COMMENTI
  (Da 1 a 10 di 10)  
10 maggio 2015 12:12 - ennius4531
Il mondo delle pensioni in senso lato , fino a qualche decennio fa, forniva nella stragrande maggioranza dei casi , prestazioni generose rispetto ai contributi pagati ( retributivo invece che contributivo) e alle aspettative di vita.

Il rapporto scandaloso tra costi e benefici lo forniva in primis la classe politica e a ruota i boiardi pubblici a cui facevano seguito i baby pensionati, i fruitori della legge Mosca, le integrazioni al minimo ecc. ecc. .

Nei momenti di crisi economica , diventa difficile chiedere di analizzare con mente fredda le soluzioni e fissare il principio, ad esempio, che le pensioni, essendo salario differito, devono differenziarsi in base ai contributi pagati.

Per cui forte sale da una parte della classe politica che si batte contro i ... ricchi e dalla piazza esclusa dai benefici la richiesta della ... livella verso il basso .

La conseguenza è che da decenni assistiamo ad esempio a baby pensionati che, pur avendo versato contributi per soli 15/16 anni , godono di rendite, aggiornate al 100%, che, rapportate a chi di contributi ne ha versati per 40 anni , sono spropositate.

Ci si chiede cosa i pensionati penalizzati possano fare.

Dal momento che l'arma dello sciopero non l'hanno , rimarrebbe il voto.

Ma pare che questo governo durerà fino al 2016 e forse 2018....
9 maggio 2015 23:52 - andrea47silvia
a parte il commento che non può che ricalcare tutti i precedenti,noi pensionati colpiti cosa possiamo fare?
6 maggio 2015 21:25 - Bista
La responsabilità è sempre nostra.
Siamo in democrazia e al massimo ogni cinque anni andiamo a votare.
Se non sappiamo scegliere e ci facciamo rappresentare e governare da personaggi che, quando va bene, non valgono una cicca peggio per noi.
G.
6 maggio 2015 20:22 - francesco3470
Altro che professorini! E' evidente che la manovra traeva origine da una strategia che doveva obbedire ad un preciso diktat. Mi rifiuto di pensare che quel governo fosse composto da persone così ottuse da non rendersi conto che prima o dopo i nodi sarebbero venuti al pettine. Certo anche questo "incidente" getta nuove e più pesanti ombre sul ruolo che il Presidente Monti ha esercitato in quello che ormai non può che essere definito il tramonto delle democrazia nel nostro paese. Che noi siamo ancora lontani dall'essere un popolo (e forse non lo diventeremo mai) non giustifica una persistente violazione della nostra costituzione. Anche perché è provato che i governi "forti" sono quelli che agevolano la corruzione e le "derive" illegali.
6 maggio 2015 19:25 - Campania 3289
Ringraziamo Dio che non hanno ancora decretato d'urgenza di uccidere tutti i pensionati con età superiore alla aspettativa di vita.
6 maggio 2015 14:56 - antonio8283
Come se non bastassero i guai (economici) che già affliggono i pensionati (e non solo) italiani, ci sarà sicuramente quell'altro di cui si continua a parlare da tempo. Vale a dire la revisione di tutte le pensioni per adeguarle ai contributi effettivamente versati (da coloro che con tale sistema sono andati in pensione).Questo si tradurrà in una vera e propria mazzata su milioni di pensionati minimi, medi e alti (o, se si preferisce, di bronzo, d'argento e d'oro).
Del resto, dovendo adesso reperire dai 10 ai 12 miliardi, non è pensabile che il governo lo faccia aumentando il debito pubblico (quelli di Bruxelles se lo mangerebbero vivo..). E quindi si muoverà dapprima limitando i rimborsi alle sole pensioni fino a 1.450 euro lordi. E poi affondando il coltello nella delle pensioni retributive. Non è un caso che Tito Boeri - da sempre acceso sostenitore della perequazione fra retributive e contributive - sia stato messo a capo dell'Inps. E con lui, l'altro bell'imbusto consigliere economico di Renzi, il benpensante prof. Taddei. In pratica si apre una prospettiva di vere lacrime e sangue per milioni di pensionati i quali vedranno decurtare il loro assegno di percentuali variabili dal 10 al 35-40%.
6 maggio 2015 7:25 - gt2312
Fortunatamente, leggendo gli altri commenti, constato che molti lettori vedono la recente sentenza della consulta sulle pensioni in chiave problematica e non facilmente e, o immediatamente applicabile.
Richiamo quando avvenne nel 1990 sulle pensioni. Sempre in una situazione di crisi economica, si agì su un meccanismo analogo e dopo alcuni anni la consulta lo bocciò e l'INPS dovette risarcire il danno di 15.000 miliardi di vecchie lire.
Con Monti e la Fornero siamo nello stesso filone.
In una situazione di crisi economica e di possibile default dell'Italia si è agito sul solito meccanismo delle pensioni. Creando una serie di provvedimenti di dubbia consistenza costituzionale.
Rendiamoci conto che agire sulle pensioni è agire sulla posta più consistente della spesa pubblica.
L'effetto è immediato sui bilanci ed i possibili, anzi certi ricorsi richiederanno tempo per essere esplicati, sperando e consentendo di migliorare nel frattempo la situazione. Monti lo hanno insediato appositamente per fare questa operazione, mentre gli altri salvavano la faccia.
La consulta ha aspettato i tempi migliori per pronunciarsi. Cerchiamo di affrontare questi fenomeni con sano cinismo.
5 maggio 2015 15:05 - lucillafiaccola1796
ai "legiferatori" che fanno leggi incomprensibili, anticostituzionali, fare e disfare è sempre Vacca Gare, bisognerebbe asportare la cosetta più preziosa che pensano di avere...no, no, non il cervello anche se la rima c'è...il baccello...quello verde che fa rima appunto con cervello, ma non lo è !!!
5 maggio 2015 10:09 - NN1999
Non dimentichiamoci dell'altro regalo della Fornero, ovvero la confluenza dell'Inpdap nell'Inps, confluenza che ha azzerato e mandato in rosso il patrimonio dell'Inps. Finora lo Stato dal momento della confluenza non ha mai ripianato completamente i deficit dell'ex Inpdap, e sto parlando di decine e decine di miliardi di euro di deficit.
4 maggio 2015 17:48 - ennius4531
Per completezza di informazione, vorrei ricordare che tra i costi che dovremmo sopportare ci sarà anche quel ... bruscolino di spesa in più dato da un nuovo senatore a vita è cioè lo stesso Monti autore di tanta politica di lesina pensionistica dalla durata così fugace.

Sulle motivazioni della recente sentenza della Corte Costituzionale riguardo i trattamenti pensionistici, vorrei solo riportare altre sentenze della stessa Corte che ne decise la riduzione appellandosi ad " ... inderogabile esigenza di contenimento della spesa pubblica.." il che, a mio modesto avviso, attesta nuovamente che l'applicazione del diritto, essendo materia ascientifica, risente dei ... tempi in cui viviamo.

Sent. n. 240/1994 (red. Mengoni)

“..l’art. 38 Cost. non esclude la possibilità di un intervento legislativo che, per una inderogabile esigenza di contenimento della spesa pubblica, riduca “in maniera definitiva un trattamento pensionistico in precedenza spettante” (cfr. sentenza n. 822 del 1988).

L’attuazione del precetto costituzionale richiede un bilanciamento, modificabile nel tempo a seconda delle circostanze, tra i valori personali inerenti alla tutela previdenziale e “i principi connessi alla concreta e attuale disponibilità delle risorse finanziarie e dei mezzi necessari per far fronte ai relativi impegni di spesa” (sentenza n. 119 del 1991).

Ma quando l’intervento legislativo incide sul trattamento di soggetti i quali, sebbene titolari di due o più pensioni, hanno un reddito complessivo inferiore al limite fissato dal d.l. n. 463 del 1983, così che per essi la modifica legislativa comporta una compressione delle esigenze di vita cui era precedentemente commisurata la prestazione previdenziale, il principio di solidarietà (sotteso all’art. 38 Cost.) coordinato col principio di razionalità – equità (art. 3 Cost.), impone una disciplina transitoria che assicuri un passaggio graduale al trattamento meno favorevole”... “La limitazione della cristallizzazione alla pensione principale, individuata dall’art. 6, comma 3, del d.l. n. 463 del 1983, risponde a un ragionevole bilanciamento degli interessi in gioco, tenuto conto dell’urgenza dell’interesse pubblico alla riduzione della spesa pensionistica”.
  COMMENTI
  (Da 1 a 10 di 10)