COMMENTI
  (Da 1 a 30 di 167) ->   >|
26 novembre 2012 9:54 - pettine
basta, a zappare la terra i rubastipendi affezionati alle tangenti come giovanni serpelloni.
24 novembre 2012 19:52 - marco25g
DOMANI si vota per le primarie del PD, volevo ricordarvi il programma di Vendola:

«La cultura proibizionista è una finzione, inutile e pericolosa perché, nella realtà, essa produce solo un consumo illegale ed incontrollato.
Non c’è mai stata una politica proibizionista efficace, fin dalla messa al bando degli alcolici negli Stati Uniti quasi un secolo fa.
Le politiche proibizioniste fanno solo aumentare i profitti delle organizzazioni criminali e hanno messo a rischio la vita di chi ne fa uso e abuso (basti pensare alla diffusione di patologie come l’Aids attraverso il passaggio di siringhe non sterili).
La crescita esponenziale dei profitti mafiosi è collegata strettamente all’inasprirsi delle leggi proibizioniste.
Lo dimostrano i dati relativi, per esempio, all’introduzione nel 2006 del DDL Fini/Giovanardi.
Milioni di consumatori hanno dovuto fare i conti con l’aumento delle pene, passate dalle sanzioni amministrative della legge 309/90 (Iervolino/Vassalli), alle sanzioni penali (da 6 a 20 anni di reclusione).
Le mafie hanno beneficiato della sovrapposizione del mercato delle sostanze pesanti e leggere, che ha creato nuovi canali di profitto senza limitarne la diffusione.
La stessa Fini/Giovanardi (insieme alla Fini/Bossi sui reati connessi ai migranti) è responsabile dell’aumento spropositato della popolazione carceraria, poiché essa tende a dispensare sanzioni penali in particolare ai consumatori.
Tale legge, poi, ha innescato una vera e propria “macchina proibizionista” che costa almeno 2 miliardi di euro all’anno. Per questo intendiamo proporre l’immediata abolizione della legge Fini/Giovanardi.
Non si risolve nessun problema stigmatizzando comportamenti e rimuovendo i problemi.
Pensiamo che si debba, al contrario, adottare una legislazione che sia rispettosa dei diritti delle persone e che serva a perseguire duramente le organizzazioni criminali che attualmente detengono il monopolio del commercio di sostanze. Pensiamo, quindi, ad una lotta su larga scala ai cartelli internazionali delle narcomafie.
Vogliamo che l’uso delle sostanze sia regolamentato e tendenzialmente ridotto.
È necessario, come avviene in altri paesi, avviare la sperimentazione della somministrazione delle sostanze psicotrope attualmente dichiarate illegali, in regime di monopolio di stato, consentendone l’utilizzo a scopo terapeutico dietro indicazione medica.

Riteniamo inoltre che vada depenalizzata la detenzione finalizzata al consumo personale e la coltivazione domestica delle sostanze meno dannose, come la cannabis.

Queste misure, colpirebbero immediatamente il gigantesco giro d’affari che alimenta le narcomafie.
Inoltre, il regime di monopolio di stato porterebbe introiti consistenti, che potrebbero essere immediatamente destinati a politiche sociali attive.
Riteniamo, infine, che vadano perseguite politiche di riduzione del danno, sulla scorta delle indicazioni dell’Unione europea dei cosiddetti “quattro pilastri”:
contenimento del numero di nuovi consumatori che entrano nel sistema, attraverso interventi a basso livello mirati ed efficaci, che si affianchino ad altre strategie di prevenzione; incoraggiare i consumatori a intraprendere precocemente percorsi di disintossicazione,

anche attraverso programmi che prevedano terapie di mantenimento (ad esempio introducendo le stanze di iniezione in condizioni di sicurezza sanitaria, che hanno dimostrato la concreta possibilità di azzerare le morti per overdose);

minimizzazione degli aspetti negativi delle strategie repressive, favorendo forme alternative alla detenzione ai fini della riabilitazione; minimizzazione del danno per l’intera comunità, attraverso la riduzione dei reati commessi dai consumatori al fine di procurarsi droga.»

( http://www.nichivendola.it/cms-upload/09_oppure_vendola_anti proibizionismo.pdf )
24 novembre 2012 18:36 - wes308
E basta con queste accuse al DPA, sta facendo un grandissimo lavoro. Okey, in tutti questi anni che esiste siamo il terzo paese europeo per consumo di cannabis e il trend non sembra assolutamente diminuire ma suvvia, lasciamogli il tempo di lavorare; entro il 2050/2060 riuscirà a far calare il consumo di droghe con le sue politiche. Per inciso, non so minimamente cosa sia la cannabis ma mi è bastato sentire un servizio di studio aperto delle 18.00 e uno su pomeriggio 5 di martedì scorso che fa male per convicermi della pericolosità di quella sostanza immonda. Quindi io sono d'accordo: manganellate per chi fuma i maledetti spinelli e dai 6 ai 20 anni di carcere ai coltivatori di marijuana, sporchi drogati nullafacenti, giustamente peggio dei pedofili (sanzionato generalmente con 5-10 anni di carcere). Se dovessi scoprire che il mio dottore facesse uso di cannabis sarei pronto a prenderlo per le orecchie di persona, umiliarlo davanti a famiglia per poi fargli perdere il lavoro; giusto così. Resterei a discutere su questo forum ma devo andare: ho una bottiglia di Vodka da finire e 100 sigarette da fumare in 20 minuti. Sapete, ho appena vinto 150 euro ai videopoker... ma vi assicuro, non fumo cannabis.
22 novembre 2012 23:14 - graneraz
caro ennio allora il pompino del mattino lo hai applicato con la tua dolce metà oppure pure quello va controllato......ma che ti frega di che si droga se non ti droghi per te dovrebbe bastare che non si guidi l auto ,pensa mentre guido la mia donna che mi fà un bel lavoretto........in galera brutto maiale...300 anche meno anni fà era inconcepibile una fallatio adesso inquisitori non vogliono la libertà altrui proibendo le sostanze
20 novembre 2012 23:43 - ennio4531
Ah... le scelte razionali di cepu sono quelle che portano migliaia di persone a ridursi in schiavitù per poi dover affrontare le comunità di recupero ....

Sulla legalizzazioneh della prostituzione , Paesi che si ritengono tra i più avanzati come la Svezia puniscono severamente i clienti da decenni ...

Cepu ... limitati al copia/incolla....
16 novembre 2012 11:41 - Cepu
Enniesime scemenze.

Le norme in vigore sono inadeguate, create sulla scorta di fedi e preconcetti non certo su un'analisi razionale.

Il proibizionismo, negare un bisogno della popolazione sulla scorta di astrusità teoriche, fa solo grandi danni.

Lo stato ha già legalizzato la vendita di tabacco ed alcool tenendo sotto controllo un'importante fetta di mercato ludico, come peraltro la gestione dei giochi a premio e d'azzardo, tutte attività che ai cittadini piacciono.

Maanca ancora all'appello la prostituzione, importante fonte di guadagno per i gangsters.

D'altra parte, è assodato che i gangster foraggiano economicamente i politici di lungo corso, i quali devono in qualche modo ricambiare.

Serve un grosso rinnovamento. Questo sarà il progresso.
10 novembre 2012 20:49 - ennio4531
Per evitare di favorire il gangsterismo , salvaguardare la propria salute e le proprie tasche sarebbe sufficiente rispettare le norme in vigore.

Che lo stato si sostituisca al gangster per vendere pattume ludico non mi sembra un ... progresso ...
9 novembre 2012 12:12 - Cepu
E' estremamente dannoso lasciare che la vendita della canapa sia esclusiva delle associazioni criminali, che continuano a incentivarla e promuoverla in funzioni dei lauti guadagni.

Il consumo legalizzato permetterebbe l'incasso annuo di milioni di proventi, da investire in informazione seria in grado di combattere la piaga, nè più nè meno di quando già si fa per alcool e tabacco, sostanze ben più pericolose sotto il profilo sanitario.

Un pò di storia: Il Proibizionismo e i "ruggenti anni venti" furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come Gangsterismo[32][33], del quale figura di spicco assoluto fu Al Capone; la sua fortuna infatti, così come quella di molti altri criminali conclamati e non[34][35][36], fu raggiunta tramite i proventi del traffico di alcool, sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che essendo la sostanza in questione non controllata ed illecita era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.
3 novembre 2012 23:14 - ennio4531
La necessità di fare massa costringe accompagnarsi a vigliacchi patentati lisciando loro il ... pelo ...
15 ottobre 2012 20:17 - roberto7266
@pettine

non so se hai notato, Ennio/tot cita il sito DRONET, quindi ricordiamo: possiamo cedere alle provocazioni? E questi degni operatori delle dipendenze, ognuno col suo ruolo, non hanno chiesto a nessuno se i provvedimenti per rimediare alla tragedia biblica della droga fossero graditi, se la sono cantata e ballata da soli!
Ora "Ennio/con numeri dietro" cita DRONET e viene a spadellare su aduc; lo lasciamo cuocere da solo? Si stancherà spero, e se non si stanca almeno ci faremo due risate leggendo, anche se avrei preferito divertirmi vedendolo giocare a pallone sulla tangenziale...
Ciao.
3 ottobre 2012 13:01 - marioaldo
Non ho mai provato e neanche mi interessa, ma ragionando l'uso delle droghe leggere avviene lo stesso e con volumi enormi e cre enormi utili a chi vive di questo commercio. La stessa cosa un tempo con l'alcool e con il fumo dai quali lo Stato moralista ora incassa cifre enormi. E' meglio fare meno moralismi e lasciare che sia lo stato ad incassare questi enormi guadagni e vuotare le strade dagli spacciatori. Chi difende lo status-quo spero non sia coinvolto negli interessi enormi e lo faccia in buona fede. Pecunia non olet
3 ottobre 2012 7:10 - Growner
Mah .... anche con le misure manesche non e' che ce' molta via di uscita, se le cose ve le ragioniamo le prendete come dogmi per sdegnarci , se ne perdiamo la pazieza a ragionarvele e a lungo andare diventiamo maneschi ci minacciate con i Tso ,
vedi un po' tu se la mia misura manesca e' di piu alla tua imposizione di sistema globale di contezione chimica e fisica sulla mia vita, in uno stato democratico in cui si censura la legalizzazione perche' ad alcuni non sta bene ed e' reato solo parlarne e proporne delle soluzioni,mi dovresti dire come saresti ad usare le tue maniere manesche a prevaricarmi con i tso virtuali se ti facesse arrabbiare scrivere .
2 ottobre 2012 10:43 - ennio4531
Quando il cervello va in ..fumo , l'unica via di uscita é ricorrere a misure... manesche.....
29 settembre 2012 11:19 - pettine
macchè anonimato, sono a disposizione di chiunque voglia prendersi due ceffoni..

vuoi essere il primo?
28 settembre 2012 17:50 - ennio4531
Equazione matematica....

Pettine = vigliaccheria patentata che abusa dell'anonimato .
26 settembre 2012 9:20 - inthsoeqy
Giovanni,non è che esce qualcosa su dite no!?!?
25 settembre 2012 16:46 - Growner
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169702

Questi sono non solo scandali ma veri e propri abusi subiti da millioni di persone ,legalizziamo!
25 settembre 2012 9:41 - pettine
hanno preso così tanti soldi dalle mafie che sono arrivati all'eccesso, arrestare i criminali GIOVANNI SERPELLONI E CARLO GIOVANARDI.
25 settembre 2012 9:40 - pettine
anzi, che arrestare? bastonare!!
24 settembre 2012 15:49 - ennio4531
'...arrestare serpelloni e giovanardi per eccesso di tangenti.' ?

Aha... perchè .. eccesso ?

Chè forse la tangente, priva dell'eccesso, sarebbe legale ?

E se per par condicio chiedessimo l'arresto di pettine per stupidità conclamata e per vigliaccheria patentata lanciando accuse nascondendosi dietro l'anonimato ?
24 settembre 2012 10:16 - pettine
a parte dismettere il dpa, arrestare serpelloni e giovanardi per eccesso di tangenti.
24 settembre 2012 9:31 - inthsoeqy
cito un articolo:La canapa indiana (cannabis sativa) è una pianta a ciclo annuale dioica, ossia con fiori o solo maschili o solo femminili. Coltivata, soprattutto in passato, per scopi tessili, contiene tra l’altro, in quantità variabili a seconda delle specie, una sostanza stupefacente chiamata THC.
Dai fiori femminili si ricava una resina dove sono concentrati i principi attivi più importanti, il Delta9 Tetraidrocannabinolo (THC), il cannabinoide (CBN) e il cannabidiolo (CBD), dotato di specifiche proprietà terapeutiche ed in grado di modulare gli effetti del THC.

L’azione terapeutica dei cannabinoidi è dovuta al fatto che, legandosi a specifici recettori, distribuiti nel sistema nervoso centrale (talamo e corteccia) ed in alcune cellule del sistema immunitario, scatenano delle reazioni chimiche in grado di ridurre i segnali dolorosi.

Il primo a determinarne scientificamente gli effetti terapeutici fu W.B.O’Shaughnessey, un medico che scrisse, nel 1839, di aver scoperto nella cannabis un efficace analgesico.
Tuttavia si dice che già Napoleone la utilizzasse ad uso sedativo e per lenire il dolore.
Già precedentemente, inoltre, essa veniva usata per combattere diverse malattie: dall’isteria, alla nausea, al glaucoma ed infine come sedativo e antidolorifico.

Ciononostante, per svariati motivi di natura politica ed economica, la canapa è stata bandita dalla farmacopea mondiale ufficiale già nei primi anni del 1900 e resa illegale praticamente in tutti gli Stati del mondo a partire dalla fine degli anni Trenta.
Una simile campagna di demonizzazione, dai contorni quasi grotteschi (la canapa venne spesso infatti accomunata, come effetti e conseguenze, alle cosiddette droghe ‘pesanti’) ha avuto come diretta conseguenza quella di generare un’enorme confusione nell’opinione pubblica, ritardando la ricerca e proibendo tassativamente l’assunzione della canapa anche a pazienti che ne hanno sperimentato in prima persona i benefici effetti terapeutici.

Malgrado ciò, negli ultimi anni si è accumulato un notevole volume di ricerca sulle attività farmacologiche della cannabis e sulle sue possibili applicazioni.
Numerosi studi hanno determinato che il THC, il CBD (rilassante a livello psichico) e il CBN (efficace sulla muscolatura), coadiuvati dagli altri 64 cannabinoidi, sono in grado di alleviare le sofferenze inferte da alcune patologie e, in alcuni casi, stabilizzarle o addirittura portare il paziente alla totale guarigione.

Alla luce di tali conclusioni, attualmente in quasi tutti i Paesi occidentali, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Germania, Olanda, Canada, Spagna ed in Israele, sono stati inseriti nel prontuario farmaceutico dei cannabinoidi sintetici realizzati artificialmente in laboratorio. Questi medicinali, che sono il Dronabinol e il Nabilone (usati per il trattamento della nausea e del vomito nei pazienti in chemioterapia antitumorale), possono quindi essere liberamente prescritti per la cura di specifiche patologie.

Accanto ai preparati sintetici si collocano poi il Bedrocan, prodotto con l’infiorescenza femminile naturale essiccata e confezionata, contenente, oltre al THC, anche tutti gli altri cannabinoidi cosiddetti ‘minori’ ed il Sativex, una specialità medicinale derivata dalla pianta di Cannabis Sativa ma con pari concentrazione di THC e CBn, definito “il farmaco antisclerosi multipla”.

Si tratta di medicinali non commercializzati in Italia, ma che possono essere acquistati in base alla procedura prevista dal D.M. 11-2-1997, che disciplina l’importazione di specialità medicinali registrate all'estero.
Ecco in breve la procedura: sul sito del ministero della Salute è disponibile un modulo per la richiesta, essa deve esser compilata dal medico, la ASL riconosce, la timbra ed infine la invia allo stesso Ministero della Salute per l’autorizzazione.

Gli effetti benefici della Cannabis Sativa non finiscono qui.
Secondo numerosi studi sarebbe addirittura efficace nella cura contro il tumore.
Le prime ricerche che avvalorano questa tesi, risalgono, addirittura, ai primi anni ’70.
Nel 1971 il presidente americano Nixon, in un discorso alla nazione, dichiarò guerra al cancro, promuovendo il National Cancer Act, volto a rendere la battaglia contro la malattia “una crociata nazionale”.

Solo quattro anni più tardi, gli scienziati del National Cancer Institute pubblicarono un report in cui si dimostrava come un gruppo di composti derivati dalla cannabis erano in grado di ridurre l’effetto dei tumori polmonari precedentemente impiantati in cavie da laboratorio.

Più recentemente, nel 2009, uno studio condotto all'Università Complutense di Madrid ha confermato che il THC contenuto nella marijuana potrebbe effettivamente avere effetti antitumorali. I ricercatori, dopo avere iniettato una dose quotidiana di principio attivo in topi che avevano sviluppato il cancro, hanno riscontrato il determinarsi di un processo di autodistruzione, cosiddetto di autofagia, attraverso il quale venivano fagocitate le cellule cancerogene.

In definitiva, secondo l’equipe guidata dal prof. Guillermo Velasco, la somministrazione di THC avrebbe ridotto di oltre l’80% la crescita dei tumori derivati da vari tipi di cellula.
Questi risultati sbalorditivi sono stati pubblicati nell' edizione di aprile del 2009 del Journal of Clinical Investigation.
23 settembre 2012 17:36 - dirondello
Gli psicofarmaci non sono prodotti naturali ne sono tantomeno leggeri piu' della cannabis
23 settembre 2012 17:34 - dirondello
....Gia dall'antitesi sulla cannabis e la skizofrenia di l.Iversen, sulla sedazione del sistema endocannabidoide attraverso l'assunzione di canapa e di esocannabinoidi per bloccarne la disfunzione con il sistema dopaminergico ,per la proprieta' comulativa del video con la costatazione dell'effetto psicotropo temporaneo e senza straascici a posteriare della somministrazione di cannabis come si rileva dall'intervista del proferssor Gessa, milioni di consumatori potrebbero con un buon avvocato istruire una causa per accanimento terapeutico nelle asl per le politiche del Dpa e diffamazione di una tossicodipendenza inesistente per cannabis .
23 settembre 2012 17:33 - ennio4531
Si reclama il consumo libero della cannabis e per giustificarlo si riporta uno studio che sostiene un miglioramento nei pazienti schizofrenici.

Sarebbe come affermare che poiché i psicofarmaci sono utili a chi soffre di disturbi mentali, ebbene ... consumo libero anche per essi....
23 settembre 2012 16:15 - dirondello
Il consumo di cannabis e' associato ad una maggiore capacita' cognitiva nei pazienti schizofrenici, secondo una sperimentazione clinica pubblicata sulla rivista scientifica Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry.
Gli studiosi dell'Universita' di Berlino hanno analizzato l'impatto della cannabis sulla funzione cognitiva in persone affette da schizofrenia che avevano fatto precedentemente uso di cannabis e coloro che non ne avevano mai fatto uso. I ricercatori hanno rilevato che il consumo della cannabis non e' associabile alla diminuzione delle capacita' cognitive, e coloro che avevano ammesso di aver consumato marijuana precedentemente al primo episodio psicotico, dimostrano una capacita' cognitiva superiore ai pazienti schizofrenici non consumatori.
Un altro studio della Manchester Metropolitan University in Gran Bretagna aveva gia' dimostrato che i pazienti schizofrenici che avevano consumato cannabis prima dello sviluppo della malattia posseggono migliori capacita' cognitive dopo dieci anni rispetto ai non consumatori. Come mai queste evidenze scientifiche non vengono neppure menzionate? Come mai vengono negate? Forse a causa di una visione "etica" dei problemi legati alla diffusione di sostanze stupefacenti non conforme alla realtà.


...ma in particolare nel video del dottor Gessa si descrivono sintomi paronoidei Temporanei!!! sotto effetto di canapa .
Cio ' che proprio necessitano persone o semplicemente stressate o skizofreniche per innescare un meccanismo di simulazione !!!temporanea dei sintomi cosi da scaturirne un effetto graduale ( in set e setting e dosaggi garantiti) e non incorrere in un accumulo di sovraproduzione di endocannabinoidi cumulabili al sistema dopaminergico nel "tono" che ne puo' produrre in disquilibrio di stress , traumi o crash psicologici .

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Cannabis%20use%20and %20cognition%20in%20schizophrenia.%20L%C3%B8berg%20EM%2C%20H ugdahl%20K.

e sin dai tempi dei tempi la cannabis si utilizza come calmante e non e' una novita' se con la pressione psichica della proibizione a non sapere come quando e perche' debbano essere criminalizzate e psichiatrizate, le persone piu sensibili al tessuto sociale impazziscono

Attraction to cannabis among men with schizophrenia: a phenomenological study.
Francoeur N, Baker C.
Source
Psychiatry/Mental Health, Edmundston Regional Hospital, Edmundston, New Brunswick, Canada.
Abstract
Cannabis use is common among persons with schizophrenia, particularly among men with this long-term chronic illness.A phenomenological study was undertaken to describe the perceptions of persons with schizophrenia regarding their attraction to cannabis. A sample of 8 men with schizophrenia who were living in the community and who had a history of current or past cannabis use were recruited by health professionals. Data were collected through in-depth interviewing and a sociodemographic questionnaire. Colaizzi's phenomenological method was used to analyze the interview data.The findings indicate that cannabis is used as a means of satisfying the schizophrenia-related need for relaxation, sense of self-worth, and distraction.The findings may be useful for nurses working with persons who have schizophrenia, a population that is frequently stigmatized and unheard.
PMID: 20420097 [PubMed - indexed for MEDLINE]


E cio' che e'e legale e norma nella cura della salute sociale in paesi gia' legali nel consumo di canna ,e' in italia un emergenza umanitaria per effetto della legge ! !!!Vi dovrei batteri i danni !
23 settembre 2012 15:29 - Growner
"Fumare marijuana significa assumere anche altre sostanze tossiche per l’organismo quali l’ammoniaca e l’idrogeno cianide che sono presenti in un quantitativo di 20 volte superiore rispetto a quello normalmente riscontrabile nel tabacco. Secondo uno studio della British Lung Foundation “fumare tre o quattro volte al giorno marijuana corrisponde a fumare 20 sigarette di tabacco”."

E' interessante come anche questo studio, possa essere non solo smentito, ma risulti addirittura completamente inatendibile. Lo studio della British Lung Foundation, infatti rileva come sostanze tossiche per l' organismo le sostanze che sono riscontrabili nel tabacco che viene utilizzato per fumare cannabis e all' assenza di filtri in questo tipo di utilizzo della cannabis. Il problema legato alla combustione di cannabis e tabacco è stato superato in Olanda proibendo l' utilizzo di tabacco nei coffeshop. Ancora una volta gli studi riportati risultano altamente condizionati dalla "visione etica" del DPA.
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association, il consumo episodico di cannabis non sembra causare gli stessi problemi polmonari del fumo di sigaretta. Lo studio, firmato Mark Pletcher, ricercatore della University of California, porta a delle conclusioni diametralmente opposte rispetto a quello della British Lung Foundation proprio perchè tenendo conto della differenza tra fumo di cannabis e tabacco, evita l' influenza dell' utilizzo delle "bionde" nell' utilizzo di cannabis. Le conclusioni di questo studio affermano che un uso occasionale e cumulativamente basso di cannabis non è associato ad effetti avversi per la funzionalità polmonare.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22503477


SE sapessi come comprare marijuana senza ficcarmi nei casini e averne un po' a disposizione settimanalmente ,non avrei bisogno di esaurirmi affinche si legalizzi al piu' presto e fumare sigarette essendo rimasto senza marijuana per impossibilita' di sapere come rifornirmene legalmente e fumarmi la canapa e smetetre le sigarette .
Cannabis scalaggio da droghe piu' pesanti legali ed illegali (scalaggio dalle benzodiazepine !)

E su 500000 consumatori di cannabis non sono tutti consumatori di droghe pesanti illegali .

http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=r9Bntz MKbrE

Dronabinol, bedrocan cannnabis flo utilizzati in asma,depressione , neoplastie ,glaucoma pressiorio negli occhi ect...

http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMed icinaliSostanze.jsp?id=43&menu=tera

Miglioramento della qualita' della vita neurologica muscolare nellla Sla ,( si suppone che se rilassa i muscoli in una certa misura aiuti anche nello stress )

Inutile dirti digita ccdu per vederti gli effetti collaterali delle benzodiazepine molto piu' deleterei della canna.

http://www.ccdu.org/

Ma il nocciolo del problema non e' stare a smentirti punto su punto , ma che dpa e persone come te pilotano studi premeditati ad incolpare la cannabis per speculare sopra la testa di milioni di persone che contestano le vostre idee e che non volete considerare ,perche' siete avidi del vostro status quo di proibizionisti ,certi salutisti del fisico e delle imposizioni forzate erestricioni carcerarie e psichiatriche dubbi delle vostre certezze idiologiche e della laicita e democrazia.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19492213


Ma poi sicenramente Se legalizziamo e tu non fumi che te importa se mi faccio una canna per i fatti miei .

Regolamentiamo la guida e nel lavoro come con l'alcol la produzione ,distribuzione e il consumo moderato con delle avvertenze come le sigarette e tu che non fumi non hai piu' nessuna pericolosita' di illegalita' perun mio occasionale consumo in cui me ne auguro la legalita'.
Il crimine di spaccio e pericolosita' che mi imputi ti diventera' immune e non te ne sara' piu' un problema !o a non considerare queste riflessioni sei cannaphobico e mi vuoi male ?
23 settembre 2012 12:51 - ennio4531
L’effetto dell’uso di marijuana sulla salute fisica .

È stato dimostrato che l’uso di marijuana aumenta l’incapacità di smettere di fumare tabacco. Un recente studio comparato fra fumatori adulti di marijuana e tabacco e fumatori di solo tabacco, dimostra che la relazione tra l’uso di marijuana e l’abitudine di fumare era particolarmente forte fra coloro che fumavano la marijuana quotidianamente al momento dell'intervista iniziale, vale a dire 13 anni prima dell'intervista di follow-up.

Uno studio di 450 individui ha verificato che le persone che fumano marijuana frequentemente, ma non fumano tabacco, hanno più problemi di salute e perdono più giorni di lavoro dei non fumatori. Molti dei giorni di malattia in più avevano come causa malattie respiratorie.

Anche un uso infrequente di marijuana può provocare bruciore e rossore di bocca e gola, spesso accompagnato da tosse pesante. Un individuo che fuma marijuana regolarmente può essere soggetto a molti degli stessi problemi respiratori che colpiscono i fumatori di tabacco: es. tosse abituale, la produzione di catarro, una più alta frequenza di malattie respiratorie acute, un più elevato rischio d’infezioni ai polmoni ed una tendenza a soffrire di ostruzione delle vie aeree.

L’abitudine di fumare marijuana può anche essere un fattore di causa per il cancro del tratto respiratorio e dei polmoni. Uno studio comparato di 173 pazienti con cancro e 176 individui sani, ha evidenziato che la probabilità di sviluppare cancro alla testa o al collo è più alta fra i fumatori di marijuana, e che questa probabilità è correlata anche con la quantità fumata.

Un'analisi statistica dei dati ha indicato che fumare la marijuana raddoppia o triplica il rischio della comparsa di queste forme di cancro.

La marijuana ha il potenziale di favorire lo sviluppo di cancro, in particolare ai polmoni e alle altre regioni del tratto respiratorio perché contiene agenti irritanti e cancerogeni.

Il fumo di marijuana contiene dal 50 al 70 % di idrocarburi cancerogeni in più rispetto al fumo del tabacco. Esso produce anche alti livelli di un enzima che trasforma certi idrocarburi nella loro forma cancerogena, raggiungendo valori che possono accelerare le variazioni che alla fine producono delle cellule maligne. Di solito gli assuntori di marijuana aspirano più profondamente e trattengo il respiro più a lungo rispetto ai fumatori di tabacco, e questo aumenta l'esposizione dei polmoni al fumo cancerogeno. Questi fatti suggeriscono che a parità di sigarette il fumatore di marijuana sia più soggetto ai rischi di cancro del fumatore di solo tabacco.

Ci possono essere effetti avversi per la salute provocati da marijuana dovuti al fatto che il THC danneggia la capacità del sistema immunitario di combattere le malattie infettive ed il cancro.

Esperimenti di laboratorio che hanno esposto le cellule di animali e cellule umane a THC e alle altre sostanze contenute nella marijuana, hanno dimostrato che in molti tipi di cellule immunitarie le normali reazioni di prevenzione di malattia s’inibiscono. Altri studi sui topi esposti a THC, o sostanze simili, hanno rivelato che questi animali avevano una maggiore probabilità di sviluppare infezioni batteriche e tumori rispetto a topi non esposti.

Uno studio ha indicato che il rischio che una persona subisca un infarto cardiaco entro la prima ora dopo avere fumato marijuana è quattro volte più alto del rischio normale per quel soggetto. I ricercatori hanno ipotizzato che questo può essere in parte dovuto al fatto che la marijuana alza la pressione sanguigna e il battito cardiaco e riduce la capacità del sangue di distribuire ossigeno.

Da : Dronet è un portale web a valenza nazionale sulle dipendenze, realizzato nel 2001 con il Coordinamento delle Regioni sulle tossicodipendenze e accreditato dal Ministero della Salute.
22 settembre 2012 18:59 - dirondello
Disinteressati apparte ,chi fosse interessato ,lo sdoganamento terapeutico e ludico ,della canapa se ne avvale di un consenso di garanzie mediche per la regolamentazione giuridica evidenziando gia' i danni sulla salute psichica del proibizionismo.
Certamente sono gia' accertate proprieta' terapeutiche neurologiche ,antidressive , rilassanti e varie della canapa .
Cio ' che e' piu comune ascoltare da persone di buon senso , e' che se una persona ha un po' di stress per consetudine puo' fumare uno spinello per rilassarsi .
Fattori ambientali come disadattamento e strees post traumatici determinano l'insorgenza di disagi psichici ,dal semplice stress , a stress sempre piu' forti sino l'insorgenza di malattie psichiatriche diagnosticabili .
E' noto che le disfunzioni del sistema dopaminergico funzionano con il sistema endocannabinoide ,in funzione di molto stress e traumi psicologici ,si sbalza questo equilibrio di dopamina e endocannabinoidi che influiscono sull'organismo creando malattie psichiatriche.
Chi piu' chi meno scopre ha con la marijuana un apagamento di queste sintomatologie apportando ,alla disfunzione del sistema endocannabinoide un supporto con esocannabinoidi spesso in fiori (miglior effetto) bloccando la disfunzione e la sintomatologie .

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9130308

Non sono tanto gli effetti della cannabis a causare un insorgenza di psicosi ,ma l';incidenza della proibizione a rimanere senza cannabis nella necessita' di sedarsi .
Che sia durante un "tono" del sistema endocannabinoide molto incisivo o piu' blando ,
Fattori ambientali traumi e spesso relazioni compromesse dall'illegalita determinano il grado di malattia .
Tanto quanto piu' chi fosse semplicemente stressato o proprio ammalato di skizofrenia per raggiungere l'effetto di sedazione ,non si dovrebbe esporre a pressioni o fatica durante la cura ne soprattutto vivere criminalizato dalla legge proibitiva e dall'ignoranza che sulla societa' ne scaturisce.
Esistono piu' sistemi per trovare soluzioni il proibizionismo proclama danni sulla salute psichica e su questo come consumatori si potrebbe anche proporre una causa di risarcimento .

Attraction to cannabis among men with schizophrenia: a phenomenological study.
Francoeur N, Baker C.
Source
Psychiatry/Mental Health, Edmundston Regional Hospital, Edmundston, New Brunswick, Canada.
Abstract
Cannabis use is common among persons with schizophrenia, particularly among men with this long-term chronic illness.A phenomenological study was undertaken to describe the perceptions of persons with schizophrenia regarding their attraction to cannabis. A sample of 8 men with schizophrenia who were living in the community and who had a history of current or past cannabis use were recruited by health professionals. Data were collected through in-depth interviewing and a sociodemographic questionnaire. Colaizzi's phenomenological method was used to analyze the interview data.The findings indicate that cannabis is used as a means of satisfying the schizophrenia-related need for relaxation, sense of self-worth, and distraction.The findings may be useful for nurses working with persons who have schizophrenia, a population that is frequently stigmatized and unheard.
PMID: 20420097 [PubMed - indexed for MEDLINE]

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Cannabis%20use%20and %20cognition%20in%20schizophrenia.%20L%C3%B8berg%20EM%2C%20H ugdahl%20K.

L'inaspettabile consetudine di cercare ,nella canapa un apagamento dallo stress quotidiano si muta per effetto del proibizionismo in diagnosi psichiatriche sempre piu' gravi ,pur di non ammettere la legalita della canapa per le proprieta terapeutiche e il libero consumo legale .

Ci sarebbero altri danni che innesca in proibizionismo ,per vietare la cannabis anche ad uso alimentare ,ma forse non va bene ai disinteressati .

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19492213

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169517

e i giusti fanno giustizia non i finti tonti .
22 settembre 2012 12:15 - inthsoeqy
*
canapa non cannabis
  COMMENTI
  (Da 1 a 30 di 167) ->   >|