Beh, allora tranquillizzati, Sav; è solo una tua
sensazione. Infatti qui nessuno è contrario (e vorrei ben
vedere!) al fatto che i colpevoli di un reato stradale
vengano puniti duramente e SENZA scappatoie. Come detto, la
vertenza è solo sui MODI.
E parlando di “modi”, non c'è nemmeno bisogno di
inventare strampalate innovazioni; la semplice applicazione
PRATICA (cioè “alla lettera”) delle pene attualmente
previste sarebbe già di per sé un valido deterrente (e
ciò non richiederebbe neanche l'impiego di altri uomini e
finanziamenti, poiché il tutto si svolge in un'aula di
tribunale).
La CERTEZZA DELLA PENA così come teorizzata da Cesare
Beccaria: ecco il deterrente più efficace alla voglia di
commettere un reato. E ciò renderebbe inutili sia
l'inasprimento delle sanzioni, sia proposte RIDICOLE come
quella di riconfigurare la definizione legale di “Omicidio
Volontario”.
-----
Quanto ai (presunti) pregiudizi verso il signor Renzi
Matteo:
qui si parla di “lui” in quanto il topic fa riferimento
ad una proposta fatta specificatamente da “lui”...ma è
sottinteso che le argomentazioni qui dedicate a “Renzi”
siano rivolte a QUALUNQUE sostenitore della medesima
proposta, senza pregiudizi di sorta sulla persona.
.
28 febbraio 2014 21:22 - savpg8801
In parole povere, asserisco che percepisco più
favoreggiamenti nei confronti di chi produce il danno
propendendo per una graduale (e si vede nel tempo e dai
risultati sempre di meno penalizzazione) azione di
affievolimento strutturale e di percezione del reato
connesso, al posto di focalizzare molto di più l'attenzione
su chi il danno lo subisce fisicamente e moralmente senza
porre attenzione all'enormità non proporzionale.
Se l'ordinamento è quello che è, sbambocciare un promotore
che contraria chi invece favorisce questo stato di cose come
alcuni postanti, non produce certo alcun vantaggio al fine
di sistemare questo sentimento-percezione che da più parti
si fa sentire.
L'ex sindaco ed ora premier non è stato certo il solo in
questa proposta. Se non piace il nome, d'accordo; se non
piace che l'abbia fatta, la proposta, per gettare il sasso
nello stagno, va meglio; se poteva farla in modo diverso,
per me è più significativo, senza incapponirsi sulla
denominazione.
Sta di fatto che ad una diminuzione (in ogni comparto
operativo della legge) delle penalizzazioni attinenti reati,
favorendo gli interventi amministrativi, non si è giunti
affatto ad una reale "moralizzazione" dei potenziali atti
delittuosi. Il principio di educare non ha dato risultati e
non ne darà; gli slogan o i premi, o le benevolenze
giuridiche sono elementi favorenti non solo a reiterare, ma
a maggiorare le proprie tendenze eventualmente criminali dal
momento che producono non riconoscenza, ma ripropensione a
delinquere. Se il principio di aumentare le pene (di poco
non serve a nulla) possa distogliere dal proliferare di
leggi ad hoc per ogni sfumatura di reato, quale quella del
femminicidio (per me non rispondente a criteri di
costituzionalità circa l'uguaglianza di ogni cittadino in
quanto inventarsi una definizione di reato apposta per una
categoria di pari dignità e diritti quale quella di
"genere" è demagogia opportunistica e irrisolvente) ,
ebbene seguiamo questa strada e defocalizziamoci, almeno,
dal discutere sulle "definizioni" purchè il risultato si
ottenga.
28 febbraio 2014 20:14 - IVAN.
.
ABOUT “CONCRETEZZA”...
*****
• (da Savpg:) «Non porta a concretezze il continuare a
far logomachie da tribunali.»
______________________________
E invece il richiamo ad usare un CORRETTO approccio alla
questione ne porta eccome di “concretezze”, Sav. Poiché
ciò evita ai benintenzionati di perdere tempo a perseguire
strade chiuse dimostrando la loro impraticabilità, ed
invita a concentrarsi su quelle vie che sono CONCRETAMENTE
perseguibili. Chiamalo poco.
Lo ribadisco: Renzi ha fatto una sparata in malafede, ben
sapendo che è una strada impraticabile da tutti i punti di
vista. Ciò dimostra che in realtà NON ha affatto intresse
a risolvere la questione del piratismo stradale. Per cui,
chi gli si accoda sta solo dirottando le proprie energie
lontano dal perseguire soluzioni CONCRETE.
Se fosse stato in buonafede, Renzi avrebbe detto subito:
“Rinforziamo le pene e la certezza della loro
applicazione”, senza appellarsi a deliranti proposte di
riscrivere la configurazione legale di “Omicidio
Volontario”.
Orbene; evidenziare la malafede di un ciarlatano usando i
RISCONTRI OGGETTIVI è forse “fare logomachie da
tribunali”?
-----
(By the way:)
Non so a cosa si riferisca il tuo discorso su presunti
“tentativi di far passare le vittime per rei” o
“attenuare le responsabilità di chi provoca un dolo”,
dato che qui siamo già tutti (ma proprio TUTTI) d'accordo
che chi commette un omicidio a causa di negligenza personale
debba essere punito. Si sta discutendo solo sulla sensatezza
dei MODI per farlo. Niente altro.
.
28 febbraio 2014 14:20 - savpg8801
Mettetela pure sulle infinite cavillaggini accademiche del
come è, del come studiarne più efficacità, del come
produrre casistiche circa i pilotati risultati, oppure così
è l'attuale legislazione e solo da qui si deve partire ed
elucubrare.
Il principio informatore di tutta questa diatriba non si
riconduce a capacità o meno di manovrare il tutto con
assunti legali, polizieschi, deduttivi degli stati psichici
o chimici, di sciorinamento di capacità legali e
giurisprudenziali e di giochi di parole, ancorchè loquismi
professionali.
Il pensiero di chi preferisce una risoluzione al posto di
un'altra è valido per ogni cittadino esprimente opinioni
(in regime di libertà).
La superiorità mentale di chi preferisce esprimersi a suon
di interpretazioni finemente legali nell'attualità del
momento in vigenza, non è prova provata di certa valenza
nei confronti dell'eventuale gradiente di imbecillità
altrui.
Il problema centrale dovrebbe essere, non quello di
esaminare gli occorsi alla luce delle vigenti disposizioni
legislative continuamente in evoluzione e per nulla
definitiva "parola di Dio", [ma] quello di interpretare una
coralità popolare, di una tutela delle vere vittime che non
sono, come si tenterebbe far credere, quelle che sono state
identificate come rei e che, pietà per le loro esistenze
guastate, sarebbero troppo puniti per un ipotetico atto
attenuante su ciò che hanno compiuto, ma ben altre. In
sintesi si vorrebbe, da parte di accademisti,
deresponsabilizzare o quantomeno giocare sulle
interpretazioni attribuite (ma come e da chi) dei lemmi
adottati.
Non è piacevole attendersi queste risoluzioni, anche se a
parole, da parte delle vere vittime.
Se non piace la definizione "omicidio stradale" che al vero
non suona neppure bene perchè si dovrebbero creare frasi
per ogni tipo di simili reati, - tipo omicidio aereo,
omicidio nautico, omicidio forestale, omicidio
metropolitano, omicidio comunale o alberghiero, omicidio
associazionistico, ecc.... tentiamo di esprimerci ed agire
con molta più fermezza e risolutività con quello che
abbiamo, ma in modo da porre un vero freno a questo sistema
libertino di trattare la vita altrui da parte di
sconsiderati ed assassini potenziali.
Non porta a concretezze il continuare a far logomachie da
tribunali e polizieschi da fictions televisive.
28 febbraio 2014 12:50 - franka91
omicidio stradale... ottima questione sul quale prendere
consenso..imputare ad un soggetto l'evento di un fatto
colposo a titolo di dolo è una cosa assurda! da manuale: il
dolo è composto dalla rappresentazione e della volizione di
un fatto di reato e perciò può dirsi presente e provato
solo se si accerta che l'agente ha avuto l'effettiva
rappresentazione e volizione di quel fatto. una
rappresentazione solo potenziale può invece fondare solo un
rimprovero di colpa. Ma allora di cosa stiamo parlando?
nessuno mette in dubbio il problema ma stravolgere la
configurazione del reato è cosa gravissima, anche se in
italia è sistematica la violazione di principi base! NO
alla responsabilità oggettiva anche a tutela di tutti gli
individui! condivido il pensiero di IVAN, al massimo si può
lavorare sulle pene, anche se come nel caso degli
stupefacenti o nel caso dell'aborto, l'aver mostrato i
muscoli da parte del legislatore, ha portato a effetti
completamente opposti a quelli auspicati. Penso che un
controllo maggiore delle forze dell'ordine, la
predisposizione di servizi volti a prevenire che un soggetto
si metta alla guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di
stupefacenti, oppure fare operazioni di informazione e
prevenzione sono sistemi che a mio parere creano una maggior
coscienza generale e sicuramente più accettate di una legge
criminogena! parlare alla pancia porta consensi ma non
risolve problemi! Prima di stravolgere la nostra
costituzione per favore applichiamola!!!!!!!
27 febbraio 2014 19:58 - IVAN.
.
• (da savpg:) «Sembri intervenire solo quando hai da
sparare le contrarietà spacciandole per regole e dottrine
ineluttabili senza appello.»
___________________________
Sai bene che non è così, Sav. Infatti molto spesso ti ho
dato anche ragione (come molto spesso posso aver dato
ragione ad uno che aveva torto solo per il fatto che avevo
torto anch'io, ma questo è un altro discorso).
Non è questione di “libere opinioni”, ma di METODO.
Qui non stiamo parlando del colore preferito, bensì di
riscontri oggettivi. Per cui ribadisco l'approccio
metodologico con cui si “deve” affrontare la questione
per evitare di parlare di aria fritta:
• «Siccome la questione implica una riforma in ambito
legale, è su quello (e SOLO su quello) che vanno incentrate
le discussioni.»
Sic et simpliciter. Se poi uno preferisce parlare del
“moralmente secondo me si dovrebbe fare così”,
liberissimo...però abbia almeno l'onestà di non pretendere
di confutare dei riscontri oggettivi con dei proclami “de
panza”.
Poi ciò che scrivi è vero: è sotto gli occhi di tutti che
talune leggi sono palesemente inique, squilibrate,
arbitrarie e vessative...ma la loro esistenza non deve
motivare il nostro desiderio di crearne altre siffatte. E la
ridefinizione dell'assunto legale di “Omicidio colposo”
sarebbe, appunto, un'altra legge iniqua, squilibrata,
arbitraria e vessativa. Non se ne sente proprio la
mancanza.
Se uno ritiene che le attuali pene siano troppo blande, la
soluzione gliel'ho già fornita:
• «Si può parlare al limite di inasprire le pene, ma NON
di riscrivere le definizioni legali di “omicidio” per
raggiungere lo stesso scopo.»
Et voilà; stessa cosa ma senza violentare né la logica,
né il buonsenso, né il dizionario. E allora che senso ha
perseguire la demenziale sparata populista del Renzi?
.
27 febbraio 2014 16:42 - gdavanzovich
Purtroppo per molti italiani la galera serve solo a fare
vendetta di stato, e la costituzione la conoscono solo per i
propri diritti e si dimeenticano che un paese civile ha una
costituzione e vale per tutti dal primo ministro al piu
grosso avanzo di galera. Detto questo essendo stato io in
passato vittima della strada a 18 anni meno pochi giorni
posso dire che la vendetta non ripaga del dolore subito. La
cultura giustizialista non può prevalere sulla ragione, sul
diritto e sulla costituzione, altrimenti la società civile
diventa una barbarie dove vige solo la legge della vendetta
e della forca.
27 febbraio 2014 10:00 - savpg8801
Rifuoriesce la palese tendenza del global protester(si è
mai sentita?), IVAN?. Le lapalissiane spiegazioni del "come
stanno le cose in questo momento" e del "come dovrebbero
stare ovviamente in futuro (e meglio lo fossero state anche
in passato di altri opinionisti)" sono sempre, per te,circa
il primo concetto, dovute; chissà perchè sempre contrarie
alle opinioni altrui. Sembri intervenire solo quando hai da
sparare le contrarietà spacciandole per regole e dottrine
ineluttabili senza appello. Così è e così sia.
...Ricordati che stiamo sempre parlando di AMBITO LEGALE,
Sav,.....
Perchè dovrei aver perso la memoria? Nei vecchietti è
facile, forse lo pensi?
E tu ricordati che la legge, una volta che sia entrata in
vigore, esce da infinite modalità politiche, nello spirito
del diritto (non come vuoi intenderlo tu) da esigenze che si
riconducono anche agli usi e costumi, al Popolo cioè
all'intendimento che ne deriva da ragionamenti di
opportunità, di regole, ecc. e pensiamo che questi
risultati "legali" siano giusti? Quante volte, troppe forse
relativamente alle tue prese di posizione, l'assassino è
stato dichiarato innocente in grado successivo, poi di nuovo
assassino ecc. E lasciamo stare la cavilleria giudiziaria.
Se c'è una scienza altamente inesatta, instabile, insicura,
inaffidabile è proprio la Giustizia, contrariamente al nome
indicativo.
Molti evidenziano l'ingiustizia della "Giustizia".
Un breviario a cui attenersi, spesso, purtroppo senza
scoprire l'acqua calda. Altra cosa, siccome quasi sempre le
leggi sono vessative, è quando la gente non apprezza queste
leggi. Siccome il Popolo "è" (dovrebbe essere) sovrano, la
trafila è semplice.
Il Popolo delega dei rappresentanti che, come ben sappiamo,
approvano le leggi (potere legislativo) poi la promulgazione
le rende valide ed operative. Allora non c'è più niente
da fare?
Dura lex, sed lex? Tutto finisce lì?
Come è facile per te fare le punte sulle opinioni (le
opinioni sono sempre giuste, almeno nel diritto di
esprimerle) quindi stabilire:la legge è questa, che kazzo
volete?
L'astio dottrinale non può sostituirsi a rivendicazioni
(giuste o meno) fatte col cuore.
E il cuore, spesso, ha un predominio attivo sullo sterile
raziocinio analitico che le cose "stanno così punto e
basta". e adesso, scemo, te le spiego io! Inoltre la
saccenza di voler far passare per imbecilli sempre chi ha
altre opinioni, prima o poi può invertire la rotta.
27 febbraio 2014 1:58 - IVAN.
.
Questione già discussa più volte, e mi sorprende che ci
intestardisca ancora a battere sempre sullo stesso
chiodo.
Il topic è già esaustivo di per sé, per chi vuole
interpretarlo correttamente.
============================================
• (da Mariagrazia:) «E' assurdo rendere “volontario”
per legge qualcosa che evidentemente(sic!) non lo è.»
• (da Savpg:) «Evidente per chi?»
Evidente per l'AMBITO LEGALE, Sav.
Siccome la questione implica una riforma in ambito legale,
è su quello (e SOLO su quello) che vanno incentrate le
discussioni. Tutto il resto è salottino.
E l'ambito legale parla chiaro: nelle definizioni di
Omicidio NON c'è volontarietà senza una precisa e
deliberata intenzione di uccidere. Punto. Molto semplice.
=============================================
• (da Mariagrazia:) «Chi si mette al volante sotto
l'effetto di alcol non lo fa con la volontà di provocare un
incidente mortale.»
• (da Savpg:) «Ma chi lo dice coi testadimanzo criminali
che ci sono in giro?»
Questa è una questione del tutto diversa da quella di cui
si sta trattando.
Se un “testadimanzo criminale” si mette al volante con
l'intenzione di accoppare qualcuno, allora sì - in QUEL
caso - gli verrà imputata la “volontarietà” di
omicidio...ma è una imputazione GIA' prevista dal c.p.,
quindi è fuori discussione.
=============================================
• (da Savpg:)«Chi non usa il principio di precauzione che
ogni essere normale deve possedere e mettere in
pratica[...]è assenza di precauzione, quindi il reato è
volontario
No, proprio per niente.
Ricordati che stiamo sempre parlando di AMBITO LEGALE, Sav,
e non di vaghi richiami alla “morale” o al “comun
buonsenso”.
In ambito legale l'assenza di precauzione è considerata una
pesante AGGRAVANTE, ma l'omicidio rimane sempre
“colposo” (ad un suo livello più grave, certo, ma non
esce dalla categoria della “colposità”).
E anche la “assenza di precauzione” è una norma già
contemplata dal c.p.
=============================================
• (da Giancarlo7978) «Chi beve oltre i limiti o si droga
SA che commette reato e non può assolutamente mettersi alla
guida in quanto pericoloso per sè e per gli altri. Se lo fa
trasgredisce volontariamente con le possibili conseguenze e
responsabilità. Sa che con la sua condotta rischia anche di
uccidere. E' una sua scelta e, se succede qualcosa ne è
responsabile, sa che può anche ammazzare un malcapitato e
pertanto in tal caso è omicidio volontario.
Sofisma contorto e non pertinente con l'ambito legale.
E' come sopra: il caso descritto rientra nelle aggravanti
per mancata precauzione.
Un “ALTO RISCHIO” di poter uccidere è una cosa ben
diversa dalla “INTENZIONE DELIBERATA” di uccidere.
=============================================
(In definitiva:)
Si può parlare al limite di inasprire le pene, ma NON di
riscrivere le definizioni legali di “omicidio” per
raggiungere lo stesso scopo.
Se un politico fa una proposta del genere, o è un burino
ignorante o sta facendo bassa propaganda (una delle due
cose, non ci si scappa).
In ogni caso una proposta così ridicola non può passare
neanche il primo esame di consulta, e Renzi lo sa benissimo;
con queste sparate sta solo facendo leva sugli istinti
irrazionali dell'auditorium, il che rivela (a chi invece NON
ragiona con gli istinti irrazionali) la sua statura come
politico: uno gnomo da giardino.
.
26 febbraio 2014 13:37 - savpg8801
Commentatrice Mariagrazia,
.... rendere "volontario" per legge qualcosa che
evidentemente(sic!) non lo è.....("evidente per chi?")
....non lo fa (ma chi lo dice coi testadimanzo criminali che
ci sono in giro?) con la volontà di provocare un incidente
mortale (e lesivo grave o permanente sia per il soggetto
stesso che per gli aventi causa?)....
.... La volontà di uccidere o di danneggiare quindi(che
deduzione altamente logica!) non c'è e questo è un fatto
(macchè fatto; semmai un'ipotesi)......
..... considerando "volontario" ciò che l'imputato
certamente NON voleva (chi non usa il principio di
precauzione che ogni essere normale dovrebbe e deve
possedere e mettere in pratica(ed anche il C.d.S. lo
prevede, lo omette volontariamente, perciò ciò che
commette in quell'ambito risulta volontario e non casuale;
camminare, ad esempio, per strada frequentata con un cane
mordace e provocare la morte o altro di qualcuno, è assenza
di precauzione, quindi il reato è volontario.)......
......per soddisfare l'ira su questo o su quello di qualche
settore dell'opinione pubblica(?).....
......soldi per pagare legioni (siamo ad anteporre come al
solito i soldi con lo spirito del diritto)......
.......ma chi può opporsi ai provvedimenti "urgenti" contro
il "femminicidio"? (questo è altro tema, pur importante, ma
non risolvibile con leggi o spot pubblicitari, senza,
peraltro, mettere in campo anche altre vessazioni di altro
genere che non vengono enfatizzate "di parte")......
Sino qui, mai sentita una difesa più accanita di parte
interessata di tipo poliziesco televisivo o una lezione di
economia del fabbisogno statale per cui servirebbe mandare
assolti e depenalizzati solo perchè non ci sono soldi per
(minimo) le carceri!
Le opinioni sono tutte accettabili da ascoltare, ma quando
si comparano le dichiarazioni degli automobilisti
nell'accanimento di attribuzione di responsabilità e
scorrettezza ai pedoni o ai ciclisti,
con quelle rilasciate da pedoni e ciclisti nei confronti dei
conduttori di automezzi, si intravede benissimo l'interesse
che l'uno o l'altro hanno per
la loro posizione del momento; opportunisticamente
interessata.
L'ultimo estratto è verissimo e cioè:
....si legifera a getto continuo per nascondere
l'incapacità di governare (ma questo vale, purtroppo, per
tutto).
p.s.: le frasi tra parentesi sono dell'intestatario del
post.
26 febbraio 2014 12:54 - Cepu
Una buona legge deve essere allineata ai principi del
diritto corrente, se no è controproducente, se non
dannosa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Imputabilit%C3%A0
26 febbraio 2014 9:41 - giancarlo7978
Gentile Mariagrazia,chi beve oltre i limiti o si droga SA
che commette reato e non può assolutamente mettersi alla
guida in quanto pericoloso per sè e per gli altri. Se lo fa
trasgredisce volontariamente con le possibili conseguenze e
responsabilità. Sa che con la sua condotta rischia anche di
uccidere. E' una sua scelta e, se succede qualcosa ne è
responsabile, sa che può anche ammazzare un malcapitato e
pertanto in tal caso è omicidio volontario.
26 febbraio 2014 9:12 - renato9969
Perché non cominciamo a mettere in galera le
amministrazioni per omicidio volontario quando non
mantengono idoneo il manto stradale, quando non potano le
piante, quando i cartelli stradali sono illeggibili, quando
dimenticano i tombini aperti ecc... se la legge è uguale
per tutti si cominci dalle amministrazioni comunali.
26 febbraio 2014 4:00 - mariagrazia3828
Non sono d'accordo con i precedenti commenti per almeno tre
generi di motivi. In primo luogo, è assurdo (e crea un
precedente pericoloso per tutti) rendere "volontario" per
legge qualcosa che evidentemente non lo è. Credo che
nessuno abbia dubbi sul fatto che chi si mette al volante
sotto l'effetto di alcol (ma anche: dopo molte ore di veglia
o molto stanco, il chè, credetemi, è anche più
pericoloso)non lo fa con la volontà di provocare un
incidente mortale (tra l'altro, potenzialmente, mortale
anche per lui stesso) ma sottovaluta il pericolo. La
volontà di uccidere o di danneggiare quindi non c'è e
questo è un fatto. Ora, un conto è chiedere l'aggravamento
delle pene (storicamente si è penalizzato di tutto: anche
l'adulterio o la lettura di libri sgraditi), un conto è
stabilire che in un processo si neghi la verità,
considerando "volontario" ciò che l'imputato certamente NON
voleva. In secondo luogo questo continuo rispondere a
qualsiasi problema preoccupi l'opinione pubblica
inventandosi nuovi reati o aggravando pene è il principale
motivo dell'impunità della maggioranza degli autori di
reati, assassini e picchiatori sistematici compresi. I reati
denunciati ogni anno nel nostro paese sono infatti circa un
milione, i "posti" in carcere al massimo 60.000,
sovraffollamento compreso. Questa marea di atti criminosi
(in buona parte resi tali dalla legge per soddisfare l'ira
su questo o su quello di qualche settore dell'opinione
pubblica)intasa i tribunali, impedisce di condannare per
tempo i delitti veramente volontari e violenti, induce gli
avvocati a tirarla in lunga per avere la prescrizione, e,
infine costringe da 70 anni ad amnistie continue, variamente
travestite, perchè non è certo strillando che si producono
nuove carceri e, sopratutto, soldi per pagare legioni di
nuovi agenti di custodia che sarebbero necessari per
applicare tutte le pene previste. In terzo luogo, secondo
me, tutto ciò è strettamente correlato al malgoverno: si
monta una falsa emergenza "bipartisan" (per esempio: due
assassinati su tre sono maschi ma chi può opporsi ai
provvedimenti "urgenti" contro il "femminicidio"? anche se,
puntualmente, lasciano il tempo che trovano sui fatti e
invece sono un disastro per il funzionamento dei tribunali),
si emette il solito inconsulto decreto legge, si aggiunge
un'altra pietra al sotterramento della funzionalità dello
stato, si legifera a getto continuo per nascondere
l'incapacità di governare. E chi critica il disastro è
"nemico del popolo" e "buonista" o, peggio, "complice" dei
"delinquenti per decreto".
25 febbraio 2014 19:53 - minotauro5801
Oltre l' accusa di omicidio volontario, che è un'ottima
cosa, dovrebbe anche essere possibile impiccare al più
vicino lampione chi è colto in flagranza di reato.
25 febbraio 2014 19:09 - piero3258
Il reato di omicidio stradale fa sorridere. Quanto
all'omicidio volontario, purtroppo esiste qualche precedente
di sentenze assurde per incidenti stradali in istato di
grave ubriachezza. Ovviamente anche un ubriaco vuole tornare
a casa col suo veicolo, visto che non c'è un servizio di
accompagnamento a pagamento come ad es. in Inghilterra, e la
probabilità d'incidente è alta anche usando prudenza.
Colpa grave ma non certo dolo e nemmeno
preterintenzionalità.
Invece di stravolgere il codice penale, non potrebbero
incentivare un servizio del genere all'uscita dei locali?
25 febbraio 2014 17:05 - savpg8801
A parte che non ce ne frega, a noi cittadini, delle opinioni
di buonismo degli articolisti, si ritorna a ragionare in
termini di omicidio e finalmente smettendola una buona
volta, di dare tutte le attenuanti e gli sconti di pena e i
patteggiamenti e i domiciliari e i lavoretti sociali e tanto
altro che favorisce sempre più il comportamento criminale
degli automobilisti, parte "forte" della circolazione.
Quando uno ammazza, sia esso drogato o no, avvinazzato o no,
dopato o meno, disattento o altro, non importa...è un
omicida.
Pene severissime e certe sono il miglior deterrente contro
l'arroganza dei criminali automobilisti che se la
cavano(adesso) con le scuse.
http://www.aduc.it/comunicato/omicidio+stradale+solo+ennesim
o+inutile+contributo_21877.php
Cito un ragazzo, vicino di casa, che è stato beccato, con
0,85 di grado alcoolemico. Diceva che aveva bevuto una birra
con gli amici.
Gli hanno ritirato patente per almeno dieci mesi(non l'ha da
aprile di anno scorso), auto, hanno speso(la mamma) 1400
euro di processo e avvocati, nulla da fare. Ora andrà, dopo
la condanna, ai servizi sociali. Questo come esempio delle
pene.
Fate un paragone proporzionale con chi ammazza e poi vedrete
che scompariranno gli omicidi. Perchè di omicidi trattasi
se si danno armi, anche improprie, come le auto nelle mani
di gente senza scrupoli al fine di usarle arrogantemente e
senza precauzione e scrupolo alcuno. Escono anche per
ammazzare, se ci scappa.
L'unica differenza è che sparano nel mucchio anzichè su un
singolo mirato e che non fa differenza.
E gli omicidi (come i ferimenti od altro) si PAGANO e
neppure è sufficiente.
25 febbraio 2014 14:16 - alberto2663
E come vogliamo comportarci con chi,ubriaco o drogato,fa una
strage(è già successo!),però dopo 48 ore è già fuori
e,magari essendo anche un nullatenente,i superstiti,se ce ne
sono,non percepiranno neppure un soldo a titolo di
risarcimento civile?
Il buonismo imperversante in questo nostro paese a volte è
stomachevole.
Saluti