglio possibile, non si può accontentare il 100%.
Meglio sarebbe che i gregari ideologici pilotati si rendessero utili ragionando e non offendendo.

All'autore dell'articolo, che ha pubblicato un realistico estratto della situazione informativa (non solo di carta stampata ma di radio-tv-centri sociali-radio libere-network e social-network, senza contare i passaparola e le asserzioni sentite da frequentatori di sale d'aspetto o di circoletti politici) suggerisco ne faccia altri ed anche che ne rimarchi inoltre l'ignoranza lessicale, la ripetitività dei luoghi comuni, e la scarsa professionalità, purtroppo accompagnata da evidenti ingiostrate di parte, di tutti gli addetti genericamente chiamati "giornalisti", ma puramente solo traslatori di report di "agenzie" con la firma del "pilota" di parte.
Senza entrare nello "spread".
28 giugno 2012 13:19 - underground
Apprezzo la capacita' di sintesi di IANMI.
Ultimamente ho anche ammirato molto un parlamentare europeo inglese (Nigel Farage) che ha il coraggio di esporre la situazione internazionele ed anche europea esattamente per quello che e'.
A prescindere dalle personalissime idee politiche che ognuno di noi matura nel corso della sua vita e nelle quali crede, Farange parla in maniera molto diretta e "ficcante".
Notizia di ieri: non so quanti soldi (mi fa paura solo la cifra e la ometto)ha speso lo stato per salvare una banca Toscana...
Se non sbaglio e' proprio a causa del fallimento di alcune banche degli USA la causa ufficiale della partenza di questa crisi mondiale.
Sapere che vengono finanziate per il loro fallimento fa venire strani pensieri.
Buon proseguimento di giornata a tutti voi.
28 giugno 2012 0:19 - IANMI
VA BENE..VA BENE..ABBIAMO CAPITO TUTTI QUANTI CHE SI E' TRATTATO DI UN "FRAINTESO", PERO' TUTTI QUANTI CONCORDIAMO NELL'AFFERMARE LA "CIALTRONAGGINE" DELLA FORNERO!!!
28 giugno 2012 0:19 - underground
Ringrazio l'Aduc per lo spazio che ci concede e ringrazio anche chi ha pubblicato questo articolo per le dovute precisazioni.
Sono perfettamente in linea con il pensiero dell'autore dello scitto ossia che la stampa, cosi' come la politica (o forse meglio dire i politici?) stanno vivendo tempi alquanto "strani".
Di fronte ad una crisi che ha investito il mondo intero, c'e' sempre qualcuno che specula (nel senso "italiano" del termine cioe' quello di trarre un vantaggio a danno di altri...Speculare deriva dal latino "speculari"....osservare, esaminare sulle notizie. E', giustamente, la mancanza di spirito critico ed onesta' intellettuale che porta a intendere questo verbo nel senso piu'di "danno" che di beneficio)...dicevo, specula su notizie di cronaca, sia politiche che sociali.
Questo e' molto triste, soprattutto perche' denota una mancanza di deontologia (dal greco "deon" che significa "dovere"...inteso come "codice etico") da parte di chi le pubblica. Poi, come dico sempre, ognuno e' libero, per fortuna, di credere in quello che gli fa piu' comodo o comunque piu' incline al suo modo di vivere, alla sua realta' sociale, a quanto ha ricevuto dalla sua educazione ( dal latino "educ?re"...trarre fuori, inteso come insegnamento, istruzione...che spesso ci porta a pensare, nella maggior parte dei casi, alle buone maniere...a volte l'educazione non formale genera mostri).
Mi scuso delle mie elucubrazioni ma, secondo me, l'etimologia delle parole e' fondamentale per capire un concetto (etimologia deriva dal greco "étymos"...vero significato della parola).
Ritornando ai fatti esposti, io credo che ultimamente (ho 47 anni ed ho cominciato a lavorare quando ne avevo una ventina...me li sono sudati nel vero senso della parola i vari mestieri che ho fatto, sempre abbastanza faticosi e da "operaio": non ero "brillante" a scuola e la mia cultura l'ho coltivata dopo la maturita' scientifica...che ho preso con 36)dicevo...ritornando ai fatti esposti io penso che chi ci governa dovrebbe pensare che si', d'accordo, il lavoro non e' un diritto acquisito, ma fare delle leggi che non lo tutelano piu', perche', secondo il mio modestissimo punto di vista, favorire l'impresa e' giusto, ma si dovrebbe anche pensare a chi collabora (dal primo all'ultimo) al benessere della stessa, dicevo, fare delle norme che favoriscono i licenziamenti prima di pensare a creare nuove leggi che possano favorire uno sviluppo sia imprenditoriale che subordinato, sia essenziale.
Vi ringrazio ancora per lo spazio che vi ho "rubato".
Auguro a tutti un grande "in bocca al lupo per tutto"
27 giugno 2012 17:13 - Cepu
Moltissime grazie. E' per questo tipo di interventi che rimango un fedelissimo lettore di ADUC.
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