Naturalmente i 18 esperti non considerano, come ha detto
giustamente lawsaver, che questa opera indispensabile per il
luminoso progressivo futuro dell'Italia è in discussione
dagli anni '90 e sarà pronta se va bene tra quasi 20
anni.
E non considerano quanto meglio si potrebbe fare invece di
pensare alle Grandi Opere (come il MOSE, 6 mld buttati ad
arrugginire in fondo alla laguna), si cantierassero
centinaia di lavori di assestamento delle strade, come
appare tragicamente necessario in quasi tutta Italia.
Facciamo un bel referendum, dunque: se sono disponibili dei
soldi, cosa vorreste farci? Riaprire il ponte sulla E45,
rattoppare le buche sulle strade, rifare il ponte Morandi
ecc ecc, oppure un bel buco 'ecologico' nella montagna che
perfidamente ci impedisce di 'crescere' allineandoci
all'Europa?
E questo specie se vai al Sud, fa veramente ridere: provate
a fare un viaggio tra la Campania e la Sicilia e poi ve ne
rendete conto, cosa significa la 'alta velocità': 50 km/h
di media!
Poi per quel che riguarda il discorso dell'ecologia,
lasciamo perdere: se c'é una cosa di cui non è mai fregato
niente a nessuno è proprio l'ambiente, come si vede dai 10
decreti legge per salvaguardare l'ILVA facendo morire i
tarantini.
Ma che volete, l'incapace è Toninelli, non chi non ha
realizzato la TAV in 30 anni di discorsi e non il Renzi che
l'ha definita 'non dannosa ma inutile' prima di diventare
PdC, salvo poi andare ad attaccare i 5S con questa e i
vaccini come armi 'progressiste'.
6 marzo 2019 14:12 - vladi
Balle!Balle! Per essere conveniente deve costare come in
tutta europa 13 ml al km. E tutti quelli ke ci raccontano ke
bisogna farla a 30 ml al km vedano di andare a farsi
sovvenzionare a cinecitta la danno aiuti.
6 marzo 2019 11:09 - lawsaver
Vorrei capire giuro senza polemica come si possa definire
indispensabile e strategica un'opera su cui si sta lavorando
da ben 25 anni e che se tutto va bene sarà pronta nel
2035.Si tratta evidentemente di un'opera non indispensabile
visto che se ne fa a meno per quasi 50 anni e nel futuro la
maggior parte delle merci viaggerà con altri
sistemi.Riguardo l'aspetto ambientale vorrei far notare che
la devastazione dell'ambiente con emissioni di amianto e
polveri sottili sarebbe un vero disastro.
4 marzo 2019 10:54 - annapaola
Nella mia semplicità di cittadina comune, mi aveva colpito
il fatto che, tra i dati negativi imputati alla
"Lione-Torino" ci fosse la perdita delle accise sulla
benzina e degli introiti autostradali, per perdita del
traffico su gomma.
E mi chiedevo come si fa a mettere d'accordo il giudizio
negativo sul ridimensionamento del trasporto su gomma con la
tassazione per i veicoli inquinanti, entrata in vigore
l'altro ieri. Impossibile! Governo strabico, dunque.
Che la mia vista fosse buona mi viene confermato da un
passaggio del documento riportato qui sopra, precisamente
questo:
"Se si immaginasse di considerare 'costo del progetto' la
perdita di ricavi (dello Stato e dei concessionari) si
metterebbe in discussione tutta la politica ambientale per
la riduzione delle emissioni ed anche lo sviluppo dei
veicoli stradali a trazione elettrica, i sistemi condivisi,
lo sviluppo dei percorsi ciclo pedonali e così via".
Dunque, se davvero il governo attuale punta alla riduzione
delle emissioni inquinanti, dovrebbe sveltire i lavori per
la realizzazione della Lione-Torino e non procrastinarli.