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13 dicembre 2015 19:45 - savpg8801
A seguito di quanto ebbi a ipotizzare in mio post delle 10.42 di altro thread simile e che riporto:...."" Come si dovrebbe impedire a un prodotto finanziario, spesso spacciato come "di risparmio", di essere venduto.
In ultima analisi, i prodotti subordinati, ma anche altre tipologie non sarebbero stati valutati come altamente pericolosi al di là della normale precauzione.
L'autorità, a cui fa capo ogni società civile nella sua ampia gamma di varietà, non avrebbe MAI dovuto permettere l'introduzione di queste "pozioni" a rischio altissimo, tutelando in toto tutte le fascie della popolazione.....""
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Mi trovo ora a dover riportare anche la dichiarazione di oggi pomeriggio del Direttore Generale di Banca d'Italia che in un report televisivo dichiara che:... per legge dovrebbero essere vietate le emissioni o i collocamenti di prodotti a rischio come quelli delle subordinate ed altri aventi finalità simili al fine di tutelare almeno chi non è in grado di valutare autonomamente e in via pilotata i rischi enormi a cui va incontro.....
ecco la scoperta dell'acqua calda, a mio avviso.
Sono per questo,soddisfatto e fiducioso che immediatamente si provveda a ciò anche se non ci dovrebbe essere bisogno di una nuova legge perchè i reati di truffa, raggiro ecc. sono già leggi. E che la vigilanza di cui agli organi della Consob e specifici della Banca d'italia siano, sempre per legge, più attivi.
11 dicembre 2015 20:23 - savpg8801
Ragionamento spavaldo, ipocrita, insensato e pure incompetente quello che vuole colpevolizzare l'incauto sottoscrittore.
"Ragionamento" che va in linea con la metodica dell'andazzo superficiale delle politiche degli ultimo quinquenni circa le"responsabilità"
Si è sempre più teso ad attribuire al consumatore, al cliente, al paziente, al fruitore di beni e servizi, all'ignaro cittadino di uno stato che nulla ha più "di diritto" la responsabilità di ogni sua azione anche non legale vigendo da sempre il principio che "l'ignoranza della legge non è ammessa".
Si è sempre puntato allo rendere il cittadino "consapevole", informato, e responsabile con la più vasta gamma di presìdi che altro non sono che la devoluzione al consumatore di ogni "irresponsabile" azione che non vuole esere assunta, invece, dal fornitore.
Chi non ha mai firmato consensi su qualsiasi azione medica o anche interventistica pena la non esecuzione di qualsiasi intervento anche minimo?
Chi non ha mai firmato i consensi (pagine di assunzione di responsabilità e altro) all'atto di stipulare una polizza o anche di una sola variazione?
Chi non ha mai sentito attribuirsi la colpa di aver acquistato una scatoletta su cui c'era una sorta di etichetta atta a sollevare responsabilità da parte del produttore-venditore assumendosi in proprio(il consumatore) ogni responsabilità di errata scelta?
Chi non ha mai cercato di aprire un conto, di effettuare un'operazione bancaria, di acquistare tipologie di prodotti i più svariati venduti (sia come intermediari che come propri) senza vedersi penalizzato a non effettuare nessuna operazione ed essere altamente responsabilizzato con la firma su decine di pagine di "interviste"(eufemismo)che ogni banca propone per togliersi(legalmente) il peso di ogni onere?
E l'elenco si farebbe lungo.
Queste "norme" di ormai prassi consueta a cui siamo purtroppo abituati, altro non sono che il mezzo di declinare responsabilità da parte dell'offerente, traslandole al consumatore.
Le regole di attribuire ad ogni categoria di cittadini queste responsabilità sono vessatorie.
La colpa diviene esclusivamente del cittadino anche sopra ad ogni sua capacità.
Non si tiene conto dei livelli medi o bassi del fruitore di servizi.
Non si tutelano categorie deboli per uniformità, ma anche categorie più consapevoli andrebbero da tutelare perchè il danno non è solo perpetrato ai più poveri come l'orientamento del Governo fa intendere, ma anche per tutti gli altri.
Non è vero che se chi ha di più non deve essere rimborsato perchè se ha di più potrebbe essere anche uno che non si è sperperato i risparmi per tenerli per la vecchiaia. E con l'acquisto di ogni tipo di obbligazione(si chiama obbligazione una richiestaprestito che propone l'emittente per finanziarsi e continuare onestamente la propria attività temporaneamente e per non andare, appunto, in cattive acque) e che proprio per la sua natura giuridica, deve essere rimborsato quale elemento privilegiato vuoi anche solo per l'onore dell'Istituzione stessa. Quindi il sottoscrittore è uno che aiuta l'emittente mettendogli a disposizione risorse sotto un compenso.
Compenso tradotto in interessi che alla valutazione odierna, forse è appena qualcosina di più del normale, cioè "zero".
La mania saputellare di chi giudica il rischio solo in base a quel poco in più di interessi promesso(e spesso non erogato) come unico elemento di meritato capestro, è ingiudicabile.
Una obbligazione deve essere soluta.
Quindi, la mancanza di tutela da parte delle leggi è insopportabile.
Il cittadino, purchè non sia un conclamato speculatore professionista, va pertanto tutelato, difeso e accompagnato alla totale risoluzione e non trattato come destinatario di un'opera di carità.
E il rischio di creare sfiducia nel sistema per l'allontanamento di ogni forma, appena incognita, di azionariato, obbligazionariato, ed ogni altra forma considerata a questo famoso"rischio forzosamente inconsapevole", è enorme ed avrà gravissime ripercussioni.
7 dicembre 2015 10:42 - savpg8801
Anche se nessuno ci crede il mondo è improntato sui soldi. E i soldi fanno gola a tutti, anche agli onesti(o reputati tali) Nelle banche, a onor del "de cuius", i beneficiari(o presunti tali) delle eredità, si scannano a vicenda, e al morto pace all'anima sua.
Come si traducano in atti reali i dissesti, dopo lo sanno tutti, ma sarebbe opportuno saperlo prima che avvengano con vigilanze doppie di quelle che già ci sono. I sindaci revisori, la Banca d'Italia(organo supremo di vigilanza), l'ABI, le società di rating che sparano giudizi in continuazione,le centrali dei rischi, i patti Basilea o altro che non sto a dire per pietà(di loro) , dovrebbero essere gli organismi che di "pulci" se ne intendono(o dovrebbero). E in parte lo fanno ma non abbastanza. Dirò di più: se questi organi funzionassero a dovere, nessuna banca, assicurazioni(ma anche altre imprese) potrebbe più di funzionare perchè sarebbe loro impedito di lavorare a norma di statuti e di migliaia di regole e disposizioni. Quando negli USA le regole vennero disattese, le banche davano soldi a tutti facilmente e crearono il caos di crisi che ancora perdura(anche se si dice il contrario) accontentando ogni richiedente anche di certa potenzialità di insolvenza.
Questo si vorrebbe fare anche da noi. Si dice, ma perchè non si danno i prestiti a tutti quelli che li desiderano? Banche carogne.
Perchè si genererebbero insolvenze come già tante ce ne sono anche a cordoni stretti e per fortuna che in Italia si operava già a cordoni stretti. Figuriamoci se tutte le banche ricominciassero a dare soldi(anche se coi tassi bassi di adesso non conviene perchè darebbero soldi in perdita-e se la gente non capisce questo, meglio vadano a cucinar polenta) a tutti.
Altro che quattro o cinque dissesti. In tali condizioni nessun Istituto farebbe più bilanci e tutto fallirebbe. Sapete a quanto ammontano le sofferenze? a centinaia di miliardi.
Ieri anche Berlusca ha detto quello che anch'io dico da tempo(ma io non conto nulla)e cioè che con queste disposizioni di far pagare a chi risparmia e presta soldi alle banche, di derivazione europea, nessuno avrà più voglia di acquistare azioni e obbligazioni e detenere soldi in conti correnti.
Finalmente qualcuno lo dice.
Draghi sa benissimo che facilitare tutto con tassi bassi, acquisti di titoli per dare liquidità ecc. non serve(ovvero serve alla stupida opinione pubblica che tutto vuole e tutti incolpa). Dare liquidità a un sistema che non la usa(non perchè non la voglia usare, dato che avrebbe tutta la convenienza a farlo perchè è il suo mestiere) non risolve il problema alla radice.
Come accanirsi a dare medicine inutili a un paziente che sta in punto di morte e non le può neppure ingoiare.
6 dicembre 2015 18:36 - lucillafiaccola1796
Riflessione del 04 dicembre 2015 venerdì
Mario Draghi BCE ha portato l’interesse per le banche che hanno i soldi [nostri] tutti presso la banca centrale euroea e li tengono lì in cassaforte senza darli in prestito a chi ne ha bisogno, allo 0,25 percento MENO, i.e. le banche devono pagare lo 0,25% alla BCE per poter tenere lì i soldi [nostri]. Riflettendo, una domanda sorge spontanea come dicono con questa frase fritta e rifritta ma che ha un suo senso, mentre “in tempo reale” è una stronzcazzata sia concettuale, sia linguistica. La domanda è: perché una banca che fallisca per davvero o per rubare ai creditori, come commercianti ladri facevano un tempo, debba incamerarsi con il “bail in” che scatta dal 01 gennaio 2016 anche i nostri soldi, i risparmi di tutta una vita che si tengono sul conto corrente che superino anche di UN SOLO CENTESIMO DI EURO I CENTOMILA EURO? Prendano quelli hanno depositato presso la BCE! TRECCARTARO….SCACCO MATTEO!
5 dicembre 2015 11:24 - savpg8801
Sembra che ci sia un orientamento da parte dell'esecutivo di tutelare i piccoli risparmiatori truffati da crack di cui non sono responsabili, con un fondo di 120 o poco più milioni in parte finanziato da banche e in parte dal governo. Ma sarebbe troppo poco anche se qualcosa forse sarà fatto e solo in favore di piccoli risparmiatori (si pensa 20 o 30 mila euro solo) e non speculatori. Resta comunque appurato che queste disposizioni europee e a seguito anche italiane, sono delle vere e proprie vessazioni incomprensibili. La nostra Costituzione afferma che il risparmio va tutelato.
Se questo è il modo!
Pensate che estendendo il concetto dalle banche in stato di dissesto, fallimento o procedure concorsuali varie, a tutte le società anche di diverso tipo, commerciali, industriali, di servizi, ecc. chi detenga azioni o obbligazioni subordinate o affini sia chiamato a pagare i dissesti, si assisterà alla fuga di azionisti e obbligazionisti. Le società di ogni genere, comprese le banche,ovviamente, si vedrebbero sfumare le fonti di finanziamento, anche in assenza di pericolo imminente ma solo anche di ventilato rischio di fallimento o pure meno, magari per voci precorritrici di aggiotaggio.
Per ora le banche sono state salvate coll'ultimo decreto, ma non i risparmiatori che hanno puntato su di esse i loro risparmi, ovviamente non rendendosi conto del pericolo causato da queste leggi carogna.
2 dicembre 2015 9:20 - daniele9479
Se attiverete una Class Action contro la banca Etruria siamo interessati a prenderne parte. Acquistammo consapevolmente le obbligazioni che proponevano un rendimento interessante e che lo hanno regolarmente corrisposto fino allo scorso anno ma da tempo non fu più possibile negoziarle per mancanza d'acquirenti a causa dei problemi dell'istituto.
1 dicembre 2015 4:58 - lucillafiaccola1796
BNL non apre libretti di risparmio nominativi!!!!! Ma perché? Forse perché col bail in in arrivo dal 1 gennaio 2016 non ti possono fottere i soldi in quanto li hai tu sul libretto e non li ha la banca nel conto corrente?
Chi lo sa? Ci dica per favore!!!!
Grazie
30 novembre 2015 21:50 - Arete
E' possibile partecipare a una class action nei confronti di Banca Etruria ? Io sono stato coinvolto con l'azzeramento di obbligazioni subordinate per 32k € ! L'acquisto mi era stato consigliato da Fineco, banca della quale sono correntista.
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