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15 dicembre 2018 17:00 - savpg8801
Si, 7 miliardi, per avere il (forse) placet dei precettori. Ma quando guarderemo il complesso delle cose d'Italia? Quando ai metodi di fare la politica per la governabilità? Quando per una similitudine con l'inquinamento ci salveremo da morte certa alzando da 50 a 60 l'asticella di base, cioè la contrattata soglia per allungarci l'agonia? Ruggero Bacone parlava di Scienza sperimentale. Nessuno può dire che sia giusto, cioè caratteristico di "buono" o di "cattivo" un 2 al posto di un 2.4. Si dice che tutto è costruito al tavolino, come ad una contrattazione basata su numeri e dati incerti. Incerti primo perchè i dati escono da statistiche, da pezzi di carta, da interviste, da valutazioni spesso empiriche, da elaborazioni matematiche, da estrapolazioni, da futuribilità personali spesso contrastanti specie a livello politico se non anche tecnico e da NON grandi numeri come, del resto recita la definizione di Scienza Statistica ,dovrebbe essere; secondo perchè con una mole di informazioni non si può creare un unico dato certo, valido per tutti, al fine di creare un risultato univoco strumentalmente adattabile a tutti. Sarebbe come misurare la febbre a cento ricoverati, farne una media deduttiva e poi, sulla base di quella, applicare terapie uguali ad ogni paziente tanto perchè bisogna fare qualcosa ma che eviti la fatica di fare qualcosa su ognuno di essi con applicazione mirata e scientifica e non a "mucchio".
Cerchiamo di non esprimere esultanze o lacrimosità sulle cosiddette "vittorie di Pirro". Se di 7 miliardi si tratta, guardiamo almeno che non sia solo per ammucchiare tutto il guaio che ci sovrasta per un pugno di noccioline e salvare la faccia dei soliti politici che danno la vita per gli italiani ""tutti"".
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