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20 maggio 2016 23:46 - francesco3470
La logica "di dialogo e cooperazione" è quella che si vede nei servizi di Striscia? Riesce difficile comprendere come una sede provinciale dell'Agenzia possa essere diretta da un funzionario (o dirigente?) che non ha i poteri di rappresentarla. Dinanzi ad una precisa domanda su un caso concreto di un giornalista non si può rinviare all'ufficio stampa. La logica, tanto cara alla direttrice Orlandi, ci porta a due ipotesi. La prima è che i direttori in questione non siano in grado di rispondere. La seconda è che abbiano avuto ordini di tacere. Quindi costoro o sono professionalmente incompetenti o sono meri esecutori. In entrambi i casi è doveroso rivedere il loro ruolo e relativo trattamento economico. Penso che, senza offesa per la categoria, potrebbero essere allocati nel ruolo di personale d'ordine (commessi ed ausiliari). Quanto alla responsabilità e legalità vorrei che la direttrice Orlandi riflettesse sui doveri che ha un pubblico ufficiale. Correttezza, trasparenza, senso dello Stato, attenzione verso il cittadino, rispetto verso gli organi di informazione, senso dell'onore e del servizio verso la collettività. Credo che sia palese che nei confronti di Striscia abbia sbagliato e continua a sbagliare. Se è davvero convinta di quello che ha detto e vuole essere coerente deve, prima, chiedere scusa e poi avviare subito un'indagine per sanzionare i comportamenti illegittimi.
11 maggio 2016 20:07 - lucillafiaccola1796
quello o quella, ma penso quello, che scrive i "COPIONI" per treccartaro baro e consocia etruriana ed altri adepti della otta illuminata dai riflettori della tv imposta a Noi privati da loro privati, con clowns sensa arte né parte e leccaqulo, sempre gli stessi, per quanto lavora avrà senza dubbio degli "scrittori fantasma" che lo aiutano duemila? Tremila? Come farebbe altrimenti?
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