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17 gennaio 2020 14:08 - enniusfirst
.. vuoi vedere che questo generale iraniano Quasem Soleimani si è sempre battuto per la pace e la cosa ci era sfuggita ....
17 gennaio 2020 10:50 - Filanto_051
Mi sembra ovvio che un esponente della fazione sunnita abbia tutto l'interesse ad incolpare un avversario [sciita, come era il generale]; quello che stupisce, alla crudeltà dell'azione, è come gli U.S.A. dopo avere abbattuto il regime [sunnita] di Saddam Hussein, oggi sostengano lo stesso partito;
ma, come al solito e 'a distanza' la questione è opinabile...
16 gennaio 2020 13:49 - enniusfirst
«Chi di spada ferisce di spada perisce».
Dobbiamo, anche, rimpiangerlo ?
....
'Era il mandante di 12 mila assassinii. Ci avrebbe trasformati in provincia iraniana", dice il politico iracheno Mutlak, "Teheran ci controlla, ha ridotto il Paese in un campo di battaglia"
“Ma voi in Europa sapevate che Qassem Soleimani è stato direttamente coinvolto nel rapimentodi oltre 12.000 iracheni?

Di loro dal 2015 non si hanno notizie e quasi certamente sono stati brutalmente assassinati dalle sue milizie estremiste sciite”.

Se lo chiede, e al tempo stesso accusa, in un intervista al Corriere della Sera nel giorno dei funerali del generale ucciso dagli Usa, Ahmed al Mutlak, 72 anni, politico sunnita dell’Iraq, originario di Falluja, simbolo della resistenza agli americani, già parlamentare, e oggi segretario generale del quinto partito iracheno, Negoziato e Cambiamento, che si batte per “un Iraq democratico senza discriminazioni” come dice.

Per poi dire anche: “Premesso che nell’Islam la morte di ogni individuo va sempre rispettata, tengo a ricordare che Soleimani ha a sua volta provocato la morte violenta di centinaia di migliaia di civili innocenti. È stato l’architetto della repressione in difesa del regime di Bashar Assad in Siria, che dal 2011 è costata almeno mezzo milione di morti oltre a 12 milioni tra profughi e sfollati, orchestrava la guerra in Yemen, era stato tra i massimi fautori dell’apparato militare d i Hezbollah in Libano.

In Iraq le conseguenze del suo operato sono state gravissime” e aggiunge infine che “Soleimani ha personalmente ordinato ai cecchini delle milizie sciite addestrate dagli iraniani di far e fuoco contro i giovani di piazza Tahrir”.
16 gennaio 2020 11:19 - Filanto_051
E'sconsolante come, di fronte ad episodi come l'assassinio [su esplicita commissione] del generale iraniano Quasem Soleimani vedere il deserto, il silenzio 'assordante' fra i nostri rappresentanti politici e non: nessuna condanna da parte Vaticano, plauso di Salvini (!!), mentre uno che ha avuto il coraggio di stigmatizzare l'accaduto é stato un sindacalista: M.Landini [forse l'unico ancora 'con le palle]
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