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9 aprile 2013 19:18 - angelo41
Leggete questa:
Posseggo nel comune di Affile (Roma) un villino sulla via Sublacense in una località completamente isolata, pertanto non ricevo nessun servizio di spazzatura e raccolta di rifiuti. Bene, anzi male.
Da sei anni ricevo la cartella di pagamento della TARSU e dopo aver avuto conferma dalla Direzione Federalismo Fiscale del Ministero dell'Economia, che il Comune non ha depositato il Regolamento previsto dalla legge competente e non ha prodotto alcun tipo di documentazione circa il servizio, mi sono rivolto con fiducia alla Commissione Tributaria Provinciale per il rimborso..........ho perso il ricorso con una motivazione generica e non relativa alla richiesta.
Ciliegina sulla torta: il Comune non ha mai risposto a nessuna istanza ed è risultato contumace all'udienza.
3 aprile 2013 19:45 - guido8589
La cosa è semplicemente allucinante! Ma cosa si può fare in questi casi? Possibile che non ci sia una soluzione a questo problema? Il CSM si è espresso? Va sollecitato, anche se dovrebbe intervenire immediatamente e di sua iniziativa? Non si può andare assolutamente avanti così: c'è il rischio fondato di tornare come in Francia nel 1789 con tutte le conseguenze.
28 marzo 2013 23:16 - ennio4531
Corte Costituzionale e Corte di Cassazione ( sentenza del 9 marzo 2012) hanno stabilito l’illegittimità dell’IVA sulla Tia.

Questo non è bastato al tribunale di Genova per adeguarsi .

Anzi, con l'espressione usata dal succitato tribunale riferendosi al giudizio della Corte Costituzionale "suggestiva ma non decisiva” , si dimostra ancora una volta che ogni magistrato può ritenersi un dio della giurisdizione infischiandosene delle decisioni delle corti poste al vertice .

Immaginiamo che esista una norma che stabilisca la responsabilità civile del magistrato che smentisca la corte costrizione le o la corte di cassazione .

Pensate che il tribunale di Genova avrebbe scritto quello che ha scritto ?
28 marzo 2013 15:59 - Cepu
la legge fondamentale sull'ordinamento giudiziario risale al 30 gennaio 1941.

I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione non sono, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un "precedente" influente.

In pratica, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi.
27 marzo 2013 18:47 - ennio4531
Il guaio è che in Italia un magistrato, per aver vinto un concorso , si sente .. un pó come il Re Sole e cioè appartenente ad un mondo caratterizzato da irresponsabilità di fatto e/o di diritto.

Sia nel campo civilistico, penale e amministrativo si ha la netta sensazione che ogni tribunale smentisca l'altro per mera reattività e per mandare questo segnale : cari colleghi ... io la so più lunga di voi !

In un ordinamento giudiziario affidabile, un tribunale dovrebbe ribadire ciò che è stato deciso, giusto o sbagliato che sia, dal massimo organo giuridico .

Non lo fa e allora il CSM dovrebbe mandarlo a casa !

Fino a che non si applica una seria responsabilità civile a carico dei magistrati , una separazione delle carriere e un CSM meno pappa e ciccia come l'attuale, non possiamo aspettarci nulla di nuovo : è comprensibile che chi appartenga ad una casta si guardi bene dal rinunciare ad una qualsiasi restrizione dei propri privilegi .
27 marzo 2013 18:09 - Giuseppe56
Meglio chiamarlo: Italia con una giustizia che fa acqua da tutte le parti...Il guaio che nessun idiota di italiano prenda l'iniziativa o quantomeno unirsi in più persone e dare una svolta decisiva e cruente a questo, oramai malcostume corrotto e negligente della giustizia del "Bel Paese" o meglio "Giustizia di Arlecchino"...
27 marzo 2013 15:05 - minotauro5801
Forse sarebbe meglio chiamarlo IL PAESE DOVE GLI ABITANTI SONO IDIOTI!
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