vi ricordo che la patrimoniale sui risparmi (quindi già
tartassati alla fonte) esiste già! Si tratta del prelievo
FORZOSO dello 0,2% trimestrale sui deposisti!...oltre al
bollo sui conti correnti!..sti ladri!
15 aprile 2020 11:52 - nessundorma
mi scusi mi può dare un fonte di cui parla: Salvini -
chiedere soldi agli italiani per ripartire...
Non le sembra la sua una notizia tendenziosa?
9 aprile 2020 20:57 - savpg8801
Come far soldi? L'eterno dilemma. In un sistema liberista
dove la più grande preoccupazione è data dai mercati
(finanziari, economici, reali e virtuali)
ballerin-speculatori, lo Stato deve intervenire su due
fronti quando si affacciano problemi di calamità nazionali,
come un terremoto, una alluvione, che prostrano in
definitiva la cittadinanza, ma apparentemente in modo
parziale. Se il terremoto avviene, che so, in Umbria, la
gran parte dei problemi finanziari, logistici, umani,
economici sarà in Umbria. Lo Stato quando decide di
intervenire(poi vedere se lo fa effettivamente) dà risorse
all'Umbria; tutt'al più chiede qualcosa anche a tutti gli
altri cittadini non colpiti sotto forma di tasse, balzelli,
donazioni, aiuti ecc.
Ma l'economia di tutte le altre zone non colpite non ne
risente, anzi fa qualcosa in più per sopperire al meno
fatto da quella colpita.
--..-- Epidemia, allora. Tutti ne risentono a causa non
diretta ma indiretta. E i soldi servono per tutti, colpiti o
non colpiti. Soldi da moltiplicazione di pani e pesci. Lo
Stato, a seguito del tracollo globale dell'economia non deve
solo sostenerla direttamente erogando, ma avrà un ulteriore
deficit operativo negativo dalla mancanza di imposte e
tasse. Ecco il doppio guaio.
E non si pensi che solo tutto il mondo economico perda
direttamente soldi e risorse per lo stato di fermo che manda
in crisi il paese e il PIL. Anche i privati (oltre a chi si
serve della finanza per guadagnarci quale imprenditore) ci
rimettono. Notare che, a causa dei tracolli dei mercati
finanziari a seconda della tipologia degli investimenti, e
per non parlare dei soi tracolli azionari, si potrebbe
stimare che (per investimenti medio-prudenti o misti, in
fondi, assicurazioni, titoli vari ecc.) il portafoglio di un
medio investitore è diminuito di cifre percentuali a due
cifre in un mese. Cosicchè un risparmiatore che abbia
posizionato "equilibratamente"(come magari suggeritogli in
partenza da illuminati consulenti finanziari che guardano
agli orizzonti) 100000 € si ritroverà a dover considerare
una perdita(almeno per ora) di 10/20 e oltre punti per
cento, determinata dai propri prezzi di compenso e che non
recupererà quasi più. Notare che il concetto non si può
spostare a carico di decenni futuri ma va considerato a
carico del proprio esercizio, pur privato, periodale.
Infatti la considerazione va fatta per il motivo che il
capitale risparmiato o investito potrebbe essere normalmente
disinvestito per necessità in modo del tutto legale e
prevedibile, pur pagando una qualche eventuale penale per
renderlo disponibile e contabilizzabile nel proprio
bilancio.
Ecco anche la difficoltà di chiedere a questa gente, o a
investitori internazionali(ma rischiosamente perchè
agirebbero in modo speculativo) un ulteriore esborso di
rimaste risorse private per comprare "i famosi-del
dopoguerra-" prestiti per la ricostruzione che, all'atto del
rimborso valevano come un pacchetto di caramelle, per chi ci
è arrivato, difficoltà che i rigoristi dell'Europa
ipotizzano bene a seguito di richieste di emissione
congiunta europea di bond mirati di scopo. Obbligazioni che
non viaggerebbero "faremo da soli"(con sicuramente ulteriore
catastrofico colpo per il debito pubblico italiano), ma con
il contributo degli altri partner che, giustamente, ci
pensano su due volte.