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25 novembre 2015 7:47 - erasal
Io lo ho utilizzato e l'ho trovato molto comodo anche se ho dovuto inserire le spese mediche e altre spese detraibili.
23 novembre 2015 14:30 - EMPIRE52
Perché essere sempre così pessimisti? Era il primo anno, io l'ho trovato utile: l'ho aperto, ho verificato e trovato anche le detrazioni del risparmio energetico, ho aggiunto due piccoli redditi finanziari che, stranamente ancora oggi non figurano fra i redditi percepiti nel 2014, e l'ho inviato da solo. Sono stato rimborsato, ma ancora è in fase di verifica. Speriamo che l'anno prossimo contenga anche le spese mediche ... è un passo avanti verso la semplificazione fiscale.
22 novembre 2015 18:51 - lucillafiaccola1796
ha detto tutto SAV...che posso aggiungere Io Povera Ignorantella? Imparo e ne sono contenta. Evidentemente i soliti noti all'AdE, cioè quelli che si acchiappano facilmente perché in gabbia, cioè Lavoratori -subordinati e Pensionati, non si fidano di quelli che fanno finta di ignorare gli evasori...ben noti a tutti...Se non si fidano una ragione ci sarà!!!
22 novembre 2015 16:14 - Annapaola Laldi
No, non mi pare che sia stata una débâcle. Piuttosto un aiuto. Almeno io l'ho vissuto così. E, come sempre, mi sono fatta aiutare da un Caf, perché non mi fido affatto dei miei soli occhi per il "730", data l'agitazione che mi prende in questo caso. Ho notato che molte voci erano già inserite (una addirittura che io non avrei messo in deduzione, e invece era lì). Ovviamente vanno inserite da parte nostra le deduzioni che cambiano ogni anno (spese mediche, donazioni, ecc.). Ma dov'è il problema? Tra l'altro ho letto che l'Agenzia delle entrate ha inviato un avviso bonario a 220.000 contribuenti che, destinatari della dichiarazione precompilata e obbligati a fare la denuncia, non l'hanno fatta. Quindi,una buona cosa. E qualcosa si muove. Possono essere fatti miglioramenti, certo, ma mi sembra che non ci sia da sputare sopra questa novità
22 novembre 2015 14:21 - savpg8801
Percentuali o non, è l'ingenuità della politica fiscale che impera. Il contribuente anche l'onesto, teme il fisco, e teme lo spauracchio dei controlli. Non solo per omissioni, mendacità, disguidi o metodi di calcolo di periodi, di soglie di aliquote, ecc. ma principalmente allorchè si crei un contenzioso, giusto o inutile che sia.
Un altro insuccesso è dovuto, dicono almeno per quest'anno data la fase sperimentale, dalla selva di deduzioni, bonus, abbattimenti, cioè, per esempio, da assicurazioni deducibili, da spese mediche, da ticket, da altre possibilità che modificano l'imponibile e il netto, che non sono conteggiate (e mai lo saranno salvo alcune, forse.) Poniamo il caso che io faccia una visita medica presso una struttura pubblica; il fisco, in qualche modo la registra attraverso i canali ufficiali informatici e me la pone in deduzione. Se faccio una visita privata come potrà il fisco riconoscermela direttamente?
Altra difficoltà l'impossibilità di assimilare le sempre nuove regole che il fisco introduce.
Poi la realtà di immettere in denuncia più di un reddito nel cumulo, che forse il fisco non conosce, lavori stagionali, redditi variabili di altro genere, ecc.
Questo sistema andrebbe bene se tutti i lavoratori fossero dipendenti con un solo lavoro, nessuna detrazione, regole fisse, ecc.
Ma la realtà è altra.
Poi come si fa a ipotizzare di arrivare alla totalità delle dichiarazioni inviateci dal fisco quando il sommerso, l'evasione, le non-conoscenze, le enormi variabilità dei redditi e le loro modificazioni di periodo sono inquantificabili?
Come mandare una dichiarazione a uno che muore durante l'anno, che smette di lavorare, che riceve una reversibilità ecc.?
Tutto questo dispendio di energie e di risorse (pagate in più dai cittadini) è la parzialità e limitatezza del sistema. Inoltre la gola impositiva della regola delle aliquote progressive. Se ad ogni reddito corrispondesse la propria tassazione senza andare a fare cumuli, ritenendo ad ogni reddito la sua parte e basta, non ci sarebbe neppure più necessità di montare questo carrozzone. E spesso si risparmierebbe.
Sulla falsariga delle imposte indirette. Ogni cespite paga imposte sulla sua specificità, ovviamente dal lato consumatore.
Questa trovata è come un'autostrada che finisce in mare.
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