E' probabile che mi sbagli ma, per ciò che io so, l'uso di antibiotici in agricoltura è già vietato. Forse l'articolista si riferiva all'uso (abuso) in zootecnia dove, specialmente in Italia, vengono usati a tonnellate a scopo preventivo e contrariamente alla maggior parte dei produttori europei che intervengono solo in presenza della malattia, quindi a scopo curativo su indicazione dell'esperto veterinario. (qui sarebbe il caso di commentare la propaganda nostrana che insiste sulla maggior salubrità della carne italiana. SIC!) Tuttavia è lodevole un'iniziativa volta a internazionalizzare il problema dell'uso smodato degli antibiotici, Senza però dimenticare che per l'acquisto è indispensabile la ricetta e che la prescrizione la fa il medico, non l'industria farmaceutica. Certamente, invece e in ogni caso, sarebbe auspicabile un contributo pubblico di moderata consistenza alla ricerca sui nuovi farmaci aggiungendo poi un vero e proprio premio A RISULTATO RAGGIUNTO.