Invettiva contro i vaccini(perchè il plurale?) o contro
questo del covid? Invettiva contro le maledette(?) case
farmaceutiche chiamate bigpharma.Invettive e rampogne contro
i governi che poveretti tentano di fare di tutto e sbagliano
tutto ovviamente per logica incapacità. Invettiva contro le
sperimentazioni su animali e persone. Rampogne contro chi
(ovviamente per interesse data la natura delle imprese
farmaceutiche statutariamente a scopo di lucro) può
studiare e creare (non altri buonisti caritatevoli) con
mezzi e risorse la difesa della vita dell'essere umano e di
tutta l'Umanità.
Ma chi fa..falla... e chi non fa e non tenta fallisce la
sua natura di essere umano.
------
Certo, ricordi terribili..di passate sciagure. Quando si
parla di salute è giusto essere egoisti e cercare di
sfruttare solo le medicine e i rimedi sicuramente comprovati
come efficaci e non pericolosi.Ma come hanno fatto ad
arrivare a queste caratteristiche di bontà? E' così che
grande massa di individui/e umani/e la pensa. Come dar loro
torto quando l'istinto di sopravvivenza e/o di precauzione
è fondamentale per la vita.
Tuttavia c'è chi la pensa anche diversamente con una
etichetta di altruismo, di sacrificio e magari qualcuno per
interesse per basare il proprio ragionamento sulla
osservazione che gli errori conducono al successo. Bacone
sosteneva che i buoni risultati devono essere conseguenza di
una "scienza sperimentale". Dagli errori si impara a creare
vita migliore. Da errori su macchine volanti si è imparato
a viaggiare in massima sicurezza. Da errori sui medicinali
si sono costruiti rimedi sicuri e che hanno salvato più
vite di quante e se non si fossero sperimentati. Gli
insuccessi costruttivi su vaccini, hanno portato a debellare
malattie pandemiche mondiali e ben più micidiali dei
coronavirus e compagni, come vaiolo, pestilenze varie
ecc.
Però basta che gli esperimenti li faccia qualcun'altro al
posto nostro e, almeno per non passare per spavaldi o
semplicemente titolari di diritto di libera espressione(!),
avessimo anche la bontà di ammirazione per coloro che si
prestano per permetterci di sfruttare con tranquillità e
forse senza riconoscenza, i buoni esiti di quegli errori ma
non dovuti ad atti criminali. E senza arrivare al "mors
tua, vita mea" come una bestemmia.
https://psiche.santagostino.it/2017/10/24/lato-buono-degli-e
rrori/
http://www.conoscereilrischioclinico.it/popper/
-----
Le cose paradossali e contraddittorie. Incentivi e
assembramenti.Ogni giorno una nuova....ma che dico,
centomila nuove! Sì ...le proposte. Gli inventori si
sprecano, i commentatori pure, ognuno ha la sua ricetta - se
non diverse - sui soliti social da giro de mondo in un
secondo, sui giornali, nella sfilza di quotidiani on-line,
sui talk-show, sui che tempo che non fa..su cartabianca, su
ogni dibattito brodetto di miscugli di urlata e sovrapposta
espressione, su radio di ogni tipo, sui telegiornali, sulle
associazioni, sulla pubblicità delle imprese che hanno
inventato anche l'acqua calda per vendere e promuovere
presìdi per combattere le particelle mortali, sulle e-mail
che ci arrivano da ogni dove e da ogni uno, pirata o poco
più..... Poi dai politici con i loro vaneggiamenti, mantra,
disaccordi, zona giallo-rosa-blu-rossa-arancio e mandarino,
sfumata di lillà......e via così se c'era il destro
avrebbe risolto, se c'era il mezzo sinistro con idee
sfiancate a centro o a rimpasto poltronaro scendi tu che
monto io a venti-trentamila € al mese...E gli specialisti?
i tecnici? i
viro-pneumo-epidemio-cellulvaccinisti-comitatisti
suggeritori- e infine il popolo intervistato, sondato,
scelto, pilotato, ognuno a dire e scegliere le strategie
più vincenti, a scommettere a chi arriva prima giorno più
giorno meno a iniettare la prima dose---corsa contro il
tempo come se ci fosse la medaglia d'oro per far guarire o
salvare a questione di minuti o secondi, come l'arrivo di un
driver di F1 a vincere il GranPremio. Questa virulenza con
i suoi morti, ammalati, rovinati, depressi, scontenti, omini
e donnine gaudenti lasciati senza i loro giochini del
divertimento e dell'aperitivo e del contatto stretto,
festaioli mangia-bevi-ecc. incontentabili, non ha creato
tanti danni come quelli derivati dalla redazione
dell'enciclopedia della conoscenza infinita della sapienza
del momento , dell'egoismo e dell'imbecillità e che forse
qualcuno pubblicherà a festa(si spera) finita; e dall'idea
di qualche politicantucolo a ricordo in qualche piazza
reintitolata "COVID19" di dolce e amara imperitura
rievocazione. Nessuno di noi, forse, esente.
Diamo merito a chi ce l'ha realmente.
27 dicembre 2020 13:54 - francescomangascia
Ho quasi finito di leggere il libro di Laura Spinney,
scritto 20 anni fa, 1918 l'influenza spagnola, edito da
Feltrinelli,sono rabbrividito quando ho letto che hanno
riattivato di proposito H1N1, dando anche il know how, per
fare i belli senza calcolare che conoscendo la tecnica,
inserire dei tessuti morti all'interno di uova, anche un
dilettante ci poteva riuscire.. ma sono rimasto colpito del
silenzio sulla cosiddetta generazione perduta cioe' di tutti
i nati di quel periodo, e la la grande molteplicità di casi
di encefalite letargica, uno di questi fu quello del film
Risvegli, che si sviluppò dopo la fine della spagnola.
Pauroso quello che ci aspetta, e aspetta tutti coloro che
hanno avuto figli. E in più le case farmaceutiche, hanno
preteso immunità se ci sono effetti collaterali sui
vaccini. Altro che sudditi, peggio siamo