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2 novembre 2012 15:18 - Cepu
Internet è nemico del governo. Ci si riempie la bocca per far bella figura, ma le intenzioni sono ben altre, come si deduce dai periodici allarmi di Wikipedia:

Gentile lettore, gentile lettrice,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491). Alcuni emendamenti, 3.204, 3.400 e in particolare il 3.207, potrebbero imporre a Wikipedia la rettifica o la cancellazione di contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o della propria privacy, e prevedere la condanna a sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che scompaia.
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