COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)  
22 luglio 2021 14:50 - enniusfirst
Direi, per darci una smossa e venire incontro ad una molteplicità di pareri, di adottare un inno nazionale a seconda dell'evento o dell'obiettivo da raggiungere.

Per ricorrenze funeree o sonnecchianti potremmo scegliere Intermezzo dalla Cavalleria rusticana.
Per celebrazioni di eventi festanti si potrebbe adottare dalla Traviata : Libiamo nei lieti calici .
Infine , per gli eventi competitivi come lo sport, Nessun dorma dalla Turandot laddove primeggia nel finale... Vinceró !

È ovvio che si accettano altre proposte purché serie....
21 luglio 2021 18:27 - alcianpas
oltretutto è esteticamente orrendo. Semmai la marcia trionfale dell'Aida .
20 luglio 2021 2:53 - robiob
assolutamente no..la storia non si rinnega mai..
14 luglio 2021 8:45 - piloty2935
Non vi smentite mai... altro che pensiero libero!!!La storia non si può cancellare
23 giugno 2021 21:04 - enniusfirst
Ah... l'inno di Mameli andrebbe sostituito con Va'Pensiero anche con riferimento agli Europei di calcio come sostiene ennyross ?

Sentiamo il parere di un esperto del settore come il maestro Riccardo Muti.

Da la Repubblica del 17/03/2011

L' inno Muti: Non toccate Mameli è meglio di Va' Pensiero

... Eppure, grazie alla sua forza evocativa, il Va' pensiero è divenuto il sogno della patria persa, il sentimento di un' identità comune e il riflesso di istanze di liberazione". Perché allora non considerarlo un possibile inno?

(Muti )
«Perché è inimmaginabile, per esempio, il Va' pensiero cantato da una squadra di sportivi: farebbe crollare la pressione. Ci vuole un altro piglio, un vigore particolare, che quello di Mameli possiede. ...
23 giugno 2021 16:42 - Filanto_051
postilla divertente: che ne penserebbe la Meloni sulla questione?
23 giugno 2021 13:49 - mariagrazia3828
Peccato che il Canto degli Italiani sia strettamente legato al suo giovane autore che fu strettamente legato alla Repubblica Romana che fu un tutt'uno con la sua Costituzione che è, pari pari, l'antecedente non certo casuale della nostra. E che la approvazione della Costituzione sia stata accolta dal canto spontaneo dell'Inno di Mameli da parte del pubblico presente nel dicembre del 1947 "(L'Assemblea sorge in piedi — Vivissimi, generali, prolungati applausi — Da una tribuna un gruppo di garibaldini intona l'Inno di Mameli, ripreso dall'Assemblea e dal pubblico delle tribune — Rinnovati, vivissimi applausi).https://www.nascitacostituzione.it/finale.htm
23 giugno 2021 11:19 - ennyross
Non è vero che nessun politico ci provò; ci provò Craxi ma fu tacitato dal Nazional-popolarismo ignorante ed ottuso. Che l’ Inno di Mameli sia una marcetta di altri tempi e’ fuori dubbio e chi la difende non riconosce che il ns. Paese e’ patria di insigni musicisti alle cui arie si potrebbe sicuramente attingere . Si pensi se l’ inno Nazionale fosse rappresentato dal “ Va Pensiero” (Nabucco) di Verdi. Se venisse musicato in un consesso mondiale (es. Europei di calcio) tutto il pubblico Nazionale ed Internazionale si leverebbe in piedi omaggiante …che orgoglio….ed invece………..che vergogna
18 giugno 2021 8:05 - enniusfirst
L'inno Fratelli d'Italia va mandato in pensione perché non piace a Donvito e, par di capire , anche alla figlia adolescente dai gusti musicali più attuali.

Senza ricorrere ad autorità accademiche e al fine di allargare i confini musical-civili , potrebbe Donvito proporre alla figlia la visione dell'intervento di Benigni nel 2011 al Festival di San Remo attinente la portata dell'inno nazionale attuale ?

All'inno, nato nel 1847 quando l'Italia era suddivisa in 7 Stati, vengono imputati da Donvito tutti i misfatti successivi ignorando che la sua ufficializzazione provvisoria ,come inno nazionale, avvenne nel 1946 in quanto precedentemente l'inno del Regno d'Italia era la Marcia Reale di Casa Savoia la quale casata riteneva l'inno di Mameli intriso di troppi significati repubblicani .

Il fatto che nessun partito allo stato attuale abbia proposto la sua abolizione e non vi sia nella 'società civile' nessun movimento di peso che lo sostenga , anzi nel 2017 è stato ufficializzato quale inno della Repubblica, tutto questo conta poco agli occhi di Donvito che da buon radical-giacobino ritiene sempre di essere un passo più avanti rispetto alla società con la quale convive.

Per cui alla sua proposta di mandare in pensione l'inno nazionale ne aggiungerei un'altra : e se mandassimo in pensione...... Donvito ?
  COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)