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15 settembre 2018 19:48 - Filanto_051
Salve, a me Salvini non è antipatico: almeno è uno che 'parla chiaro' e ciò al di là dell'apparteneza politica; detto questo, mi sembra ovvio che, se noi Italiani siamo disponibili ad accogliere sempre più migranti, chiaro che questi saranno invogliati a venire, anche illegalmente; ma i loro paesi non sembra interessi molto trattenerli: sono un problema mantenerli, quindi manteneteli voi europei... noi africani abbiamo fallito ogni politica, e di contenimento demografico, e, soprattutto, sociale perché non basta 'scopare' e mettere al mondo, bisogna poi provvedere al futuro di questi giovani, magari pensando di avviare attività economiche dove invece c'é solo corruzione e, purtroppo, guerra e miseria;
la realtà é solo questa: l'Africa ha fallito politicamente e questi sono i risultati;
non è essere 'razzisti' è essere realisti;
12 settembre 2018 22:38 - ennius1
Nessun dato concreto viene proposto sul come conciliare le condizioni critiche economiche e sociali dell'Italia con una sua capacità di soddisfare i potenziali milioni di miseri da accogliere.
Come al solito solo buoni propositi di cui sono lastricate le vie per l'inferno...
12 settembre 2018 11:58 - DanieleA
PS
Ma c'è un modo per impedire a Salvini di sostenere continuamente che "gli italiani" sono con lui, che lui rappresenta "gli italiani" ecc. ecc., mentre solo il 17% circa dei votanti (cioè solo circa cinque milioni e mezzo degli oltre sessanta milioni di italiani) ha votato Lega alle ultime elezioni?

http://www.ilsole24ore.com/speciali/2018/elezioni/risultati/ politiche/static/italia.shtml
12 settembre 2018 11:48 - DanieleA
Cara Annapaola, condivido completamente quello che scrivi, senza essere né particolarmente buonista, né giacobino, né tantomeno penitente. Cerco solo di attenermi ai dati veri, riconoscere i diritti di tutti e cercare di esercitare un minimo di compassione, che vuol dire immedesimarsi nelle difficoltà altrui, nella speranza che gli altri facciano/faranno lo stesso con me, alla bisogna.

Temo purtroppo però che la tua lettera cadrà nel vuoto. E` molto improbabile che il destinatario si fermi a riflettere sul proprio operato, non tanto perché sia profondamente convinto della bontà dei presupposti su cui si basa, quanto perché constata che il suo comportamento aumenta, ahimé, il suo consenso e questo solo gli interessa veramente.
10 settembre 2018 16:38 - ennius1
Lettera riservata

Caro Salvini, (dico caro in quanto facente parte di una classe politica che ci costa caro ),
non ti ho mai votato, ma sento il dovere di esprimere che i principi ai quali ti attieni riguardo all'immigrazione : sí a quella legale e ai profughi ( quelli veri ) , no a tutto il resto, mi trova consenziente.
Ritengo che tale comportamento sia realistico alla luce di soli tre dati : abbiamo il paese tra i più indebitati del mondo, cinque milioni di poveri, il 32% di carcerati stranieri.

I contrari, a quello che si ritiene dettato dal buonsenso, si possono raggruppare in tre categorie.

I buonisti che vorrebbero assimilarsi a madre Teresa di Calcutta. Costoro sono usi a salire in cattedra per puntare il dito accusatorio e a sprofondarsi in lunghissime affabulazioni sui diritti umani, ma senza alcun impegno o realizzazione personale dal punto di vista fattuale a favore dei miseri.

I radical-giacobini che, pieni di sé stessi, ritengono di rivivere i tempi dei lumi sostituendo la dea Ragione con il Villaggio globale.
Questa visione del mondo planetaria li porta a sostenere che la transumanza delle genti é un diritto e quindi chi vi si oppone non può essere che un ferro vecchio del passato ovvero populista, sovranista, razzista ecc. ecc.

Infine i penitenti/masochisti che giustificano l'immigrazione in massa come punizione dei tempi che furono.

Il filosofo francese Bruckner così li ha descritti :
" "Raramente si sono viste tutte le élite di un continente abbracciare con un tale entusiasmo la causa della colpevolezza , arrivando perfino ad addossarsi le colpe degli altri, a offrirsi volontarie per le catastrofi più lontane ed esclamare:ho un rimorso, ho un rimorso, qualcuno ha un crimine ? "

Ciò che accomuna queste categorie é il loro razzismo culturale di fondo in quanto, ritenendosi i depositari del divenire della Storia Umana, non possono che considerare coloro che esprimono opinioni diverse come degli ... orchi
oltre al loro snobismo sulla realtà che li circonda tanto da essere così descritti da un giornalista:

"Purtroppo non hanno idea di cosa accade a tre fermate di metropolitana da casa loro. Per avere informazioni in merito meglio chiedere agli anziani con un basso titolo di studio. Forse la politica dovrebbe ascoltarli."

Persino i Papi hanno ritenuto di controbilanciare tanta ... gasatura a favore dell'emigrazione indiscriminata asserendo che :

Il diritto primario dell'uomo é di vivere nella propria patria.
Papa Wojtyla.

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato - nel 2013
Prima ancora che il diritto ad emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra.
Papa Ratzinger

Infine, non dimentichiamoci dell'opinione di quella testa fine di Blaise Pascal.
" Tutta l'infelicità del mondo dipende dal fatto che nessuno vuol restare a casa sua”.
7 settembre 2018 17:58 - annapaola
Mi rincresce molto, ma devo aggiungere un altro misfatto razzista suscitato dalle sortite del ministro tuttofare
http://www.lastampa.it/2018/09/07/novara/monopattino-troppo- costoso-per-un-negro-e-lo-mandano-allospedale-FAJ6EPvEAoKEst 7vJ3h7RJ/pagina.html
Un giovane operaio del Benin, con regolare lavoro in Italia e sposato, è stato insultato e poi preso a calci e pugni da tre ultracinquantenni, perché secondo loro il monopattino elettrico su cui viaggiava era "troppo costoso per un negro".
L'episodio è avvenuto a Mortara (da sei anni a guida leghista); il giovane africano ha avuto una prognosi di quindici giorni, mentre i suoi aggressori sono stati denunciatia piede libero per lesioni personali e danneggiamento (del veicolo) in concorso con l'aggravante della finalità di odio razziale. Secono me, troppo poco.
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