Vito Stefano, se posso dirtelo, credo tu stia guardando il
dito invece della luna che il dito indica.
Qui non si mettono in discussione i fondamenti spirituali
della Chiesa (sottintendendo quella Cattolica Romana),
bensì il suo esercizio del Potere Temporale.
E nessuno, nemmeno il bigotto più incallito, può negare
che in certi episodi (anche attuali, senza scomodare la
“santa” Inquisizione o le Crociate) la Chiesa abbia
dimostrato ben poco di “spirituale”, e men che meno di
attinente al pensiero del Cristo.
Per molti aspetti, la Chiesa si comporta come un apparato di
Potere che campa parassitando sulla pelle dei propri
affiliati. Oppure - per restare in tema del Sito - come una
vera e propria AZIENDA che smercia un prodotto di consumo. E
molto spesso capita che le aziende vendano un prodotto
avariato.
In questo senso è possibile far rientrare a pieno titolo
l'editoriale del topic come un articolo a difesa dei
consumatori: “C'è un'azienda che vende un prodotto, e non
sempre è genuino. State in campana.”
Quindi che bisogno c'è, per i sedicenti “Credenti”, di
levare gli scudi per difendere l'azienda da cui acquistano?
La considerano forse tanto infallibile da sentirsi in dovere
di difenderla A PRIORI?
Fede o non fede, una persona obiettiva dovrebbe riconoscere
ed ammettere la possibilità di un margine d'errore da parte
dei gestori terreni (umani, non divini) del proprio Credo. E
questo anche senza entrare nel merito di “specifici
episodi” (ovverpo la tremenda omissione che contesti al
signor Donvito), visto che l'elenco sarebbe così lungo che
né i bigotti né i mangiapreti avrebbero difficoltà a
citare degli esempi di comportamenti non proprio
“cristiani” da parte della suddetta Azienda.
Quanto a: «La religione cristiana non è legge dello
stato»...non prendiamoci in giro, per favore. Magari, prima
di fare affermazioni azzardate, converrebbe familiarizzare
col significato della parola INGERENZA. Se ne scoprirebbero
delle belle.
.
27 luglio 2012 8:36 - V.Donvito
solo un "piccolo" problema Vito. Tu mi dai la stimmata di
ateo, ma non e' cosi', l'ho anche scritto, sono naturalista,
quindi non baso il mio pensiero sulla negazione di un altro
(a-teo), ma sull'affermazione di una realta' (la natura).
Detto questo, se hai voglia, rileggi pensando che dall'altra
parte non hai il nemico, ma il diverso che ha sottolineato
solo il potere di chi usa, apostolicamente, la religione
come uno strumento temporale; non a caso ho elogiato il
pensiero e l'azione di Gesu' di Nazareth ed evidenziato il
ruolo mediatico e di potere di chi oggi e' il suo
-riconosciuto tale dai piu' e, soprattutto dai poteri
costituiti e forti- maggiore rappresentante.
I religiosi di ogni sorta li rispetto, ma combatto tutte le
forme di potere che non sono democratiche, dove il Vaticano
ha il suo trono dominante. Tu dirai: che c'entra il Vaticano
con gli altri Stati del mondo. C'entra nella misura in cui
e', per esempio, all'Onu coi poteri di uno Stato e non di
una ONG religiosa come tante altre, etc. etc.
buona giornata
27 luglio 2012 1:58 - Vito Stefano
Caro Donvito, per dirlo con educazione, forse non mi sono
spiegato bene e consentimi questa replica per spiegarmi
meglio.
Nel tuo articolo non critichi un particolare episodio, una
direttiva specifica della Chiesa o il comportamento di un
suo seguace, ma giudichi tutti insieme quelli che hanno un
credo religioso, soprattutto se cattolico. Sei tu quello che
non entra nel merito!!!
Tu definisci la religione cattolica venditrice di
illusioni,
-…solo che qui non abbiamo chi vende uno spazzolone bensì
un'illusione…-;
dichiari che la religione cattolica si fonda sulla paura che
i più hanno del dopo vita,
-…come le conversioni sul letto di morte, all'individuo fa
piu' gioco illudersi sottomettendosi...anche se in fondo in
fondo il dubbio gli rimane, ma proprio in questo
“doppio” e' la forza del credo apostolico romano. Chi e'
“oltre il Tevere” lo sa e gli fa gioco anche a lui. -
Non mi pare che tu sia entrato NEL MERITO di qualche
argomento (e non mancano) per discutere di questo o quel
esponente cattolico. Quello che traspare in maniera lampante
dal tuo articolo è l’acredine ed il preconcetto che tu
hai nei confronti di chi ha un credo religioso, soprattutto
se cattolico; non lo ritieni capace di scegliere secondo
coscienza assumendosene la responsabilità di fronte al Dio
che crede. Forse non sei informato che Dio ha dato a noi
tutti (te compreso) il bene più prezioso: la LIBERTA’,
che si traduce nel libero arbitrio. Siamo liberi di credere
o non credere, di seguirlo o meno e di criticarlo pure
(nessun fulmine o nessun accidente ci colpirà!).
Chi mi ha preceduto ti ha già ricordato che i "dettami" per
un cattolico sono solo delle linee morali o spirituali che
liberamente può o meno seguire, che il Papa non detta
leggi, ma esorta a seguire dei principi morali nel rispetto
della libertà della coscienza di ogni'uno e che la
religione cristiana non è legge dello stato!!!
Per tua informazione, in giovane età contanto di campagna
elettorale ho contribuito affinché nel nostro ordinamento
riannesse la legge sul divorzio, contrariamente a quanto la
gerarchia cattolica indicava; inoltre io porto la mia
diversità sul mio corpo dall’età di sette anni!!! Tra le
persone che ho frequento vi sono stati individui di
religione diversa dalla mia o atei come te, persone di
diverse idee politiche o comunque diverse da me, comprese le
categorie emarginate da te elencate (e dico sul serio)
perché preferisco un prato pieno di fiori diversi che un
campo di sole magnifiche margherite! Con loro ho discusso
anche con animosità ma senza acredine verso il gruppo a cui
appartenevano o mettendone in discussione la stessa
esistenza; a meno che, quel gruppo, nel suo atto costitutivo
non andava contro principi fondamentali da tutti
riconosciuti. Per esempio: può essere giusto condannare il
governo israeliano per quegli episodi gravi nei riguardi
della popolazione palestinese o gli atti di terrorismo delle
frange estremiste palestinesi nei confronti della
popolazione israeliana, ma non è giusto condannare
l’intero popolo palestinese o israeliano o le loro
religioni e negare loro l’esistenza reciproca. Invece si
condannano sia le opere dei nazzisti che la loro ideologia,
in quanto questa li giustificava.
A meno che mi dimostri che nel Vangelo vi sia qualche passo
contro i diritti umani universalmente riconosciuti.
Una cosa è dire a qualcuno sei un ladro, altra cosa è dire
sei un ladro …… ed appioppargli la categoria umana alla
quale appartiene (razza, religione, credo politico,
categoria sociale, ecc.).
Quello che tu hai fatto è criticare la mia religione e
tutti i credenti è non chi eventualmente non l’ha
interpretata al meglio; Io la critica l’ho fatta al tuo
atteggiamento precostituito nell’articolo “che può
portare all’intolleranza…” non ho detto che sei
intollerante (chiaro!) e soprattutto non ho giudicato tutti
i non credenti!!! Se non comprendi questa sottile differenza
…
Inoltre il sostenervi o meno economicamente dipenderà
esclusivamente dal fatto che tale “sottile differenza”
venga compresa dagli altri dirigenti dell’associazione nei
riguardi di qualsiasi argomento che coinvolga qualunque
raggruppamento umano.
Bye bye!
27 luglio 2012 0:39 - IVAN.
.
«Cosa c'entra la religione col gioco d'azzardo?»
«L'estensore dell'editoriale dovrebbe cercare sul
dizionario il significato della parola "apostasia".»
«Ció porta all'intolleranza, prodomo del razzismo.»
«Sono pentito di avervi dato il mio contributo
economico.»
«Se lei fosse in un paese mussulmano, non potrebbe neppure
fare una critica ai dettami della religione.»
«La religione cristiana non è legge dello stato.»
«Non vi avventurate in argomenti di cui dimostrate di
sapere ben poco.»
«Con i vostri commenti densi di faziosità, non tenete fede
agli scopi di associazione per i diritti dei
consumatori.»
«Bla bla, ecc ecc.»
____________________________________________________________
__
Eh, caro Vincenzo...Ma si sorprende pure, di queste
reazioni?
E' come se io scrivessi un editoriale sull'importanza di
LEGGERE CON ATTENZIONE I COMMENTI ALTRUI, prima di partire
in quarta a pestare sulla tastiera. La reazione più ovvia
da attendersi sarebbe un mare di castronerie da parte di
pigiatasti che non hanno letto con attenzione...l'editoriale
stesso.
Armiamoci di santa pazienza e tiremm' innanz'.
- “Spesso le persone non vanno d'accordo solo perché non
si ascoltano con attenzione.”
- “Non sono per niente d'accordo con te...Infatti oggi è
sabato, non martedì!”
.
26 luglio 2012 22:50 - gb266
Cosa c'entra la religione col gioco d'azzardo?
L'estensore dell'editoriale dovrebbe cercare sul dizionario
il significato della parola "apostasia". Confesso la mia
perplessità, non tanto per le idee espresse, che mi
sembrano banali, quanto per il fatto che vengano presentate
come editoriale.
Giorgio
26 luglio 2012 13:42 - V.Donvito
Strano il nostro Vito. Non tanto perche' da' dimostrazione
di aver letto con superficialita' quanto ho scritto
(succede, in Rete c'e' tanta roba...), ma perche', dando
prova di fede agli scritti precedenti, arriva a due
conclusioni nei confronti del mio pensiero:
- intolleranza
- razzismo
E dove sarebbe? Perche' ho espresso le mie opinioni sulle
fabbriche dell'illusione? Tu non condividi e, quindi, io
sono intollerante tendente al razzismo? Mah!
E poi la conclusione finale: "Sono pentito di avervi dato il
mio contributo economico; non credo che vi sosterró più".
Premesso che Vito non ha sicuramente dato il suo contributo
economico all'Aduc perche' io faccio le pulci alla religione
dominante nel nostro Paese, ma che molto probabilmente lo ha
dato per i servizi di informazione, consulenza e assistenza
consumeristica (che diamo anche a suore e parrocchie, senza
chieder loro alcuna patente di "non-illusione" religiosa)...
premesso questo, la conclusione di Vito e' sintomatica: "io
aiuto a vivere solo quelli che sono identici a me". Questo
detto da una persona che si fregia dello spirito cristiano
che, pur se mediato dalla Chiesa romana, qualcosa gli e'
rimasto del signore che si e' fatto uccidere a 33 anni...
questo e' un po' -diciamo- bizzarro.
Vedi Vito, io che sono un naturalista e non seguo il credo
di Benedetto XVI, tante volte ho a che fare con questi
credenti, faccio cose e battaglie con loro, contribuisco
anche finanziariamente alle loro iniziative e non mi pongo
mai il problema se faccio bene o male: so che in quel caso
specifico fanno bene. Mi basta. Ma quando con loro (e non
sono pochi, visto dove viviamo entrambi) si arriva a
disquisire di religiosita' (piu' che altro della prassi
apostolica della stessa), lo facciamo entrambi senza
veli.
Io questa non la chiamo tolleranza, come tu chiami
intolleranza il fatto che io abbia un'opinione diversa dalla
tua. A me tolleranza e intolleranza non piacciono. La chiamo
e la vivo come diversita', quella per cui si vive in
democrazia, dove si costruiscono chiese cattoliche romane e
-io con gli altri- le ammiro per le loro bellezze storiche,
artistiche ed architettoniche, e dove si costruiscono
minareti, mosche, dove i battisti affittano grandi locali
per le loro cerimonie religiose a base di musica, etc..
Te l'immagini che tristezza se, stando dietro al tuo
pensiero e al tuo istinto, domani ti dovessi svegliare in un
mondo dove tutti sono cattolici apostolici romani?
Facci un pensierino e ama il tuo diverso invece di auspicare
che si faccia male anche grazie al tuo contributo.
E se riesci a fare questo, quando sei in un forum come
questo, discuti nel merito senza tacciare il diverso da te
di apostasia... e quindi -per usare un gergo piu' popolare-
"gli puzza l'alito", "e' gobbo", "e' omosessuale", "ha la
mamma puttana", etc...
saluti
26 luglio 2012 2:29 - Vito Stefano
Sono daccordo con Paolo e Silvio ed aggiungo che,
una cosa é criticare un caso specifico o una singola
persona, a qualsiasi gruppo religioso o umano appartenga,
altra cosa é giudicare la il senso di religiositå degli i
dividui ed in generale un intero gruppo umano; ció porta
all'intolleranza, prodomo del razzismo. Sono pentito di
avervi dato il mio contributo economico; non credo che vi
sosterró più. Vito.
25 luglio 2012 22:12 - silvano5065
ahime'... appena si parla di religione saltan fuori quelli
che si sentono offesi perche' qualcuno tocca la loro fede
che non deve essere oggetto di discussione. Effetti
collaterali della religione dominante che investono tutta la
societa' civile, credenti e non, vanno dalla impossibilita'
di avere una legge sulle coppie di fatto e sul testamento
biologico (siamo gli unici in Europa), in compenso abbiamo
una legge sulla fecondazione artificiale che ci riporta ai
tabu' del medioevo, senza parlare dei privilegi accordati
agli insegnati di religione nella scuola pubblica scelti dal
vescovo e mille altri argomenti che c'entrano eccome con i
diritti dei consumatori ma che se vengono espressi si
rischia il linciaggio in nome di Dio. E questa chiamiamola
democrazia...
25 luglio 2012 11:44 - aldo1926
Bellissimo esempio di pensiero barocco, che fra l'altro fu
l'epoca di più fulgido splendore della chiesa cattolica
apostolica romana ... tutto torna!
Comunque a casa mia, nordovest sabaudo, questo si chiama
"fare l'uovo fuori dalla cavagna!" detto in lingua terronica
"che c'azzecca?"
25 luglio 2012 11:32 - paolo4299
Caro Direttore,se lei fosse in un paese di religione
mussulmana ,credo che non potrebbe neppure pensare di fare
una critica ai dettami della religione.io che sono
cattolico,e vivo in un paese che credo sia libero,i calzini
me li metto del colore che voglio,non serve che me lo dica
il Santo Padre.I "dettami" come Lei li definisce, per un
cattolico sono solo delle linee morali o spirituali che
liberamente può o meno seguire.Il Papa non detta leggi, ma
esorta a seguire dei principi morali nel rispetto della
libertà della coscienza di ogni'uno.La religione cristiana
non è legge dello stato.Io mi stupisco che Lei si
stupisca.Il rispetto delle idee altrui è alla base della
libertà dei popoli
25 luglio 2012 9:52 - silvio5627
Mi sembra che siate andati fuori del seminato. Credo che
limitarsi alla tutela dei consumatori sia il vostro target,
pertanto non vi avventurate in argomenti di cui dimostrate
di sapere ben poco e, con i vostri commenti densi di
faziosità,non tenete fede agli scopi precipui della vostra
esistenza di associazione per i diritti dei consumatori