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17 agosto 2018 8:31 - annapaola
Un amico mi segnala la conclusione di una dichiarazione del sottosegretario (pro-tempore) allo sviluppo economico, Andrea Cioffi, che fa "tremar le vene e i polsi", per dirla col padre Dante:
"L'avvio della procedura per valutare se si possa arrivare alla revoca della concessione è una cosa dovuta e nessuno pensi che potendo mobilitare un esercito di avvocati contro lo Stato possa accampare pretese non dovute. LO STATO E' SEMPRE PIU' FORTE PERCHE' E' DALLA PARTE DELLA MOLTITUDINE, DALLA PARTE DEL POPOLO".
Quello che trovo più che preoccupante, davvero irricevibile e quindi da rigettare, è l'affermazione che lo Stato è più forte, perché si trova dalla parte della moltitudine ...".
O questo signore non sa niente della storia o gli va bene quello che i despoti hanno fatto, cavalcando la moltitudine opportunamente manipolata e ammaestrata, e gli piacerebbe tanto che fosse rifatto qui da noi. Il che è da respingersi, da contrastare con forza.
Ma la "moltitudine" non è il popolo, sia chiaro.
Il popolo comprende tutti i membri di uno Stato, anche quelli che non condividono l'azione del governo, che è sempre, per definizione, PRO-TEMPORE, cioè, temporaneo, finché dura. Fino a modifiche democratiche all'interno del Parlamento o all'esterno come nuove elezioni, o ribaltoni anche tragici, come la Storia insegna nel caso del fascismo e del nazismo, a proposito del quale, volendo durare mille anni, ne durò dodici!
Comunque, la dichiarazione di questo signor Cioffi è il segno di una degenerazione molto inquietante. Va presa sul serio e osteggiata, come ho già detto prima.

Si trova sul blog delle stelle https://www.ilblogdellestelle.it/2018/08/le_stranezze_del_co ntratto_di_concessione_di_autostrade_per_litalia.html
16 agosto 2018 20:53 - Cristina Ciccarelli
Hanno sprecato tempo a dare e prendere tangenti, italia ha ricevuto -negli ultimi 7 anni- dei finanziamenti europei per la manutenzione delle infrastrutture e come sempre li hanno utilizzati per altro.

Come sempre fanno lo scaricabarile perché c'è sciacallaggio. Contano i morti, piangono, fanno gli slogan, cercano dei capri espiatori, i capitoli sono sempre gli stessi.

Sventolano titoli di studio parentele bandiere partiti e soldi.

Quanto vale l'Italia?
16 agosto 2018 17:31 - savpg8801
Il Metastasio, nel Demofoonte, dice: Il tempo è infedele a chi ne abusa; e allora, il Fumagalli osserva che "bisogna farne buon uso". Con questo, però, non si vuol dire che per trarne partito del tempo convenga fare le cose sempre in fretta e al'impazzata, ciò che equivarrebbe a farne male la maggior parte e a doverle rifare. Ci si rifaccia alla massima di Augusto(narra Svetonio citato in greco, ma, appunto, significava in latino"Festina lente" cioè prudentemente"affrettati adagio".
Sempre il Fumagalli riporta che queste parole si notano incise in alcune medaglie di Vespasiano(pure una di Domiziano), in una faccia l'effigie imperiale, dall'altra quel simbolo , gradito agli antichi, dell'àncora accoppiata al delfino, simbolo che i tipografi ALDI resero illustre nel '500 e che significava la fermezza dei propositi congiunta alla celerità nel portarli in atto. Morale...occorre perciò a trarne veramente partito del tempo, quella savia ponderatezza che soltanto un criterio bene equilibrato può suggerire, ma che altrimenti non si acquista.
Non certo prerogativa di questi novelli nostri illuminati governanti, che noi Popolo sovrano abbiamo "intelligentemente voluti e impoltronati" secondo la norma "democratica"del chi ha più voti vince(ma cosa?)forse il palio.
Quindi della risposta immediata e non prudentemente "lenta" dovremmo dare genericamente la colpa agli Italiani che costoro decisionanti hanno voluti.
I biliardisti dicono sempre che si decide facendo le misure di "vicinanza" ..a palla ferma....
Cosa che, anche in altre occasioni, per esempio migranti, euro, Europeità ecc. questi comandanti non fanno.
Si suppone che vogliano dare in fretta questi giudizi di primo grado per farsi benvolere dal popolo dei veloci interventisti.
Come in tutte le vicende economiche di libero mercato, ovviamente(ma non giustamente) la speculazione la fa da protagonista.
Accade sempre così: quando una o più voci autorevoli(più che altro in qualche modo "autorizzate") sparano notizie, decisioni, sentiti dire, opinioni, ecc. le borse (ormai diventate solo dei "Casino" per manovratori speculativi ) aritmeticamente reagiscono arricchendo o rovinando, non solo azionisti ma tutta l'economia finanziaria e operativa.
Dovrebbe essere motivo di incriminazione per aggiotaggio e perturbativa dei mercati. Ma oggi chi paga più? al massimo si dimettono, ma il latte è versato a fiumi.
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