COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)  
16 agosto 2007 0:00 - kekkul
1) Nel 91, il carico di una nave cisterna parte dalla Turchia come olio di nocciola e arriva nel porto di Barletta, in Puglia, come olio d'oliva. 2 Sono duecentoventi tonnellate di olio extra comunitario rivendute come olio d'oliva italiano. 3 Nel 91, l'oleificio pugliese Riolio riceve pure 10 mila tonnellate di olio di nocciola dalla Turchia e di olio di girasole dall'Argentina. Tutte vendute come olio d'oliva italiano. 4 Domenico Ribatti, proprietario di Riolio, grazie ai proventi di questi commerci, acquista diverse proprietà immobiliari. 5 Riolio, ormai uno dei maggiori importatori italiani di olio, entra in Assitol, associazione italiana dell'industria olearia.
6 Il biglietto da visita di cui Ribatti si serve per corrompere un funzionario del Ministero delle Finanze, "un amico pugliese." 7 La Guardia di Finanza scopre conti intestati a Domenico Ribatti in alcune banche svizzere. 8 Ai Caraibi invece, scopre diverse società fantasma che il faccendiere pugliese utilizza per acquistare l'olio. 9 Ad Amsterdam in Olanda, rintraccia nuovi carichi di olio di nocciola in attesa di raggiungere la Riolio e altri oleifici. 10 Da ultimo, la Guardia di Finanza individua i destinatari dell'olio contraffatto, alcuni dei maggiori produttori in Italia: Nestlé, Unilever, Bertolli, e Oleifici Fasanesi. Che rivendono l'olio della Riolio come normale olio d'oliva italiano. 11 E riscuotono 12 milioni di dollari in sussidi per l'industria dell'olio d'oliva ("Siamo anche noi vittime di Ribatti", si difendono i produttori, la cui complicità non è stata provata). 12 Risultato? La Comunità Europea taglia progressivamente i sussidi a sostegno del settore. 13 Nel 97 e 98 l'olio d'oliva è il prodotto più adulterato dell'Unione Europea. 14 I profitti sono paragonabili a quelli provenienti dal traffico di cocaina. Con meno rischi però. 15 Tutt'ora le frodi sono un problema internazionale. 16 L'olio d'oliva è sorprendentemente facile da falsificare. 17 In quale paese del mondo le contraffazioni sono più frequenti? L'Italia, che è allo stesso tempo maggior esportatore, consumatore e importatore di olio del mondo, buffo no? 18 In Spagna però si produce di più. Molto olio viene spedito in Italia per il confezionamento. Così è possibile rivenderlo legalmente come olio italiano. 19 Quello di semi importato dai paesi extra comunitari finisce per danneggiare i piccoli produttori. 20 Poco sostenuti dal governo italiano che privilegia i produttori di quantità. 21 Che non pensa a un piano nazionale per la produzione dell'olio. 22 Che impiega metodi bizantini nella distribuzione dei sussidi. 23 Che non riesce a potenziare leggi e regolamenti contro le frodi. 24 Che è così negligente nel perseguirle da sembrare complice. 25 Nel 2000, la Corte Europea puntualizza che per 15 anni, l'Italia ha distribuito sussidi a capocchia. Nell87% dei casi. 26 E che non tutti i fondi disponibili sono stati utilizzati. 27 Pare che alcuni produttori siano immuni da ispezioni. 28 Grossi produttori con forti legami politici. 29. Nel 2005 i Nas dei Carabinieri confiscano centinaia di migliaia di litri di olio d'oliva contraffatto, per un valore di 6 milioni di euro. 30 In realtà è un composto di olio di soia e olio di colza colorato con clorofilla industriale e aromatizzato con beta-carotene. 31 Confezionato come olio extra vergine d'oliva in bottiglie dalle etichette ammiccanti (la bandiera italiana, il Vesuvio) con nomi bucolici tipo: La Fattoria, L'Antica Macina. 32 In Italia non si fanno test d'assaggio prima che l'olio venga messo in vendita 33 Eppure, test d'assaggio ben eseguiti scoprono facilmente anche le truffe più creative. 34 Otto delle nove commissioni pubbliche d'assaggio — le sole autorizzate a esprimere opinioni legalmente rilevanti sulla qualità dell'olio — sono riconducibili ad agenzie governative. L'altra, attiva a Firenze, ha visto ridotte le sue funzioni dopo aver dichiarato nel 2004 che l'olio extra vergine di Carapelli, Bertolli, Rubino, e altri celebri marchi italiani, era di fatto vergine o lampante (sottocategorie dell'olio extra vergine). 35 Un decreto legge proposto dal ministro dell'Agricoltura Paolo De Castro, conosciuto come il decreto del Made in Italy, chiede ai produttori di olio vergine e extra vergine di dichiarare in etichetta il paese di provenienza dell'olio. "Non passerà", pensano molti osservatori, "contraddice lo spirito dell'Unione Europea." 36 Nell'Aprile di quest'anno gli accertamenti disposti da De Castro scoprono le infrazioni di 205 produttori, dalla contraffazione alla falsa etichettatura. 37 Difficile che alle violazioni corrispondano multe o pene più gravi a causa dei tempi lunghi della giustizia italiana. 38 Ricordate Domenico Ribatti, il proprietario dell'oleificio Riolio? Prima di dimettersi da Assitol (associazione italiana industria olearia) ha detto: "Se me ne vado io devono andarsene tutti". 39 Leonardo Colavita, presidente di Assitol pensa che Ribatti sia stato un gentleman. "Se avesse fatto i nomi un sacco di gente sarebbe in galera". 40 Nel 96, Leonardo Marseglia, proprietario di un oleificio di Monopoli che oggi si chiama Casa Olearia Italiana, viene accusato di avere importato olio d'oliva tunisino e di averlo identificato come prodotto europeo. 41 Di aver evaso le tasse sull'importazione di merci non europee. 42 Di aver ricevuto illegalmente sussidi dalla Comunità Europea. 43 Di avere rivenduto l'olio tunisino come olio d'oliva italiano. 44 Nel 2004, i reati di Marseglia vengono prescritti. 45 Marseglia pensa che il 90% dell'olio venduto in Italia come extra vergine d'oliva sia tutto fuorché extra vergine. 46 E pure che l'olio a 40, 50 euro al chilo sia per pochi idioti. 47 Da Gennaio Marseglia è di nuovo indagato. Accuse: importazione illegale dalla Turchia e dalla Tunisia di 17 mila tonnellate di olio d'oliva. 48 Evasione (22 milioni di euro). 49 Costituzione di una società fantasma, AgriAmerica, per evadere le imposte doganali sull'esportazione di merci negli Stati Uniti. 50 Dove l'olio è stato venduto come italiano. 51 Ma gli investigatori ritengono difficile la condanna di Marseglia, "Ha protezioni ai più alti livelli, da destra a sinistra dello spettro politico.

KeK

  COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)