Non è che non capisco....cosa, poi..le idee e le
contestazioni di qualcuno che non è assolutamente il dio
illuminato come si vorrebbe sostenere? Le verità
legali(sempre dubbie perchè soggette a compromessi
politici) verranno fuori dopo le promulgazioni delle leggi e
dovranno essere accettate per forza.
Ho riportato il caso del pedone non per stabilire se la
responsabilità fosse dell'automobilista o della
vittima(anche se non morto) ma per osservare che ci sono
voluti tantissimi anni per stabilire la responsabilità di
qualcuno. Quindi per notare che anche chi è chiamato a
giudicare non è detto che, passato tanto tempo di
compulsamenti sia addivenuto alla VERITA. Ed è sintomatica
questa verità "accertata" dopo chiari e tormentati
dubbi.
Se i giudici avessero sentenziato il contrario, cioè la
responsabilità del conducente, certamente che, con le norme
attuali, sarebbe stata "colposa". Non invece con
l'impostazione prossima ventura di omicidio( ma non in
questo caso, mi pare) stradale che NON stabilisce a priori
se il responsabile sia eufemisticamente reo "colposo" o
volontario, ma, a quanto pare, volontario proprio perchè
non ottemperante le norme di comportamento del C.d.S..della
prudenza atta ad evitare, quindi DOLOSA.
E' facile, sai, capire. Basta in generale ipotizzare due
figure: la parte forte e la parte debole.
Come ho detto altre volte, sono le indagini e le successive
sentenze che stabiliranno l'inquadramento relativo
nell'individuarne l'accusa. E non le immediate dichiarazioni
degli inquirenti o della ipotesi degli organi informativi
appena accaduto il fatto che si sentenzi che sia un
"colposo" o "volontario.
22 novembre 2015 22:10 - franka91
Sav perché non capisci? Ma leggi ciò che uno ti scrive?
IVAN respira.. Calma.. Il caso da te riportato è una
assoluzione perché non è stata riconosciuta la
RESPONSABILITÀ del soggetto. Ma se fosse stata riconosciuta
la RESPONSABILITA (perché IL soggetto non ha mantenuto un
comportamento perito, diligente e prudente) questa sarebbe,
secondo te, dolosa o colposa? Guarda che dire colposo non
vuol dire impunito.
21 novembre 2015 20:30 - savpg8801
Come ho più volte ribadito che gli art.140 e meglio il 141
del C.d.S. recitano che il conducente deve,fra l'altro
uniformarsi al dettato (non al consiglio) che:, " Il
guidatore ha il dovere di prevedere i comportamenti
imprudenti del pedone, come nel caso per es.di
attraversamento col rosso o di una fuga sulla strada. Tanto
più se il pedone è un bambino ecc.ecc.ecc." e molto altro
che definisce il pedone parte debole.
Dopo ben 17 anni e questo è decisamente sintomatico, la
Cassazione si è pronunciata invece favorendo
l'automobilista che ha investito:
Titolo:
"Pedone sbuca d’improvviso, l'automobilista è
innocente
Una sentenza della Cassazione a favore di chi guida per un
caso che risale al 1998"
ovviamente non il Pedone dell'Aduc, ma un caso particolare
accaduto nel Napoletano di uno che eccezionalmente si è
parato dinnanzi all'improvviso all'automobilista sbucando
dal buio.
Casi non rari, ma, dalla sentenza si apprende che questa
decisione appurata con l'ausilio di ben 17 anni di
giurisprudenza e di indagini, magari di buoni avvocati, ha
stabilito quasi in via eccezionale (che conferma in prima
ipotesi la regola del codice della strada) che:
“il comportamento del pedone fu a tal punto imprevedibile,
oltre che imprudente, da rendere l’impatto inevitabile,
non consentendo al guidatore del veicolo neppure la
possibilità di una manovra di emergenza”.
Quindi assoluzione dell'automobilista giusta, ma....in via
eccezionale per cause accertate di forza maggiore. Il che
conferma, come detto, la regola non dovendosi prendere
questa sentenza come estensibile pedissequamente ad ogni
caso simile, ma appunto, dopo 17 anni di pensieri, atto
eccezionale.
http://www.omniauto.it/magazine/34629/pedone-sbuca-automobil
ista-innocente-sentenza
19 novembre 2015 20:38 - savpg8801
Specchio...specchio delle mie brame.......
19 novembre 2015 19:56 - IVAN.
http://s17.postimg.org/rse262dz3/dsp.jpg
19 novembre 2015 19:08 - lucillafiaccola1796
I....VAN. !!!!
Gli Altri restano!!!!!
Firmato Bimbetta e me ne vanto!!!!!
Vai SAV!!!
19 novembre 2015 8:38 - IVAN.
Ma sicuro, Sav: senza acredine.
Perché; avevi forse qualche dubbio?
Certo, la parola scritta non lascia trasparire il reale
umore dello scrivente, e quindi possiamo basarci solo su
“impressioni”, però...Dai, sono quasi 10 anni che ci
incontriamo/scontriamo su questo spazietto, ormai sappiamo
entrambi più o meno cosa aspettarci.
Per esempio, io mi aspetto che tu sia in grado di aver colto
il tono ironico della mia “ramanzina”, fatta su misura
per stigmatizzare la tua proverbiale cocciutaggine su certi
argomenti (gay, drogati, omicidi stradali) sui quali sfoggi
opinioni da bar sport che contrastano con la tua
(ammirevole) preparazione in ALTRI campi. Opinioni dalle
quali ormai so già che non ti schioderai mai neanche se
cala Gesù Cristo dal cielo. Così talvolta ti bacchetto un
po' su quelli che sono i tuoi “argomenti d'Achille”, ma
rimane sempre il Rispetto di fondo per una persona che so
valere molto di più delle sparate che ogni tanto fa su
certe tematiche.
E contrariamente a quanto credi, non mi ci impegno neanche
più di tanto; dopotutto questa non è un'aula parlamentare
e quindi non stiamo decidendo proprio niente. Le cose
seguiranno il loro corso al di là di quel che diciamo in
questa discussioncina fra 4 gatti. Discussioncina che entro
pochi giorni sarà già slittata nel dimenticatoio del Web
(tutta quanta, senza distinzioni tra “commenti colposi”
e “commenti volontari”). Allora che senso avrebbe
viverla come se da essa dipendesse la salvezza del pianeta?
Take it easy. I forum sono una cosa, la Vita Reale è
un'altra.
E ora suggerirei di fare una pausa digestiva, tanto quel che
si doveva dire è già stato detto. Ciao, amabile testone.
18 novembre 2015 19:59 - savpg8801
Ci sarà chi ha la capoccia di marmo (come me colposamente)
e chi fa pure gli interventi cretini(come la bimbetta come
tu la chiami nella tua alta visione), ma c'è anche chi gli
interventi se li dovrebbe far fare da un neurochirurgo. Ma
vallàààà IVAN smettila di fare il maestrino saputello
munito solo di matita blu dietro la cattedra di inquisitore
ed educatore di popoli con la missione di scovare gli
imbecilli. Francamente preferirei vederti a fare una bella
vogata rilassante, magari a scagnare i pesci che ti sono in
mezzo, ma sempre pesci sarebbero, almeno quelli.
Non ti sei accorto che ti sei fatto prendere la mano con i
tuoi atteggiamenti inquisitori su ogni frase che ogni povero
cristo opinionista in vena di dire la propria, riprendendolo
continuamente e spesso facendolo passare per deficiente con
frasi anche offensive della famosa dignità della persona,
quella già detta dei carcerati, ma evidentemente non quella
degli scriventi liberi. Fai un atto di bontà verso te
stesso non mettendo in condizione chi apre il forum di
impaurirsi....alee, adesso scrive IVAN il
fustigatore...scappiamo.
Ciao valà e buona cena e perdonami lo sfogo ma forse sono
solo mie impressioni. In fondo tempo fa qualcuno credo di
ricordare ti abbia dato pure del simpatico. Senza acredine,
SAV.
18 novembre 2015 8:45 - IVAN.
Che intervento cretino.
Perché invece di pestare tasti a casaccio non provi a
spiegare in modo chiaro cosa non ti convince, bimbetta?
17 novembre 2015 19:39 - lucillafiaccola1796
ROMPIVAN è ricicCIAto! Mo' so' bracci nostri!!!!
17 novembre 2015 17:43 - IVAN.
.
Sav, forse dovresti dare una bella pulita al monitor. Ci
leggi frasi che non esistono, così fai obiezioni a cose che
nessuno ha mai scritto, e costringi a ripetere cose già
dette & ridette. E' un po' snervante discutere a 'sta
maniera, sai.
Comunque, santa pazienza e su le maniche:
=====================================
• (da Savpg:) «...l'essere umano vessato ha necessità di
risposte reali e non di risoluzioni a “lasciar
perdere”.»
(Aridaje...)
Ti è gia stato detto mille volte (1001 con questa) che
siamo TUTTI d'accordo sul voler frenare gli eccidi e punire
i pirati. E allora perché te ne esci ancora con queste
belinate su “buonismo”, “favoreggiare le
depenalizzazioni”, “sostenitori di briganti”...e
adesso pure fantomatiche “risoluzioni a lasciar
perdere”?
Ripetizione 2: Cosa diamine c'entra il “buonismo” col
contestare una proposta politica bislacca che non può
portare da NESSUNA PARTE, tranne allontanare i
benintenzionati dalla ricerca di una soluzione CONCRETA al
problema?
=====================================
• (da Savpg:) «Ho sposato questa iniziativa [...] perché
rispecchiava una volontà di intervenire drasticamente una
buona volta sui concetti informativi e non sulle paroline
"stradale", "volontario" e disquisizioni lessicali
varie»
Certo che tieni proprio 'na capoccia de marmo, veh!
Ripetizione 3: La proposta si fonda PROPRIO E SOLO sulla
modifica del concetto di “Volontarietà” dal punto di
vista della sua accezione giuridica. E allora su cosa si
dovrebbe discutere? Sul dare la patente agli ornitorinchi?
Pretendere di intervenire sul tema e allo stesso tempo
liquidarne il punto centrale come “una annosa
disquisizione lessicale”, è quantomeno sconcertante.
=====================================
• (da Savpg:) «Non è il furor di popolo che spinge a
penalizzare per sorta di vendetta, anche se un po' di ventre
giustamente c'è, ma la coscienza di voler reprimere pur non
facendo un processo alle intenzioni, ma di perseguire ormai
l'unica strada rimasta della pena certa e severa...»
Ripetizione 4, cocciutone: Pretendere di cambiare il
significato della parola “VOLONTARIETA'” solo per
estenderne le pene anche agli omicidi NON volontari, è un
concetto semplicemente ASSURDO - oltre che legalmente
impercorribile.
Vuoi ottenere l'aumento delle pene attraverso una via
CONCRETA? Bene, ripetizione 5:
La pena per Colposità è già contemplata nel C.P. in
differenti gradi di gravità. Quindi: se proprio uno ritiene
che le attuali pene per Colposità siano ancora troppo
blande, allora...SI DIA DA FARE PER AUMENTARE QUELLE.
Concetto molto semplice e pure legalmente fattibile.
Et voilà: ottieni lo stesso risultato senza né violentare
il dizionario né accodarti a politicastri venditori di aria
fritta. Cos'è che non ti torna?
=====================================
• (da Savpg:) «...e non più quella altrimenti praticata
e non più praticabile della educazione, della correzione e
della prevenzione passiva certamente ormai fallite.»
Ripetizione 6: Un politico SA BENE che la sua è una
proposta non solo assurda, ma anche giuridicamente
impercorribile. E' proprio un esempio lampante di quello che
tu chiami “spot eufemistico”. E gli ingenui che gli si
accodano senza ragionarci sopra non fanno altro che
allontanare le energie politiche dalla ricerca di soluzioni
CONCRETE. Questo sì che è “fallimentare”.
======================================
• (da Savpg:) «Deve finire l'era degli spot
eufemistici.»
Eh, su questo siamo d'accordissimo. Ma forse è meglio che
prima spieghi qual'è la tua accezione di “spot
eufemistico”. Poiché a giudicare da quanto sopra, ho il
sospetto che sia quantomeno bizzarra.
.
17 novembre 2015 16:41 - savpg8801
Da franka..."Se passasse l'idea di poter addossare la
volontarietà anche quando non c'è sarebbe veramente
pericoloso per il nostro sistema perche poi per le più
svariate ragioni si potrà applicare in altri casi quando il
legislatore riterrà (o fara sorgere) un allarme
sociale....
Ma è senz'altro verosimile anche il contrario!
Le monete hanno due faccie.
E parlare troppo spesso della "dignità"dell'uomo quando
talvolta non esiste proprio specie nei confronti degli
altri, non so per chi sia riduttivo a frasi fatte.
E si continua a vedere il problema, e non solo questo, dal
punto di vista economico e sociale correlato a quello del
sistema giudiziario e legislativo il che sarà anche vero,
ma dal punto di vista gestionale e non certo, spesso, nella
giustezza di certi provvedimenti o in quella giusta di
altri. Due diversi aspetti. Non siamo in informatica dove
"if, then".
Non credi, ma forse no, che le risposte si debbano dare
anche dal punto di vista umano che è quello con maggiore
importanza e dal quale arrivano le maggiori richieste
(purtroppo sempre le solite parametrazioni alle
maggioranze). Le leggi e le gestioni sono fatte per gli
umani e non per le teorie.
17 novembre 2015 15:47 - franka91
Oooooooo!!! Finalmente! Per quanto riguarda la
depenalizzazione per me sono sia in segno - che in segno +
in quanto data la generalizzazione che abbiamo dato al
termine non è possibile dire senza ombra di dubbio meno
depenalizzazione.
Se con riguardo a questa parliamo di applicazione della pena
allora si sono per penalizzare. Se invece parliamo
intendendo depenalizzazione come eliminare quella sfilza di
reati inutili (droghe,immigrazione, recidiva per reati
minori..ecc..ecc) allora sono per la depenalizzazione.
Ti ripeto, dal mio punto di vista è più facile penalizzare
che depenalizzare soprattutto quando ci sono in gioco le
emozioni più intime di ognuno di noi. Chi in linea di
principio è contro il fare giustizia alle vittime della
strada? Te sottovaluti gli effetti derivanti
dall'ingolfamento del nostro sistema giudiziario.. Questo
non ha ricadute solo economiche ma soprattutto sociali e non
indifferenti.. Parlare di economia con riguardo alla
dignità dell'uomo in carcere e assai riduttivo per la
problematica. Volontario e colposo non sono paroline nel
giudizio penale. Se passasse l'idea di poter addossare la
volontarietà anche quando non c'è sarebbe veramente
pericoloso per il nostro sistema perche poi per le più
svariate ragioni si potrà applicare in altri casi quando il
legislatore riterrà (o fara sorgere) un allarme sociale.
Per questo sono contro a questa norma.. Mi ricorda tanto il
problema della corruzione dove il legislatore mostrando i
muscoli proclamava l'aumento delle pene (a furor di popolo)
ben sapendo che il problema non è la pena ma la
prescrizione per questi reati..
17 novembre 2015 14:31 - savpg8801
franka, come ben sai ogni capoccia porta le proprie
soluzioni ed ognuno suppone le proprie, le migliori.
La tua impostazione sul fatto che fosse meglio lavorare
sulle troppe depenalizzazioni(è così ,che vuoi intendere,
siccome non sei chiara/o se operare sulle depenalizzazioni
sia con segno + o con quello -?) anzichè sulla istituzione
di nuovi reati, ti rispondo che sta pure bene se il
proposito è quello del segno meno. Ma c'è un anteposto
generale: siccome ripeto che depenalizzare è più facile e
popolare ed anche tecnicamente già fatto e fattibile nel
tempo specie con le complicità dei buonisti (magari in
conflitto di interessi e proprio oggi in un programma se ne
parlava) e non va bene, il contrario andrebbe a fagiolo ma
sarebbe inattuabile specie per chi vuole concludere
presto.
Creare reati non è uno sport bello ed io non ne ho mai
caldeggiato l'istituzione se non surrogata da istituti
simili, ma quando le associazioni delle vittime, quelle
della Polizia nei loro rappresentanti, molte voci dal
Popolo, lo stesso Renzi(non per dire perchè l'ha detto
Renzi-inviso palesemente da alcuni postanti e scriventi nel
fiorentino sin da quando era sindaco e la cosa sa molto di
sospetto)ed altre fonti autorevoli ne caldeggiavano e
promuovevano l'avvento già molti anni fa, ho sposato questa
iniziativa ma solo perchè ci metteva le mani in senso
positivo.
Non perchè ci mette la parolina dentro "stradale";
chissaperchè ha fatto meno scalpore qualsiasi altra
invenzione spesso idiota e stupida proferita dal potere, ma
perchè, a prescindere, rispecchiava una volontà di
intervenire drasticamente una buona volta sui concetti
informativi e non sulle paroline "stradale" volontario" e
disquisizioni lessicali varie prese tenacemente a pretesto
da alcuni pseudo puristi.
Che poi il sovraffollamento delle carceri il maantenimento
della baracca anche giudiziaria o altre questioni di
economia si facciano valere davanti a tutto, esula da questi
princìpi.
Certo che se ne sentono di stranezze, non solo le mie e del
mio maestrino di terza D.
17 novembre 2015 12:05 - franka91
Certo che in Italia c'è tanto da depenalizzare norme
inutili e penalizzare dove necessario.
Comunque non hai risposto alla mia domanda:quale è la
logica che porta ad INVENTARE nuovi reati e non operare
modifiche alle " depenalizzazioni"?
Ah dimenticavo.. Le casistiche improbabili sono quelle ISTAT
e ACI. Forse è più intelligente basarsi sulle chiacchiere
da bar o da circoli?
Nonostante la diminuzione dei casi si intende intervenire
con una legge INUTILE, forse più dannosa che
vantaggiosa.
È inutile perché le pene per questi reati già ci sono e
sono pure pesanti.
Creerà danni soprattutto perche non fara altro che intasare
ancor di più i nostri processi e l'intero sistema
giudiziario, abbiamo un sistema carcerario che è un
colabrodo per via delle PENALIZZAZIONI operate a tutto
spiano anche per soggetti che non sono pericolosi. Qui una
ovvia risposta alla SAV sarebbe: bisogna costruire più
carceri!
A me e la chiudo qui questa proposta mi sa più di
propaganda che di sostanza, cosi come è accaduto per il
femminicidio.
17 novembre 2015 10:55 - savpg8801
Vogliamo fare il puntiglio sull'analisi logica della
parola?
Il significato è plurimo e non va ricondotto solo a
terminologia giurisprudenziale.
Semplicemente significa togliere o abbassare una
penalizzazione, anche in assenza di un legislatore.
De-...ecc.vuol dire distogliere, detrarre, scontare,ecc.
E non è solo riconducibile ad una promulgazione di legge da
parte di un Parlamento.
Come esempio della ristrettezza concettuale da parte di
qualcuno che identifica il significato solo con la parte
legislativa, porto un esempio, fra tanti possibili: Con la
legge 28 aprile 2014, n. 67 il legislatore ha, tra le altre
cose, delegato al Governo un’ampia revisione dei reati
contemplati dal codice penale e non. - See more at: e
chiamasi depenalizzazione tutto ciò che sottrae rigore ad
una norma. E non mi si tiri fuori che, per molti motivi
anche di ordine economico, non si sia depenalizzato o
continuamente tentato di fare!
Quindi l'ampiezza del termine andando anche ad interessare
un organo esecutivo, diventa specificamente
amministrativo.
L'interpretazione, percò, di azioni successive alla mera
riconduzione a recitativo di legge, è perfettamente
calzante.
Meno sicuro ed altamente fuorviante è l'assunto che
(ammesso che lo sia basandosi solo su eventuali reati
denunciati) si debba stabilire che "è aumentata
l'educazione stradale" solo da un fenomeno di tale portata,
cioè dimunuzione di morti (magari perchè li hanno curati
meglio) o di feriti.
Non si stabilisce la ragione di un provvedimento in base
alle quantità rilevate. Non si stabilisce di non
intervenire sulla pericolosità di un incrocio da 9
incidenti quando si interverrà solo in quello da 10 perchè
più grande di numero, se qualcosa devi pur tagliare per
molteplici pretesti.
Anche dalle cronache e dai report delle polizie locali,
allorchè ogni tanto dichiarano ed enumerano pubblicando
quante patenti hanno sospese in sei mesi, es. ultima
riportato (6) sei, quando sono molti di più gli infrattori
potenziali non presi e neppure cercati. Questo dipende da
insignificanti catture di persone ferme per incidente e non
per la realtà insita nel parco viabilità.
Non è intelligente quindi, far valere certe ragioni
basandosi su improbabili casistiche.
Possibile che non si riesca a far capire che il problema non
è quello di voler considerare questa faccenda come un mero
accanimento lessicale basato solo sulla più o meno
determinazione di specifico indirizzamento a una persona per
ammazzarla, piuttosto che a un aspecifico.
Il killer che compie un raid per ammazzare il mafioso rivale
e, sparando, uccide anche il passante ignaro che
facciamo.....gli diamo la pena per omicidio volontario per
il mafioso ucciso e qualcosa a piede libero per aver ucciso
l"incauto" passante quale omicidio colposo? Magari dando a
lui la colta di essere lì!
Il principio è ben altro e se si ciurla , vabbeeeeè
continuate a godervi sulla parolina accademicamente, ma la
realtà fondamentale è ben altra.
17 novembre 2015 1:33 - franka91
Savpg: l'unica strada rimasta della pena certa e severa e
non più quella altrimenti praticata e non più praticabile
della educazione, della correzione e della prevenzione
passiva certamente ormai fallite.
Fallita?? In base a quali dati parli? Dal 2001 al 2014 gli
incidenti, i feriti gravi e le morti per incidenti stradali
si può quasi dire che si sono dimezzati.
Ciò non basta? OK.. Che facciamo? Stravolgiamo (in maniera
negativa) il nostro ordinamento? Perché, SAV, il principio
di precauzione vale tanto per il cacciatore quanto per
l'automobilista. Entrambi detengono un'arma che va
utilizzata con la massima cautela e per entrambi ci sono
norme che ne disciplinano l'utilizzo.
Affermi che la depenalizzazione (termine errato per indicare
le varie forme di detenzione alternativa,
"patteggiamenti"ecc..ecc..) sono il problema.. OK.. (Per me
non è OK in tutti i casi ma diamola per buona) quale è la
logica che porta ad INVENTARE nuovi reati e non operare
modifiche alle " depenalizzazioni"? in modo tale da
applicare una norma che non stravolga il significato di
VOLONTARIETÀ di caggionare un EVENTO.
Le risposte reali all'uomo vessato non si danno illudendolo
di far qualcosa per lui che non esiste perché sanno
benissimo che i problemi di fondo rimarranno sempre gli
stessi. Come si dice: "cornut e mazziat"
16 novembre 2015 18:54 - savpg8801
IVAN, le mie mani e la mia lingua pure, si sporcano quando
sento parlar di politica decisionale solo al tavolino del
compromesso . Non mi lavo le mani con le ipocrisie e mi
dolgo di non essere in grado di far capire che l'essere
umano vessato ha necessità di risposte reali e non di
risoluzioni a "lasciar perdere". Non è il furor di popolo
che spinge a penalizzare per sorta di vendetta, anche se un
po' di ventre giustamente c'è, ma la coscienza di voler
reprimere pur non facendo un processo alle intenzioni, ma di
perseguire ormai l'unica strada rimasta della pena certa e
severa e non più quella altrimenti praticata e non più
praticabile della educazione, della correzione e della
prevenzione passiva certamente ormai fallite.
Deve finire l'era degli spot eufemistici.
16 novembre 2015 18:40 - lucillafiaccola1796
a me pare che la Logica ed il Buon Senso di sav tagli la
testa a tutti i "tori". Se sei in possesso di u'arma, devi
saper prevedere ogni evenienza, altrimenti lasci stare. Caso
strano le Persone di Logica e di Buon Senso non sono mai
armate. Solo gi ammazzatutto pretendono di togliere agli
altri, colpevoli, ma soprattutto innocenti, quello che tutti
hanno di più prezioso: la Vita!!!!Mara Mara Maldi!!!
16 novembre 2015 14:22 - IVAN.
Non nasconderti dietro a citazioni che saresti il primo a
cui dovresti rivolgerle, Sav.
Before you start pointing fingers, make sure your hands are
clean.
Sul resto: Avevo già capito benissimo ciò che intendevi.
Però non sono affatto sicuro che la cosa sia reciproca, a
giudicare dai toni scomposti e fuori luogo che usi. Non
farmi spiegare meglio, se no andiamo fuori tema. Fine
parentesi.
16 novembre 2015 9:06 - savpg8801
Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d'una spanna? (XIX Par. Dante).
E lo diceva Dante, guarda un po', che forse era il più
grande criticone e rimbrottatore (e non sempre a ragione)
della storia!
dicevo il 10/11/2015...ho sempre visto depenalizzare, cioè
ridurre le pene a cominciare dalla sfilza di norme che
concedono alternative, permessi, facoltà, patteggiamenti,
senza ragionar di sconti di pena per varie "ragioni", non
luoghi a procedere, amnistie ed indulti, depenalizzazioni
fiscali, mafiose ecc. se anche ci sarebbe il carcere"duro"
in qualche modo si ovvia dando privilegi che tutti
conosciamo. .....
E di questo non si tiene conto? Oppure si fanno orecchie da
mercante, ma già si sa con chi si ha a che fare!
Pazienza.
Perciò, se non si sa leggere o interpretare lo spirito di
ciò che si vuol comunicare, attaccandosi a frasette
incomplete e mal interpretate prese qua e là e neppure
riuscire a capire delle semplici osservazioni comuni della
gente, lascia perlomeno delusi sulla credibilità dello
sputasentenze.
Depenalizzare per prendere voti significa portare avanti,
nell'ottusità di chi propone, proposte e deliberazioni
specie nelle applicazioni esecutive, di favoreggiamento e
permissività anche di leggi già severe.
E questi pietismi saltano fuori da compromessi politici,
già al di fuori della speranza di consensi e non è vero
che i cacciatori di consensi non dovrebbero scontentarli, ma
in primo atto li rassicurano, e poi tutto cambia.
Compreso?
I consensi popolari sono all'origine di ogni proposta, ma
poi vengono disattesi per diatribe interne alle forze della
solita becera politica in campo fregandosene di mantenere la
linea ipotizzata sul consenso.
E questa linea è, semmai, determinata dalle diverse
tendenze di opinione del popolo stesso, per quanto esso
possa contare qualcosa.
Inoltre criticando le generiche "depenalizzazioni" si
intende auspicare ovviamente invece l'inasprimento delle
"penalizzazioni". Cosa che effettivamente si spera avvenga
e neppure definitivamente ma, come il solito popolo
richiede, anche in misura maggiore, vista e considerata
l'incidenza di arroganza da parte degli utenti della
strada.
Quindi, capire meglio quanto si asserisce e non attaccarsi
infantilmente al primo chiodo che spunta.
15 novembre 2015 19:19 - IVAN.
.
• (da Savpg:) «Si è sempre depenalizzato per prendere
voti.»
• (da Franka:) «Sei sicuro che non sia il contrario?»
Ma infatti. Se è vero che “la stragrande maggioranza
vuole l'inasprimento delle pene”(cit.), per quale ragione
un governo a caccia di facili consensi dovrebbe
scontentarla...decretando depenalizzazioni a tutto spiano?
Sarebbe una palese contraddizione in termini. Non mi sembra
proprio un “ragionamento di testa”.
====================================
• (da Franka:) «La volontarietà dell'azione si distingue
dalla volontarietà di cagionare l'evento. L'esempio
classico è quello del cacciatore che sparando dietro un
cespuglio credendo che ci sia la cacciagione colpisce,
uccidendolo, un suo sodale. Lui certamente vuole sparare
(azione) ma non di certo uccidere il collega (evento), per
questo è colposo e non volontario.»
Esempio azzeccato. Invocare la “volontarietà” anche per
gli omicidi NON volontari è un ossimoro da manuale.
Passi se la proposta viene da un ubriaco al bar...ma se
proviene da una corrente politica, allora è un PALESE
sfoggio di malafede. Poiché un politico SA BENE che la sua
è una proposta non solo assurda, ma anche giuridicamente
impercorribile. E gli ingenui che gli si accodano senza
ragionarci sopra non fanno altro che allontanare le energie
politiche dalla ricerca di soluzioni CONCRETE. Bel
risultato.
====================================
• (da Franka:) «Non è l'aumento delle pene il miglior
deterrente.»
Ovvio che no. Per rendersene conto basta riflettere per 2
secondi:
Nella maggior parte degli incidenti stadali, un guidatore
ubriaco non coinvolge nessun altro; si uccide o si ferisce
DA SOLO, schiantandosi contro un muro o finendo giù per una
scarpata.
In pratica, mettendosi al volante ubriaco rischia già la
MORTE anche senza dover scomodare il Codice Penale.
Ora: se costui già non è scoraggiato dalla prospettiva di
poter MORIRE...qualcuno pensa davvero che sarà invece
scoraggiato dalla prospettiva di farsi uno o due annetti in
più di carcere? Ma siamo seri, via.
Lo ripeto per i duri d'orecchi: la semplice verità è che
un ubriaco si mette al volante SENZA MINIMAMENTE PENSARE
ALLE “PENE”, grandi o piccole che siano (e anche legali
o NATURALI che siano, come la prospettiva di poter
facilmente andare a schiantarsi tutto da solo).
.
11 novembre 2015 13:52 - savpg8801
franka, sono d'accordo sull'impostazione lessicale.:...la
volontarietà dell'azione si distingue dalla volontarietà
di cagionare l'evento.. 10 in esposizione. Ma, per me e per
tanti altri, finirebbe così.
Tuttavia se mi porti quale esempio il cacciatore che,
avendo un'arma in mano, e non essendo neppure supportato da
qualche articolo specifico di legge sul cespuglio circa il
principio di precauzione mancato, venendo meno il
presupposto e viste le condizioni del momento, le parole o i
lemmi, le definizioni aforistiche cadono.
Secondo me più rimarchevole è affidarsi a quanto (forse
non letto o capito a fondo lo spirito del disposto), ho
relato sul recitato dell'art. 141 , ed in proposito, che
ripeto in parte:
..[omissis]..sia evitato ogni pericolo per la sicurezza
delle persone e delle cose ed ogni altra causa
....[omissis]. ripeto ancora: SIA EVITATO ecc. e chi non
evita è responsabile in quanto ha disatteso la regola
ponendosi in stato di volontarietà non avendo altresì
applicato il principio del"buon padre di famiglia". Perchè
la volontarietà non bisogna limitarla all'ultimo atto(morte
di qualcuno) ma alla volontarietà precedente di NON
applicare regole per evitarla(la morte).Non si tratta di
asserire: non vado ad ammazzare quello lì, ma vado lì con
armi e mancate precauzioni atte comunque ad ammazzare
qualcuno.
Non mi dilungo oltre per noiosità ma per chiarire che non
sono le definizioni raffinate delle parole, ma è il
problema che bisogna considerare. Quello delle morti non
essendovi parole a presidio, ma fatti; non essendo ormai
possibile educare(lunghissima e ignota scadenza)resta la
repressione (brevissima e nota scadenza). Ogni risoluzione
"treccanistica" vedasi limitata alla "correzione" di un
improbabile temino in classe.
11 novembre 2015 12:16 - franka91
Savpg non intendo andare oltre anche perché il discorso è
talmente ampio da non permettere una trattazione
esaustiva.
Ritengo comunque che vi siano degli errori di ragionamento
nel tuo pensiero che non condivido. Ad esempio: la
volontarietà dell'azione si distingue dalla volontarietà
di cagionare l'evento.. L'esempio classico è quello del
cacciatore che sparando dientrò il cespuglio credendo che
ci sia la cacciagione colpisce, uccidendo, un suo sodale..
Lui certamente vuole sparare (azione) ma non di certo
uccidere il collega (evento) per questo è colposo e non
volontario. Con riguardo alle depenalizzazione in Italia
abbiamo un problema molto grave che riguarda la situazione
carceri sia per quanto attiene la dignità dell'uomo sia per
quella degli operatori carcerari. Questo è dovuto al
cattivo utilizzo che il legislatore fa dell'arma della pena
come in materie droghe, immigrazione, recidiva ultimamente
con l'omicidio stradale.. Ecc..ecc.. Per non parlare del
fatto che circa il 30? della popolazione carceraria è in
attesa di giudizio, e pure la nostra costituzione dice che
nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva. Un'altra
conquista dei nostri ordinamenti è lo sconto progressivo
della pena che è indirizzato al recupero del soggetto che
ha sbagliato e quindi non si guarda più nell'ottica della
sola punizione.
I modelli di prevenzione per quanto riguarda gli incidenti
stradali a mio parere sono più persuasivi di ipotetiche
pene. Ad esempio in Germania vi sono tratti senza limiti di
velocità ma prova a superare il limite dove non è
concesso, sono migliori di cecchini!
I sistemi di prevenzione non vanno visti singolarmente ma
organizzati fra loro in modo tale da ridurre al massimo il
danno, poi il caso può sempre accadere come accadrebbe con
pene severissime, questo è fisiologico. D'altronde è lo
stesso concetto di regola che implica la devianza.
Riflettendo si potrebbe anche valutare la possibilità di
una patente elettronica come hanno fatto per la tessera
sanitaria, non so la butto cosi, che al pari della chiave di
avviamento del motore (senza la patente la macchina non si
avvia), identifica il soggetto guidatore e rileva in tempo
reale le infrazioni che si stanno compiendo. Difficile da
attuare.. Però..
Saluti
10 novembre 2015 18:11 - savpg8801
Franka91, da quando seguo le vicende politiche (non da
dentro, ma grazie a Dio, da fuori e spero senza sospetti),
ho sempre visto depenalizzare, cioè ridurre le pene a
cominciare dalla sfilza di norme che concedono alternative,
permessi, facoltà, patteggiamenti, senza ragionar di sconti
di pena per varie "ragioni", non luoghi a procedere,
amnistie ed indulti, depenalizzazioni fiscali, mafiose ecc.
se anche ci sarebbe il carcere"duro" in qualche modo si
ovvia dando privilegi che tutti conosciamo.
Forse solo per reati o illeciti amministrativi legati al
C.d.S. le multe , sanzioni, o altro aumentano in base,
suppongo, a qualche indice tipo costo della vita,
inflazione, ecc.
Peraltro, pur apparendo elevate le sanzioni per superamento
delle velocità, sono ancora basse, perchè le infrazioni
sono comunque elevate. Certo che la pochezza delle pattuglie
gioca a sfavore, ma prova un minimo a considerare che solo
in Italia ci sono trecentomila km di strade(non di campagna)
e decine di migliaia in autostrade. Qualsiasi analfabeta
potrebbe fare i conti del fabbisogno solo in questo
comparto: una pattuglia di tre agenti ogni 6 ore sono 24
agenti sulle 24 h(senza considerare ferie, malattie, riposi
ecc.) Considerando una pattuglia ogni dieci km (e serve a
poco perchè gli autom obilisti dopo duecento metri vanno di
nuovo a manetta e manico d'ombrello) siamo sull'ordine di 24
agenti die; assumiamo che solo su 250000 km di strade
(sconto di 50000) : (diviso) 10 = 25000(pattuglie.
25000 pattuglie da 24 agenti cadauna = 600000 individui solo
per le strade. Eppoi si pretende di potenziare controlli per
le serate degli sballi, le manifestazioni, gli stadi, le
città dai ladri ed assassini, MA CHI PAGHEREBBE?
Quanti agenti ci sono negli organici italiani tra polizia e
Carabinieri? forse un terzo e magari senza soldi per la
benzina come altre volte dichiarato.
No..no... con queste soluzioni non ci siamo.
E posso anche ammettere che con poca gente se ne pigliano
anche pochi, purtroppo, e poi si lasciano anche andare.
Io sono e molti con me in atteggiamento plebiscitario e in
prospettiva di referendum propositivo, del parere che a
questo punto serva solo (perlomeno per chi più rischia e
delinque) una forte stretta. Perlomeno lo spauracchio di
anni e anni di pena certa e certissima, requisizione di
patente e veicolo, fedina penale intaccata, lavoro e
passatempi tolti, siano più risolutivi di altre proposte
tipo incostituzionalità, amnistie, ed altre regalie.
Gli articoli da cui possono aver origine cavillosità in
merito alla costituzionalità di certi provvedimenti possono
essere interpretati non sempre in modo corretto e, comunque,
possono essere aggirati, anche se si sentenzia
l'indipendenza degli organi giurisdizionali.
Il richiamo alla rieducatività è in senso ironico e vuol
significare che anni in più rieducano e danno maggior tempo
di riflessione e a ripensarci bene prima di commettre altri
reati.
Nei film o in qualche realtà il galeotto esce finalmente
dopo trent'anni (ma chi li fa più oggi?) e commette nuovi o
reiterati reati. E' ovvio che ci pensano su a meno che non
stiano bene in prigione.
Non ho chiesto risposte circa le cavillaggini, che
ovviamente, più norme ci sono e più cavilli ne escono.
Ho anche, al proposito, detto che:""visto a tavolino e data
l'enormità negativa della cavillaggine burocratica e
giurisprudenziale potrebbero anche essere ridotti"". Cioè
ammetto fra i denti che andrebbe a finire così se le norme
non fossero inequivocabili, certe, e inappellabili.
Ultimo tuo comma "delle soluzioni" roba già proposta e, in
parte demagogicamente attuata, più per spot che altro; ma
qui non si tratta di censire qualche morto in meno o qualche
potenziale auto in meno sulla strada ad ammazzare degli
incolpevoli quando il numero è stragrande.
Si tratta di, finalmente, capire che l'auto o la moto o
anche la bicicletta sono mezzi di offesa, quantomeno
potenziali, perciò parificate ad armi. Chi, non rispettando
il codice della strada ed in particolare sulle norme di
comportamento sancite dall'art.140, e in particolare dal 141
del C.d.S. :articolo 140: Principio informatore della
circolazione
1. Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non
costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in
modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza
stradale.
2. I singoli comportamenti, oltre quanto già previsto nei
precedenti titoli, sono fissati dalle norme che seguono:
1. È obbligo del conducente regolare la velocità del
veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche,
allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle
caratteristiche e alle condizioni della strada e del
traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura,
sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e
delle cose ed ogni altra causa di disordine per la
circolazione.
....sicurezza delle persone...in particolare non significa
qualcosa di fumoso. Perciò ogni comportamento illegale ed
irrispettoso di queste ed altre norme non C.d.S., è
VOLONTARIETA' specialmente nel caso di conseguenze.
Da un concetto di volontarietà nel caso di omicidio(ed
altro) ne scaturisce la conseguenza di azione volontaria.
Ogni discussione con pretesa di insegnamento linguistico è
inappropriata.
10 novembre 2015 17:31 - IVAN.
.
E ora parliamo un po' di “ragionamenti di testa” e
“aria fritta” (espressioni che secondo me interscambi
fra loro con troppa leggerezza).
• (da giancarlo7978:) «La “Volontarietà”: chi si
droga e/o si ubriaca sa benissimo che non potrebbe mettersi
alla guida in quelle condizioni. Se lo fa sa bene di poter
causare incidenti gravissimi ad altri che non c'entrano per
nulla.»
______________________________________
Mi spiace, ma il tuo discorso non sta proprio in piedi.
Il sapere di “POTER” forse provocare un incidente è ben
diverso dal “VOLERE” provocarlo in modo premeditato e
intenzionale. Questo concetto è talmente semplice che lo
comprende anche un bambino.
Pensaci: secondo il tuo “ragionamento di testa”, tu che
hai investito qualcuno SENZA volerlo dovresti venire
giudicato...alla STESSA stregua di me che invece mi ero
messo al volante con la PRECISA E DELIBERATA INTENZIONE
(“volontà”) di uccidere qualcuno. Un concetto che non
so se sia più assurdo o più ridicolo. (E qualcuno vorrebbe
pure introdurre questa assurdità...nel CODICE PENALE?! Ma
per piacere.)
Il significato del termine “VOLONTARIETÀ” lo spiega
l'etimo stesso: VOLERE. Io “voglio” uccidere qualcuno, e
lo faccio investendolo con un'auto. Ci siamo fin qui?
Se io invece provoco un incidente d'auto ma non “voglio”
INTENZIONALMENTE & PREMEDITATAMENTE uccidere qualcuno,
allora la mia si tratterà di “incoscienza”, “condotta
gravemente irresponsabile”, “colposità” (tutte cose
GIA' contemplate come reati, peraltro)...ma di sicuro non si
tratta di “VOLONTARIETÀ”. E non potrebbe essere
altrimenti (a meno di ammettere che le parole non hanno più
alcun significato, e in tal caso usiamole una al posto
dell'altra come meglio ci pare, alè!)
Peraltro, la pena per Colposità non è affatto uno scherzo:
il C.P. la contempla già in di differenti gradi di
gravità. Quindi: se proprio uno ritiene che le attuali pene
per Colposità siano ancora troppo blande, allora...SI DIA
DA FARE PER AUMENTARE QUELLE. Concetto molto semplice e pure
legalmente fattibile. Questo sì che è un “ragionamento
di testa” (cit.)
Ma pretendere di cambiare il significato della parola
“VOLONTARIETA'” solo per estenderne le pene anche agli
omicidi NON volontari, è un concetto semplicemente ASSURDO
(oltre che legalmente impercorribile). Questa sì che è
“aria fritta”. (Meglio riflettere bene, prima di
attribuire a casaccio certe espressioni.)
=============
(P.S.)
• (da giancarlo7978:) «Queste sono le opinioni mie e
della stragrande maggioranza delle persone che frequento nei
circoli ed in altri luoghi di ritrovo.»
Nei circoli e nei bar uno può fare qualunque sparata
reazionaria giusto per dar fiato alla lingua; sui forum è
meglio usare un po' più di riflessività. (E a maggior
ragione nelle aule del Parlamento.)
.
10 novembre 2015 17:26 - IVAN.
.
• (da giancarlo7978:) «L'inasprimento di una pena fa
aumentare i termini di detenzione effettiva, al netto di
riduzioni e sconti vari per buona condotta e altre che
vengono facilmente applicate nella maggior parte dei
casi.»
____________________
Non so in quale nazione vivi, Giancarlo, ma nella mia (che
si chiama “Italia”) ti assicuro che a un guidatore che
investe qualcuno in stato di ebbrezza gli fanno un mazzo
così. E di “riduzioni e sconti vari per buona condotta”
ne vede ben pochi.
Certo, a volte capita che in 1 caso su 100 (e sottolineo: UN
caso su CENTO) uno dei suddetti guidatori sia un paraculato
e quindi riesca ad ottenere sconti che gli altri 99
disgraziati non avranno, venendo rimesso in libertà e
cavandosela con poco. I media ovviamente battono la
grancassa solo su QUESTO specifico caso, facendo intendere
agli spettatori che ciò avvenga praticamente nella
TOTALITÀ dei casi. Ma non c'è niente di più falso: gli
altri 99 di cui i media NON parlano pagano, e pagano DURO.
Quindi un eventuale inasprimento delle pene previste NON
avrebbe affatto un valore deterrente, dato che
l'automobilista spericolato SA MOLTO BENE che rischia una
grossa pena anche con le sanzioni GIÀ in vigore adesso.
Oppure tu credi sul serio che un guidatore si metta al
volante ubriaco dicendo a se stesso: «Che mi frega se
investo qualcuno, tanto con le attuali leggi sarò già
fuori in due giorni»? (Se è una barzelletta va bene, però
non tiriamo fuori queste scemenze quando si fanno discorsi
SERI, per favore.)
La verità è che un ubriaco si mette al volante senza
minimamente pensare alle “pene”, grandi o piccole che
siano. Sic et simpliciter.
Quindi, fermo restando che un pirata della strada debba
pagare cara la sua incoscienza (e fin qui siamo TUTTI
d'accordo), il discorso “deterenza” deve percorrere
strade DIVERSE da quella del semplice (e assolutamente
inefficace) aumento delle pene previste.
.
10 novembre 2015 17:21 - IVAN.
Certo che a volte sei proprio de coccio, eh, Sav?
Ti è gia stato detto mille volte che siamo TUTTI d'accordo
sul voler frenare gli eccidi e punire i pirati. E allora
perché te ne esci ancora con queste belinate su
“buonismo”, “favoreggiare le depenalizzazioni”,
“sostenitori di briganti”, et blablabla? Qui si sta
parlando di tutt'altro.
10 novembre 2015 16:39 - franka91
Mi devo correggere: non è l'aumento delle pene il miglior
deterrente.
Con rispetto
Saluti
10 novembre 2015 16:37 - franka91
Savp8801: Si è sempre depenalizzato per prendere voti.
Sei sicuro che non sia il contrario? Questo mi sembra
proprio il caso contrario. Spesso è l' aumento delle pene
il miglior deterrente, Il post di Mariagrazia è
illuminante.
Savp8801: Se la legge non verrà promulgata o sarà
incostituzionale(e chi lo dice...l'illuminato/a di turno?)
sarà come al solito il frutto di votazioni delle solite
coalizioni rompi e bastian contrarie o di "do ut des" o di
emendamenti o di caccia alle poltrone, o di compromessi vari
sempre legati e finalizzati ai consensi.
La dichiarazione di incostituzionalita viene fatta da un
organo giuridico e non politico.. Quindi niente do ut des. E
l'illegittimità della responsabilità oggettiva si ravvisa
all'art 27 cost. Come già evidenziato dalla corte
costituzionale con una sentenza dell'88.
Savp8801: Sicuramente se l'aumento di pena si pone sui
due-tre-anni in più è irrilevante(falli tu se ti va e mi
dirai poi se ti educano un po' di più) visto a tavolino e
data l'enormità negativa della cavillaggine burocratica e
giurisprudenziale potrebbero anche essere ridotti. Ma
perchè? chi rompe paga e "pagare" è anche poco dato il
danno enorme che si crea.
Parli di rieducativita proprio l'elemento che va in
contrasto con questa norma. La rieducativita è in stretta
correlazione con la responsabilità soggettiva e cioè in
relazione all'esistenza del dolo (nei suoi vari gradi) o
della colpa.
Questa norma applica la pena solo perché esiste il nesso di
causalità tra il fatto e il danno.. Quindi nessuna
rieducazione sta alla base di questa norma se non sfumature
di vendetta.
Per quanto riguarda le cavillagini giurisprudenziali ti sei
risposto da solo sull'inutilità di questa norma che ha gli
stessi problemi di applicabilità di quella esistente
tralasciando il fatto che dovrà superare le questioni di
illegittimita.
Le soluzioni sono molte.. Dalla prevenzione al potenziamento
della mobilitazione pubblica anche nelle ore notturne,
incentivare nuovi sistemi di spostamento, nei luoghi
considerati da "sballo" predisporre navette o mezzi di
trasporto sicuro a basso costo, potenziamento dei controlli
stradali, applicazione delle pene senza stravolgere le
garanzie giuridiche conquistate.
P.s. Le leggi plebiscitarie, soprattutto in materia penale,
sarebbe meglio evitarle. Soprattutto se richieste da chi
personalmente coinvolto.