Facciamo chiarezza : il presidente USA si chiamava Reagan e
non Regan
25 settembre 2013 11:37 - Alessandro Pedone
@DanieleA
Ho già risposto a questa giusta osservazione di sotto.
Effettivamente la frase è scritta male e si presta ad una
interpretazione sbagliata.
So benissimo che Regan e la Thatcher hanno governato dopo,
ma in quegli anni si è creato il contesto culturale che ha
permesso poi a loro di fare le riforme che hanno fatto.
La frase è scritta troppo velocemente.
Non ho voluto inizialmente cambiarla, ma probabilmente ho
fatto il secondo errore. Adesso modifico la frase perché
effettivamente molto mal riuscita.
Grazie anche a lei per la seconda segnalazione.
23 settembre 2013 18:37 - DanieleA
"L'inizio della degenerazione della finanza coincide con la
fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70... Erano gli
anni di Ronald Regan in USA e Margaret Thatcher in
Inghilterra."
Regan ha "regnato" dal 1981 al 1989 e la Thatcher dal 1979
al 1990. Questo mi fa un po' dubitare anche del resto
dell'analisi.
21 settembre 2013 14:00 - Cepu
Dalla ricchezza privata alla ricchezza condivisa
Prendersi cura dei beni comuni conviene anche dal punto di
vista degli interessi individuali, perché dalla qualità
dei beni comuni dipende la qualità delle nostre vite. E
poiché i servizi pubblici hanno già subito tagli pesanti e
ancor più ne subiranno in futuro, è sul capitale sociale e
sui beni comuni che dobbiamo puntare per “governare”
l’inevitabile processo di impoverimento. Già adesso i
giovani e le fasce più deboli della popolazione non hanno
margini per accumulare privatamente ricchezza, come invece
hanno potuto fare le generazioni precedenti.
Anche per questo, se diminuisce la ricchezza privata,
diventa indispensabile sviluppare, proteggere e incrementare
la ricchezza condivisa, cioè i beni comuni.
Almeno personalmente quando dico che non bisogna
colpevolizzare una persona per il solo fatto che è ricco mi
riferisco alla possibilità che deve essere data ad ognuno
di noi. Non vedo perchè i miei nipoti non possano ambire a
diventare ricchi col lavoro onesto.
20 settembre 2013 19:29 - Filanto_051
la soluzione è una sola e molto semplice (sebbene
difficilmente realizzabile, al punto in cui siamo e
considerato la quantità di persone impiegate nel settore:
dato che il problema è 'il denaro che produce altro denaro'
allora bisognerebbe abolire il denaro stesso, 'questo denaro
e questo tipo di finanza' anzi, visto che è pressoché
improponibile, almeno che siano vietate le 'transazioni
automatizzate' ovvero quelle decise da strumenti informatici
(e non dall'uomo...
20 settembre 2013 18:29 - kozzu
OK, diciamo allora che sono d'accordo con la tesi secondo
cui "la violenza sostituisce un tiranno all'altro".
purtroppo con la conoscenza e la non violenza in quest'epoca
non si può arrivare troppo lontano. dall'istruzione ormai
viene esclusa la maggior parte della popolazione e quello
che ti possono insegnare in un liceo sono solo nozioni, non
è conoscenza; a quella puoi arrivare in università. ciò
che succede da un po di tempo è la disincentivazione
dell'istruzione per le fasce più deboli ed è esatamente
ciò che "loro" vogliono, perchè sanno benissimo che
gestire dei pecoroni è molto più semplice che fregare
gente "pensante". dunque aspettiamo, come il popolo imbelle
che siamo, un'altra generazione ancora più drogata da TV,
PC e pubblicità varia e vedremo che le cose sono peggiorate
ancora. probabilmente i temi di cui oggi si parla su
internet saranno censurati, staremo sempre più chiusi nelle
nostre case e probabilmente ci lamenteremo. ci diranno che
fuori è pieno di gente pericolosa e che sarebbe meglio non
uscire, mentre fuori ci sarà semplicemente la gente che
ancora pensa. in ogni caso la non violenza servirà più a
"loro" che a noi: a nessuno che governa conviene sparare sul
popolo è meglio farci fuori senza clamore (ad esempio con
la chimica) o comunque renderci inoffensivi. in ultimo: è
vero che essere ricchi non è una colpa, ma essere avari non
è una qualità e i ricchi sono più spesso avari dei poveri
ed in più sono spesso molto avidi.
20 settembre 2013 11:56 - maurizio6989
"...questo sistema finanziario crea enormi ricchezze ad un
ristretto gruppo di persone le quali detengono un potere
finanziario enorme che fanno valere nelle sedi dove si
prendono le decisioni. Se queste persone fossero razionali
comprenderebbero facilmente che il sistema è destinato a
finire e che prima o poi travolgerà anche loro..."
???
Queste persone sono molto razionali e sanno che il sistema
può continuare indisturbato per almeno un'altra generazione
(poi si vedrà!). Come giustamente dice Pedone nell'ottimo
articolo, l'unica soluzione sta nello sconfiggere
l'ignoranza: impresa di Sisifo!
Alla fine della 1 guerra mondiale in Occidente il movimento
pacifista, antinazionalista e contro la guerra era
fortissimo e si diffuse capillarmente in tutti i livelli
della società, dalle campagne alle università, ma poco
dopo si moriva dalla voglia di tornare a menar le mani!
Armi e oro reggono da sempre la civiltà occidentale! Forse
la salvezza potrà venire da una delle criticità elencate
(e già in corso): dai cambiamenti climatici o da una
gigantesca rivolta di schiavi...
19 settembre 2013 17:25 - arcasa1634
Mi piacerebbe capire come si fa a farsi rieleggere dai
cittadini creando il "mostruoso" (questo è vero) debito.
Mahhhhh....
19 settembre 2013 17:25 - francescodeleo
Non sono d'accordo con chi dice che bisogna tagliare la
testa a tutti i ricchi, per me essere solamente ricco non è
una colpa, se ha avuto successo rispettando le leggi e la
gente.
19 settembre 2013 17:22 - francescodeleo
Dice bene Pedone, il problema della finanza è uno dei tanti
della società. Io credo che si può cambiare, la "finanza
estrema" è solo un meccanismo che è stato creato perchè
funzionasse in questo modo, e in molti paesi è una
attività come le altre. Anche da noi ci hanno fatto credere
che la finanza creativa era un settore dell'economia come
tutti gli altri, e che poteva creare posti di lavoro.
Purtroppo è notizia di questi giorni che nel settore
bancario italiano si sta discutendo di riduzione di stipendi
e di licenziamenti come cura della crisi che ha colpito le
nostre banche "tradizionaliste".
Andando a memoria non posso non ricordare che negli stati
uniti le pensioni vengono erogate tarmite i fondi pensione
privati, e diversi di questi si sono visti ridurre il
proprio valore a seguito della crisi, con la conseguenza che
dei lavoratori sono andati in pensione con un reddito
tremendamente ridotto, e credo senza possibilità di
ricreare quel valore pre-crisi. Non so se e in che modo la
finanza creativa viene usata da questi fondi, e pertanto una
normativa che dall'oggi al domani vieti un certo tipo di
transazioni potrebbe essere irreale da realizzarsi in paesi
come gli stati uniti.
Sono d'accordo con Pedone quando dice che una attività che
crea soldi dai soldi usando solo una calcolatrice non
durerà molto nè potrà avere una diffusione capillare, a
meno che non creiamo schiavi in qualche altra parte del
mondo che produca cibo e beni per noi. In realtà questo
già oggi accade per diversi tipi di beni, non solo di
elettronica.
Si tratta di una questione di cultura? Se sì, di chi?
Alcuni ritengono che il sistema non potrà mai crollare per
intero poichè, dato che si tratta di soldi, stamparli non
costa nulla. E abbiamo un esempio reale, il giappone, che
sta stampando moneta a più non posso. Alcuni studiosi si
sono limitati semplicemente a dire al giappone "auguri". Non
è un problema di cultura per i finanzieri, dato che sanno
perfettamente come funziona il loro mondo, e non è nemmeno
un problema di cultura dei risparmiatori, dato che non è
possibile sapere tutto di tutto. Se l'attenzione sugli
strumenti finanziari oggi viene posta col passa parola,
l'unico rimedio è che i governanti facciano i lproprio
mestiere. Se infatti una banca fà firmare dei
contratti-truffa il danneggiato non deve essere mai il
risparmiatore, ma responsabili sono la banca e in subordine
lo Stato, che attraverso i governanti non ha fatto il
proprio dovere.
19 settembre 2013 17:22 - arcasa1634
Giandomenico. Alle armi, alle armi!!! :-)
Le solite cose...le solite generiche accuse...ma svegliamoci
una buona volta!
19 settembre 2013 17:12 - giandomenico8019
Lo strapotere della finanza internazionale condiziona gli
stati ed è antagonista delle scelte politiche
democratiche.
Gli stati sovrani sono sotto scacco per via dell'enormità
del debito pubblico e quindi non possono fare nulla per
limitare tale strapotere.
il debito se lo sono creato per mantenere il potere: cioè
farsi rieleggere dai cittadini.
La situazione è quindi quella che i cittadini eleggono
coloro che non ci possono governare e chi ci governa sono di
fatto gli speculatori finanziari, che hanno assunto
identità personificata per via del progresso tecnologico
che permette loro di agire come una unica persona.
Giandomenico de Vita ([email protected])
19 settembre 2013 17:10 - arcasa1634
Disastro totale?
E allora?
Se non per la finanza sarà per qualche altra cosa, forse il
clima, l'innalzamento delle maree e - perché no? - una
qualche probabile guerra: in Siria ci stanno provando con
tutto l'entusiasmo possibile.
E' stato sempre così e sempre così sarà.
Del resto è finita la civiltà faraonica, è caduto
l'impero romano e chissà quali e quanti regni e civiltà.
Finirà anche la nostra di civiltà. Se sarà per colpa
della finanza sarà un caso tra i tanti. Auguri a tutti.
19 settembre 2013 16:17 - Alessandro Pedone
@gronchi
Grazie per la precisazione. Effettivamente potevo scriverlo
meglio. Ho "corso troppo". I processi di trasformazione di
questioni così complesse sono lenti. Prima che Regan e la
Thatcher potessero fare quello che hanno fatto nel decennio
successivo è stato necessario che dalla fine degli anni 60
l'inizio degli anni 70 si iniziasse a cambiare il contesto
culturale. Non ho scritto che la Thatcher avesse governato
alla fine degli anni '60. Intendevo dire che l'ascesa delle
idee che poi si sono concretizzate nell'opera della Thatcher
e Regan è iniziata in quel periodo.
19 settembre 2013 15:02 - gronchi
"L'inizio della degenerazione della finanza coincide con la
fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 ... erano gli
anni di Ronald Regan in USA e Margaret Thatcher in
Inghilterra"
Non che i 2 personaggi in questione mi siano particolarmente
simpatici pero` i “loro anni” sarebbero 81-89 (Reagan) e
79-90 (Thatcher) un buon decennio dopo quella che si vuol
vedere come "L'inizio della degenerazione della
finanza”...
Saluti,
G.
19 settembre 2013 14:58 - Alessandro Pedone
@cepu
Ripeto il mio punto di vista. Attraverso la violenza puoi
sostituire dei "tiranni" con altri "tiranni". Non puoi
impedire che gli ultimi vengano sopraffatti. A questo scopo
hai solo le armi della conoscenza e della non-violenza. Il
processo è molto più lento, ma è l'unico che funziona.
Non ce ne sono altri. Le scorciatoie non portano allo stesso
risultato.
È solo illusione.
19 settembre 2013 13:28 - Cepu
Ghandi o Mao ? Questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine?
19 settembre 2013 13:13 - gialto1
Come ben dice il signor Pedone è l' ignoranza della
maggioranza della popolazione su certi meccanismi perversi
di questa cosiddetta finanza estrema che lascia impuniti i
loschi figuri che sono nella stanza dei bottoni del potere e
si arricchiscono all' inverosimile alle spalle di intere
popolazioni. L' unica via d' uscita è " forse " quando
anche loro si sentiranno minacciati nei loro paradisi "
fiscali ". Ci vorrà una specie di rivolta manzoniana del
pane.
19 settembre 2013 12:00 - Alessandro Pedone
@cepu
Nessuna impiccagione. La strada è la conoscenza diffusa.
Questo sistema rimane in piedi grazie all'ignoranza della
grande maggioranza delle persone. Con la violenza si
cambiano solo le persone che sfrutteranno l'ignoranza
altrui. L'unico modo per evitare lo sfruttamento
dell'ignoranza è eliminare l'ignoranza.
19 settembre 2013 11:52 - Cepu
D'accordo: questo sistema finanziario crea enormi ricchezze
ad un ristretto gruppo di persone le quali detengono un
potere finanziario enorme che fanno valere nelle sedi dove
si prendono le decisioni.
Ovvero: è tutto un magna magna. E un bel giorno toccherà
ripartire da capo, mentre i responsabili grazie alle risorse
messe da parte se la scamperanno con stile.
Per prenderli, è necessario fare una rivoluzione stile MAO
e impiccare con metodo e regolarità tutti i più ricchi
distribuendo le risorse.
19 settembre 2013 10:59 - Alessandro Pedone
@gm da legnano
Sarebbe bello e utile poter fare scenari, ma sarebbe
velleitario. Sarebbe come pensare di poter prevedere cosa
potrebbe accadere dopo una catastrofe di proporzioni
bibliche. Sarebbe utile solo a chi fa questi scenari, ma
sarebbero parole vuote. La verità è che dovremmo provare a
fare tutto quello che è in nostro potere fare per evitare
scenari di questo genere. Non per tentare, meschinamente, di
salvare le nostre cosucce.
19 settembre 2013 10:52 - Alessandro Pedone
@GiacomoSaver
Continuo a pensare che l'ipotesi di default tecnico
dell'Italia sia una ipotesi assolutamente remota e
trascurabile. L'Italia ha tanti problemi, ma sono niente
rispetto al problema che ho cercato di indicare
nell'articolo. È come se durante il naufragio del Titanic
ci si preoccupasse perché l'efficienza di alcuni motori
della sala macchina è pesantemente insufficiente. Sarebbe
un problema grave, se non avessimo problemi MOLTO più
gravi. È la rotta che è sbagliata!!!
19 settembre 2013 10:32 - Giacomo Saver
Infatti anche Mediobanca ora è pessimista sul futuro
dell'Italia:
Credo che ora un haircut del valore dei BTP non sia più
un'ipotesi remota ma possa diventare abbastanza
concreta...
Mi piacerebbe conoscere l'opinione del dott. Pedone al
riguardo.
19 settembre 2013 9:07 - gm da legnano
E va "bene", sono d'accordo ma.... nessuno mi dice come
potrebbe svilupparsi lo scenario e dove ci potrebbe portare
la crisi dei mercati azionari (finanziari). Va bene
descrivere la malattia e individuarne le cause ma servirebbe
a questo punto valutare gli esiti alternativi probabili.Le
medicine già esistono( p.e. tobintax ed altre regole)ma
esiste anche una opposizione-repressione "staliniana" alla
loro applicazione.
Dove finiremo? Questo mercato-i finanziari scoppieranno; ma
ora un asino come me si chiede cosa potrebbe accadere
durante e dopo l'esplosione/implosione? C'è qualcuno, meno
asino, che potrebbe provare a sviluppare il tema?