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28 marzo 2018 17:54 - savpg8801
La forma di segnalazione è insufficiente, ma nel merito la possibilità di azione unilaterale è consentita con le condizioni opportune.
Si consulti anche: http://www.dirittobancario.it/rivista/contratti-bancari/modi fiche-unilaterali-contratti-bancari-recenti-riforme-decision i-arbitro-bancario-finanziario

Se non si apre in internet verificare se vi siano spazi o altre anomalie nella stringa. In ogni modo si ricerca benissimo.
28 marzo 2018 15:55 - fabio5225
Io ho realizzato una delle segnalazioni ed anche nel mio caso la banca non ha inviato nessuna comunicazione via cartacea (anche se mi arrivano altre comunicazioni meno importanti per via cartacea).

Nei miei documenti online è apparsa una comunicazione il 05/03/18, a seguito di un mio reclamo e dopo che la banca ha applicato i cambi senza informarmi opportunamente.

La cosa peggiore è che un direttore di un’agenzia della banca al quale mi sono rivolto, non solo non è stato capace di fornire una risposta soddisfacente e argomentata al mio reclamo, si è anche permesso di rivolgersi alla mia persona via email con un tono offensivo e inopportuno utilizzando le seguenti parole: “ […] Naturalmente, ove nessuno dovesse essere di Suo gradimento e ritenesse il canone mensile di un euro troppo oneroso, potrà valutare la cessazione del rapporto alla quale potrà eventualmente provvedere per il tramite di un altro Istituto Bancario”.

Tra le altre cose, ho risposto al direttore: “Sicuramente se un politico rubasse un euro mensilmente, non lo lasceremmo rubare impunemente con la giustificazione che un euro mensile non è “troppo oneroso” per lo Stato; non lo lasceremmo rubare impunemente perché l’azione è ingiusta, indipendentemente dalla somma”.

Sembra che l’assurda idea di qualcuno sia: noi cambiamo le regole del gioco senza rispettare le indicazioni del Testo Unico Bancario e voi non lamentatevi, perché il cambio è solo di un euro, che non è troppo oneroso... subite in silenzio!
Purtroppo per le menti orientate al denaro, esistono persone che ritengono importanti i VALORI e i PRINCIPI, e questi non si possono comprare con i soldi...

Per questa ragione considero importante che tutti i clienti i quali non hanno ricevuto un trattamento adeguato, combattano uniti questo modus operandi deludente, con l’obiettivo di ricevere i rimborsi e le scuse opportune.

Personalmente, destinerò i rimborsi a un’associazione di volontariato per sottolineare che è una questione di principio e non di denaro: i PRINCIPI non si possono comprare ne’ calpestare.

Un ringraziamento speciale all’ADUC che ascolta i consumatori e combatte affinché i principi ed i diritti non siano calpestati.
28 marzo 2018 10:52 - Filanto_051
In Unicredito - a fronte della cortesia degli addetti alla clientela [per altro alcuni/e poco preparati/e] e non dico la filiale, non sono tuttavia molto corretti quando si tratta di applicare 'nuove condizioni contrattuali'
l'esempio: da alcuni anni é stata aumentata la 'commissione tenuta-conto' mensile, che. rispettando il cliente idonea giacenza, era prima gratuita; a far data dal luglio 2014 è aumentata di c.a 3 eu. mentre le precedenti condizioni di contratto - secondo Unicredito - non prevedevano questa differenza, morale: canone non più gratuito, nonostante il mantenimento delle 'condizioni di giacenza' favorevoli alla banca; a fronte di una risposta 'pretestuosa' della banca, non mi sono rivolto allo Ombudsman solo per evitare la seccatura che comporta; se aggiungo a questo le esose commissioni di intermediazione, sarebbe da chiudere;
26 marzo 2018 11:02 - savpg8801
Accade sovente che non ci sia più comunicazione cartacea avendo aderito a servizi di Home Banking.
E non solo per proposte di modifica unilaterale di contratto (peraltro prevista) ma anche di altre comunicazioni che sottintendono a una perdita di tempo e di dedizione alla ricerca-spesso farraginosa- di documentazione spesso ostica ed incomprensibile.
Nel mio conto fu determinato di aumentare unilateralmente (e me ne sono accorto dopo mesi perchè il canone era aumentato- e pensavo ad un errore) il compenso mensile di tipologia di conto corrente (ovvero il costo di canone mensile). Non fu nemmeno accettata la condizione che il canone fosse gratuito(addebito, poi riaccredito) mantenendo una condizione di massimale di risorse oltre una certa consistente cifra sia nel dossier titoli che in altre localizzazioni(mai sforato in basso) e pure questo contrattualmente.
Dunque, prendere o lasciare. Cioè o accetti o chiudi il conto.
Io ho cercato di aggirare chiedendo un trattamento compensativo possibile nelle facoltà operative di gestione clientela, ottenendo uno sconto sulle commissioni di eventuale compravendita titoli.
Ma poi ho chiuso il conto per questione di princìpio.
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