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9 ottobre 2013 9:06 - tullio8081
...Quando c'è di mezzo Giovannini che ,a capo di una commissione , in sei mesi non è riuscito a stabilire l'esatto stipendio dei parlamentari e che per tale performance l'hanno fatto pure ministro.....beh è meglio lasciar perdere!!!!
4 ottobre 2013 12:49 - savpg8801
Precisazione:
...Ci sono poi le associazioni e di queste non ne parliamo nemmeno dal momento che sono imparziali, sotto il sostegno dei loro "studi" costruiti sempre a loro convenienza....
...leggasi: ..dal momento che spesso non si dimostrano imparziali, ma partigiane, sotto il sostegno....
4 ottobre 2013 10:17 - savpg8801
E' da chiarire questo tormentone che da un po' di tempo, a causa dei mezzi d'informazione, ci assilla.
Più che altro terrorizza le masse, capitanate da sindacati sempre pronti ad enfatizzare per dar contro ai governi e a tutto ciò che ne deriva, agli imprenditori, ecc.
In più i mass-media danno una mano notevole a divulgare terrorismo.
Ci sono poi le associazioni e di queste non ne parliamo nemmeno dal momento che sono imparziali, sotto il sostegno dei loro "studi" costruiti sempre a loro convenienza.
Da tempo mi pongo questo dubbio.
Queste "statistiche" sono talmente false ed inaffidabili nella forma perchè sono costruite sempre ad hoc, ad uso e consumo degli ordinanti.
Queste statistiche (chi ha macinato un po' di Scienze Statistiche me ne darà atto) possono essere costruite e rendersi, di volta in volta, reali o terroristiche.
Parlano di giovani:
ma cosa si intende per "giovani"?
Un giovane può essere uno fino a 25 anni, ma per far demagogia mirata c'è chi lo intende fino a 35 anni e magari di più.
Un giovane se studia, almeno sino alle superiori, studia e non può lavorare (salvo sacrifici che un tempo pure si facevano) perchè la sua attività piena non lo consente e, quindi, non può essere annoverato fra i disoccupati.
Un giovane non può neppure lavorare a 14 o 15 anni senza andare incontro a difficoltà legali e di sconvenienza ad assumere.
Un giovane a trentacinque anni non è più un giovane: è un adulto che non ha più o non trova lavoro( tant'è che spesso non si tiene conto del fatto che molti non si occupano e rifiutano lavori poco interessanti o che non gli piacciono, tanto vengono mantenuti).
Molti giovani lavorano in nero (ecco che il terrorista li mette fra i disoccupati "ufficiali" come se morissero di fame e di sete, affamati dal governo) e costoro fanno molto numero per l'opinione pubblica.
Poi ci sono i mantenuti da parenti prossimi che non certo costringono il figlio di papà a lavorare perchè andrebbe in crisi, o perchè è indolente, o perchè preferisce pistolare con lo smartphone, o bighellonare o non ne ha le capacità, o perchè oggidì il sacrificio per impegnarsi sul posto di lavoro che si affronta (sempre meno, comunque, di tempi andati) è troppo grande per le abitudini del giovane dei nostri tempi. Se tanto tanto qualcuno si ritrova mantenuto, state tranquilli che lo accetta.
Le conseguenze di queste informazioni divulgate in ogni momento, ci fanno, tra l'altro, colpevolizzare di fronte al mondo intero, promuovendone adozione di sanzioni e richiami, ci fanno rendere inaffidabili agli occhi degli investitori, con conseguenze disastrose per l'economia.
Queste informazioni, sicuramente sbagliate e fuorvianti, hanno fatto promuovere azioni di governo atte a fornire agevolazioni e fondi alle imprese affinchè assumano parte di questo terroristico 40% gi giovani disoccupati. Il governo utilizza fondi dei cittadini per arginare problemi inesistenti e che debbono essere ricondotti alla giusta misura informativa e fisiologica.
Con buona pace dei giovani "reali" che effettivamente sono finalmente da ricondurre alla giusta casistica.
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