Si, 7 miliardi, per avere il (forse) placet dei precettori.
Ma quando guarderemo il complesso delle cose d'Italia?
Quando ai metodi di fare la politica per la governabilità?
Quando per una similitudine con l'inquinamento ci salveremo
da morte certa alzando da 50 a 60 l'asticella di base, cioè
la contrattata soglia per allungarci l'agonia? Ruggero
Bacone parlava di Scienza sperimentale. Nessuno può dire
che sia giusto, cioè caratteristico di "buono" o di
"cattivo" un 2 al posto di un 2.4. Si dice che tutto è
costruito al tavolino, come ad una contrattazione basata su
numeri e dati incerti. Incerti primo perchè i dati escono
da statistiche, da pezzi di carta, da interviste, da
valutazioni spesso empiriche, da elaborazioni matematiche,
da estrapolazioni, da futuribilità personali spesso
contrastanti specie a livello politico se non anche tecnico
e da NON grandi numeri come, del resto recita la definizione
di Scienza Statistica ,dovrebbe essere; secondo perchè con
una mole di informazioni non si può creare un unico dato
certo, valido per tutti, al fine di creare un risultato
univoco strumentalmente adattabile a tutti. Sarebbe come
misurare la febbre a cento ricoverati, farne una media
deduttiva e poi, sulla base di quella, applicare terapie
uguali ad ogni paziente tanto perchè bisogna fare qualcosa
ma che eviti la fatica di fare qualcosa su ognuno di essi
con applicazione mirata e scientifica e non a "mucchio".
Cerchiamo di non esprimere esultanze o lacrimosità sulle
cosiddette "vittorie di Pirro". Se di 7 miliardi si tratta,
guardiamo almeno che non sia solo per ammucchiare tutto il
guaio che ci sovrasta per un pugno di noccioline e salvare
la faccia dei soliti politici che danno la vita per gli
italiani ""tutti"".