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30 giugno 2019 13:05 - savpg8801
Quante sciocchezze. Tutti questi studiosi teorici esplicitano dei paradigmi assurdi che in realtà dimostrano il contrario di quanto asserito.
Mi dicono: meno auto, meno asfalto....Come se togliendo da una zona mille auto su duemila togliessero anche l'asfalto che già c'è o non ne facciano dell'altro (ma c'è la "crescita" da osservare per salvare gli Stati dalla recessione!) per non ritornare agli sterrati di un tempo per dare comunque la possibilità di circolare...anche alle sole poche auto eventualmente rimaste. E l'economia dell'auto dove va a finire? i soldi, l'occupazione, le fonti energetiche, le tasse....
Mi scrivono: mettere le piantine sui terrazzi o far scendere qualche cordella di fagiolini sulle facciate limita l'impatto del calore... Vedasi l'ultima settimana di fine giugno 2019; ondata di caldo africano non solo Italia ma tutta Europa. Gli alberelli gli fanno un baffo.
In una mia zona piena di verde, anche troppo, il caldo era uguale ad altre distanti con poco verde. Numeri alla mano.
Dicono: le piante riducono l'inquinamento. No le piante producono ossigeno di giorno che contrasta qualche batterio, ma di notte....producono anidride carbonica...che bello!
Sostengono che le piante (l'80% tra l'altro sono a foglia caduca!!) contrastrano e mangiano gli inquinanti(co2, pm10, e pure il fiato della gente compresi i somari (pochi) e i cani(troppi). Cazzate!
Sentenziano che al sole c'è più caldo che all'ombra.......bravi scopritori dell'acqua calda. Bravi intelligenti! fanno vedere i poveri turisti al sole che si detergono e ricevono pure bottigliette(di plastica) gratis dagli ambientalisti in vena di pubblicità. Al mare la gente sta al sole e se proprio si cuoce, va sotto l'ombrellone....Mai sentito di piantare alberi sulle spiagge, giustamente.
E poi, quelli che sparano tutti questi rimedi hanno mai assistito alle operazioni di potatura anche di un solo albero? Uno o due camion in funzione con cestello e motoseghe costantemente accesi che sparano milioni di agenti inquinanti da diesel in raggi di centinaia di metri senza sosta!
Un giorno denunciai che in un corso della mia città non si poteva respirare; due mezzi costantemente accesi, per una giornata, dovevano capitozzare alcuni alberi(tra l'altro in zona privata): La gente, era costernata: donne e bambini, uomini, disabili, negozi, e quant'altro, affumicati come da più di diecimila auto. Ed era una zona, tra l'altro, ZTL. Provate a pensare quanto inquinamento costante per tutto l'anno la manutenzione, la potatura, i rifacimenti di zone verdi producono
nelle città con molto verde! Più dell'agricoltura. E senza contare le enormi spese a carico del cittadino. E il riscaldamento del pianeta deriva (sembra un paradosso) anche da questo. Ma le cecità di chi sostiene tutto questo verde è grande!!
I rimedi sono qui SEMPRE peggiori del male.
E si continuano a sostenere teorie virtuali per indurre le gestioni del territorio a continuare su queste strade assurde.
30 giugno 2019 10:52 - annapaola
Pochi giorni fa ho letto dal mio cellulare su un quotidiano online che Alessandria era bollente e penalizzata dalla scarsità di alberi presenti in città.
Non ho ritrovato l'articolo, ma ne ho trovato un altro propositivo, di cui metto il link.
https://radiogold.it/cronaca/190669-contro-caldo-piantiamo-g li-alberi-lesperimento-radio-gold-arpa/

Ciò che riferisce è perfettamente in chiave con la posizione dell'articolo di "Le Monde" qui tradotto. D'altra parte, che all'ombra di un albero si sta meglio che al sole e che dove sono tanti alberi concentrati si respira ancora meglio, è un'esperienza che facciamo ogni giorno.
Quindi, sta anche a noi singoli cittadini verificare quanto verde abbiamo nelle nostre città, quanti parchi, anche piccoli, ma distribuiti armoniosamente sul territorio, e sollecitare le amministrazioni comunali a moltiplicarli davvero. E non mollare la presa finché i Comuni non siano passati all'azione concreta.
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