ho sentito blaterare di adeguamento catastale in base al
valore di MERCATO Ddell'immobile!!!!!!!!
Considerando che da quando è stato introdotto l'euro i
commercianti e veenditori di case hano dimezzato stipendi e
pensioni con il cambio 1000 lire 1 euro e
valutando e vendendo un immobile che valeva 75 milioni a
450 mila euro.... cioè 900 milioni delle vecchie lire....
voi che avete la calcolatrice fatevi un conto del ricarico o
mark up come dicevano i cani a meri!!!! ma vogliamo ancora
star qui a farci menare ensa reagire? morti per morti...
ALMENO VENDIAMO CARA LA PELLE!!!! SIAMO OMINIDI O KAPO'
RAGLI? EVVIAAAAAA!!!!!!!!!
31 gennaio 2013 11:48 - savpg8801
Sono qui per dare il mio parere generico sulla
classificazione catastale, anche ai fini IMU, legata alla
valorizzazione zonale ed altro degli immobili al fine di
adeguare detti immobili a parametri iniqui dal punto di
vista della proprietà e della sua tassazione.
Mi spiego meglio: il valore di un bene, a qualsiasi titolo e
scopo sia esso determinato(da mercati o di autorità
d'imperio) è tale allorchè venga monetizzato, alienato, o
subisca in qualche modo delle necessità di quantificazione
a fini reali della transazione.
Un bene, di cui si abbia la proprietà o l'usufrutto e,
comunque, sia in fase di semplice godimento del proprietario
senza scopo di evidente lucro del capitale fermo, non ha
valore d'indice ai fini di un suo assoggettamento a
tassazioni che divengono NON eque solo per il semplice
motivo del loro possesso o proprietà in ubicazioni
determinate virtualmente ed autoritariamente.
Una valorizzazione, che influirà poi in una tassazione,
proprio per il suo aspetto di variabilità legato a concetti
diversi luogo per luogo e zona per zona, non è accettabile
come determinazione ballerina di un cespite che viene
utilizzato unicamente da un proprietario o da una famiglia
che non venderà l'immobile stesso, quindi non incasserà
plusvalenze eventuali.
Altro, ma in misura tecnicamente irrilevante, potrà
presentarsi allorchè, magari temporaneamente, ci si potrà
veder declassare il cespite ma sicuramente non tanto da
pagarci sopra imposte o tasse.
Quindi, se ho espresso il concetto con qualche possibilità
che sia ben inteso, esprimo auguri che si vada avanti per la
strada di rendere illegale o incostituzionale tale principio
che aumenterebbe la disuguaglianza sociale.
Le tasse non si fanno pagare sulla pelle dei cittadini
legandole alle volatilità dei mercati.
A quest'ultimo concetto siamo già sin troppo esposti.