Ma quale "stato dell'arte"! Di arte in questa materia ce
n'è ben poca. Informare va pure bene, ma sminuire le
notizie di belve che aggrediscono umani, a favore dello
scoop contrario cioè che la notizia importante sarebbe
quella dell'umano che aggredisce il cane.....perchè si
sottintende che il contrario sia pressochè normale....a
quanto si capisce dall'esposizione, bene, siamo al "pur di
dire qualcosa"!
Magari stiamo anche più attenti a certi politici e
amministratori pubblici che per farsi pregnare di consensi
mitigano l'applicazione di norme severe sulla gestione di
questi animali tenuti per il proprio egoistico interesse, ma
zero rispetto e tutela per quanto riguarda le persone civili
non affette da queste manie.
Anche avere un patentino, una assicurazione, una promessa di
essere un buon "educatore", una tasca piena di sacchetti ma
nessuna volontà di usarli, sono tutte fandonie che in
realtà non tolgono il pericolo vero. Un cane mordace che
mette a repentaglio la vita di una persona adulta o di un
bambino, oltre a quelli che incutono paure e mettono in
forse la capacità cardiaca, sono dei pericoli da togliere
dalla circolazione e non solo da elencarne le peculiarità,
ma di valutarne seriamente le ipotesi di reati di
responsabilità penale grave come lesioni o omicidi. Un cane
con caratteristiche feroci è un'arma che va tenuta lontana
dalla popolazione e un morto non può essere giustificato o
compensato con l'avere una assicurazione!
Senza contare i disturbi acustici.