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25 settembre 2014 15:47 - savpg8801
Grazie per l'apprezzamento di tecnocoper a piccole considerazioni sul tema.
I ragionamenti potrebbero essere infiniti. Limitarsi a dare consigli sul come acquistare, è già un passo avanti per non farsi fregare daparte di singoli cittadini (poche regole terra-terra), ma rilevare quanto ci sia sotto di fregatura a livello più alto, cioè nell'andamento dello Stato e, quindi, del suo Popolo e della società tutta nella sua economia globale, è cosa molto più importante ed ampia.
Non con regoline per consumare, ma regolone per ottimizzare.
L'induzione a comprare è strategia commerciale e viene adottata, in qualche modo non sempre corretto, da ogni operatore economico nella speranza e nella certezza (campagne plagianti azzeccate, spesso anche in politica) di catturare pecore e modaioli vari. E si vede che ci riescono perchè, come si dice in finanza, il popolo è bue.
Senza, tuttavia, volere offendere chicchessia, perchè anche ognuno di noi può essere stato bue o pecora cascando in tranelli più o meno subliminali, amplio rilevando che questi sistemi sono adottati anche dal troppo fiorire di venditori in generale. Un esempio è anche quello delle promozioni e degli sconti tipo 50%, tre x due, due x uno, punti, fidelizzazioni, ecc. che anticipano gli acquisti anche senza bisogno; si accantona per usi futuri. Un esempio ancora, olio, farine, scatolette, robe a lunga durata che nei periodi commerciali successivi alle promozioni fanno crollare le vendite per "troppo venduto" in anticipo. Se acquisto 10 bottiglie di olio a buon mercato(lasciamo stare le polemiche se sia buono, italico, sofisticato, o acido, o in via di scadenza..) adesso e me ne servo nell'arco di due mesi-poniamo, per quei due mesi probabilmente non comprerò olio, e le statistiche delle vendite saranno negative.
Moltiplichiamo il tutto affidandolo alle nostre personali conoscenze ed arriveremo a delle micidiali conclusioni.
25 settembre 2014 14:23 - Cepu
Non fatelo mai, l'oggetto viene vincolato della finanziaria e non ne potete più disporre liberamente.
24 settembre 2014 12:34 - tecnocopter
savpg8801

mi hai tolto le parole da bocca! Bravo/a

Il 99% delle miserie umane, e tutto quello che le accompagna nasce dallo sfruttamento delle frustrazioni degli individui, in particolare delle donne che sono il fattore trainante principale dell'economia. Gli uomini hanno altri tipi di frustrazioni. Assieme portano al disastro economico.

Parlando di debito pubblico e privato faccio presente che è il secondo ad alimentare il primo e che se lo Stato è indebitato in piccola parte è dovuto ad investimenti necessari alla vita di una nazione, la parte maggiore è dovuta a commesse a privati che speculano con i soldi di tutti.
Per pagare una Mercedes (prodotto ad alto valore aggiunto) alla Germania dobbiamo esportare autotreni di insalata ( a basso valore aggiunto)
Detta anche partita corrente, che ci indebita molto con l'estero.

Giuliano
22 settembre 2014 20:24 - savpg8801
Attenti ai costi è dir poco. La moda di promuovere vendite a credito (Credito al consumo) è la solita smania di vendere di più per far consumare di più. Ma di più rispetto a cosa? Ovviamente la cosiddetta normalità: Entra in gioco lo psicologo che dice: tu cittadino sei frustrato perchè non possiedi o hai come il tuo parente-vicino-collega-e compagno di spuntini. Per guarire devi comprare di più e avrai l'animo in pace. Ma cosa? Io compro già quello che mi serve e allora cosa dovrei fare? Sei già saturo di televisori o di telefonini o di abiti o di mill'altre cose superflue e non puoi spendere di più o non vuoi perchè ti andrebbe di risparmiare o per aiutare il figlio o la nipote che si aggira nullafacente collo smartphone spossato di digitazioni continue?
No! Tu devi possedere anche cose che non ti interessano per nulla, ma le devi avere.Sei in una società che deve crescere, che ti deve far straconsumare per dar lavoro anche ad altri che non l'hanno, che poi dovranno spendere anche loro (gli vuoi negare anhe la possibilità?) e, dulcis in fundo, far produrre alle fabbriche, ai contadini, ai venditori di fumo senza arrosto, agli operatori di alberghi e fornitori di crapule varie, ai curatori di mostre e fiere, insomma....basta che si spenda; necessario o no. E lo Stato (evasori permettendo) incassa più tasse e ci può, così, accomodare più buche sulle strade o sputttanarseli in gemellaggi o gite mirate.
Ecco, allora, spuntare il credito forzato e indiscriminato (quello che, assieme ai mutui facili ha innescato una delle ultime crisi e, dicono, causato dalla Lehman o da altri yuppies della finanza ma non solo.
Ecco, dunque, che il fenomeno dei prestiti diviene un problema molto più ampio, sociale e globale perchè trascina con sè tutto il resto.
Limitativo pensare solo a tan o taeg o spese pratica ecc. quando c'è di mezzo il sociale e la rovina indotta di popoli e Paesi.
In America milioni di persone non sono state in grado di pagare le rate e a causa di chi gli ha dato il denaro facile finanziando gli acquisti, passi più lunghi della gamba, ha toppato e fatto toppare.
Siccome le popolazioni si dividono in diverse categorie e, ovviamente, non tutti possono avere tutto, si è giocata questa carta del credito facile inducendo tutti ad avere tutto.
Ma il tutto per tutti non è possibile e i raccontini di economisti e governi sono falsi.
21 settembre 2014 22:39 - lucillafiaccola1796
comprare solo quando si sono messi da parte i soldi....
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