Mastrantoni con l'Euro inflazione e mutui se erano a 2 cifre
non erano comunque un problema perché c'era massa monetaria
circolante e nei risparmi, sufficiente per pagarli.
In quanto all'attuale situazione proviamo a vedere cosa ha
fatto la scuola negli ultimi 50 anni.
Tutta di impronta illuminista studiata per creare ingranaggi
di un sistema produttivo, invece che esseri umani
pensanti.
È stata la scuola primaria e secondaria ad aver creato
quelle "bestie", e no, le "bestie" non si sono create da
sole magari stando davanti ai social e la play station.
Allora vediamo le intuizioni del più grande educatore del
mondo occidentale, Sir Ken Robinson:
Prima pagina radio3 filo diretto con gli ascoltatori. Da
ieri i giornali parlano di “scuola”. Oggi lamentano la
scuola fatta in casa, che hanno chiamato “home
schooling”, perché gli italiani che non sanno
l’italiano, sanno a menadito l’anglocazzone…è ovvio!
Ritorniamo all’hashtag come dicono le teste, che
letteralmente vuol dire cancelletto ed in disinformatico si
scrive # e significa Argomento, Oggetto della conversazione.
Perché le famiglie avrebbero scelto di istruire i figli in
casa? Perché i risultati della scuola pubblica, tanto più
privata, sono quelli che si odono e che si vedono:
un’ignoranza [l’apostrofo sostituisce la “a” di una
in presenza una vocale femminile] abissale. Se questo è il
risultato di tante rifoGne della Scuola, dove si giudicano
gli “alunni” con metodi anglocazzoni, leggi “test”
beh, sarebbe stato meglio che fossero state omesse in toto.
La peggior scuola è quella ammannita dal treccartaro baro
autoeliminatosi ma sempre fra le OO. Un ascoltatore ci ha
illuminato: siamo Noi Italiani che abbiamo fatto il
RINASCIMENTO! Il metodo Maria Montessori pare essere proprio
il migliore, ma la cenerentola scuola statale, sempre
sguattera, mai Principessa, mal manovrata dagli incapaci di
stato d’indecenza, non l’ha mai adottato. Si torni
finalmente alla Lingua Italiana. Lo scandalo non è il
linguaggio degli sms che avendo un limite di 160 caratteri
adottano delle ovvie abbreviazioni tipo sostituire “per”
con “x”. Ben altri sono gli scandali, come la
cancellazione del Latino e relativa analisi logica nelle
scuole medie. Io farei anche un poco di “etimologia”.
Non insegnerei la grammatica scritta in linguaggio da
libretto istruzioni per prendere la patente, ma la farei
apprendere in cinque frasi CORRETTE al giorno, copiate a
mano e pronunciate magari aiutandosi con un piccolo
“corso” di dizione ben fatto. Fatto caso che cantando si
pronunciano in modo corretto le s sorde e quelle sonore e la
terribile “c” settentrionale contrapposta a quella
romanesca troppo SCIvolosa. Cantiamo: “Mamma son tanto
felice…” Mamma ho un sacco di ceci…” Mamma ho un
sacco di rose…” eccetera. Provare per credere.
6 febbraio 2017 14:39 - savpg8801
Fa molto trend parlare sgrammaticato. Come il becero
adeguamento alle mode che, se non viene praticato, sembra
rendere "out".
La lingua italiana sembra snobbata dai più; quasi una
vergogna. Non adottare i congiuntivi, esibirsi con parole
inusitate o verbi creati da sostantivi o aggettivi e
lanciate da qualche leader politico o finanziario o
televisivo, o personaggio ammirato del branco, oppure,
semplicemente adeguarsi agli andazzi
dialettali-italianizzati delle varie regioni, specialmente
borgatare o di paralleli più bassi.
Quasi una vergogna esprimersi correttamente(ed anche in
altri idiomi) anche se, suppongo, molti sgrammaticati
conoscono le regole, ma, da buoni anticonformisti ribelli,
non le adottano.
Il conformismo alla comunicazione e al mondo social di bassa
lega, fa il resto.
Trasmissioni come" che fuori che tempo che fa" o "io
speriamo che me la cavo" si sostituiscono, almeno nelle
titolazioni, alla scuola che penso, almeno in gran parte,
non sia da demonizzare per questi risultati deprimenti.
Piuttosto non farebbe male una maggiore severità, ma ai
giorni nostri rischia di mettere sotto tiro ed accusa il
corpo insegnante che già lo è per altro.