COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)  
7 marzo 2019 14:42 - Max vee
Naturalmente i 18 esperti non considerano, come ha detto giustamente lawsaver, che questa opera indispensabile per il luminoso progressivo futuro dell'Italia è in discussione dagli anni '90 e sarà pronta se va bene tra quasi 20 anni.

E non considerano quanto meglio si potrebbe fare invece di pensare alle Grandi Opere (come il MOSE, 6 mld buttati ad arrugginire in fondo alla laguna), si cantierassero centinaia di lavori di assestamento delle strade, come appare tragicamente necessario in quasi tutta Italia.

Facciamo un bel referendum, dunque: se sono disponibili dei soldi, cosa vorreste farci? Riaprire il ponte sulla E45, rattoppare le buche sulle strade, rifare il ponte Morandi ecc ecc, oppure un bel buco 'ecologico' nella montagna che perfidamente ci impedisce di 'crescere' allineandoci all'Europa?

E questo specie se vai al Sud, fa veramente ridere: provate a fare un viaggio tra la Campania e la Sicilia e poi ve ne rendete conto, cosa significa la 'alta velocità': 50 km/h di media!

Poi per quel che riguarda il discorso dell'ecologia, lasciamo perdere: se c'é una cosa di cui non è mai fregato niente a nessuno è proprio l'ambiente, come si vede dai 10 decreti legge per salvaguardare l'ILVA facendo morire i tarantini.

Ma che volete, l'incapace è Toninelli, non chi non ha realizzato la TAV in 30 anni di discorsi e non il Renzi che l'ha definita 'non dannosa ma inutile' prima di diventare PdC, salvo poi andare ad attaccare i 5S con questa e i vaccini come armi 'progressiste'.
6 marzo 2019 14:12 - vladi
Balle!Balle! Per essere conveniente deve costare come in tutta europa 13 ml al km. E tutti quelli ke ci raccontano ke bisogna farla a 30 ml al km vedano di andare a farsi sovvenzionare a cinecitta la danno aiuti.
6 marzo 2019 11:09 - lawsaver
Vorrei capire giuro senza polemica come si possa definire indispensabile e strategica un'opera su cui si sta lavorando da ben 25 anni e che se tutto va bene sarà pronta nel 2035.Si tratta evidentemente di un'opera non indispensabile visto che se ne fa a meno per quasi 50 anni e nel futuro la maggior parte delle merci viaggerà con altri sistemi.Riguardo l'aspetto ambientale vorrei far notare che la devastazione dell'ambiente con emissioni di amianto e polveri sottili sarebbe un vero disastro.
4 marzo 2019 10:54 - annapaola
Nella mia semplicità di cittadina comune, mi aveva colpito il fatto che, tra i dati negativi imputati alla "Lione-Torino" ci fosse la perdita delle accise sulla benzina e degli introiti autostradali, per perdita del traffico su gomma.
E mi chiedevo come si fa a mettere d'accordo il giudizio negativo sul ridimensionamento del trasporto su gomma con la tassazione per i veicoli inquinanti, entrata in vigore l'altro ieri. Impossibile! Governo strabico, dunque.
Che la mia vista fosse buona mi viene confermato da un passaggio del documento riportato qui sopra, precisamente questo:
"Se si immaginasse di considerare 'costo del progetto' la perdita di ricavi (dello Stato e dei concessionari) si metterebbe in discussione tutta la politica ambientale per la riduzione delle emissioni ed anche lo sviluppo dei veicoli stradali a trazione elettrica, i sistemi condivisi, lo sviluppo dei percorsi ciclo pedonali e così via".
Dunque, se davvero il governo attuale punta alla riduzione delle emissioni inquinanti, dovrebbe sveltire i lavori per la realizzazione della Lione-Torino e non procrastinarli.
  COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)