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4 novembre 2016 14:19 - gian8787
Nell'articolo l'unica frase sensata che leggo è questa: "..........sarebbe bene aiutare sempre tutti, al là del sesso, ecc. ecc. Nel limite del possibile chiaramente". Appunto, NEL LIMITE DEL POSSIBILE e dato che questo limite è stato abbondantemente superato, adesso sarebbe ora di finirla. Inoltre concordo pienamente con "renato 9969" a meno che non si voglia fa diventare l'Italia e l'Europa una grande Cloaca!
2 novembre 2016 10:01 - renato9969
Io credo che gli abitanti di Goro abbiano ragione ed anche quelli di Gorino e di Ficarolo.
Io parto dal sano principio che tutti siamo liberi di andare dove vogliamo e di emigrare dove vogliamo, questa si chiama libertà, ma a delle condizioni che non possono essere ignorate come fa il Governo PD.
1) tu entri a casa mia solo se dimostri di essere quello che sei. Quindi con tutti i documenti in regola. Se non hai documenti torni a casa tua.
2) devi avere tutte le vaccinazioni, per non creare emergenze sanitarie ( vedi l' epidemia di meningite a Firenze, i lebbrosari ecc..)
3) deve essere chiaro il motivo per cui vieni in Italia, ( se rifugiato politico, se fuggi dalla guerra, se sei un migrante economico)
4) se sei un fuggitivo dalle guerre è giusto accoglierti, darti un posto in cui dormire e farti lavorare.
5) se sei un migrante economico, oltre ad avere i documenti in regola devi aver un invito dell'azienda italiana che ti darà lavoro oltre che a una cifra che ti permette di vivere in Italia per almeno 2 mesi .
6) Al primo errore che fai, sconti la pena e torni a casa tua con l' interdizione per 10 anni dal suolo italiano.
7) se vieni in Italia a spese degli italiani devi lavorare per il comune di residenza, con un piccolo salario, non con un salario completo perché ci sono le spese di mantenimento.
Tornando a Goro, il prefetto deve avvisare il sindaco di quanti e che tipo di migranti ha intenzione di mandare, inoltre a mio avviso il prefetto che si basa sulle leggi deve avere la piena conoscenza di chi sono i migranti che impone al posto. Non fare questo significa violare le semplici regole della buona convivenza e generare un problema di ordine pubblico. Nel caso il migrante offenda, disprezzi, violenti, rubi ed altro considero giusto espellerlo per i reati più gravi, anche quello che dice che l' Italia è una merda e che siamo razzisti, poiché gode di uno stato di rifugiato ed offende l' onore della nazione. Per quel che riguarda le barricate; è l' unico modo per gli abitanti di Goro di far sentire la loro voce e le loro ragioni. Per quel che riguarda il sequestro dell' albergo di Ficarolo, io credo che la proprietà privata sia tutelata e comunque i danni creati dal sequestro devono essere risarciti, ma qui siamo nel Far-West, si invoca lo stato di emergenza con la facilità con cui si da una caramella ad un bambino. Questo falso buonismo per i clandestini è volto solo a far soldi. Se fosse buonismo si sarebbero interessati di più delle famiglie italiane che sono in difficoltà.
La stessa Chiesa si è dimostrata per quello che è.
Quindi chiudendo l' argomento rimango dell' idea che solo il 4/5% dei clandestini abbia diritto a rimanere nel paese e tutti gli altri devono essere espulsi prima che avvenga una rivolta civile.
28 ottobre 2016 22:16 - minotauro5801
100, 1000, 100.000 Goro; se li volete, ospitate questi clandestini nelle vostre case.
Questo non avverra' perché voi buonisti parolai siete abituati a fare i froci con il culo degli altri.
28 ottobre 2016 22:03 - lucillafiaccola1796
sarà pure de destra e leghhista ma..chi gli può dare torto? Questi sono fatti, non parole!
Immigrazione, cominciano i primi sequestri. I dati dell’invasione! giovedì, 27, ottobre, 2016 Carlo Di Pietro
In un recente documento a firma Prefetto della Provincia di Verona si apprende che, per alcune «necessità», è possibile «acquisire alla temporanea disponibilità statale» la privata proprietà. Non è una novità che le tirannie requisiscano iniquamente i beni di privati cittadini, tuttavia sembra stia diventando prassi anche nella “democratica” Italia, dove il liberalismo, che pure non è condivisibile, ha coercitivamente ceduto il passo al socialismo.
Motivo del sequestro della proprietà privata sarebbe la «necessità per il preminente interesse pubblico», che richiederebbe l’adozione di «misure eccezionali ed urgenti», sebbene «temporanee». Ben sappiamo che i concetti di “temporaneità” e di “emergenza” sono parte integrante e quasi “eterna” del burocratismo italiota.
La Prefettura ammette di essere in seria difficoltà a causa della non-politica interna ed estera del “governo” Renzi (non eletto), troppo concentrato nella distruttiva missione immigrazionista, tanto da dichiarare: «Non potendosi ricorrere a strumenti amministrativi ordinari», dunque cancella il diritto alla privata proprietà, sebbene dopo «ponderazione» (sic!), a guisa del «preminente interesse pubblico».
Cita poi l’articolo 7 della «Legge del 20 marzo 1865, n° 2248 allegato E». Un dietrologismo legislativo pari solo a quello dei sunniti e dei talmudisti, dunque evoca la «legge per l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia», di cui l’«allegato E» riguarderebbe i «Contenziosi amministrativi», ovverosia: «Allorché per grave necessità pubblica l’autorità amministrativa debba senza indugio disporre della proprietà privata, od in pendenza di un giudizio per la stessa ragione, procedere all’esecuzione dell’atto […]».
26 ottobre 2016 18:26 - lucillafiaccola1796
tutto questo buonismo sinisto mi sta facendo diventare legista. I fatti che si raccontano sono: stavano al bar da clienti, di proprietà dei baristi, è andata l'istituzione [de che] ed ha detto ai presenti "fuori di qui ché ci dobbiamo mettere questi che abbiamo raccattato in africa o da quelle parti e che ci rendono 40 euro al giorno, meno i 2 euro che diamo a loro in mano,e fanno 38 euro al giorno, buttali via...ci dobbiamo andare a trans che diamine...e quelli i clienti ed i baristi si sono incavolati ed hanno reagito. Insomma li volevano palestinizzare e quelli non ci sono stati...embeh? Che cianno torto? Mavalà Ghé dinì!
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