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28 dicembre 2016 23:07 - jj2006
In fondo il mestiere della banca è facilissimo: Si presta soldi da qualcuno (il creditore, ossia il risparmiatore) e li dà, con un piccolo sovraprezzo, ad un altro (il debitore). In questi giorni si parla tantissimo di risparmiatori che perderanno (se non protetti dalla soglia di 100,000) i loro soldi, ma stranamente nessuno discute l'altro lato, quello dei debitori. Perché la MPS è fallita? A chi sono andati tutti questi miliardi, e perché è "impossibile" recuperarli? I debitori sono intoccabili, per qualche strano motivo? Non hanno assolutamente niente da vendere? Una Rolls Royce magari, due, tre villette con vista mare...? Prima di toccare i piccoli risparmiatori, ci vuole una discussione assai pubblica sul ruolo e la situazione attuale dei debitori.
28 dicembre 2016 14:02 - sanmon
Zero soldi alle banche che devono fallire come fallisce la piccola impresa,il piccolo negozio ecc... E molte volte cadono nel baratro per colpa delle banche che non ci pensano due volte a farti fallire e come mai per abbassare le tasse ed intervenire a favore del cittadino i soldi non ci sono mai e per queste banche ci sono sempre? Si dice che fallirebbero anche i correntisti?E che aspettano a cambiare banca?Ci hanno rotto le palle ...questi si salvano sempre e salvano gli amici.
23 dicembre 2016 19:23 - lucillafiaccola1796
farla fallire no, ché ci andrebbero di mezzo anche i correntisti, quelli che hanno lì i soldi per non tenerli in casa: Soldi guadagnati col Lavoro, col Sudore della Fronte...Mettere in galera tutti i papponi e chi gli tiene bordone ovviamente SIIIIIII.
Dobbiamo comunque essere NOI a sorvegliare che i papponi non pappino più.
23 dicembre 2016 10:00 - minotauro5801
Farla fallire e mettere tutti i papponi responsabili in galera no?
22 dicembre 2016 19:15 - lucillafiaccola1796
altro che 5-20 miliardi. La germania s'è già aggiustata le sue banche con ben 250 miliardi nel 2013! Secondo me, questo clon-sgoverno jpmorgan, sta camminando sui carboni ardenti cincischiando con gli algoritmi psicopatici delle bische borse: hanno perso la bussola...I correntisti stanno fuggendo e presto a MPS non avranno liquidità per pagare gli assegni di ritiro dai conti correnti. Si finirà come la Grecia. Non credano i bancocazzisti o i cartacreditizi di cavarsela meglio. Loro staranno peggio dei correntisti. Quindi, bando alle ciance: MPS deve essere nazionalizzata fuori dalla speculazione, col “sostegno finanziario pubblico straordinario”, appellandosi alla richiesta di questo tipo prevista all’ articolo 59, paragrafo 3 (e) della direttiva BRRD sulla risoluzione e risanamento delle banche. [Isabella Bufachi] Noi che copiamo il peggio del peggio, e MAI il minimo meglio, cioè siamo copioni coglioni senza coglioni, COPIAMO DA ISLANDA. Ci sarà da individuare gli speculatori magnaccia, togliere il maltolto, nell'antica Roma si chiamava CONFISCA, mandare gli speculatori peculatori ai lavori forzati se giovani, ai lavori sociali se vecchi. Con le buone, e presto, altrimenti si prenderanno i FORCONI INCENDIARI. E' chiaro? Altro che la "strage" di merlino col camioncino. Andremo alla Montagna e la porteremo sullo sgoverno. Altro che una risata li seppellirà. Sarà la Montagna di Mano Metto a farlo. Siamo stufi di essere colonia di U$ion ed ora di UE germania.
22 dicembre 2016 18:55 - raffaele70
Al di là che si possa condividere o meno la posizione di Pedone, la logica conseguenza è che siamo oltre il "Too Big to Fail": l'impresa bancaria, piccola o grande che sia, non può fallire, pena conseguenze catastrofiche per il "sistema".
Quindi, se per tale tipologia di impresa non valgono le regole di mercato, seppure un mercato regolamentato, allora tanto vale vale avere un'unica banca con intero capitale pubblico.
Da questo punto di vista mi sembrano molto più ragionevoli le regole del "bail in": un minimo di responsabilizzazione dei cosiddetti risparmiatori è un elemento imprescindibile per una corretta funzionalità del sistema economico nel suo complesso.
22 dicembre 2016 15:41 - giorgio canella
questa volta, Alessandro, non sono mica tanto d'accordo con Te: per prima cosa non trovo corretto che a pagare sia il Paese e chi ha provocato il danno (e sono in tanti) non paghi niente...perchè di soldi in questo buco ne sono già stati messi tanti col risultato che sono stati mangiati(non investiti) senza risolvere il problema...perchè è altamente diseducativo per il cittadino che si convince del fatto che, comunque, se ne esce sempre, perchè è una concorrenza sleale nei confronti delle banche sane...mi si dirà che si devono salvare posti di lavoro e risparmi dei cittadini ma questo è, ancora una volta, funzionale a prendere voti e non risolvere i problemi ed è questo atteggiamento che ci ha portati quì. Il giorno in cui chi provoca danni ai risparmiatori sarà punito come si deve, il giorno in cui la vigilanza funzionerà per davvero e nei confronti di tutti, il giorno in cui non ci saranno trattamenti privilegiati e amministratori "nominati"..ecco, forse quel giorno potrò essere d'accordo con te su questo tema, oggi no. Buon NATALE
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