L'economia non sarà una scienza ma quello che ho studiato
sui regimi monopolistico, oligopolistico e libero mercato si
è rivelato vero, nel senso di coerente.
Naturalmente bisogna riconoscerli, i regimi, dietro i
camuffamenti i diversivi e le chiacchere messe in giro per
fregare la gente.
Chi semina vento raccoglie tempesta o, meglio, semplice
ipocrisie di inetti alla guida delle varie istituzioni
politiche ed economiche del nostro Paese. Mi par vero e
condivido.
Ma siamo tutti noi, italiani furbetti, i complici ignavi
perché li legittimiamo, gli inetti.
Giambattista
10 settembre 2014 8:50 - savpg8801
Quando puttane, drogati e drogaioli, contrabbandieri
diverranno il perno del nostro paese (di nome e di fatto)
per onorare i nostri patti europei di PIL e compagnia bella,
equiparandoli a tutte le altre attività di prodotto
interno.
A salvare l'Italia non ci voleva proprio molto.
Ad ammettere che basta la composizione di un paniere di
prodotti e di attività a determinare il buono e il cattivo
di una nazione vuol dire che siamo proprio alla "frutta",
includendo magari anche la verdura, finocchi, fichi secchi e
teste di rapa. E se proprio non basta ci aggiungiamo le
mafie, le corruzioni, la politica, le cene di lavoro, i
pirati della strada ecc.ec.ecc.
Via tutto il resto; se ci aggiungiamo anche questi saremo i
più virtuosi nel mondo. Auguri ai nostri futuri fasti del
PIL a 200.
5 settembre 2014 0:32 - ci1964
Vorrei sapere quali sono i comuni che non fanno applicare la
legge sulle aperture Domenicali!!!!? perchè x quanto ne so
io in tutte le regioni del nord e centro italia,combattiamo
x tenere chiuso giusto le festività segnate sul calendario!
sono proprio curiosa!
4 settembre 2014 0:21 - lucillafiaccola1796
bravi riccardo e savpg8801
stamattinail "vignarolo" dove compro la verdura,mi ha
proposto una contrattazione per le zucchine di ieri. In
passato gliela proposi ioenon accettò. Ionon comprai. Qui
deve funzionare il conto della serva. Quello che mimandain
bestia, sono quei negozianti che ti scrivono lo
sconto,manon ti dicono il prezzo. Ma io che sono Serva e
Padrona,
compro solo se conviene a me. Anziché la banana mangio un
altro fruttoo verdura con potassio!
3 settembre 2014 16:46 - savpg8801
Infatti questa "deflazione" è un pretesto per aumentare
ancora i prezzi.
Il risultato di questa notizia, come ho già accennato,
consiste nel fatto che si mettano in essere contromisure
finanziarie di ogni tipo per contrastare un fenomeno che, di
per sè e vista la pochezza, non è rilevante anzi al Popolo
dovrebbe dare contentezza.
Ma tanto basta a voler dimostrare che i governi (ma anche al
terrorismo mass-mediatico informativo) siano attenti alle
statistiche (Istat o Artigiani di Mestre, Camere di
commercio, Associazioni o altri enti "studiosi" e
divulgatori e chi più ne ha più ne metta) specie se
negative in quanto introiterebbero meno tasse e balzelli,
quindi, avendo meno risorse, hanno la scusa di fare meno
riforme o, quantomeno, di reperire altre entrate da altre
parti.
Poi bisogna conoscere i meccanismi che servono o sono stati
individuati per comporre queste rilevazioni.
Il cosiddetto paniere di rilevazione, che muta ogni
tanto(annuale) immettendo o togliendo prodotti o servizi,
verifica, a campione o con certi sistemi, su molte centinaia
di prodotti e altro la composizione del pacchetto; " da:
http://www.corriere.it/foto-gallery/economia/14_febbraio_04/
istat-paniere-2014-cosa-entra-cosa-esce-807fe9f0-8d7b-11e3-9
737-22dadb171b02.shtml#1 , cioè riferisce:""Come ogni
anno, l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il
paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al
consumo. L'aggiornamento tiene conto delle novità emerse
nelle abitudini di spesa delle famiglie e arricchisce, in
alcuni casi, la gamma dei prodotti che rappresentano consumi
consolidati. Nel 2014 il paniere utilizzato per il calcolo
degli indici dei prezzi al consumo per l'intera
collettività nazionale (NIC) e per le famiglie di operai e
impiegati (FOI) si compone di 1.447 prodotti (1.429 nel
2013), aggregati in 614 posizioni rappresentative (603 nel
2013). Nel paniere 2014 entrano le sigarette elettroniche
(Reuters)""
---
1500 voci che non sono che una minima parte di tutto ciò
che forma oggetto dei consumi della popolazione che paga
anche tasse, professionisti, servizi di ogni genere, vacanze
esteree nazionali o ristoranti con prezzi i più disparati.
Al limite entra una media(che non dice nulla) che so...delle
camere in affitto; ma se la stagione va male-per esempio
causa tempo- i pressi calano --- legge domanda-offerta.
Perciò queste notizie sono demagogiche e fuorvianti.
Un paio di esempi: i carburanti hanno avuto diminuzioni da
qualche mese e partecipano sicuramente al paniere, ma altri
prodotti che non sono nell'elenco e che sono aumentati, non
fanno calcolo.
Se, ad esempio, i tablet che costavano diversi mesi fa un
tot adesso sono diminuiti (anche perchè hanno ormai
saturato il mercato)e contribuiscono a formare "deflazione".
Quindi attenzione signori, tutto è pilotato e manipolato a
seconda dell'uso che , chi "conta" , ne vuole fare.
E come dice l'ultimo postante, proprio moltissimi prodotti
sono aumentati, ma se non entrano nel paniere...., ciao
ciao....
3 settembre 2014 14:41 - riccardo1146
Tre anni or sono ho acquistato un paio di scarpe estive di
buona marca , ovviamente a saldo pagandole 37 euro ( le
conservo ancora con la scatola originale...) Nei saldi di
fine luglio 2014 le stesse le ho trovate a 54 euro! Mi
spiegate cortesemente dove stà la deflazione? Nel 2006 ho
preso una automobile usata a benzina pagandola 2700 euro
compreso il passaggio . Una pari cilindrata e kilometraggio
ora , mi costa 7.500 euro. Ma sta deflazione dov'è? Magari
ci fosse , potrei permettermi con il mio stipendio più
acquisti del normale , invece tutto costa di più e ci sono
pure tasse in più!!!!!
2 settembre 2014 23:35 - lucillafiaccola1796
lalalaleralì che vovelvavolareeee,l'uccellino
delacooomare....
lalirano,ma il dollaro
MAI....ARMAGEDDONNARIAKAPUTTANA!!!!!!!!!!
2 settembre 2014 15:44 - momus
Per alcuni la deflazione assomiglia un po' troppo alla
decrescita felice, tanto agognata quanto pericolosa.
L'Italia non cresce più e lo fa da almeno 20 anni. Che
fare? Adottare il dollaro (non la lira!) come moneta
italiana oppure indebolire l'euro, alla faccia dei tedeschi.
Mario Draghi (speriamo) è andato a trattare questo con la
Yellen. Tutto il resto è boria.
30 agosto 2014 19:29 - lucillafiaccola1796
e deflazione sia...hanno fatto il cambio all'epoca mille
lire 1 euro. E ora...chiudono...chissene! Io non li sperpero
i soldi guadagnati con l'ONESTO sudore dell'ONESTA fronte!
Me li magno, ma non li butto. Se il prezzo delle banane,
cresce, o non decresce, mangio un altro frutto! La sete, non
gliela tolgo col prosciutto essendo io VEGANA! Gliela tolgo
con la logica della ragione del buon senso.
30 agosto 2014 9:19 - savpg8801
Perchè si parla sempre degli italiani come se fossero un
solo individuo?
Perchè sentenziare che la rata di mutuo degli italiani è
1200 euro o che il debito degli italiani è 22000 euro? Io
il mutuo l'ho finito di pagare da tempo...che c'entro io con
queste storie? Basta con queste notizie statisticamente
idiote che non rispecchiano nulla.
Ieri 0,2 di inflazione era la vita, oggi -0,1 è la morte
!
Il parametro della cosiddetta deflazione (vedremo poi con
quali criteri viene definita, magari a giugno o a luglio
c'erano pacchetti-tipo energia-più cari e in agosto sono
calati un po' i prezzi allora...catastrofe nazionale per
divulgare notizie aggiotanti) è puro terrorismo. questo
lieve fenomeno, peraltro di tendenza fisiologica per le
molteplici situazioni createsi viene interpretato e
divulgato come lo spettro da evitare perchè si attribuisce
per passaparola un concetto definito "al tavolino
dell'economista" come l'assioma: alcuni prezzi più bassi,
allora la gente non spende abbastanza per le ingordigie di
fisco, industria, commercio e terziario perchè non ha
soldi, perchè è pagata poco o perchè deve mettere da
parte per pagare debiti pregressi. Senza prendere in esame
altri fattori che possono condurre a questi (peraltro
insignificanti percentualmente e soggetti a modifiche e
future riconsiderazioni), dati statistici frutto di conteggi
su limitate settorialità.
Tenete presente che le abitudini (spendere, scialacquare,
risparmiare, programmare, o fregarsene) non sono della massa
come un sol'uomo-inteso per "homo"-(o donna, per rispetto
delle quotazioni rosa) ma sono dei singoli o, al massimo, di
certe omogenee categorie spesso locali o legate a realtà
zonali di lavoro o altro.