Internet è nemico del governo. Ci si riempie la bocca per
far bella figura, ma le intenzioni sono ben altre, come si
deduce dai periodici allarmi di Wikipedia:
Gentile lettore, gentile lettrice,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto
minaccia.
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno
di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491). Alcuni
emendamenti, 3.204, 3.400 e in particolare il 3.207,
potrebbero imporre a Wikipedia la rettifica o la
cancellazione di contenuti dietro semplice richiesta di chi
li ritenesse lesivi della propria immagine o della propria
privacy, e prevedere la condanna a sanzioni pecuniarie fino
a 100 000 euro in caso di mancata rimozione.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione
di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente
già si adoperano quotidianamente per garantirla.
L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad
alterare i contenuti indipendentemente dalla loro
veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi
fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione
inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia
all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in
tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di
occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo
per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia
del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle
abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un
sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione
in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono
16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe
oscurarle per sempre.
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che
scompaia.