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6 luglio 2021 18:13 - enniusfirst
Una domanda preliminare: quale libertà ?

Tutti credono di saperlo, riconoscendola come fatto naturale e universale.

La libertà, e come svolgimento il diritto al libero pensiero, ad intraprendere , praticare il proprio credo religioso , non è nè un fatto naturale nè universale, poichè se così fosse la sua definizione non dovrebbe variare nel tempo e nello spazio: la certezza di tale diritto, garantito da una precisa volontà e coscienza di ordine morale, sociale, politico formalizzata da una legge di rango costituzionale, dovrebbe essere condivisa da tutto il gruppo umano come legge di natura che escluda la possibilità che ve ne siano altre.

Non è così, come il pensiero di qualche movimento laico e confessionale impegnato può dimostrare ( comunismo, fascismo , confessionalismo ecc. .) , il tutto suffragato dall'esistenza di regimi che ne incarnano il pensiero ( Cina, Corea del Nord , Iran ... ) .

Come si vede il concetto di libertà ha subito modifiche nel tempo e assume connotazioni diverse in relazione allo spazio, cioè ad aree geografiche.

Ovviamente, ognuno può rivendicare un proprio modello sociale, che dovrebbe coerentemente seguire, ma non può imporlo ad altri.
Si chiama libertà.

..... della serie, per Mastrantoni, che tutto fa brodo .....
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