...Quando c'è di mezzo Giovannini che ,a capo di una
commissione , in sei mesi non è riuscito a stabilire
l'esatto stipendio dei parlamentari e che per tale
performance l'hanno fatto pure ministro.....beh è meglio
lasciar perdere!!!!
4 ottobre 2013 12:49 - savpg8801
Precisazione:
...Ci sono poi le associazioni e di queste non ne parliamo
nemmeno dal momento che sono imparziali, sotto il sostegno
dei loro "studi" costruiti sempre a loro convenienza....
...leggasi: ..dal momento che spesso non si dimostrano
imparziali, ma partigiane, sotto il sostegno....
4 ottobre 2013 10:17 - savpg8801
E' da chiarire questo tormentone che da un po' di tempo, a
causa dei mezzi d'informazione, ci assilla.
Più che altro terrorizza le masse, capitanate da sindacati
sempre pronti ad enfatizzare per dar contro ai governi e a
tutto ciò che ne deriva, agli imprenditori, ecc.
In più i mass-media danno una mano notevole a divulgare
terrorismo.
Ci sono poi le associazioni e di queste non ne parliamo
nemmeno dal momento che sono imparziali, sotto il sostegno
dei loro "studi" costruiti sempre a loro convenienza.
Da tempo mi pongo questo dubbio.
Queste "statistiche" sono talmente false ed inaffidabili
nella forma perchè sono costruite sempre ad hoc, ad uso e
consumo degli ordinanti.
Queste statistiche (chi ha macinato un po' di Scienze
Statistiche me ne darà atto) possono essere costruite e
rendersi, di volta in volta, reali o terroristiche.
Parlano di giovani:
ma cosa si intende per "giovani"?
Un giovane può essere uno fino a 25 anni, ma per far
demagogia mirata c'è chi lo intende fino a 35 anni e magari
di più.
Un giovane se studia, almeno sino alle superiori, studia e
non può lavorare (salvo sacrifici che un tempo pure si
facevano) perchè la sua attività piena non lo consente e,
quindi, non può essere annoverato fra i disoccupati.
Un giovane non può neppure lavorare a 14 o 15 anni senza
andare incontro a difficoltà legali e di sconvenienza ad
assumere.
Un giovane a trentacinque anni non è più un giovane: è un
adulto che non ha più o non trova lavoro( tant'è che
spesso non si tiene conto del fatto che molti non si
occupano e rifiutano lavori poco interessanti o che non gli
piacciono, tanto vengono mantenuti).
Molti giovani lavorano in nero (ecco che il terrorista li
mette fra i disoccupati "ufficiali" come se morissero di
fame e di sete, affamati dal governo) e costoro fanno molto
numero per l'opinione pubblica.
Poi ci sono i mantenuti da parenti prossimi che non certo
costringono il figlio di papà a lavorare perchè andrebbe
in crisi, o perchè è indolente, o perchè preferisce
pistolare con lo smartphone, o bighellonare o non ne ha le
capacità, o perchè oggidì il sacrificio per impegnarsi
sul posto di lavoro che si affronta (sempre meno, comunque,
di tempi andati) è troppo grande per le abitudini del
giovane dei nostri tempi. Se tanto tanto qualcuno si ritrova
mantenuto, state tranquilli che lo accetta.
Le conseguenze di queste informazioni divulgate in ogni
momento, ci fanno, tra l'altro, colpevolizzare di fronte al
mondo intero, promuovendone adozione di sanzioni e richiami,
ci fanno rendere inaffidabili agli occhi degli investitori,
con conseguenze disastrose per l'economia.
Queste informazioni, sicuramente sbagliate e fuorvianti,
hanno fatto promuovere azioni di governo atte a fornire
agevolazioni e fondi alle imprese affinchè assumano parte
di questo terroristico 40% gi giovani disoccupati. Il
governo utilizza fondi dei cittadini per arginare problemi
inesistenti e che debbono essere ricondotti alla giusta
misura informativa e fisiologica.
Con buona pace dei giovani "reali" che effettivamente sono
finalmente da ricondurre alla giusta casistica.