Alle Poste Italiane la burocrazia ancora la fà da
padrona.
Anni fa ho ricaricato allo sportello la PostePay della mia
fidanzata e mi é stato chiesto il codice fiscale. Ho
versato, non prelevato, quindi a cosa gli serviva? La legge
sulla privacy prevede che debbano essere richiesti solo i
dati necessari a dare il servizio richiesto. Se ho un
documento d'identità, é sufficiente quello per controllare
che sia io.
18 marzo 2020 16:54 - danny57
Poste Italiane è una azienda che dovrebbe essere studiata a
fondo per capire come mai non fallisce. C'è un livello di
stupidità personale, ottusità, incapacità a comprendere i
ragionamenti più semplici, da parte di una quantià enorme
di addetti agli sportelli, che è incredibile per un Paese
occidentale. In Nepal la Posta funziona meglio! Bisognerebbe
iniziare a registrare le avventure in Ufficio Postale e
farne un libro o un film!