.. mah ... a me non sembra che questa Europa abbia scritto
una bella pagina condannando uno stato piccolo come
l'Ungheria per il fatto di avere espresso ufficialmente la
propria posizione riguardo l'immigrazione mentre per quello
che avviene in altri stati ( vedi Francia a Dunkerque e
Ventimiglia e la Spagna a Ceuta e Melilla ) se ne sta
zitta.
Forse il parlamento europeo ha adottato il motto di Mao :
colpirne uno per educarne cento.
Non mi pare un granché alla luce del fatto che proprio in
agosto la Francia ha votato una legge sul l'immigrazione
ancora più restrittiva del passato.
L'Europa si trova di fronte al vecchio dilemma tra buonisti
e realisti : riconoscere che ogni uomo ha il diritto di
emigrare dove e quando vuole oppure che l'emigrazione, salvo
i profughi ( quelli veri ) , deve rispettare delle
regole.
Su tali importanti argomenti l'Europa latita, mentre é
impegnatissima a stabilire severi regolamenti sulla
lunghezza delle banane e le dimensioni dei piselli .....