COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
15 maggio 2020 20:49 - savpg8801
La così chiamata"ricchezza" è un'arma a doppio taglio, una chimera, un uovo filosofico ed è effimera. Si rincorre la ricchezza per molti motivi. Lo Stato per procurarsi risorse allo scopo di ritornarle ai cittadini (ma non sempre) sotto forma di sempre maggiori servizi ma che spesso sono inutili, mal gestiti, erogati senza criterio...quindi rubati al contribuente e alla sua fiducia. Il cittadino utilizza la ricchezza per i suoi bisogni essenziali o superflui che siano, ma purchè ne sia in possesso di questa ricchezza. Gioco forza e direi in modo fisiologico la ricchezza è in mano di pochi. Questo dà modo a pochi di creare impresa e lavoro per tutti gli altri. Se la risorsa fosse distribuita a tutti nulla di economicamente grande e importante si potrebbe fare. Ed è proprio l'economicamente grande e produttivo che dà alle masse la possibilità di accettabile sopravvivenza purchè tutti collaborino, non pongano richieste invidiose, stiano al loro posto e...giustamente tutti contribuiscano alla gestione della loro comunità chiamata"Stato" senza evadere.
Andare a cercare contribuzioni patrimoniali , anche solo da pochi e magari fra i pochi ci sono i risparmiatori per scopi di previdenza e precauzione futuri, è errato anche se si motiva semplicemente di andare a cercare ""da chi li ha" senza discernere perchè li abbia. Interventi che non risolvono nulla e intaccano la fiducia del cittadino e l'avversione verso lo Stato e i suoi politicanti.
Possedere patriimonio, a meno che non sia creato fraudolentemente o in maniera delinquenziale, non è reato, anzi comprova un sacco di motivazioni encomiabili. Oltre quanto detto, molti patrimoni vengono devoluti per fini nobili ed assistenziali alla fine del possessore, altri servono per creare attività future, altri sono investiti in sostegno di imprese sotto forma di bond o di obbligazioni a sostegno del debito pubblico degli stati, ed ancora accumulate con sacrifici, privandosi di tutto, per creare fonti di sostegno future per disabilità o disgrazie familiari, e non da ultimo attinenti alle costituzionali intenzioni che attribuiscono allo Stato la tutela del risparmio, fonte di deposito perchè, attraverso i sistemi bancari o altro, siano di ausilio a chi ne abbia bisogno.
Chissà perchè il sempliciotto possa sostenere che chi ha i soldi debba essere tassato; non ci si può fermare, nell'analizzare i fenomeni, al solo mero e temporaneo "status" temporale. Oggi ore 20 guardo se hai un capitale ergo ti dichiaro colpevole e ti punisco (o ti tasso impropriamente).
15 maggio 2020 14:37 - NN1999
"Occorre capire come si fa a produrre ricchezza."
Ottima frase. È tutto scritto nell'articolo 1 della Costituzione, primo comma: L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro (sto andando a memoria). E non è un caso che sia il primo comma del primo articolo: non c'è nulla di più importante nel dare un lavoro dignitoso (che significa anche retribuito adeguatamente, ma ci sono casi in cui in una famiglia entrambi i coniugi abbiano un lavoro più che dignitoso) a una famiglia. A parte questo articolo, mi sembra naturale che una società debba promuovere il lavoro.
Io inquadro tutte queste misure come misure al sostegno del lavoro. Data la situazione, per quanto mi riguarda c'è poco da dire. Potrei anche dire che in certe situazioni vedo disparità di trattamento, come se ci fossero ancora le classi sociali. Un esempio: se una famiglia è incapiente non potrà usufruire in pieno del bonus vacanze, il 20% andrà perso. Per non parlare poi di Alitalia, ancora soldi buttati per niente, per mantenere uno status di classe (antichi errori che paghiamo ancora oggi).

Per quanto mi riguarda, per produrre ricchezza serve un fisco giusto. Ma per averlo serve che tutti paghino le tasse. Ma non basta informatizzare il fisco, serve informatizzare i sistemi di pagamento, come la moneta. Anche a livello europeo e mondiale. Avere un fisco che fa pagare tutti è il primo passo per un sistema giusto. Consentirà anche una programmazione migliore, perchè si conosceranno con maggior precisione le risorse a disposizione da destinare dove ce n'è bisogno. Ora il tutto è più una giungla, il che comporta sprechi: non è giusto dare soldi a chi li ha sottraendoli a chi non li ha.

Bisognerebbe riconsiderare la fattibilità della patrimoniale, temuta da chi ha, ovvero non dalla maggior parte dei cittadini.
14 maggio 2020 20:51 - savpg8801
Metto anche qui una mia osservazione:
Una cosa incomprensibile è che lo Stato dia dei regali di questo genere ai privati cittadini, come altri per monopattini o bici o altre cose; e tempo addietro ai giovani per cultura, computer o altre regalie che chissà siano state spese "ad hoc". Questi mesi di prigione hanno fatto risparmiare a tutti(si tutti perchè anche chi non ne ha presi tipo negozi, artigiani, professionisti ecc. non ne ha spesi non solo per forza, ma anche per loro necessità) un sacco di soldi...miliardi di euro che non hanno spesi, miliardi che in gran parte hanno tenuto nei conti.Bello che qualcuno ne facesse la conta. E' chiaro che la parrucchiera che andava tutti gli anni in gita alle Maldive in questo periodo non li ha risparmiati semplicemente perchè non ne ha guadagnati (ma solo nel suo bilancino dare-avere). Però benzina, automezzi, riparatori di ogni genere, e neppure ticket sanitari, gite di piacere, cene ristoratrici, viaggi e vacanze, settimane bianche rosse e gialle, parrucchieri/e, palestre, bar, caffè brioches e cappuccini, aperitivi, movide, discoteche, musei e parchi a tema, acquisti di abbigliamento costosi o meno ma spesso inutili (dimostrazione che nessuno è morto per questo oltre al covid19), pane al forno costosissimo dimostrato dal fatto che la gente se lo faceva in casa finendo la farina ai market......ecc.ecc. Insomma lo Stato che aiuta chi ha bisogno mi sta bene, e se vaglia bene chi ne ha veramente bisogno....ma che si metta a fare regalie assurde solo per riavere, forse, voti alle prossime elezioni e gli starebbe pure bene che non glie li dessero, questo NOOOOO.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)