...meglio solo che essere accompagnato da ... topi...
13 febbraio 2015 11:44 - Sharman*
Ti lascio qui da solo a scrivere le tue porcherie.
13 febbraio 2015 8:39 - ennius4531
... il topo di chiavica ha .. squittito ...
12 febbraio 2015 20:43 - Sharman*
Ma vai a cagare vecchio scemo...
12 febbraio 2015 18:53 - ennius4531
... se dovessi scegliere, meglio essere paragonato ad un
cane piuttosto che ad un topo di chiavica, qual è il caso
di Sharman*, cosí come descritto in ' La peste ' di
Camus.
Nulla dá l'idea dell'infinito come le cialtronerie di
questo Sharman*.
P.s. ... perché te la prendi con i pensionati ? Sono anche
loro 'sporchi, brutti e cattivi ' e quindi da ... internare
?
12 febbraio 2015 12:12 - Sharman*
Ah, ecco....
Significativo che il primo a venire ad insultarmi sia lo
Scemo del Villaggio, Ennio il pensionato, parassita of
course.
Poi, non preoccupatevi, arrivano gli altri.
Non puoi sfuggire la tua natura: se sei cane devi
abbaiare.
Consiglio a te e a quelli come te la lettura di “Cuore di
Cane” di Bulgakov, potreste avere lampi di introspezione.
12 febbraio 2015 9:00 - ennius4531
Poichè ritengo i negazionisti dell'Olocausto dei minus
habens, sono refrattario a considerare reato il
negazionismo .
Anche se approvato, avrà effetti nulli.
Facile sarà ai difensori degli imputati sostenere la tesi
della loro incapacità di intendere e volere, ovvero essere
dei mentecatti , e quindi chiederne l'assoluzione.
Prendiamo il negazionista Sharman* come esempio di cotanta
idiozia ...
12 febbraio 2015 0:57 - Sharman*
Trovo calzante il paragone che Vincenzo Donvito fa tra
Olocausto e Verginità della madonna, anche se
inavvertitamente inverte i termini.
Ma esiste una aggravante a sfavore dei sostenitori della
Favola dell'Olocausto.
In fatti i sostenitori della Verginità della Madonna
ricorrono al supernaturale, al miracolistico, per accettare
un fatto palesemente impossibile quale la verginità di
Maria.
Mentre i sostenitori dell'Olocausto pretendono che qualcosa
di altrettanto palesemente impossibile come l'Olocausto, che
viola logica, leggi fisiche e documentazioni storiche, sia
avvenuto senza ricorrere a miracoli soprannaturali.
Sei milioni di ebrei che vengono dal nulla e spariscono nel
nulla, senza documenti, residenze e nomi, in supposte camere
a gas che diverse analisi chimiche e funzionali hanno
dimostrato essere palesemente false, senza un solo
documento..... niente; solo un branco di ciarlatani supposti
testimoni che sempre sono fuggiti da qualsiasi confronto e
che si sono più volte contraddetti.
Dato che le analisi chimiche dimostrano che in quelle
stanze non c'è mai stata presenza di acido cianidrico
sostenere che le false camere a gas di Auschwitz siano reali
senza ricorrere al miracolistico è qualcosa che per tasso
di credulità fa svettare la credenza nella Favola
dell'Olocausto sopra ogni religione finora conosciuta. E
questo non è che uno degli esempi.
Portare altre prove è inutile. L'aderenza alla favola
olocaustica è un sintomo psicologico verso il quale ogni
logica e realtà è inutile. Quindi lasciamo pure perdere:
la Disciplina se non la hai non te la potrà mai dare
nessuno, quindi credi pure alla Verginità della Madonna e
alla favola dell'Olocausto.
E' interessante però notare un'altra cosa che fa della
favola dell'Olocausto una religione tra le più abiette che
abbiano macchiato la terra: essa non è definita, e questo
rende i suoi seguaci i più manipolabili dei seguaci.
In fatti mentre per la Verginità della Madonna il dogma è
ben definito, o vero che la Madonna sia “vergine prima,
durante e dopo il parto”, per la Favola dell'Olocausto che
vine adesso imposta per legge non viene detto che cosa si
abbia l'obbligo di credere.
Non viene definito che cosa sia ciò che non si possa
negare, o sia l'Olocausto, che cosa sia questo Olocausto.
Che cosa non si può negare? Che siano morti sei milioni di
ebrei? Che siano esistite le camere a gas? ….. bo'....
Esiste solo questa parola Olocausto, o adesso Scioà, la
cui fumosa definizione è relegata ai filmetti hollywoodiani
e sopratutto all'arbitrio di qualsiasi corrotto
magistrato.
Non possono gli estensori di questa legge liberticida
definire che cosa sia l'Olocausto perché sanno che
qualsiasi confronto storico basato sui fatti e non su
filmetti può fare a pezzi loro e le loro favole. E infatti
sono 70 anni che sfuggono ad ogni confronto. Adesso che la
libera espressione sul web li incalza devono ricorrere alla
violenza di una legge liberticida per fuggire ancora una
volta qualsiasi confronto.
Quindi non si azzardano a dare numeri, i fantomatici 6
milioni, perché sanno che sono già stati screditati; non
si azzardano a menzionare le fantomatiche camere a gas
perché sanno che sono già state esposte come grossolane
falsificazioni.... Si rifugiano nell'indifferenziato del
vocabolo “Olocausto”, così avranno tutto l'arbitrio
possibile per perseguitare la libertà di espressione.
Non sorprende neanche la larga partecipazione dei senatori a
questa porcheria di legge liberticida, anticostituzionale e
al servizio delle grandi mafie internazionali, di cui quella
ebraica è una delle maggiori. La “lista Falciani” che
è sulle prime pagine dei giornali oggi giorno (anche se la
notizia e vecchia di anni) è uno dei tanti esempi di come i
politici vengano scelti tra i personaggi più ricattabili .
Le mafie hanno tante maniere per farti dire di sì.
11 febbraio 2015 21:07 - colemar
Trovo inopportuno che negare in pubblico l'olocausto diventi
un reato.
Credo difficile che una simile legge possa superare un
eventuale ricorso per incostituzionalità, per due
motivi:
- finché il negazionismo non trascende in atti di odio esso
rimane un'opinione e come tale rientra nella libertà di
parola e di stampa
- la legge accorderebbe un diritto speciale ad un gruppo di
cittadini e quindi violerebbe il principio di uguaglianza
senza che vi sia un principio più forte a giustificare la
deroga
11 febbraio 2015 16:32 - arixenon
Mi sembrano cose del tutto diverse il non credere alla
verginità della Madonna o il negare l'olicausto.
Nel primo caso si rientra nella sfera dogmatica della
religione cattolica che non comprende solo la verginità di
Maria ma tutto quello che la religione ci presenta da
accettare in modo ineluttabile per arrivare a credere in
Dio.
Tutto questo rientra nella Fede, posso credere o non
credere, non esistono prove, solo ciò che l'individuo crede
di sentire interiormente lo porterà verso l'accettazione o
la negazione.
L'olocausto e' ampiamente documentato e provato non si può
certamente dire che non sia esistito, e' pura follia.
11 febbraio 2015 16:19 - NN1999
Io sarei favorevole al reato di negazionismo, anche se non
conoscendo ancora la formulazione della legge non posso
giudicarla. L'applicazione di questa legge all'Olocausto la
troverei giustissima perchè non c'è dubbio che la verità
è conosciuta (a proposito, qui sull'Aduc c'è ancora
qualche utente - come mamma l'ha fatto - che posta sotto un
topic alquanto controverso - nella formulazione -
sull'Olocausto). Chi parla del contrario lo fa per ottenere
visibilità gratuita. C'è però anche chi nega che siamo
andati sulla Luna, senza nessuno straccio di prova, ma
considerarlo un reato mi sembra eccessivo. Ecco perchè
affermo che bisogna conoscere la formulazione della legge
prima di giudicarla.
Per completezza, devo dire che esisterebbe anche il fenomeno
opposto, ovvero quello di servirsi continuamente di alcuni
avvenimenti storici per farsi pubblicità. Ieri è stata la
giornata del ricordo delle Foibe, e i fascisti ci campano
alla grande con questo avvenimento, dimenticando che gli
italiani furono le vittime e gli slavi comunisti i
carnefici, e dimenticando tutta la storia sulle Foibe che
può essere letta su Wikipedia. Ebbene al riguardo ho letto
che un dipendente comunale, in pubblico, ha affermato come
viene riportato, che "Il compito di oggi è dire 'no' a
memorie contrapposte e a inutili rivendicazioni di parte e
lottare, invece, per il diritto a delle memorie condivise
...": io interpreto che la storia secondo lui deve essere
scritta a quattro mani evitando di raccontare eventi
spiacevoli dell'una o dell'altra parte (condivisione
significa anche questo!).
11 febbraio 2015 9:37 - Pensiero951
Dal mio punto di vista, la vedrei in modo diverso. Infatti,
il punto discriminante non è la negazione o la non
negazione, ma se negare o non negare porta ad un nuovo
anti-qualcosa o meno. Mi spiego, se negassi la verginità
della Madonna, non andrei però a perseguitare ed uccidere
coloro che l'accettano; se affermassi la persecuzione e
l'eccidio degli armeni, non scatenerei una guerra contro i
turchi; se negassi l'Olocausto non dovrei scatenare però
una nuova ondata di antisemitismo. E allora ben venga la
libertà di pensiero, quando questa libertà non vada a
scatenare conflitti, violenze, guerre, orrori. Ciascuno è
libero di pensare ciò che vuole, ma non è libero di
assassinare il suo vicino in difesa del suo pensiero.
Nessuno ha lo stendardo della verità. Magari scriva un
libro per argomentare il suo pensiero. Credo che là dove si
voglia discutere un disegno di legge di tale tipo si tenga
conto proprio di tali differenze: non il negazionismo in sé
ma le sue possibili conseguenze.
11 febbraio 2015 7:45 - Bista
A me certe iniziative fanno venire il voltastomaco mi
riempiono di sdegno e mi impediscono di parlare.
Sarà che son fatto male.
La ringrazio per aver espresso con moderazione e ben
argomentando quello che avrei voluto dire io.
Giambattista Carta