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4 aprile 2019 22:10 - Olivia
Egregio Dott. Pedone,
riservandomi quando avrò un pò di tempo di leggere gli articoli da lei indicati, voglio dirle che ho letto un mese fa il libro Strategie di investimento per il lungo termine di W. Bernstein e di averlo trovato totalmente inutile. Prima di tutto perchè prende in considerazione la realtà finanziaria americana che è totalmente diversa da quella europea e soprattutto da quella italiana. In secondo luogo perchè l'Autore parla esclusivamente di Azioni. Azioni e solo azioni.
Probabilmente non ero pronta per leggere un libro del genere, ma dubito che lo siano la maggior parte di coloro che leggono l'invio quindicinale da parte dell'Aduc di Investire Informati. Per Bernstein esistono solo le azioni, sono quelle che nel lungo termine ti fanno guadagnare e basta. Se fosse realmente così p.e. io che inesperta ho comprato su suggerimento di bancario azioni durante la bolla, non avrei guadagnato assolutamente niente, mentre comprando titoli di stato, qualcosa ho guadagnato.
Se devo essere sincera, questo libro non lo consiglierei per un pubblico italiano.
21 marzo 2019 16:47 - guardiano
Grazie come sempre Alessandro, sono un ex pf talmente vecchio di essere già stato in anni passati denominato consulente finanziario; con il recepimento del servizio di consulenza finanziaria, mi sembra di essere tornato al 1983, alla nascita dei fondi comuni, nuova frontiera del divenire; oggi qual'è la differenza fra cf e cf? senza alcun disincanto (a parte qualche ancora giovanile fastidio), noto che, oltre gli investitori inconsapevoli "analfabeti funzionali", ancora c'è necessità di educare gli educatori (e nessuno se ne importa), intanto si continuano ad organizzare incontri degli advisor con società prodotto, che magari valgono anche ad assolvere gli obblighi formativi Midid2 delle 30 ore. Mi sembra di essere confusi in nuovi collocatori di un contratto denominato servizio finanziario; In questi giorni mi chiedo:
esiste una responsabiltà precontrattuale del soggetto collegato? e poi ancora: non è per caso che detta responsabilità, discenda dalla mancanza di accordo dell'investitore contraente sulla conoscenza dei risultati personalizzati (algoritmi o prospect theory) delle procedure di asseesment? chiedersi che cosa faccia l'Autorità di vigilanza sul controllo di coerenza delle procedure di disclosure sull'autorappresentazione della parte debole e sul conseguente moral azard del valutatore, sarebbe troppo?
Ciao e grazie ancora.
21 marzo 2019 10:22 - Alessandro Pedone
@curious Grazie degli apprezzamenti che fanno sempre piacere. Non capisco il senso della richiesta di recapiti email o telefonici in uno spazio pubblico e che non vuole essere una pubblicità personale diretta.
21 marzo 2019 7:49 - curious
Ottimo articolo dott.pedone, come sempre, c,è solo da mettersi al lavoro
Grazie per l'impegno profuso che ha anche un ruolo sociale
Ps:può lasciare dei recapiti telefonici o email?
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