Per migliorare l'economia bisogna incentivare le imprese che
garantiscono alta tecnologia (Dovrebbero avere al loro
interno un centro ricerche) e che soprattutto esportino i
loro prodotti per far entrare soldi freschi. Incentivare il
consumo interno non migliora il debito pubblico ed a mio
parere è un palliativo inutile.
1 ottobre 2014 18:41 - lucillafiaccola1796
i prenditori italiani il tfr l'hanno accantonato solo sulla
"carta" straccia dei bilanci! sborsarli un tanto al mese
sarà duro...$trenzi et kameraten non sanno più a che santo
votarsi per incamerare soldi dapappà...ché sul tfr la
tasssazione è differente dalla tassazione dello
stipendio...fra inps, irpef e gnottate varie quanto ci
rimane dei soliti 80 euri? l'ennesima xkulata. E ben ci
Sta.Lin!
1 ottobre 2014 8:04 - vito5584
La solita truffa all'italiana. A me risulta che il
cosiddetto TFR o liquidazione che dir si voglia, sia una
forma di salario differito. Si accantona così una somma
allo stesso modo in cui si potrebbe mettere in un
salvadanaio o in un deposito bancario. Sono cioè soldi
nostri che abbiamo diritto di avere e non una gentile
concessione. Già hanno provato a differirlo in due quote un
anno o due dopo l'andata in pensione. Ma è mai possibile?
Sarebbe come se, dopo aver messo i soldi in banca, ci
recassimo allo sportello e ci sentissimo dire che potremo
ritirarli solo quando conviene alla banca! Fantastico! Altro
che repubblica delle banane!
30 settembre 2014 12:29 - theyellow
trovo la proposta completamente priva di fondamento, in
quanto hanno "obbligato" i sindacati, governo "vari" a
sottoscrivere un fondo pensione gestito da loro.... con
l'ultima modifica alle clausole contrattuali che non si può
più ritirare il capitale perchè viene collegato alla
pensione.... Quindi se fosse anche cosi la verità del tfr
in busta, sarebbe da auspicarlo, in quanto uno è libero di:
spenderlo o investirlo, sono soldi propri.
Per ultimo alle persone che dicono: "ma alla pensione
complementare ???" credete ancora alle favole....