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10 settembre 2014 8:58 - Bista
L'economia non sarà una scienza ma quello che ho studiato sui regimi monopolistico, oligopolistico e libero mercato si è rivelato vero, nel senso di coerente.
Naturalmente bisogna riconoscerli, i regimi, dietro i camuffamenti i diversivi e le chiacchere messe in giro per fregare la gente.
Chi semina vento raccoglie tempesta o, meglio, semplice ipocrisie di inetti alla guida delle varie istituzioni politiche ed economiche del nostro Paese. Mi par vero e condivido.

Ma siamo tutti noi, italiani furbetti, i complici ignavi perché li legittimiamo, gli inetti.

Giambattista
10 settembre 2014 8:50 - savpg8801
Quando puttane, drogati e drogaioli, contrabbandieri diverranno il perno del nostro paese (di nome e di fatto) per onorare i nostri patti europei di PIL e compagnia bella, equiparandoli a tutte le altre attività di prodotto interno.
A salvare l'Italia non ci voleva proprio molto.
Ad ammettere che basta la composizione di un paniere di prodotti e di attività a determinare il buono e il cattivo di una nazione vuol dire che siamo proprio alla "frutta", includendo magari anche la verdura, finocchi, fichi secchi e teste di rapa. E se proprio non basta ci aggiungiamo le mafie, le corruzioni, la politica, le cene di lavoro, i pirati della strada ecc.ec.ecc.
Via tutto il resto; se ci aggiungiamo anche questi saremo i più virtuosi nel mondo. Auguri ai nostri futuri fasti del PIL a 200.
5 settembre 2014 0:32 - ci1964
Vorrei sapere quali sono i comuni che non fanno applicare la legge sulle aperture Domenicali!!!!? perchè x quanto ne so io in tutte le regioni del nord e centro italia,combattiamo x tenere chiuso giusto le festività segnate sul calendario! sono proprio curiosa!
4 settembre 2014 0:21 - lucillafiaccola1796
bravi riccardo e savpg8801
stamattinail "vignarolo" dove compro la verdura,mi ha proposto una contrattazione per le zucchine di ieri. In passato gliela proposi ioenon accettò. Ionon comprai. Qui deve funzionare il conto della serva. Quello che mimandain bestia, sono quei negozianti che ti scrivono lo sconto,manon ti dicono il prezzo. Ma io che sono Serva e Padrona,
compro solo se conviene a me. Anziché la banana mangio un altro fruttoo verdura con potassio!
3 settembre 2014 16:46 - savpg8801
Infatti questa "deflazione" è un pretesto per aumentare ancora i prezzi.
Il risultato di questa notizia, come ho già accennato, consiste nel fatto che si mettano in essere contromisure finanziarie di ogni tipo per contrastare un fenomeno che, di per sè e vista la pochezza, non è rilevante anzi al Popolo dovrebbe dare contentezza.
Ma tanto basta a voler dimostrare che i governi (ma anche al terrorismo mass-mediatico informativo) siano attenti alle statistiche (Istat o Artigiani di Mestre, Camere di commercio, Associazioni o altri enti "studiosi" e divulgatori e chi più ne ha più ne metta) specie se negative in quanto introiterebbero meno tasse e balzelli, quindi, avendo meno risorse, hanno la scusa di fare meno riforme o, quantomeno, di reperire altre entrate da altre parti.
Poi bisogna conoscere i meccanismi che servono o sono stati individuati per comporre queste rilevazioni.
Il cosiddetto paniere di rilevazione, che muta ogni tanto(annuale) immettendo o togliendo prodotti o servizi, verifica, a campione o con certi sistemi, su molte centinaia di prodotti e altro la composizione del pacchetto; " da: http://www.corriere.it/foto-gallery/economia/14_febbraio_04/ istat-paniere-2014-cosa-entra-cosa-esce-807fe9f0-8d7b-11e3-9 737-22dadb171b02.shtml#1 , cioè riferisce:""Come ogni anno, l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo. L'aggiornamento tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie e arricchisce, in alcuni casi, la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati. Nel 2014 il paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) e per le famiglie di operai e impiegati (FOI) si compone di 1.447 prodotti (1.429 nel 2013), aggregati in 614 posizioni rappresentative (603 nel 2013). Nel paniere 2014 entrano le sigarette elettroniche (Reuters)""
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1500 voci che non sono che una minima parte di tutto ciò che forma oggetto dei consumi della popolazione che paga anche tasse, professionisti, servizi di ogni genere, vacanze esteree nazionali o ristoranti con prezzi i più disparati. Al limite entra una media(che non dice nulla) che so...delle camere in affitto; ma se la stagione va male-per esempio causa tempo- i pressi calano --- legge domanda-offerta.

Perciò queste notizie sono demagogiche e fuorvianti.
Un paio di esempi: i carburanti hanno avuto diminuzioni da qualche mese e partecipano sicuramente al paniere, ma altri prodotti che non sono nell'elenco e che sono aumentati, non fanno calcolo.
Se, ad esempio, i tablet che costavano diversi mesi fa un tot adesso sono diminuiti (anche perchè hanno ormai saturato il mercato)e contribuiscono a formare "deflazione".
Quindi attenzione signori, tutto è pilotato e manipolato a seconda dell'uso che , chi "conta" , ne vuole fare.
E come dice l'ultimo postante, proprio moltissimi prodotti sono aumentati, ma se non entrano nel paniere...., ciao ciao....
3 settembre 2014 14:41 - riccardo1146
Tre anni or sono ho acquistato un paio di scarpe estive di buona marca , ovviamente a saldo pagandole 37 euro ( le conservo ancora con la scatola originale...) Nei saldi di fine luglio 2014 le stesse le ho trovate a 54 euro! Mi spiegate cortesemente dove stà la deflazione? Nel 2006 ho preso una automobile usata a benzina pagandola 2700 euro compreso il passaggio . Una pari cilindrata e kilometraggio ora , mi costa 7.500 euro. Ma sta deflazione dov'è? Magari ci fosse , potrei permettermi con il mio stipendio più acquisti del normale , invece tutto costa di più e ci sono pure tasse in più!!!!!
2 settembre 2014 23:35 - lucillafiaccola1796
lalalaleralì che vovelvavolareeee,l'uccellino delacooomare....
lalirano,ma il dollaro MAI....ARMAGEDDONNARIAKAPUTTANA!!!!!!!!!!
2 settembre 2014 15:44 - momus
Per alcuni la deflazione assomiglia un po' troppo alla decrescita felice, tanto agognata quanto pericolosa. L'Italia non cresce più e lo fa da almeno 20 anni. Che fare? Adottare il dollaro (non la lira!) come moneta italiana oppure indebolire l'euro, alla faccia dei tedeschi. Mario Draghi (speriamo) è andato a trattare questo con la Yellen. Tutto il resto è boria.
30 agosto 2014 19:29 - lucillafiaccola1796
e deflazione sia...hanno fatto il cambio all'epoca mille lire 1 euro. E ora...chiudono...chissene! Io non li sperpero i soldi guadagnati con l'ONESTO sudore dell'ONESTA fronte! Me li magno, ma non li butto. Se il prezzo delle banane, cresce, o non decresce, mangio un altro frutto! La sete, non gliela tolgo col prosciutto essendo io VEGANA! Gliela tolgo con la logica della ragione del buon senso.
30 agosto 2014 9:19 - savpg8801
Perchè si parla sempre degli italiani come se fossero un solo individuo?
Perchè sentenziare che la rata di mutuo degli italiani è 1200 euro o che il debito degli italiani è 22000 euro? Io il mutuo l'ho finito di pagare da tempo...che c'entro io con queste storie? Basta con queste notizie statisticamente idiote che non rispecchiano nulla.
Ieri 0,2 di inflazione era la vita, oggi -0,1 è la morte !
Il parametro della cosiddetta deflazione (vedremo poi con quali criteri viene definita, magari a giugno o a luglio c'erano pacchetti-tipo energia-più cari e in agosto sono calati un po' i prezzi allora...catastrofe nazionale per divulgare notizie aggiotanti) è puro terrorismo. questo lieve fenomeno, peraltro di tendenza fisiologica per le molteplici situazioni createsi viene interpretato e divulgato come lo spettro da evitare perchè si attribuisce per passaparola un concetto definito "al tavolino dell'economista" come l'assioma: alcuni prezzi più bassi, allora la gente non spende abbastanza per le ingordigie di fisco, industria, commercio e terziario perchè non ha soldi, perchè è pagata poco o perchè deve mettere da parte per pagare debiti pregressi. Senza prendere in esame altri fattori che possono condurre a questi (peraltro insignificanti percentualmente e soggetti a modifiche e future riconsiderazioni), dati statistici frutto di conteggi su limitate settorialità.
Tenete presente che le abitudini (spendere, scialacquare, risparmiare, programmare, o fregarsene) non sono della massa come un sol'uomo-inteso per "homo"-(o donna, per rispetto delle quotazioni rosa) ma sono dei singoli o, al massimo, di certe omogenee categorie spesso locali o legate a realtà zonali di lavoro o altro.
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