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27 luglio 2012 10:16 - IVAN.
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Vito Stefano, se posso dirtelo, credo tu stia guardando il dito invece della luna che il dito indica.

Qui non si mettono in discussione i fondamenti spirituali della Chiesa (sottintendendo quella Cattolica Romana), bensì il suo esercizio del Potere Temporale.
E nessuno, nemmeno il bigotto più incallito, può negare che in certi episodi (anche attuali, senza scomodare la “santa” Inquisizione o le Crociate) la Chiesa abbia dimostrato ben poco di “spirituale”, e men che meno di attinente al pensiero del Cristo.

Per molti aspetti, la Chiesa si comporta come un apparato di Potere che campa parassitando sulla pelle dei propri affiliati. Oppure - per restare in tema del Sito - come una vera e propria AZIENDA che smercia un prodotto di consumo. E molto spesso capita che le aziende vendano un prodotto avariato.
In questo senso è possibile far rientrare a pieno titolo l'editoriale del topic come un articolo a difesa dei consumatori: “C'è un'azienda che vende un prodotto, e non sempre è genuino. State in campana.”

Quindi che bisogno c'è, per i sedicenti “Credenti”, di levare gli scudi per difendere l'azienda da cui acquistano? La considerano forse tanto infallibile da sentirsi in dovere di difenderla A PRIORI?
Fede o non fede, una persona obiettiva dovrebbe riconoscere ed ammettere la possibilità di un margine d'errore da parte dei gestori terreni (umani, non divini) del proprio Credo. E questo anche senza entrare nel merito di “specifici episodi” (ovverpo la tremenda omissione che contesti al signor Donvito), visto che l'elenco sarebbe così lungo che né i bigotti né i mangiapreti avrebbero difficoltà a citare degli esempi di comportamenti non proprio “cristiani” da parte della suddetta Azienda.


Quanto a: «La religione cristiana non è legge dello stato»...non prendiamoci in giro, per favore. Magari, prima di fare affermazioni azzardate, converrebbe familiarizzare col significato della parola INGERENZA. Se ne scoprirebbero delle belle.



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27 luglio 2012 8:36 - V.Donvito
solo un "piccolo" problema Vito. Tu mi dai la stimmata di ateo, ma non e' cosi', l'ho anche scritto, sono naturalista, quindi non baso il mio pensiero sulla negazione di un altro (a-teo), ma sull'affermazione di una realta' (la natura).
Detto questo, se hai voglia, rileggi pensando che dall'altra parte non hai il nemico, ma il diverso che ha sottolineato solo il potere di chi usa, apostolicamente, la religione come uno strumento temporale; non a caso ho elogiato il pensiero e l'azione di Gesu' di Nazareth ed evidenziato il ruolo mediatico e di potere di chi oggi e' il suo -riconosciuto tale dai piu' e, soprattutto dai poteri costituiti e forti- maggiore rappresentante.
I religiosi di ogni sorta li rispetto, ma combatto tutte le forme di potere che non sono democratiche, dove il Vaticano ha il suo trono dominante. Tu dirai: che c'entra il Vaticano con gli altri Stati del mondo. C'entra nella misura in cui e', per esempio, all'Onu coi poteri di uno Stato e non di una ONG religiosa come tante altre, etc. etc.
buona giornata
27 luglio 2012 1:58 - Vito Stefano
Caro Donvito, per dirlo con educazione, forse non mi sono spiegato bene e consentimi questa replica per spiegarmi meglio.
Nel tuo articolo non critichi un particolare episodio, una direttiva specifica della Chiesa o il comportamento di un suo seguace, ma giudichi tutti insieme quelli che hanno un credo religioso, soprattutto se cattolico. Sei tu quello che non entra nel merito!!!
Tu definisci la religione cattolica venditrice di illusioni,
-…solo che qui non abbiamo chi vende uno spazzolone bensì un'illusione…-;
dichiari che la religione cattolica si fonda sulla paura che i più hanno del dopo vita,
-…come le conversioni sul letto di morte, all'individuo fa piu' gioco illudersi sottomettendosi...anche se in fondo in fondo il dubbio gli rimane, ma proprio in questo “doppio” e' la forza del credo apostolico romano. Chi e' “oltre il Tevere” lo sa e gli fa gioco anche a lui. -
Non mi pare che tu sia entrato NEL MERITO di qualche argomento (e non mancano) per discutere di questo o quel esponente cattolico. Quello che traspare in maniera lampante dal tuo articolo è l’acredine ed il preconcetto che tu hai nei confronti di chi ha un credo religioso, soprattutto se cattolico; non lo ritieni capace di scegliere secondo coscienza assumendosene la responsabilità di fronte al Dio che crede. Forse non sei informato che Dio ha dato a noi tutti (te compreso) il bene più prezioso: la LIBERTA’, che si traduce nel libero arbitrio. Siamo liberi di credere o non credere, di seguirlo o meno e di criticarlo pure (nessun fulmine o nessun accidente ci colpirà!).
Chi mi ha preceduto ti ha già ricordato che i "dettami" per un cattolico sono solo delle linee morali o spirituali che liberamente può o meno seguire, che il Papa non detta leggi, ma esorta a seguire dei principi morali nel rispetto della libertà della coscienza di ogni'uno e che la religione cristiana non è legge dello stato!!!
Per tua informazione, in giovane età contanto di campagna elettorale ho contribuito affinché nel nostro ordinamento riannesse la legge sul divorzio, contrariamente a quanto la gerarchia cattolica indicava; inoltre io porto la mia diversità sul mio corpo dall’età di sette anni!!! Tra le persone che ho frequento vi sono stati individui di religione diversa dalla mia o atei come te, persone di diverse idee politiche o comunque diverse da me, comprese le categorie emarginate da te elencate (e dico sul serio) perché preferisco un prato pieno di fiori diversi che un campo di sole magnifiche margherite! Con loro ho discusso anche con animosità ma senza acredine verso il gruppo a cui appartenevano o mettendone in discussione la stessa esistenza; a meno che, quel gruppo, nel suo atto costitutivo non andava contro principi fondamentali da tutti riconosciuti. Per esempio: può essere giusto condannare il governo israeliano per quegli episodi gravi nei riguardi della popolazione palestinese o gli atti di terrorismo delle frange estremiste palestinesi nei confronti della popolazione israeliana, ma non è giusto condannare l’intero popolo palestinese o israeliano o le loro religioni e negare loro l’esistenza reciproca. Invece si condannano sia le opere dei nazzisti che la loro ideologia, in quanto questa li giustificava.
A meno che mi dimostri che nel Vangelo vi sia qualche passo contro i diritti umani universalmente riconosciuti.
Una cosa è dire a qualcuno sei un ladro, altra cosa è dire sei un ladro …… ed appioppargli la categoria umana alla quale appartiene (razza, religione, credo politico, categoria sociale, ecc.).
Quello che tu hai fatto è criticare la mia religione e tutti i credenti è non chi eventualmente non l’ha interpretata al meglio; Io la critica l’ho fatta al tuo atteggiamento precostituito nell’articolo “che può portare all’intolleranza…” non ho detto che sei intollerante (chiaro!) e soprattutto non ho giudicato tutti i non credenti!!! Se non comprendi questa sottile differenza …
Inoltre il sostenervi o meno economicamente dipenderà esclusivamente dal fatto che tale “sottile differenza” venga compresa dagli altri dirigenti dell’associazione nei riguardi di qualsiasi argomento che coinvolga qualunque raggruppamento umano.
Bye bye!
27 luglio 2012 0:39 - IVAN.
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«Cosa c'entra la religione col gioco d'azzardo?»
«L'estensore dell'editoriale dovrebbe cercare sul dizionario il significato della parola "apostasia".»
«Ció porta all'intolleranza, prodomo del razzismo.»
«Sono pentito di avervi dato il mio contributo economico.»
«Se lei fosse in un paese mussulmano, non potrebbe neppure fare una critica ai dettami della religione.»
«La religione cristiana non è legge dello stato.»
«Non vi avventurate in argomenti di cui dimostrate di sapere ben poco.»
«Con i vostri commenti densi di faziosità, non tenete fede agli scopi di associazione per i diritti dei consumatori.»
«Bla bla, ecc ecc.»
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Eh, caro Vincenzo...Ma si sorprende pure, di queste reazioni?
E' come se io scrivessi un editoriale sull'importanza di LEGGERE CON ATTENZIONE I COMMENTI ALTRUI, prima di partire in quarta a pestare sulla tastiera. La reazione più ovvia da attendersi sarebbe un mare di castronerie da parte di pigiatasti che non hanno letto con attenzione...l'editoriale stesso.
Armiamoci di santa pazienza e tiremm' innanz'.


- “Spesso le persone non vanno d'accordo solo perché non si ascoltano con attenzione.”
- “Non sono per niente d'accordo con te...Infatti oggi è sabato, non martedì!”


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26 luglio 2012 22:50 - gb266
Cosa c'entra la religione col gioco d'azzardo?
L'estensore dell'editoriale dovrebbe cercare sul dizionario il significato della parola "apostasia". Confesso la mia perplessità, non tanto per le idee espresse, che mi sembrano banali, quanto per il fatto che vengano presentate come editoriale.
Giorgio
26 luglio 2012 13:42 - V.Donvito
Strano il nostro Vito. Non tanto perche' da' dimostrazione di aver letto con superficialita' quanto ho scritto (succede, in Rete c'e' tanta roba...), ma perche', dando prova di fede agli scritti precedenti, arriva a due conclusioni nei confronti del mio pensiero:
- intolleranza
- razzismo
E dove sarebbe? Perche' ho espresso le mie opinioni sulle fabbriche dell'illusione? Tu non condividi e, quindi, io sono intollerante tendente al razzismo? Mah!
E poi la conclusione finale: "Sono pentito di avervi dato il mio contributo economico; non credo che vi sosterró più".
Premesso che Vito non ha sicuramente dato il suo contributo economico all'Aduc perche' io faccio le pulci alla religione dominante nel nostro Paese, ma che molto probabilmente lo ha dato per i servizi di informazione, consulenza e assistenza consumeristica (che diamo anche a suore e parrocchie, senza chieder loro alcuna patente di "non-illusione" religiosa)... premesso questo, la conclusione di Vito e' sintomatica: "io aiuto a vivere solo quelli che sono identici a me". Questo detto da una persona che si fregia dello spirito cristiano che, pur se mediato dalla Chiesa romana, qualcosa gli e' rimasto del signore che si e' fatto uccidere a 33 anni... questo e' un po' -diciamo- bizzarro.
Vedi Vito, io che sono un naturalista e non seguo il credo di Benedetto XVI, tante volte ho a che fare con questi credenti, faccio cose e battaglie con loro, contribuisco anche finanziariamente alle loro iniziative e non mi pongo mai il problema se faccio bene o male: so che in quel caso specifico fanno bene. Mi basta. Ma quando con loro (e non sono pochi, visto dove viviamo entrambi) si arriva a disquisire di religiosita' (piu' che altro della prassi apostolica della stessa), lo facciamo entrambi senza veli.
Io questa non la chiamo tolleranza, come tu chiami intolleranza il fatto che io abbia un'opinione diversa dalla tua. A me tolleranza e intolleranza non piacciono. La chiamo e la vivo come diversita', quella per cui si vive in democrazia, dove si costruiscono chiese cattoliche romane e -io con gli altri- le ammiro per le loro bellezze storiche, artistiche ed architettoniche, e dove si costruiscono minareti, mosche, dove i battisti affittano grandi locali per le loro cerimonie religiose a base di musica, etc..
Te l'immagini che tristezza se, stando dietro al tuo pensiero e al tuo istinto, domani ti dovessi svegliare in un mondo dove tutti sono cattolici apostolici romani?
Facci un pensierino e ama il tuo diverso invece di auspicare che si faccia male anche grazie al tuo contributo.
E se riesci a fare questo, quando sei in un forum come questo, discuti nel merito senza tacciare il diverso da te di apostasia... e quindi -per usare un gergo piu' popolare- "gli puzza l'alito", "e' gobbo", "e' omosessuale", "ha la mamma puttana", etc...
saluti
26 luglio 2012 2:29 - Vito Stefano
Sono daccordo con Paolo e Silvio ed aggiungo che,
una cosa é criticare un caso specifico o una singola persona, a qualsiasi gruppo religioso o umano appartenga, altra cosa é giudicare la il senso di religiositå degli i dividui ed in generale un intero gruppo umano; ció porta all'intolleranza, prodomo del razzismo. Sono pentito di avervi dato il mio contributo economico; non credo che vi sosterró più. Vito.
25 luglio 2012 22:12 - silvano5065
ahime'... appena si parla di religione saltan fuori quelli che si sentono offesi perche' qualcuno tocca la loro fede che non deve essere oggetto di discussione. Effetti collaterali della religione dominante che investono tutta la societa' civile, credenti e non, vanno dalla impossibilita' di avere una legge sulle coppie di fatto e sul testamento biologico (siamo gli unici in Europa), in compenso abbiamo una legge sulla fecondazione artificiale che ci riporta ai tabu' del medioevo, senza parlare dei privilegi accordati agli insegnati di religione nella scuola pubblica scelti dal vescovo e mille altri argomenti che c'entrano eccome con i diritti dei consumatori ma che se vengono espressi si rischia il linciaggio in nome di Dio. E questa chiamiamola democrazia...
25 luglio 2012 11:44 - aldo1926
Bellissimo esempio di pensiero barocco, che fra l'altro fu l'epoca di più fulgido splendore della chiesa cattolica apostolica romana ... tutto torna!

Comunque a casa mia, nordovest sabaudo, questo si chiama "fare l'uovo fuori dalla cavagna!" detto in lingua terronica "che c'azzecca?"
25 luglio 2012 11:32 - paolo4299
Caro Direttore,se lei fosse in un paese di religione mussulmana ,credo che non potrebbe neppure pensare di fare una critica ai dettami della religione.io che sono cattolico,e vivo in un paese che credo sia libero,i calzini me li metto del colore che voglio,non serve che me lo dica il Santo Padre.I "dettami" come Lei li definisce, per un cattolico sono solo delle linee morali o spirituali che liberamente può o meno seguire.Il Papa non detta leggi, ma esorta a seguire dei principi morali nel rispetto della libertà della coscienza di ogni'uno.La religione cristiana non è legge dello stato.Io mi stupisco che Lei si stupisca.Il rispetto delle idee altrui è alla base della libertà dei popoli
25 luglio 2012 9:52 - silvio5627
Mi sembra che siate andati fuori del seminato. Credo che limitarsi alla tutela dei consumatori sia il vostro target, pertanto non vi avventurate in argomenti di cui dimostrate di sapere ben poco e, con i vostri commenti densi di faziosità,non tenete fede agli scopi precipui della vostra esistenza di associazione per i diritti dei consumatori
25 luglio 2012 8:49 - luciano015
Mi sfugge il senso di questo similpredicozzo.
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