A seguito di quanto ebbi a ipotizzare in mio post delle
10.42 di altro thread simile e che riporto:...."" Come si
dovrebbe impedire a un prodotto finanziario, spesso
spacciato come "di risparmio", di essere venduto.
In ultima analisi, i prodotti subordinati, ma anche altre
tipologie non sarebbero stati valutati come altamente
pericolosi al di là della normale precauzione.
L'autorità, a cui fa capo ogni società civile nella sua
ampia gamma di varietà, non avrebbe MAI dovuto permettere
l'introduzione di queste "pozioni" a rischio altissimo,
tutelando in toto tutte le fascie della
popolazione.....""
-.-.-.-
Mi trovo ora a dover riportare anche la dichiarazione di
oggi pomeriggio del Direttore Generale di Banca d'Italia che
in un report televisivo dichiara che:... per legge
dovrebbero essere vietate le emissioni o i collocamenti di
prodotti a rischio come quelli delle subordinate ed altri
aventi finalità simili al fine di tutelare almeno chi non
è in grado di valutare autonomamente e in via pilotata i
rischi enormi a cui va incontro.....
ecco la scoperta dell'acqua calda, a mio avviso.
Sono per questo,soddisfatto e fiducioso che immediatamente
si provveda a ciò anche se non ci dovrebbe essere bisogno
di una nuova legge perchè i reati di truffa, raggiro ecc.
sono già leggi. E che la vigilanza di cui agli organi della
Consob e specifici della Banca d'italia siano, sempre per
legge, più attivi.
11 dicembre 2015 20:23 - savpg8801
Ragionamento spavaldo, ipocrita, insensato e pure
incompetente quello che vuole colpevolizzare l'incauto
sottoscrittore.
"Ragionamento" che va in linea con la metodica dell'andazzo
superficiale delle politiche degli ultimo quinquenni circa
le"responsabilità"
Si è sempre più teso ad attribuire al consumatore, al
cliente, al paziente, al fruitore di beni e servizi,
all'ignaro cittadino di uno stato che nulla ha più "di
diritto" la responsabilità di ogni sua azione anche non
legale vigendo da sempre il principio che "l'ignoranza della
legge non è ammessa".
Si è sempre puntato allo rendere il cittadino
"consapevole", informato, e responsabile con la più vasta
gamma di presìdi che altro non sono che la devoluzione al
consumatore di ogni "irresponsabile" azione che non vuole
esere assunta, invece, dal fornitore.
Chi non ha mai firmato consensi su qualsiasi azione medica o
anche interventistica pena la non esecuzione di qualsiasi
intervento anche minimo?
Chi non ha mai firmato i consensi (pagine di assunzione di
responsabilità e altro) all'atto di stipulare una polizza o
anche di una sola variazione?
Chi non ha mai sentito attribuirsi la colpa di aver
acquistato una scatoletta su cui c'era una sorta di
etichetta atta a sollevare responsabilità da parte del
produttore-venditore assumendosi in proprio(il consumatore)
ogni responsabilità di errata scelta?
Chi non ha mai cercato di aprire un conto, di effettuare
un'operazione bancaria, di acquistare tipologie di prodotti
i più svariati venduti (sia come intermediari che come
propri) senza vedersi penalizzato a non effettuare nessuna
operazione ed essere altamente responsabilizzato con la
firma su decine di pagine di "interviste"(eufemismo)che ogni
banca propone per togliersi(legalmente) il peso di ogni
onere?
E l'elenco si farebbe lungo.
Queste "norme" di ormai prassi consueta a cui siamo
purtroppo abituati, altro non sono che il mezzo di declinare
responsabilità da parte dell'offerente, traslandole al
consumatore.
Le regole di attribuire ad ogni categoria di cittadini
queste responsabilità sono vessatorie.
La colpa diviene esclusivamente del cittadino anche sopra ad
ogni sua capacità.
Non si tiene conto dei livelli medi o bassi del fruitore di
servizi.
Non si tutelano categorie deboli per uniformità, ma anche
categorie più consapevoli andrebbero da tutelare perchè il
danno non è solo perpetrato ai più poveri come
l'orientamento del Governo fa intendere, ma anche per tutti
gli altri.
Non è vero che se chi ha di più non deve essere rimborsato
perchè se ha di più potrebbe essere anche uno che non si
è sperperato i risparmi per tenerli per la vecchiaia. E con
l'acquisto di ogni tipo di obbligazione(si chiama
obbligazione una richiestaprestito che propone l'emittente
per finanziarsi e continuare onestamente la propria
attività temporaneamente e per non andare, appunto, in
cattive acque) e che proprio per la sua natura giuridica,
deve essere rimborsato quale elemento privilegiato vuoi
anche solo per l'onore dell'Istituzione stessa. Quindi il
sottoscrittore è uno che aiuta l'emittente mettendogli a
disposizione risorse sotto un compenso.
Compenso tradotto in interessi che alla valutazione odierna,
forse è appena qualcosina di più del normale, cioè
"zero".
La mania saputellare di chi giudica il rischio solo in base
a quel poco in più di interessi promesso(e spesso non
erogato) come unico elemento di meritato capestro, è
ingiudicabile.
Una obbligazione deve essere soluta.
Quindi, la mancanza di tutela da parte delle leggi è
insopportabile.
Il cittadino, purchè non sia un conclamato speculatore
professionista, va pertanto tutelato, difeso e accompagnato
alla totale risoluzione e non trattato come destinatario di
un'opera di carità.
E il rischio di creare sfiducia nel sistema per
l'allontanamento di ogni forma, appena incognita, di
azionariato, obbligazionariato, ed ogni altra forma
considerata a questo famoso"rischio forzosamente
inconsapevole", è enorme ed avrà gravissime ripercussioni.
7 dicembre 2015 10:42 - savpg8801
Anche se nessuno ci crede il mondo è improntato sui soldi.
E i soldi fanno gola a tutti, anche agli onesti(o reputati
tali) Nelle banche, a onor del "de cuius", i beneficiari(o
presunti tali) delle eredità, si scannano a vicenda, e al
morto pace all'anima sua.
Come si traducano in atti reali i dissesti, dopo lo sanno
tutti, ma sarebbe opportuno saperlo prima che avvengano con
vigilanze doppie di quelle che già ci sono. I sindaci
revisori, la Banca d'Italia(organo supremo di vigilanza),
l'ABI, le società di rating che sparano giudizi in
continuazione,le centrali dei rischi, i patti Basilea o
altro che non sto a dire per pietà(di loro) , dovrebbero
essere gli organismi che di "pulci" se ne intendono(o
dovrebbero). E in parte lo fanno ma non abbastanza. Dirò di
più: se questi organi funzionassero a dovere, nessuna
banca, assicurazioni(ma anche altre imprese) potrebbe più
di funzionare perchè sarebbe loro impedito di lavorare a
norma di statuti e di migliaia di regole e disposizioni.
Quando negli USA le regole vennero disattese, le banche
davano soldi a tutti facilmente e crearono il caos di crisi
che ancora perdura(anche se si dice il contrario)
accontentando ogni richiedente anche di certa potenzialità
di insolvenza.
Questo si vorrebbe fare anche da noi. Si dice, ma perchè
non si danno i prestiti a tutti quelli che li desiderano?
Banche carogne.
Perchè si genererebbero insolvenze come già tante ce ne
sono anche a cordoni stretti e per fortuna che in Italia si
operava già a cordoni stretti. Figuriamoci se tutte le
banche ricominciassero a dare soldi(anche se coi tassi bassi
di adesso non conviene perchè darebbero soldi in perdita-e
se la gente non capisce questo, meglio vadano a cucinar
polenta) a tutti.
Altro che quattro o cinque dissesti. In tali condizioni
nessun Istituto farebbe più bilanci e tutto fallirebbe.
Sapete a quanto ammontano le sofferenze? a centinaia di
miliardi.
Ieri anche Berlusca ha detto quello che anch'io dico da
tempo(ma io non conto nulla)e cioè che con queste
disposizioni di far pagare a chi risparmia e presta soldi
alle banche, di derivazione europea, nessuno avrà più
voglia di acquistare azioni e obbligazioni e detenere soldi
in conti correnti.
Finalmente qualcuno lo dice.
Draghi sa benissimo che facilitare tutto con tassi bassi,
acquisti di titoli per dare liquidità ecc. non serve(ovvero
serve alla stupida opinione pubblica che tutto vuole e tutti
incolpa). Dare liquidità a un sistema che non la usa(non
perchè non la voglia usare, dato che avrebbe tutta la
convenienza a farlo perchè è il suo mestiere) non risolve
il problema alla radice.
Come accanirsi a dare medicine inutili a un paziente che
sta in punto di morte e non le può neppure ingoiare.
6 dicembre 2015 18:36 - lucillafiaccola1796
Riflessione del 04 dicembre 2015 venerdì
Mario Draghi BCE ha portato l’interesse per le banche che
hanno i soldi [nostri] tutti presso la banca centrale euroea
e li tengono lì in cassaforte senza darli in prestito a chi
ne ha bisogno, allo 0,25 percento MENO, i.e. le banche
devono pagare lo 0,25% alla BCE per poter tenere lì i
soldi [nostri]. Riflettendo, una domanda sorge spontanea
come dicono con questa frase fritta e rifritta ma che ha un
suo senso, mentre “in tempo reale” è una stronzcazzata
sia concettuale, sia linguistica. La domanda è: perché una
banca che fallisca per davvero o per rubare ai creditori,
come commercianti ladri facevano un tempo, debba incamerarsi
con il “bail in” che scatta dal 01 gennaio 2016 anche i
nostri soldi, i risparmi di tutta una vita che si tengono
sul conto corrente che superino anche di UN SOLO CENTESIMO
DI EURO I CENTOMILA EURO? Prendano quelli hanno depositato
presso la BCE! TRECCARTARO….SCACCO MATTEO!
5 dicembre 2015 11:24 - savpg8801
Sembra che ci sia un orientamento da parte dell'esecutivo di
tutelare i piccoli risparmiatori truffati da crack di cui
non sono responsabili, con un fondo di 120 o poco più
milioni in parte finanziato da banche e in parte dal
governo. Ma sarebbe troppo poco anche se qualcosa forse
sarà fatto e solo in favore di piccoli risparmiatori (si
pensa 20 o 30 mila euro solo) e non speculatori. Resta
comunque appurato che queste disposizioni europee e a
seguito anche italiane, sono delle vere e proprie vessazioni
incomprensibili. La nostra Costituzione afferma che il
risparmio va tutelato.
Se questo è il modo!
Pensate che estendendo il concetto dalle banche in stato di
dissesto, fallimento o procedure concorsuali varie, a tutte
le società anche di diverso tipo, commerciali, industriali,
di servizi, ecc. chi detenga azioni o obbligazioni
subordinate o affini sia chiamato a pagare i dissesti, si
assisterà alla fuga di azionisti e obbligazionisti. Le
società di ogni genere, comprese le banche,ovviamente, si
vedrebbero sfumare le fonti di finanziamento, anche in
assenza di pericolo imminente ma solo anche di ventilato
rischio di fallimento o pure meno, magari per voci
precorritrici di aggiotaggio.
Per ora le banche sono state salvate coll'ultimo decreto, ma
non i risparmiatori che hanno puntato su di esse i loro
risparmi, ovviamente non rendendosi conto del pericolo
causato da queste leggi carogna.
2 dicembre 2015 9:20 - daniele9479
Se attiverete una Class Action contro la banca Etruria siamo
interessati a prenderne parte. Acquistammo consapevolmente
le obbligazioni che proponevano un rendimento interessante e
che lo hanno regolarmente corrisposto fino allo scorso anno
ma da tempo non fu più possibile negoziarle per mancanza
d'acquirenti a causa dei problemi dell'istituto.
1 dicembre 2015 4:58 - lucillafiaccola1796
BNL non apre libretti di risparmio nominativi!!!!! Ma
perché? Forse perché col bail in in arrivo dal 1 gennaio
2016 non ti possono fottere i soldi in quanto li hai tu sul
libretto e non li ha la banca nel conto corrente?
Chi lo sa? Ci dica per favore!!!!
Grazie
30 novembre 2015 21:50 - Arete
E' possibile partecipare a una class action nei confronti di
Banca Etruria ? Io sono stato coinvolto con l'azzeramento di
obbligazioni subordinate per 32k € ! L'acquisto mi era
stato consigliato da Fineco, banca della quale sono
correntista.