Come fate a dire 1,3 milioni su 500 milioni di abitanti?
Vi siete forse dimenticati che in Europa negli ultimo 20/30
anni sono arrivati oltre 100 milioni di migranti, che hanno
snaturato la nostra cultura, le nostre economie, problemi
razziali, culturali nonchè terrorismo ?
Quanti italiani o europei sono alla fame, case pignorate,
ammalate che non hanno risorse per curarsi, disperazione
ecc. ecc.
10 agosto 2016 13:56 - francesco5421
Non prendetela per una provocazione, ma come un
ragionamento terribilmente logico e statistiicamente
notevolmente fondato:
il problema dell'immigrazione semplicemente NON
ESISTE........... esiste invece il problema del decadimento
umano e produttivo della popolazione stanziale
europea-occidentale, i cosiddetti nazionali.
Nel giro di vent'anni il CLUP itagliota (intendi: costo del
lavoro per unità di prodotto) é più che raddoppiato in
valore assoluto ed é preferibile ignorare quello relativo
– rispetto ai paesi emergenti – perché altrimenti non
resterebbe che il suicidio rituale.
Almeno si fosse conservato il predominio
cognitivo-intellettuale ma, in realtà, i bianchi
occidentali sono perdenti anche in quello: in capacità
matematiche e di comprensione del linguaggio spadroneggiano
gli asiatici in particolare, e chi accetta di spremersi in
generale.
Nel complessivo imbarbarimento dell'occidente
indiscutibilmente enorme responsabilità (generalizziamolo
in un 50%) hanno avuto leggi assassine dell'abominevole
stato socialborghese – associazione a delinquere e per
prave azioni a capitale sociale integralmente rubato. -
Ma – non c'é niente da fare – l'altro almeno 50% é
dovuto semplicemente al fatto che i figli occidentali (a
incominciare dai miei, di cui molto mi vergogno, due inetti,
due 'superflui' anche se laureati!) non studiano né operano
con la capacità né con l'intensità dei loro padri e
quindi é perfettamente darwiniano che si avviino
all'estinzione.
Qual 'figlio dell'officina e/o figlio della terra' (lasciamo
stare che in entrambi i casi vi ho rappresentato – e
tuttora, alla tenera età di 75 anni!, vi rappresento - la
classe dirigente) io mi ritrovo circondato da albanesi,
rumeni, polacchi, neri, bulgari, ucraini, indiani,
pakistani, arabi, maghrebini (i cinesi son più che altro
orientati al commercio) e solo sporadicamente da qualche
itagliano che però ben raramente si guadagna la
pagnotta.
Poiché costoro invece mi risultano ormai presenti solo
nella qualità – per me esecrata - di statali,
sindacalisti (questi due quasi esclusivamente fancazzisti),
grassatori d'equitalia (questi purtroppo diabolicamente
efficienti!), donatori di sperma, veline, banchiste e
troniste
- uccelli di stessa penna volano insieme - mi son visto
costretto ad incominciare a considerare quegli altri come
mie figli 'naturali', anche se non parliamo la stessa lingua
e magari é anche diverso il colore della pelle.
C'é una possibile via d'uscita a tutto ciò? Va bene che
sono mezzo tedesco, ma evidenzio l'ausmerzen (intendi:
deumanizzazione selettiva) in quanto, secondo me, gli unici
che son di troppo, che son SUPERFLUI, in Itaglia (come però
anche in Germania, in misura fortunatamente assai minore),
sono i rispettivi nazionali!
IL NUOVO COLOSSO
di Emma LAZZARUS (1849-1887)
(E' l'ode incisa nella targa ai piedi della Statua della
Libertà)
Non come il gigante di bronzo di greca fama,
che impone gambe conquistatrici da terra a terra:
Qui alle porte occidentali, bagnate dal nostro mare
s'ergerà una donna imponente,
con una torcia, la cui fiamma simboleggia il fulmine
imprigionato,
e il suo nome é Madre degli Esuli. La fiaccola che ha in
mano
simboleggia il benvenuto a tutto il mondo; i suoi miti occhi
sovrastano
il porto, ponte aereo che incornicia città gemelle.
"Tenetevi i Vostri storici fasti, o antiche terre" - gridano
le sue labbra mute - per darci solo le Vostre esauste,
povere masse, accalcate e bramanti la libertà, i miseri
rifiuti della vostra brulicante attività;
inviateci questi, i senza tetto, gli sconquassati dalle
tempeste!: io sollevo la mia fiaccola accanto alla porta
d'oro! "
The New Colossus
di Emma LAZZARUS (1849-1887)
Not like the brazen giant of Greek fame,
With conquering limbs astride from land to land;
Here at our sea-washed, sunset gates shall stand
A mighty woman with a torch, whose flame
Is the imprisoned lightning, and her name
Mother of Exiles. From her beacon-hand
Glows world-wide welcome; her mild eyes command
The air-bridged harbor that twin cities frame.
"Keep ancient lands, your storied pomp!" cries she
With silent lips. "Give me your tired, your poor,
Your huddled masses yearning to breathe free,
The wretched refuse of your teeming shore.
Send these, the homeless, tempest-tost to me,
I lift my lamp beside the golden door!"
9 agosto 2016 19:49 - lucillafiaccola1796
orfani, cani ed ora "immigrati" Africani...e loro guadagnano
e noi paghiamo in tasse e in abbassamento del livello di
Vita...sanità zero, lavoro gratis o quasi, lunghi orari
lavoro eccetera
Probabilmente anche l’invasione dell’europa da parte di
gente sottomessa, sfruttata, sterminata dai colonizzatori
schiavisti gran bretagna-spagna, francia, belgio, germania,
italia, stati uniti di regno unito-infatti hanno copiato il
Commonwealth o cercano di crearlo SOLO con le armi-si chiama
$ionusawealth, è stata perpetrata da un “algoritmo”
all’americagna. Non era peregrina la mia idea che si
andassero a prendere “i migranti” a casa loro, come fu
fatto con gli Africani già in passato. Siamo in più di uno
a sostenerlo: e gli altri sono ben più qualificati di me.
Niente di nuovo. Anche nel male DEVONO COPIARE ché NON
SANNO FARE. E’ questo il loro tallone di
quell’antipatico d’achille. Ve lo dice una figlia di
Enea di Troja!
Probabilmente anche l’invasione dell’europa da parte di
gente sottomessa, sfruttata, sterminata dai colonizzatori
schiavisti gran bretagna-spagna, francia, belgio, germania,
italia, stati uniti di regno unito-infatti hanno copiato il
Commonwealth o cercano di crearlo SOLO con le armi-si chiama
$ionusawealth, è stata perpetrata da un “algoritmo”
all’americagna. Non era peregrina la mia idea che si
andassero a prendere “i migranti” a casa loro, come fu
fatto con gli Africani già in passato. Siamo in più di uno
a sostenerlo: e gli altri sono ben più qualificati di me.
Niente di nuovo. Anche nel male DEVONO COPIARE ché NON
SANNO FARE. E’ questo il loro tallone di
quell’antipatico d’achille. Ve lo dice una figlia di
Enea di Troja!
Probabilmente anche l’invasione dell’europa da parte di
gente sottomessa, sfruttata, sterminata dai colonizzatori
schiavisti gran bretagna-spagna, francia, belgio, germania,
italia, stati uniti di regno unito-infatti hanno copiato il
Commonwealth o cercano di crearlo SOLO con le armi-si chiama
$ionusawealth, è stata perpetrata da un “algoritmo”
all’americagna. Non era peregrina la mia idea che si
andassero a prendere “i migranti” a casa loro, come fu
fatto con gli Africani già in passato. Siamo in più di uno
a sostenerlo: e gli altri sono ben più qualificati di me.
Niente di nuovo. Anche nel male DEVONO COPIARE ché NON
SANNO FARE. E’ questo il loro tallone di
quell’antipatico d’achille. Ve lo dice una figlia di
Enea di Troja!
9 agosto 2016 13:44 - Primo Mastrantoni
i dati sono indicati nell'allegato e vanno dal 1985 al 2015
per vari Paesi europei.
9 agosto 2016 12:00 - francescomangascia
METTILI TUTTI I DATI: i dati Eurostat, nel 2015, le persone
che hanno chiesto asilo politico per la prima volta in uno
dei 28 paesi dell’Unione Europea (UE) sono state 1.255.600
più del doppio (+123%) di quelle del 2014 (562.680). È il
risultato di un trend crescente, che ha visto negli ultimi
anni i valori passare dalle 153 mila unità del 2008 alle
278 mila del 20102 e alle 373 mila del 2013. Se
consideriamo la distribuzione per paese, appare evidente
come sia di gran lunga la Germania ad accogliere il numero
più elevato di asylum seekers: 441.800 nel 2015 (il 35% di
tutti i richiedenti asilo in UE), con un aumento del 155%
rispetto alle 172.945 del 2014 (Fig. 1). In termini
assoluti, seguono l’Ungheria con 174.400 richieste (il
14%), la Svezia (156.100 e quindi il 12%), l’Austria
(85.500, il 7%), l’Italia (83.200, il 7%) e la Francia
(70.600, il 6%). Rispetto al 2014, il numero di prime
richieste di asilo è aumentato di più in Finlandia
(+822%), seguita da Ungheria (+323%), Austria (+233%),
Belgio (+178%), Spagna (+167%) e Germania (+155%).
Se però relativizziamo questi valori rispetto alle
dimensioni demografiche dei paesi, il quadro cambia
notevolmente (Fig.2). Il valore più elevato si registra,
infatti, in Ungheria con 17.699 richieste per milione di
abitanti, una cifra poco superiore a quella della Svezia
(16.016), seconda in ordine di grandezza. Seguono Austria
(9.970), Finlandia (5.876), Germania (5.441), Lussemburgo
(4.194) e Malta (3.948). Valori superiori all’Italia si
hanno anche in Danimarca (3.679), Belgio (3.463), Bulgaria
(2.800), Olanda (2.546) e Cipro (2.468). In termini
relativi, quindi, il nostro paese si colloca, nonostante sia
uno dei principali luoghi di arrivo di questi flussi, poco
sopra la metà della graduatoria relativa alle domande
d’asilo, con un valore (1.369 per milione di abitanti)
inferiore alla media dell’Europa (2.470).
Altro aspetto interessante da mettere in evidenza è la
provenienza dei richiedenti asilo (Fig. 3). Il numero di
Siriani che hanno cercato protezione internazionale in UE è
duplicato rispetto al 2014 ed ha raggiunto 362.800 persone,
mentre il numero di Afgani è quasi quadruplicato ed è
arrivato a 178.200 e quello degli Iracheni è aumentato di
sette volte (121.500). Questi rappresentano le tre
principali nazionalità che hanno chiesto asilo politico per
la prima volta negli Stati membri dell’Unione europea nel
2015, rappresentando più della metà di tutti i richiedenti
asilo. Seguono Kosovo, Albania, Pakistan ed Eritrea. Nel
complesso, come si può vedere, si ha un’ampia gamma di
provenienze, sia europee che di altri continenti, a conferma
della numerosità delle aree di crisi potenzialmente in
grado di dar luogo a migrazioni forzate. Da questo punto di
vista, la situazione italiana appare ancora più
particolare, visto che i principali tre paesi di provenienza
sono Nigeria (17.780), Pakistan (10.285) e Gambia
(8.015).
I dati sulle richieste d’asilo nel 2015 confermano come il
quadro della situazione sia più complesso di quanto non
appaia considerando solo gli sbarchi. Diversi paesi,
infatti, mostrano un fattivo impegno nell’accoglienza
degli asylum seekers, nonostante non ne siano stati, con
ogni probabilità, il punto d’accesso nell’Unione. Seria
appare la situazione ungherese, dove i valori hanno
raggiunto punte obiettivamente difficilmente sostenibili.
Meritevole d’attenzione appare anche l’ampiezza
dell’area di provenienza, indicativa di una situazione
internazionale sempre meno controllata e controllabile, in
cui appare veramente difficile trovare soluzioni efficaci e
soprattutto durature ai conflitti.
Sul sito dell’Eurostat sono già disponibili per alcuni
paesi dell’Unione Europea i dati sulle richieste di asilo
relative al primo trimestre 2016. Complessivamente tra
gennaio, febbraio e marzo 2016, le persone che hanno
richiesto asilo politico per la prima volta in uno dei 28
paesi membri dell’Unione Europa sono state 255.315,
segnando una consistente diminuzione rispetto agli ultimi
tre mesi del 2015, quando invece ammontavano a 426.025. Se
consideriamo la distribuzione per paese, appare che le
richieste di asilo siano diminuite in maniera considerevole
in Svezia (passando da 87.885 a 7.705), in Austria (da
30.805 a 10.695)¹, in Belgio (da 15.865 a 4.720) e in
Bulgaria (da 7.585 a 4.055); sono diminuite in maniera solo
modesta in Italia (da 24.710 a 22.330) e in Grecia (da 3.005
a 2.370); sono aumentate lievemente in Germania (da 162.535
a 174.965) e sono, infine, aumentate considerevolmente in
Ungheria (da 860 a 6.830). Questi dati sono causa e
conseguenza di una serie di azioni realizzate di recente,
sia a livello nazionale che comunitario, tra cui occorre
ricordare la barriera realizzata in Ungheria, la
reintroduzione di controlli alle frontiere in Germania e
Austria, schemi di ricollocamento dei rifugiati tra i paesi
membri dell’Unione e l’accordo UE-Turchia (divenuto
operativo dal 20 marzo 2016), che, alleggerendo la rotta del
Mediterraneo Orientale e quindi la Grecia, riporta in auge
quella più pericolosa del Mediterraneo Centrale e quindi
l’Italia, come canale di ingresso per i richiedenti asilo
diretti in UE.
Nel complesso, le indicazioni che emergono invitano, a
nostro avviso, a ricercare una politica europea in grado di
distribuire in maniera più realistica ed equa tra gli stati
membri il peso delle diverse fasi del percorso di
inserimento dei migranti per ragioni politiche, dalla presa
in carico al momento dell’arrivo, sino al riconoscimento o
meno dello status di rifugiato. Sarebbe anche auspicabile la
promozione di una maggiore unità politica della UE, per la
ricerca di soluzioni più efficaci a tutte le crisi che
alimentato le migrazioni forzate. L’esperienza odierna
suggerisce che una politica migratoria basata su soluzioni
temporanee, soprattutto se di contrasto e di
esternalizzazione del fenomeno migratorio, risulta non solo
inefficiente di fronte al carattere strutturale ed endemico
dei fattori che sono all’origine di questi flussi, ma
anche contraria ai principi della solidarietà
internazionale e della integrità umana.
¹ Si noti che i dati relativi al mese di marzo non sono
ancora disponibili per Austria e Grecia.
FONTE
http://www.neodemos.info/le-richieste-di-asilo-nellunione-eu
ropa/#more-5972