Condivido quanto giancarlo3171 scrive.
Me ne congratulo con la pacata obiettività degli
argomenti.
Personalmente sarei molto tranchant: hai preso la decisione
di stare fuori? E che fuori tu sia! Quindi è anche più
facile per il fatto che sei un'isola...
Imporrei dazi, vincoli di ingresso in Europa, svalutare la
moneta locale, insomma il Regno Unito (almeno per ora è
ancora così) se ha sancito, come ha fatto, la sua decisione
di non essere più membro comunitario (e anche secondo me
non c'ha mai creduto se non per gli aspetti strettamente di
interesse diretto), per tale deve essere considerato.
L'Europa è unione, è forte se sta tutta insieme,
altrimenti...
15 dicembre 2019 14:37 - giancarlo3171
Non condivido l'entusiasmo di Donvito per la presenza di UK
nell'Unione Europea.
In sintesi gli inglesi sono entrati nell'Unione Europea per
sabotarla e hanno sempre esercitato una azione frenante.
Malgrado questo l'uscita è un danno per noi e un danno
ancora maggiore per loro.
L'augurio è che l'uscita sia più formale che effettiva e
che l'UK rimanga in una zona di libero scambio con
l'Europa.
Inoltre che si eviti l'assurdità di mettere visti per
entrare in Inghilterra.
Da ricordare che la Brexit sta riuscendo per una serie di
circostanze improbabili.
Il primo referendum ha avuto successo per l'incapacità
degli oppositori di fare una efficace propaganda e di
smascherare le falsità della propaganda favorevole alla
Brexit.
Adesso Johnson ha vinto perché considerato il male minore
rispetto a Corbin, che come politica economica aveva
proposto di tornare indietro di 50 anni.
Così la Brexit si farà anche se ora la maggioranza della
popolazione è contraria.
Questo nella culla della democrazia.
14 dicembre 2019 20:13 - f7555
Prendendo le notizie quotidiane da alcuni siti di
controinformazione, non riesco ad essere altrettanto
ottimista, come te presidente, sullo stato presente e futuro
delle cose italiane, all’interno dell’Unione europea.
Ma supponiamo pure di essere neutrale. Bé leggendo articoli
come questi: