Grazie per l'apprezzamento di tecnocoper a piccole
considerazioni sul tema.
I ragionamenti potrebbero essere infiniti. Limitarsi a dare
consigli sul come acquistare, è già un passo avanti per
non farsi fregare daparte di singoli cittadini (poche regole
terra-terra), ma rilevare quanto ci sia sotto di fregatura a
livello più alto, cioè nell'andamento dello Stato e,
quindi, del suo Popolo e della società tutta nella sua
economia globale, è cosa molto più importante ed ampia.
Non con regoline per consumare, ma regolone per
ottimizzare.
L'induzione a comprare è strategia commerciale e viene
adottata, in qualche modo non sempre corretto, da ogni
operatore economico nella speranza e nella certezza
(campagne plagianti azzeccate, spesso anche in politica) di
catturare pecore e modaioli vari. E si vede che ci riescono
perchè, come si dice in finanza, il popolo è bue.
Senza, tuttavia, volere offendere chicchessia, perchè anche
ognuno di noi può essere stato bue o pecora cascando in
tranelli più o meno subliminali, amplio rilevando che
questi sistemi sono adottati anche dal troppo fiorire di
venditori in generale. Un esempio è anche quello delle
promozioni e degli sconti tipo 50%, tre x due, due x uno,
punti, fidelizzazioni, ecc. che anticipano gli acquisti
anche senza bisogno; si accantona per usi futuri. Un esempio
ancora, olio, farine, scatolette, robe a lunga durata che
nei periodi commerciali successivi alle promozioni fanno
crollare le vendite per "troppo venduto" in anticipo. Se
acquisto 10 bottiglie di olio a buon mercato(lasciamo stare
le polemiche se sia buono, italico, sofisticato, o acido, o
in via di scadenza..) adesso e me ne servo nell'arco di due
mesi-poniamo, per quei due mesi probabilmente non comprerò
olio, e le statistiche delle vendite saranno negative.
Moltiplichiamo il tutto affidandolo alle nostre personali
conoscenze ed arriveremo a delle micidiali conclusioni.
25 settembre 2014 14:23 - Cepu
Non fatelo mai, l'oggetto viene vincolato della finanziaria
e non ne potete più disporre liberamente.
24 settembre 2014 12:34 - tecnocopter
savpg8801
mi hai tolto le parole da bocca! Bravo/a
Il 99% delle miserie umane, e tutto quello che le
accompagna nasce dallo sfruttamento delle frustrazioni degli
individui, in particolare delle donne che sono il fattore
trainante principale dell'economia. Gli uomini hanno altri
tipi di frustrazioni. Assieme portano al disastro
economico.
Parlando di debito pubblico e privato faccio presente che è
il secondo ad alimentare il primo e che se lo Stato è
indebitato in piccola parte è dovuto ad investimenti
necessari alla vita di una nazione, la parte maggiore è
dovuta a commesse a privati che speculano con i soldi di
tutti.
Per pagare una Mercedes (prodotto ad alto valore aggiunto)
alla Germania dobbiamo esportare autotreni di insalata ( a
basso valore aggiunto)
Detta anche partita corrente, che ci indebita molto con
l'estero.
Giuliano
22 settembre 2014 20:24 - savpg8801
Attenti ai costi è dir poco. La moda di promuovere vendite
a credito (Credito al consumo) è la solita smania di
vendere di più per far consumare di più. Ma di più
rispetto a cosa? Ovviamente la cosiddetta normalità: Entra
in gioco lo psicologo che dice: tu cittadino sei frustrato
perchè non possiedi o hai come il tuo
parente-vicino-collega-e compagno di spuntini. Per guarire
devi comprare di più e avrai l'animo in pace. Ma cosa? Io
compro già quello che mi serve e allora cosa dovrei fare?
Sei già saturo di televisori o di telefonini o di abiti o
di mill'altre cose superflue e non puoi spendere di più o
non vuoi perchè ti andrebbe di risparmiare o per aiutare il
figlio o la nipote che si aggira nullafacente collo
smartphone spossato di digitazioni continue?
No! Tu devi possedere anche cose che non ti interessano per
nulla, ma le devi avere.Sei in una società che deve
crescere, che ti deve far straconsumare per dar lavoro anche
ad altri che non l'hanno, che poi dovranno spendere anche
loro (gli vuoi negare anhe la possibilità?) e, dulcis in
fundo, far produrre alle fabbriche, ai contadini, ai
venditori di fumo senza arrosto, agli operatori di alberghi
e fornitori di crapule varie, ai curatori di mostre e fiere,
insomma....basta che si spenda; necessario o no. E lo Stato
(evasori permettendo) incassa più tasse e ci può, così,
accomodare più buche sulle strade o sputttanarseli in
gemellaggi o gite mirate.
Ecco, allora, spuntare il credito forzato e indiscriminato
(quello che, assieme ai mutui facili ha innescato una delle
ultime crisi e, dicono, causato dalla Lehman o da altri
yuppies della finanza ma non solo.
Ecco, dunque, che il fenomeno dei prestiti diviene un
problema molto più ampio, sociale e globale perchè
trascina con sè tutto il resto.
Limitativo pensare solo a tan o taeg o spese pratica ecc.
quando c'è di mezzo il sociale e la rovina indotta di
popoli e Paesi.
In America milioni di persone non sono state in grado di
pagare le rate e a causa di chi gli ha dato il denaro facile
finanziando gli acquisti, passi più lunghi della gamba, ha
toppato e fatto toppare.
Siccome le popolazioni si dividono in diverse categorie e,
ovviamente, non tutti possono avere tutto, si è giocata
questa carta del credito facile inducendo tutti ad avere
tutto.
Ma il tutto per tutti non è possibile e i raccontini di
economisti e governi sono falsi.
21 settembre 2014 22:39 - lucillafiaccola1796
comprare solo quando si sono messi da parte i soldi....