Quante sciocchezze. Tutti questi studiosi teorici
esplicitano dei paradigmi assurdi che in realtà dimostrano
il contrario di quanto asserito.
Mi dicono: meno auto, meno asfalto....Come se togliendo da
una zona mille auto su duemila togliessero anche l'asfalto
che già c'è o non ne facciano dell'altro (ma c'è la
"crescita" da osservare per salvare gli Stati dalla
recessione!) per non ritornare agli sterrati di un tempo per
dare comunque la possibilità di circolare...anche alle sole
poche auto eventualmente rimaste. E l'economia dell'auto
dove va a finire? i soldi, l'occupazione, le fonti
energetiche, le tasse....
Mi scrivono: mettere le piantine sui terrazzi o far scendere
qualche cordella di fagiolini sulle facciate limita
l'impatto del calore... Vedasi l'ultima settimana di fine
giugno 2019; ondata di caldo africano non solo Italia ma
tutta Europa. Gli alberelli gli fanno un baffo.
In una mia zona piena di verde, anche troppo, il caldo era
uguale ad altre distanti con poco verde. Numeri alla
mano.
Dicono: le piante riducono l'inquinamento. No le piante
producono ossigeno di giorno che contrasta qualche batterio,
ma di notte....producono anidride carbonica...che bello!
Sostengono che le piante (l'80% tra l'altro sono a foglia
caduca!!) contrastrano e mangiano gli inquinanti(co2, pm10,
e pure il fiato della gente compresi i somari (pochi) e i
cani(troppi). Cazzate!
Sentenziano che al sole c'è più caldo che
all'ombra.......bravi scopritori dell'acqua calda. Bravi
intelligenti! fanno vedere i poveri turisti al sole che si
detergono e ricevono pure bottigliette(di plastica) gratis
dagli ambientalisti in vena di pubblicità. Al mare la gente
sta al sole e se proprio si cuoce, va sotto
l'ombrellone....Mai sentito di piantare alberi sulle
spiagge, giustamente.
E poi, quelli che sparano tutti questi rimedi hanno mai
assistito alle operazioni di potatura anche di un solo
albero? Uno o due camion in funzione con cestello e
motoseghe costantemente accesi che sparano milioni di agenti
inquinanti da diesel in raggi di centinaia di metri senza
sosta!
Un giorno denunciai che in un corso della mia città non si
poteva respirare; due mezzi costantemente accesi, per una
giornata, dovevano capitozzare alcuni alberi(tra l'altro in
zona privata): La gente, era costernata: donne e bambini,
uomini, disabili, negozi, e quant'altro, affumicati come da
più di diecimila auto. Ed era una zona, tra l'altro, ZTL.
Provate a pensare quanto inquinamento costante per tutto
l'anno la manutenzione, la potatura, i rifacimenti di zone
verdi producono
nelle città con molto verde! Più dell'agricoltura. E senza
contare le enormi spese a carico del cittadino. E il
riscaldamento del pianeta deriva (sembra un paradosso) anche
da questo. Ma le cecità di chi sostiene tutto questo verde
è grande!!
I rimedi sono qui SEMPRE peggiori del male.
E si continuano a sostenere teorie virtuali per indurre le
gestioni del territorio a continuare su queste strade
assurde.
30 giugno 2019 10:52 - annapaola
Pochi giorni fa ho letto dal mio cellulare su un quotidiano
online che Alessandria era bollente e penalizzata dalla
scarsità di alberi presenti in città.
Non ho ritrovato l'articolo, ma ne ho trovato un altro
propositivo, di cui metto il link.
https://radiogold.it/cronaca/190669-contro-caldo-piantiamo-g
li-alberi-lesperimento-radio-gold-arpa/
Ciò che riferisce è perfettamente in chiave con la
posizione dell'articolo di "Le Monde" qui tradotto. D'altra
parte, che all'ombra di un albero si sta meglio che al sole
e che dove sono tanti alberi concentrati si respira ancora
meglio, è un'esperienza che facciamo ogni giorno.
Quindi, sta anche a noi singoli cittadini verificare quanto
verde abbiamo nelle nostre città, quanti parchi, anche
piccoli, ma distribuiti armoniosamente sul territorio, e
sollecitare le amministrazioni comunali a moltiplicarli
davvero. E non mollare la presa finché i Comuni non siano
passati all'azione concreta.