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18 maggio 2015 11:31 - claudio8633
"ti capirei se ne auspicassi un miglioramento."
Quando un oggetto si e' dimostrato dannoso quanto inutile per le necessita': raddrizzare le banane e' piu' difficile che avere della frutta rettilineare.

"sono d'accordo con te che prima si assolvono gli obblighi e poi si accampano le pretese"
Oooo..


"Ricorda che chi ha i soldi in tasca vince. "
Oggi e' molto cosi'. La lobby piu' importante sono i consumatori.
Solo cdei vetero come i black block pensano ancora che siano le multinazionali.


"Le etichette possono servire ai consumatori oculati a comprar meglio"
Purtroppo le etichette sono desiderate dai consumatori che citi, quelli oculati di un'etichetta che e' assai semplificata e tipica della facilita' di realizzazione della stessa serve solo a mettere confusione visto che e' premiante dei prodotti peggiori.


"Il televisore? Se mi indichi un apparecchietto che serva a sintonizzarne solo l'audio te ne sarò grato per l'eternità."

In passato ne esistevano parecchi (es cobra) da tenere addosso per evitare la difficolta' delle cuffie wireless. Purtroppo oggi non esistono piu'.

"ma riconoscerai che l'etichetta serve a riassumerne le differenze."
Solo se fosse fatta per quello.
Per es premia le lampadine che fanno litigare con la moglie. Non e' una battuta.
Il CRI o Ra e' piu' importante del consumo.
Altrimenti useremmo tutti lampade al sodio.


"lo decidiamo noi, a maggioranza e in forza di legge"
Ma possiamo farlo solo se abbiamo tutti gli elementi.

" noi siamo in democrazia, non c'è nessun tiranno a cui dare le colpe."
Bellissima, da incorniciare.
Mi sovviene che 4/4 delle forze poLLitiche dicono che e' colpa degli ALTRI e addirittura un comico genovese ne ha fatto bandiera.



"E tu non volermene."
Non ne voglio quasi a nessuno, ma mi piace essere sinceramente preciso e odio le bugie.
Quando avevo un negozio mi faceva venire il cimurro certe sparate di alcune associazioni che punivano prodotti ottimi e innalzavano M che mai avrei voluto neppur vedere. Roba che aveva guasti vicino al 70%.
Il risultato e' sotto gli occhi di tutti perche' quei pochi che vogliono cio' che dici di volere:

" cose semplici, che mi semplifichino la vita; quelle complesse, se me la complicano, le lascio volentieri a chi le vuole."

sono fregati perche' chi fa ricerca fallisce e chi usa le leve del marketing (aka: ti do ESATTAMENTE cio' che chiedi essere non senziente!) ottiene un successo fragoroso.
15 maggio 2015 22:00 - Bista
Ciao, Claudio
Sulla eliminazione delle etichette non condivido quello che affermi e nemmeno ti capisco: ti capirei se ne auspicassi un miglioramento.

Il riferimento ai diritti da me fatto voleva rinviare alla denominazione dell'associazione che ci ospita: sono d'accordo con te che prima si assolvono gli obblighi e poi si accampano le pretese; e anche a costo di rimetterci.

Ricorda che chi ha i soldi in tasca vince. Purtroppo se a chi compra piacciono gli effetti speciali, e non la sostanza, a chi vende gli effetti speciali spetterà la vera vittoria ed anche i consumatori oculati ne subiranno le conseguenze. Le etichette possono servire ai consumatori oculati a comprar meglio; gli altri bisogna abbandonarli al loro destino sperando che non diventino maggioranza se no son guai per tutti.

Il televisore? Se mi indichi un apparecchietto che serva a sintonizzarne solo l'audio te ne sarò grato per l'eternità. E due o tre stazioni audio mi basterebbero.

"A non è per forza meglio di B". Bravissimo; ma riconoscerai che l'etichetta serve a riassumerne le differenze.

Quello che è meglio tra consumo e cancro, e anche tra lavoro e cancro, lo decidiamo noi, a maggioranza e in forza di legge. L'importante è che poi non ci lamentiamo delle conseguenze, come il povero bantù, perché, in democrazia, e noi siamo in democrazia, non c'è nessun tiranno a cui dare le colpe.

Don Lisander l'ho dovuto studiare, fino al numero dei cappelli di don Abbondio, dupalle; ma a lui sono riconoscente perché mi ha dato gratis un po' del dove mettere le mie radici e diventare l'uomo che sono.
Dalla tecnologia, oggi piena di effetti speciali di cui poco mi cale, voglio solo cose semplici, che mi semplifichino la vita; quelle complesse, se me la complicano, le lascio volentieri a chi le vuole.

E tu non volermene.
G.
14 maggio 2015 21:58 - claudio8633
"una premessa che avresti potuto risparmiarci,"
Il sugo della storia diresti.
L'etichetta ha permesso un peggioramento del "bianco" mica da ridere.
Quindi io fossi un pro CLIENTE eliminerei le etichette non certo obbligando un sito a mostrarle con i costi (che paga il committente ovvero il consumatore) che ne conseguono.

perché qui siamo tutti “utenti e consumatori” e abbiamo solo “diritti”, anche quello di non conoscere e cioè non essere competenti.

Eccolo qui:
Il problema nasce dalla spocchia di VOLERE SOLO DIRITTI e NESSUN DOVERE.

Certo, uno che compra un frigo avrebbe il diritto di esser ben consigliato.
Le cose cambiano quando con ARROGANZA si chiede il frigo a 2 motori e se si viene contraddetti ci si adira.
O addirittura si offende a male parole il commesso.

Il dovere di ascoltare ai reucci non piace.

Ovvio che poi si compra dove non ti offendono: per posta, al super-iper o dai negozianti che ti dicono SISI.

A quel punto vincono le marche strambe che seguono le richieste degli ignoranti che VOGLIONO roba complicata e inutile (un telefonino con piu' di 3 megapixel? da imborniti!).
In pratica stanno scomparendo apparecchi seri e con prezzo prestazioni ONESTI.

Tanto per vendere basta avere il numero (o etichetta) GROOOSSOOO.

Quanti hanno il televisore fullHD (ovvero minimo 85"): nessuno ma tanti pensano di averlo per via dell'etichetta che e' valida solo se lo tengono sulle ginocchia. Snell l'ennesimo sconosciuto.

impacchettare e rendere inoffensivo chi ne approfitta imbrogliando, come dici, passa attrraverso la conoscenza che non si puo' ridurre ad un numero.
A non e' per forza meglio di B.

E' meglio un consumo minore o evitare di morire di cancro? vedi il mercato auto e le polveri sottili.


Perche' chi vuole roba complicata ha il DOVERE di conoscerla altrimenti e' il bantu' che in cambio di minerali voleva l'auto e poi si schiantava dopo 10 metri ridendo. Poi si arrabbia perche' non fa piu' brum brum.

Ecco quelli che dicono quello che dici tu mi paiono costoro.

dove ci sono DIRITTI, anche sacrosanti, ci sono DOVERI.

E poi basta citare il don lisander, romanziere harmony decisamente sopravvalutato.

se vuoi la roba complessa devi essere preparato, altrimenti l'audio video made in korea te lo meriti.
14 maggio 2015 13:53 - Bista
Non siamo in barca ma ti sei ingavonato lo stesso: seppur io fossi un “vile meccanico” (Manzoni), tu non dovresti rinfacciarmelo perché qui siamo tutti “utenti e consumatori” e abbiamo solo “diritti”, anche quello di non conoscere e cioè non essere competenti.
La competenza però è una dimostrazione in risposta non un'autoreferenza: bisogna rispondere a chi chiede, e poi giudica come gli pare, come in un esame; non si può sparare a ruota libera quel che si vuole e si crede di conoscere, come in un "blog".

Nel merito dell’articolo l’autrice ha spigato, con chiarezza e, mi pare, conoscendo l'argomento, a che cosa dovrebbe servire l’etichetta energetica; tu hai ribattuto, fatta una premessa che avresti potuto risparmiarci, e continuando con affermazioni sostanzialmente generiche, asserendo che, insomma, è un imbroglio; io ho osservato, stando similmente alla larga, che (al pari dell'etichetta) anche la moneta (una delle più grandi invenzioni dell’uomo) può essere utilizzata per fini non edificanti, nello specifico per rubare una mandria in valigetta.

Se fosse anche la maggioranza a rendere inutile, e talvolta dannosa, approfittandone con l'imbroglio, la creazione dell’ingegno di pochi di noi, chi avrebbe ragione e chi torto?
E sarebbe veramente meglio abolire un'invenzione oppure impacchettare e rendere inoffensivo chi ne approfitta imbrogliando?

A te l'ardua sentenza; e non preoccupartene: cento teste cento berretti.

G.
11 maggio 2015 11:55 - claudio8633
bista evidentemente se non conosci l'argomento e' inutile che ti poni come salvatore.
29 aprile 2015 13:15 - Bista
Tranquilla dottoressa: il mondo è bello perché è vario. In sardo: "Chentu concas chentu berrittas"
C'è anche chi ha sostenuto che la moneta è dannosa perché favorisce i ladri. Infatti rubare una mandria è più complicato che sgraffignare una valigetta piena di euro con valore equivalente.
Inutile contraddirlo.
G.C.
29 aprile 2015 10:19 - claudio8633
è molto interessante notare che associazioni che si spacciano per favorire il consumatore gioiscono di fronte a cose stupide come queste etichette.
La gestione della classe energetica su di un sito di e-commerce è onerosa e andrà a ricadere ovviamente sul committente che è il consumatore.
L'utilità invece delle etichette è fuori discussione: servono solo a incrementare le vendite dei prodotti peggiori.
Perché sperare che un singolo numero o parametro possa essere un buonometro e solo da stupidi pensarlo e quindi un'associazione seria dovrebbe opporsi pesantemente alla pubblicazione delle etichette.
È una situazione che assomiglia un po', per chi va in barca a vela, alla variazione delle classi di stazza negli anni e guardando di profilo una barca e che è visibile dove si è cercato di approfittare del regolamento. Un po' come Formula 1. Una pericolosa prua verticale destinata a fare da sottomarino è oggi molto ambita.
Cassetti molto grandi considerati dalla pubblicità una novità in realtà servono per scivolare di classe e in pratica un frigorifero onesto rispetto a uno sostanzialmente poco utilizzabile sconterà il fatto di avere un paio di classi in meno e per questo non verrà prodotto.


http://allarovescia.blogspot.com/2009/02/classe-v-sez-frigo. html
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